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Notizie di Cronaca
Ottobre 2006

I vertici del Papa Giovanni chiederanno i danni all’ex gestione

31/10 La fondazione dell'istituto Papa Giovanni XXIII di Serra d'Aiello chiederà il risarcimento dei danni agli amministratori precedenti per la cattiva gestione che ha aggravato la situazione finanziaria dell'istituto. Il consiglio di amministrazione, infatti, ha affidato ad un legale di fiducia la tutela della fondazione. Da approfondimenti amministrativi e contabili è emerso infatti che ci sarebbero delle anomalie. Lo hanno reso noto i vertici della fondazione, il presidente, Francesco Perrone, il vice presidente, Sergio Principe, ed il dimissionario direttore sanitario, Mario Carpino, che oggi a Rende hanno incontrato la stampa per chiarire alcuni aspetti della travagliata vicenda. "Ci sono debiti, tanti debiti - hanno detto i rappresentanti del vertice dell'istituto - accumulati negli anni e adesso la situazione è diventata drammatica e ingestibile. Ci sono 615 dipendenti che avanzano 20 mensilità e 366 ammalati da tutelare e assistere". "L'istituto - ha detto il presidente Perrone - è ormai un malato terminale, tenuto artificialmente in vita. La Fondazione riconosce i propri errori, ci sono stati amministratori che non hanno fatto il loro lavoro, ma la fondazione non è la sola responsabile della situazione". In attesa di una soluzione definitiva si pensa ad una società mista che permetterà di riconvertire l'istituto in una moderna struttura riabilitativa. I vertici della fondazione hanno rivolto poi "l'ennesimo appello alla politica e alle istituzioni affinché ci siano iniziative speciali per sostenere questa fase di transizione C'é il sequestro probatorio della struttura e chi ha responsabilità deve pagare, ma non tutto è deleterio al papa Giovanni. Senza strumenti e senza sostegno finanziario, però, è difficile andare avanti"

Investe un pedone sulla 107 e non lo soccorre: arrestato

31/10 A retromarcia ha investito un'automobile ferendo il conducente che si era fermato perché spaventato dal suo atteggiamento durante un sorpasso e poi è fuggito senza prestare soccorso: con questa accusa la polizia stradale di Cosenza ha arrestato Francesco Renato D'Antona, di 33 anni, di Soverato (Catanzaro). L'uomo è accusato di inottemperanza all'obbligo di fermarsi e prestare soccorso in caso di incidente stradale con danno alle persone. La stradale, allertata dalla Questura, è intervenuta sulla statale 107, in località Piscopani, per un incidente. Gli agenti hanno soccorso G.P., di 47 anni, di San Lucido, che ha raccontato che poco prima, mentre percorreva la statale a bordo della propria auto, veniva sorpassato da una Volkswagen Golf di colore grigio metallizzato guidata da un uomo. In seguito ad uno scambio di gesti avvenuto tra i due conducenti al momento del sorpasso, G.P. ha riferito di essersi fermato per chiedere soccorso perché impaurito. Il conducente dell'altra vettura ha quindi ingranato la retromarcia provocando un impatto con l'autovettura e l'investimento G.P. e allontanandosi subito dopo. Il ferito, trasportato in ambulanza nell'ospedale di Cosenza, ha riportato 30 giorni di prognosi per la frattura del piede sinistro. Il mezzo investitore, secondo quanto riferito dalla polizia, é stato poi rintracciato in una carrozzeria già in fase di riparazione. D'Antona è stato quindi rintracciato ed arrestato.

