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    Operazione antindrangheta dei CC tra Piemonte e Calabria, 12 arresti

     

     

    Operazione antindrangheta dei CC in Piemonte, 12 arresti

    10 giu 10 Una vasta operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Torino coordinata dalla DDA è in corso dalle prime luci dell'alba sta portando a termine numerosi arresti di apparatenenti alla ndrangheta che secondo l'accusa operavano anche in Piemonte oltre che in Calabria- Seqeustrati terreni, abitazioni e quote societarie ritenute riconducibili alla cosca dei Marando. Il blitz ha riguardato anche elementi riconducibili alle famiglie Perre e Trimboli. Gli indagati sono accusati a vario titolo di riciclaggio di denaro proveniente da attività delittuose e dell'omicidio di Antonio e Antonino Stefanelli e Franco Mancuso avvenuto nel 1997 avvenuto a Volpiano, in provincia di Torino. Il triplice omicidio fu ordinato secondo le indagini nell'ambito di una faida tra famiglie della 'ndrangheta. I corpi delle tre vittime non sono stati mai ritrovati. Gli arresti sono avvenuti in tutta Italia. 11 gli arresti effettuati finora. L’operazione, però, è ancora in corso e il bilancio non è definitivo. Le regioni italiane nel mirino degli investigatori sono in particolare tre: oltre a Piemonte e Calabria, alcuni provvedimenti sarebbero stati eseguiti in Lombardia. I provvedimenti sono stati emessi nei confronti di un’agguerrita cosca di Platì da anni operante in Piemonte.

    Arrestati: Oltre a Domenico Marando, il boss della omonima cosca, e alla sua educatrice, Maria Tassone, sono dieci le persone arrestate nell'ambito dell'inchiesta condotta dai carabinieri e dalla Dia di Torino per 'ndrangheta. Si tratta del figlio, del fratello e del nipote di Domenico Marando, ovvero Antonio Marando di 22 anni, Nicola Marando di 35 anni, e di Luigi Marando di 21 anni. Sono accusati, a vario titolo, di riciclaggio di denaro proveniente da attivita' delittuose, insieme a Cosimo Salerno, 49 anni, il geometra di cui la cosca si serviva per le partecipazioni in diverse società. In manette anche Francesco Tassone, 47 anni, il fratello dell'educatrice del carcere di Rebibbia, e Francesco Filardo, anche lui di 47 anni, marito della donna 'portaordini'. Per quanto riguarda invece il triplice omicidio avvenuto nel torinese tredici anni fa, e per il quale Domenico Marando è in carcere dal 1998 insieme a Giuseppe Leuzzi, le indagini hanno permesso di accertare anche il coinvolgimento di Gaetano Napoli, 40 anni, Rosario Marando, 42 anni, Giuseppe Perre, 71 anni, Santo Giuseppe Aligi, 41 anni, e del latitante Natale Trimboli, 42 anni. Risulterebbe coinvolto nell'esecuzione, infine, Rosario Trimboli, 38 anni, che gli investigatori ipotizzano essere morto, e altre persone ancora in corso di identificazione.

    Boss dirigeva affari dal carcere. Sono 12 le misure di custodia cautelare emesse dai Gip di Torino nei confronti di altrettanti presunti affiliati alla 'ndrangheta. Undici di queste sono state eseguite dai carabinieri del comando provinciale di Torino, in collaborazione con la Dia di Torino e con i centri operativi di Milano, Genova, Roma e Reggio Calabria. Tra le persone colpite dai provvedimenti spicca il nome di Domenico Marando, boss detenuto dal 1998 nel carcere di Rebibbia. Da qui, attraverso la complicita' di una educatrice arrestata nel corso dell'operazione, il malvivente riciclava il ricco patrimonio accumulato con il traffico di droga dal nipote Pasquale Marando, che gli inquirenti ipotizzano sia stato ucciso alla fine degli anni Novanta, anche se il suo cadavere non è mai stato trovato. Nel corso dell'operazione sono state sequestrati ingenti beni: terreni, immobili, tra cui una tenuta con parco di 8 mila metri quadrati a Nettuno, in provincia di Roma, nonché la partecipazione in numerose società riconducibili alla costa dei Marando attraverso la figura del geometra Cosimo Salerno, 49 anni, pure lui destinatario di un provvedimento di custodia cautelare. In tutto i militari dell'Arma hanno eseguito, a partire dalla scorsa notte, 25 perquisizioni, alcune delle quali sono ancora in corso.

    Scoperti 5 bunker. Nell'ambito dell'operazione, nella Locride, sono stati scoperti anche cinque bunker, uno dei quali composto da quattro stanze arredate di tutto punto estese su una superficie di 100 metri quadrati. Il rifugio era situato sotto l’abitazione di Domenico Trimboli, di 32 anni, in contrada Flacchi a Platì. Al bunker si accede tramite un meccanismo a spinta posto in una nicchia di quelle usate solitamente per conservare le bottiglie di vino. Una delle stanze era adibita all’essiccamento della marijuana. Anche altri tre nascondigli sono stati individuati a Platì, mentre il quinto era a Natile Nuovo di Careri. A Platì, i carabinieri di Reggio Calabria e Torino, hanno trovato un bunker di 10 metri quadrati, arredato, nella cantina dell’abitazione di Luigi Virgara, di 35 anni. Un altro, con accesso basculante, era sotto l’abitazione di Pasquale Marando, di 47 anni, scomparso da alcuni anni. Alla moglie dell’uomo, Anna Trimboli, di 43 anni, cugina del latitante Francesco Perre condannato a 28 anni di reclusione per il sequestro di Alessandra Sgarella Vavassori, i carabinieri hanno anche sequestrato un chilo d’oro. L’ultimo nascondiglio individuato a Platì era stato realizzato nello scantinato dell’abitazione di Antonino Barbaro, di 69 anni. Si tratta di un locale di 20 metri quadrati, arredato, a cui si accede tramite un blocco di cemento che si sposta su dei binari. A Natile Nuova di Careri, infine, i militari hanno individuato un bunker di dieci metri quadrati nella cantina di Pietro Portolesi, di 41 anni. I carabinieri, infine, hanno trovato sette binocoli con visori notturni, uno dei quali particolarmente potente con un ingrandimento di '60x'. I binocoli erano a casa di Natale Trimboli, fratello di Saverio, di 36 anni, arrestato dai carabinieri di Reggio il 13 febbraio scorso dopo una latitanza durata 16 anni. Trimboli, ritenuto dagli investigatori un narcotrafficante, era ricercato per un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Torino per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti

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