Commemorata dai CC la sciagura area di Monte Covello

31/10 Il 29/mo anniversario della sciagura aerea di Monte Covello, nel quale morirono sei tra ufficiali e sottufficiali dei carabinieri, tra i quali il comandante generale dell'Arma, Enrico Mino, è stato ricordato stamani con una cerimonia svoltasi in località Rimitello. L'incidente si verificò il 31 ottobre 1977, quando un velivolo del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pratica di Mare, a causa delle avverse condizioni meteo, nel sorvolare le Serre Catanzaresi precipitò alle pendici del Monte Covello. Nella sciagura moritono, oltre a Mino, il comandante dell'allora Legione carabinieri di Catanzaro, Francesco Friscia, gli ufficiali piloti Francesco Sirimarco e Francesco Cerasoli, l'aiutante di campo del comandante generale, Luigi Vilardo, ed il motorista di bordo, Costantino Di Fede. Alla cerimonia ha partecipato il comandante interregionale della divisione carabinieri "Culqualber", gen. Giuseppe Barraco, i familiari delle Vittime, e rappresentanze di militari del Comando provinciale di Catanzaro, dell'ottavo Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia e dell'Associazione nazionale carabinieri, oltre a autorità militari, civili e religiose della regione. Nel corso della cerimonia sono state deposte corone di alloro dell'Arma e del Comune di Girifalco al "Cippo" eretto sul luogo della sciagura. La cerimonia si è poi conclusa con un breve momento di preghiera presieduto dall'arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Antonio Ciliberti

Castrovillari/I carabinieri acquisiscono gli atti sull’ex mattatoio

31/10 I carabinieri, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Castrovillari, Baldo Pisani, hanno acquisito negli uffici tecnici del Municipio, la documentazione riguardante l'ex mattatoio comunale. Lo ha reso noto lo stesso Comune. ''L'ex mattatoio, da anni dismesso - ha sostenuto il sindaco, Franco Blaiotta - era stato inserito tra i beni comunali da alienare al prezzo di euro 100 mila''. Dopo avere ricordato che i bandi finora fatti per la cessione non sono andati a buon fine per la mancanza di offerte o per proposte a prezzi inferiori a quello fissato, Blaiotta ha sostenuto che ''a tutt'oggi nessun atto di alienazione e' stato compiuto da parte ne' dell'Amministrazione, ne' degli uffici competenti; l'ex mattatoio continua ad essere, come da sempre, proprieta' comunale in attesa di essere alienato al prezzo indicato dal Consiglio comunale. Questi sono i fatti - ha concluso il Sindaco - che per la loro trasparenza e la loro evidenza non hanno bisogno di altro commento. L'Amministrazione e l'ufficio tecnico si tuteleranno nei modi e nelle forme previste dalla legge per salvaguardare la loro immagine e per evitare ogni tentativo di strumentalizzazione''.

Paludi/Sequestrate vasche per l’allevamento di bovini

31/10 La Procura della Repubblica di Rossano ha disposto il sequestro preventivo di due vasche annesse ad un allevamento di alcuni bovini a Paludi. Il provvedimento è giunto al termine delle indagini condotte dal Corpo forestale dello Stato di Cropalati sullo stato di inquinamento del torrente Cuzzunò-Visciglietto ed in seguito alle analisi di campioni delle acque prelevate dal Cfs e da personale dell'Arpacal. Le analisi, secondo quanto è stato riferito, sono risultate oltre i limiti stabiliti dalla normativa vigente. Il titolare è stato indagato. L'uomo, invece che procedere in deroga alla normativa sulle acque e praticare l'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, ovvero lo spargimento sul terreno, li accumulava in due vasche che quando erano piene si riversavano direttamente nel torrente Cuzzunò-Visciglietto. In particolare, secondo quanto è stato riferito, le acque si presentavano con una colorazione alterata e maleodoranti tanto che gli agricoltori sottostanti all'azienda non potevano più farne uso.

Aperti 3.5 Km della strada Gallico-Gambarie

30/10 L'Anas ha oggi aperto al traffico uno stralcio funzionale del secondo lotto della strada a scorrimento veloce Gallico-Gambarie, dal ponte ''Prioli'', lungo la strada provinciale per Pettogallico, alla bretella di allacciamento con la strada provinciale 7 per Sambatello, nel Comune di Reggio Calabria. Il tratto inaugurato, lungo 3,5 km, dal km 2,000 al km 5,583, rientra nel piu' ampio intervento che prevede la realizzazione di una nuova infrastruttura viaria in variante alla strada provinciale 7 (ex strada statale 184). ''L'ex statale 184 - e' scritto in una nota - e' infatti una vecchia strada di penetrazione, che attualmente garantisce l'unico collegamento al versante tirrenico dell'Aspromonte. Dalla frazione di Gallico l'ex statale si ricollega alla localita' turistica di Gambarie d'Aspromonte, attraverso un percorso poco agevole di oltre 30 km, caratterizzati da un andamento stradale plano-altimetrico tortuoso, per via della complessita' morfologica del territorio. La nuova opera crea un percorso piu' rapido ed agevole che prevede una carreggiata a due corsie, una per senso di marcia, della larghezza di 3,75 metri ciascuna, piu' banchine laterali da 1,50 metri. Il tracciato segue l'andamento del torrente Gallico sul lato idrografico sinistro, con sede stradale interamente realizzata su rilevato, tranne un piccolo segmento di circa 85 metri che corre in galleria artificiale''. E' stata inoltre realizzata una strada complanare, parallela all'asta principale, per consentire l'accesso diretto ai fondi agricoli laterali. L'importo dei lavori ammonta ad oltre 14,396 milioni di euro. La realizzazione degli ultimi lotti, che completeranno l'itinerario, conclude la nota, verra' effettuata dall'Amministrazione Provinciale, a cui sono state trasferite, ai sensi del Decreto Legislativo 112/98, le competenze gestionali della ex statale 184.

Due militari aggrediti a Bologna. Uno è di Castrolibero

29/10 Un soldato di 24 anni, A.F., originario della provincia di Roma, e' stato aggredito e percosso la scorsa notte all'esterno di una discoteca di Bologna, il 'Kinki', a pochi passi dalla Due Torri; il giovane e' stato ricoverato con prognosi riservata all'ospedale Maggiore. La dinamica dell'episodio, avvenuto verso le 2, e' al vaglio della Squadra Mobile, che sta ricostruendo la vicenda anche sulla base di altre testimonianze. In un primo momento si era parlato di un possibile litigio nel locale tra alcuni militari, in servizio nella caserma di Ozzano Emilia (Bologna), e un altro gruppo di giovani. Due dei soldati sarebbero poi usciti per fumare una sigaretta e sarebbero stati aggrediti con pugni e, nel caso di A.F., a cinghiate. Gli aggressori, italiani, sono quinndi fuggiti. La polizia sta indagando anche nell'ipotesi che in realta' i militari fossero attesi all'esterno della discoteca. Della vicenda si occupa anche la Divisione Amministrativa della Questura, che sta eseguendo accertamenti sul 'Kinki' e su altri locali pubblici della zona. La Squadra Mobile ha continuato per tutta la giornata ad ascoltare persone per ricostruire nei dettagli il pestaggio che ha fatto finire all'ospedale Angelo Floriani, il militare in servizio alla caserma di Ozzano Emilia (Bologna), dove e' di stanza il Battaglione logistico del Reggimento Genio Ferrovieri che ha sede a Castelmaggiore, alle porte del capoluogo. I sanitari dell'ospedale Maggiore mantengono riservata la prognosi per il giovane, che - a quanto si e' appreso - non e' comunque in pericolo di vita. Angelo Floriani, originario di Subiaco e residente con la famiglia a Roiate (Roma), e' stato sottoposto al Maggiore a un intervento chirurgico per la rimozione di un ematoma al cranio, e la prognosi viene per ora mantenuta riservata dai sanitari a scopo precauzionale. All' ospedale, dopo che i familiari sono stati avvertiti dalla polizia e dagli ufficiali del Reggimento, e' arrivata la madre. L'altro militare aggredito, Fabio Pinno, 22 anni, di Castrolibero (Cosenza), e' stato medicato al pronto soccorso del Sant'Orsola e dimesso, con una prognosi di pochi giorni. Entrambi sono caporalmaggiori, volontari in ferma breve, e stanno seguendo al Battaglione del Genio Ferroviari di Ozzano Emilia un corso per diventare macchinisti o capistazione. Al Comando del Reggimento e' stato confermato, anche sulla base delle dichiarazioni rese da Pinno, che i due militari (che, in licenza durante il fine settimana, si erano recati al 'Kinki' per passare la serata) sono stati affrontati all'esterno della discoteca da tre o quattro giovani, apparentemente senza motivo. In un primo momento entrambi sono stati portati al pronto soccorso del Sant'Orsola, e anche le condizioni di Floriani non sembravano preoccupanti, poi i medici hanno deciso il trasferimento del militare romano al Maggiore per una Tac, che ha evidenziato l'ematoma.

S.Maria del Cedro/Convenzione per la raccolta differenziata

29/10 Il Comune di Santa Maria del Cedro e l'assessorato regionale all'Ambiente hanno sottoscritto una convenzione per interventi finalizzati allo sviluppo e alla promozione della raccolta differenziata dei rifiuti. Santa Maria del Cedro si colloca, cosi', al 164/mo posto in graduatoria e beneficera' di una somma complessiva di circa 60 mila euro, da destinare, in particolare, alla tipologia di servizio porta a porta. Secondo l'assesore all'Ambiente di Santa Maria del Cedro, Angelo Adduci, ''si tratta di un passo importante per il Comune, fatto nella consapevolezza, tuttavia, che non esistano confini comunali in quanto viviamo tutti in unico ecosistema, in simbiosi con gli altri esseri naturali o artificiali. Un discorso, questo - ha aggiunto Adduci - che ho da tempo avviato con gli amministratori del comprensorio, ai quali ho indicato la prospettiva e la necessita' di realizzare un Osservatorio ambientale territoriale con lo scopo di valutare scientificamente e politicamente lo sviluppo eco-ambientale. Un'azione politica e amministrativa non facile da imbroccare in quanto il risanamento del territorio, soprattutto in Calabria e, in particolare, nell'Alto Tirreno cosentino, appare inficiato da un degrado devastante lungo la costa e nell'entroterra. Abusivismo edilizio, discariche abusive e scempi ambientali, infatti, sono sotto gli occhi di tutti. L'inversione di tendenza, proprio per questo, e necessaria, piu' che auspicabile''

Brevi di Cronaca da Rose, Rossano

29/10 A Rose i Carabinieri hanno tratto in arresto un pregiudicato, per estorsione. A Rossano un pregiudicato, Franco Bevacqua, di 40 anni, e' stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di avere compiuto una rapina ai danni di una coppia di anziani coniugi dopo essersi introdotto nella loro abitazione. Bevacqua, armato di pistola e mascherato con una sciarpa, dopo essere entrato in casa, ha intimato ad uno dei due anziani di consegnargli il denaro custodito in casa. L'uomo si e' rifiutato di aderire alla richiesta ed ha aggredito il rapinatore, strappandogli la sciarpa che gli copriva parzialmente il volto. Tra i due c'e' stata poi una colluttazione al culmine della quale il bandito ha gettato la pistola, rivelatasi poi un'arma giocattolo, e si e' allontanato. I carabinieri della Compagnia di Rossano sono intervenuti dopo che l'anziano ha telefonato al 112 e sono riusciti, sulla base delle indicazioni fornite dalla coppia, a risalire all'identita' del rapinatore, che e' stato bloccato mentre si trovava nella sua abitazione. Bevacqua e' stato portato nel carcere di Rossano. Sempre a Rossano personale del Nor della locale Compagnia dei carabinieri, in ottemperanza all’ordinanza di custodia cautelare, emessa da Gip del Tribunale di Rossano, ha tratto in un pregiudicato, per furto aggravato in concorso.

Ministro Bianchi “Uno sconcio la manutenzione della A3”

28/10 "Di fronte ad uno sconcio per come viene tenuta la A3, come vengono tenuti i cantieri, ribadisco tutto il mio sdegno. Quella è un' autostrada per la quale bisogna prendere misure drastiche. Bisogna intervenire e fare in modo che ci sia un comportamento civile, che civile non é". Il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi torna a criticare i vertici dell' Anas per la gestione della Salerno-Reggio Calabria. "Quella autostrada la frequento dagli anni '70. Posso dire che ne ho viste di fasi e date in cui bisognava finire qualcosa - ha detto ai giornalisti il ministro -. Se i ritmi e i modi saranno quelli attuali non c'é una data da prevedere per il suo completamento. I cantieri potrebbero stare aperti tutta la vita. Non c'é nessuna possibilità che con quel modo di condurre i lavori si possa arrivare ad un risultato"

La Finanza arresta un latitante in Germania

28/10 La Guardia di finanza ha arrestato in Germania un latitante, Michele Ringo Albanese, di 45 anni, presunto affiliato alla 'ndrangheta, accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Albanese è considerato vicino alla cosca Piromalli-Molé di Gioia Tauro, il centro in cui il latitante risulta residente e dove si recava periodicamente per mantenere i suoi contatti con gli ambienti della 'ndrangheta cui sarebbe stato collegato. Il latitante era ricercato sulla base di due ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Procura antimafia. I finanzieri del Gruppo operativo antidroga di Catanzaro, che hanno eseguito l'arresto con la collaborazione della polizia tedesca, hanno anche effettuato una perquisizione nell'abitazione di Albanese scoprendovi un bunker che il latitante utilizzava quando tornava nella sua città di origine.

Consiglio Provinciale del 27/10

28/10 Si è svolta ieri sera, presso la sala consiliare di Palazzo dei Bruzi, la seduta del Consiglio provinciale di Cosenza, presieduta dall’On. Francesco Principe. Presenti 19 consiglieri, divenuti 25 nel giro di qualche minuto. I lavori sono stati aperti dal Presidente Principe che ha comunicato l’avvenuta costituzione di un nuovo gruppo consiliare, denominato “Italia di Mezzo” e formato dai consiglieri provinciali Pasquale Zanfini (designato capogruppo) e Piercarlo Chiappetta.
Subito dopo è iniziata la discussione degli argomenti posti all’Ordine del Giorno, con un’interrogazione presentata da Pasqualina Straface (AN) sulla strada provinciale Cerisano- Fiumefreddo a cui ha risposto, nel merito, l’assessore alla viabilità, Arturo Riccetti.
Ancora un’interrogazione e sempre a firma di Pasqualina Straface, riguardante la circolazione stradale sulla tratta Cosenza-Bivio Tivolille-Mendicino-Cerisano, al secondo punto all’Ordine del Giorno.Giudicata soddisfacente la risposta dell’assessore Riccetti.
Il consigliere Gianfranco Ponzio, di Forza Italia, ha presentato ed illustrato una terza interrogazione sul personale trasferito dalla Regione Calabria alla Provincia di Cosenza e sulla riorganizzazione complessiva del personale dell’Ente.
A questo intervento ha risposto con grande determinazione e chiarezza il Presidente della Provincia, on. Mario Oliverio che, dopo aver illustrato le difficoltà che, di solito, tali trasferimenti comportano, ha chiarito alcuni aspetti normativi, sottolinenando i ritardi e le lacune della Regione ed evidenziando l’ottimo lavoro svolto sin qui dall’esecutivo provinciale nell’organizzazione complessiva del personale dell’Ente. Il Consigliere Ponzio si è, comunque, dichiarato insoddisfatto.
A questo punto ha ripreso la parola il Presidente Oliverio, chiedendo un’inversione dell’Ordine del Giorno, per porre in discussione un’integrazione urgente, presentata dopo la convocazione del Consiglio, inerente la variazione del Piano annuale e triennale delle Opere Pubbliche e la conseguente Variazione di Bilancio in riferimento a due strade che il Consiglio si trascinava da più mesi tra gli argomenti in attesa di essere discussi: la Strada provinciale Scala C.-Rocca Imperiale-Canna-Nocara-Bivio Montegiordano-Oriolo (approvazione accordo per il trasferimento al patrimonio del Comune di Rocca Imperiale-Variazione al Piano Triennale degli Investimenti 2006-2008-Anualità 2006) e la Strada provinciale Roseto Capo Spulico (proposta di declassificazione e di dismissione cessione al Patrimonio del Comune di Roseto Capo Spulico-Variazione al Piano Triennale degli Investimenti 2006-2008-Annualità 2006).
Il Presidente Oliverio, pur sapendo che l’argomento non era stato trattato nella competente commissione consiliare, ha motivato la sua richiesta di inversione dell’Ordine del Giorno e di discussione dell’argomento in oggetto con la possibilità di ottenere nuovi trasferimenti che si sarebbe corso il rischio di perdere qualora si fosse ritardata l’approvazione del conseguente atto deliberativo. Tutto ciò nel pieno rispetto della legge. A parere del Presidente, infatti, “il Consiglio provinciale assorbe tutte le Commissioni e può discutere, in piena autonomia, punto per punto, tutti gli elementi dell’atto deliberativo in questione e decidere di conseguenza”.
Totale disaccordo sulla richiesta del Presidente della Provincia è stato espresso dal Consigliere Mimmo Barile (Gruppo Misto) il quale è intervenuto a nome della minoranza. A sostegno della proposta si sono espressi, invece, i consiglieri Giuseppe Aieta (SDI) e Pietro Lecce (DS) che hanno invitato il Consiglio a procedere alla sua approvazione.
A questo punto Barile riprende la parola, ribadisce la propria contrarietà al provvedimento, annuncia l’abbandono dell’aula da parte della minoranza e chiede, contestualmente, la verifica del numero legale. Il Presidente Principe, nel rispetto della prassi, invita il Segretario Generale a verificare il numero legale. Chiamato l’appello, i consiglieri provinciali presenti in aula risultano essere 19, in numero sufficiente, perciò, per proseguire la seduta. La sorpresa, per la minoranza, viene dal consigliere Franco Corbelli il quale chiede la parola e motiva la sua decisione di rimanere in aula, sostenendo che i problemi devono essere sempre affrontati e discussi in Consiglio.
Dopo l’esponente di Diritti Civili interviene il Consigliere Leonardo Trento (SDI) che plaude alla proposta del Presidente Oliverio e annuncia il suo voto favorevole e quello del suo gruppo.
Si passa alla votazione e il punto in questione viene approvato con 18 voti a favore e 1 astenuto (Corbelli). A questo punto il consigliere Corbelli, considerato che la minoranza ha abbandonato l’aula, chiede l’interruzione e il rinvio della seduta consiliare. A questa richiesta replica il Presidente Principe che, dopo aver più volte motivato la necessità di proseguire i lavori, invita lo stesso Corbelli a ritirare la proposta. Proprio mentre Corbelli sta per decidere di ritirare la proposta, rientrano in aula i consiglieri Straface, Pucci, Bruno, Ponzio e, dopo qualche secondo, Barile, Fiorillo Chiappetta e Zanfini. I consiglieri presenti in aula sono 27 e si passa alla discussione della quarta interrogazione presentata dai consiglieri di Forza Italia Mario Russo, Elio Filice e Gianfranco Ponzio sulla progettazione esecutiva dei lavori di ammodernamento e di adeguamento dell’ex SS.178, tra i Km 5+0,80 e i Km 5+ 300.
Al quesito risponde sempre l’assessore Riccetti, ma il consigliere Ponzio, anche stavolta, si dichiara insoddisfatto. Si procede, quindi, con la discussione di un Ordine del Giorno presentato dal consigliere di An, Pasqualina Straface, sulla SS.106.
Il Presidente Principe dà la parola alla rappresentante di An che, prima di illustrare il suo Ordine del Giorno, richiama l’attenzione del Consiglio e della Giunta sulla situazione di grave disagio venutasi a creare nella Sibaritide a seguito della mancata raccolta dei rifiuti e del blocco stradale attuato dalle diverse società (Pollino Spa, Sibaritide Spa, Vallecrati Spa, ecc) che hanno in gestione il servizio e che vantano crediti enormi dagli enti locali, a causa dei quali sono impossibilitate a pagare i propri dipendenti. Su tale problematica il consigliere Straface sollecita un intervento urgente del Presidente Oliverio, affinchè siano affrontati e risolti tempestivamente sia i problemi di ordine pubblico che quelli igienico-sanitari provocati dalla mancata raccolta dei rifiuti.
Per quanto riguarda la SS.106, l’esponente di An, dopo aver ampiamente illustrato la problematica, chiede un forte intervento del Presidente e della Giunta provinciale perché siano eliminate quantomeno tutte quelle criticità, soprattutto in prossimità degli incroci, dove più frequentemente si verificano incidenti, in attesa di un improbabile intervento risolutivo del Governo centrale.
Sulle questioni poste dal consigliere Straface si apre il dibattito ed intervengono nella discussione i consiglieri Garofalo, Corbelli, Pucci, Bruno, Magorno, Zanfini e Bria.
Anche il Presidente Principe, intervenendo nel dibattito, dopo aver ricordato che del problema della SS.106 si discute da circa un ventennio, auspica interventi concreti e mirati..
Il dibattito si conclude con l’intervento del Presidente Oliverio il quale, dopo aver ribadito la gravità del problema rifiuti, auspica un salto di qualità nella gestione di un’emergenza che rischia di coinvolgere l’intero territorio provinciale, alla stessa stregua di quanto sta avvenendo in Campania.
A tal proposito, il Presidente della Provincia ricorda di aver più volte espresso immediata e totale disponibilità al Presidente Loiero, insieme anche agli altri presidenti delle province calabresi, ad assumere in prima persona responsabilità dirette in materia di acqua e di rifiuti. Di tutto ciò è stato investito anche l’assessore regionale all’Ambiente.
Per quanto riguarda la Ss.106, Oliverio ha ricordato il recente incontro con il ministro Bianchi a cui sono state sottoposte una serie di questioni importanti (aeroporto della Sibaritide, porto di Gioia Tauro, porto di Corigliano), tra cui la SS.106.
“Al ministro -ha detto Oliverio- abbiamo chiesto in particolare di verificare sollecitamente e con estrema concretezza la possibilità di interventi mirati su quella che, da più parti e a ragione, viene definita “la superstrada della morte”.
“Se continuiamo a parlarne soltanto – ha aggiunto Oliverio- non facciamo altro che aumentare ulteriormente la sfiducia dei cittadini verso la politica.”.
Al termine del suo intervento il Presidente della Provincia ha proposto di affidare l’Ordine del giorno presentato dal consigliere Straface ad una Commissione consiliare ristretta che avrà il compito di aggiornarlo, per farne un documento da inviare al Governo, alla Regione e all’Anas, rappresentativo di una volontà politica comune.
La proposta dell’on. Oliverio, accolta all’unanimità, è stata pienamente condivisa anche dal consigliere Straface che, sul problema rifiuti, ha proposto di dedicare una riunione ad hoc del Consiglio provinciale. La seduta si è conclusa alle 20.55. Il Consiglio sarà riconvocato a domicilio in data da stabilirsi.

Corigliano/Imprenditori si ribellano al racket e fanno arrestare gli estortori

27/10 Un gruppo di imprenditori di Corigliano Calabro si e' ribellato alla persona che da tempo li sottoponeva ad una lunga serie di estorsioni e danneggiamenti e l'ha denunciata ai carabinieri, facendola arrestare. La persona finita in manette e' Francesco Straface, di 40 anni, indicato dagli investigatori come un esponente di spicco della criminalita' organizzata della Sibaritide. Straface, bloccato mentre si trovava nella sua abitazione, e' accusato di estorsione continuata e aggravata. Contro gli imprenditori che non avevano accettato le richieste estorsive erano stati attuati alcuni attentati incendiari.

Truffa alla 488 a Crotone: La Finanza denuncia 5 persone

27/10 Cinque persone, l' amministratore delegato e i soci di un' impresa di Petilia Policastro, sono stati denunciati per truffa aggravata dal Comando provinciale di Crotone della Guardia di finanza. L' impresa, secondo quanto riferito, avrebbe percepito, avvalendosi dei fondi della legge 488, un indebito contributo di circa 800 mila euro per un progetto relativo alla costruzione di un impianto per la lavorazione dell' olio d' oliva. Il gip del Tribunale di Crotone, Paolo De Luca, ha disposto il sequestro preventivo dei beni degli indagati, consistenti in conti correnti bancari e postali e libretti di risparmio per un importo complessivo di 300 mila euro e beni mobili ed immobili per un valore di 430 mila euro.

AIDIA: Calabria a rischio Tsunami, puntare sulla prevenzione

27/10 "La scossa sismica rilevata ieri ed avvertita dalla popolazione in Calabria risveglia inesorabilmente la necessità di prevenzione e di una seria coscienza di protezione civile nell' area del Mediterraneo ma soprattutto lungo le coste calabresi e siciliane". L' Associazione donne ingegneri e architetti (Aidia) della Calabria invita a non sottovalutare il rischio tsunami. "Non tutti sanno - sottolinea la presidente Giulia Fresca - che la nostra area è cinturata da una serie di vulcani potenzialmente pericolosi: il Palinuro, ma soprattutto dal più grande vulcano d' Europa, il Marsili, un gigante in piena attività che si innalza di 3.000 metri dal fondo del Tirreno meridionale, a metà strada tra Salerno e Cefalù, arrivando fino a -500 metri, lungo 65 chilometri, largo 40 e con un volume di 1.600 metri cubi. Il vulcano sottomarino Marsili dista 150 km a sud del golfo di Napoli e 70 km dalle isole Eolie, ha due milioni di anni, le sue fumarole furono riprese nel 1990 da un video-robot di ricercatori americani". "Non meno pericoloso - prosegue Fresca - è il Palinuro, altro vulcano sommerso della cintura Tirrenica. Dista circa a 150 km dal golfo partenopeo e a 83 dalla costa calabra di Diamante, in direzione nord-est rispetto al Marsili. La pericolosità di questi vulcani è legata al fatto che possono essere definiti una vera e propria cintura di fuoco immersa negli abissi: il Vesuvio, il Marsili, il Valinov, il Palinuro, i vulcani delle Eolie. Il loro risveglio potrebbe essere drammatico per i paesi costieri della Calabria, della Campania e della Basilicata. Di qui, la necessità di non abbassare minimamente la guardia, senza drammatizzare i toni delle notizie che gradualmente si ricevono, ma sviluppare iniziative sempre più fitte di 'Ricerca e di Monitoraggio Avanzato'". "In particolar modo, i fenomeni vulcanici sul Monte Marsili - evidenzia la presidente dell' Aidia Calabria - sono tuttora attivi e sui fianchi si stanno sviluppando numerosi apparati vulcanici satelliti, molti dei quali hanno dimensioni comparabili con il cratere dell' Isola di Vulcano, nell' arcipelago delle Eolie. Sono state inoltre identificate le tracce di enormi collassi di materiale dai fianchi di alcuni dei vulcani sottomarini. L' attività vulcanica recente risulta anche dalla circolazione di fluidi ad alta temperatura all' interno della crosta. Aree in cui questi fluidi vengono emessi sono state identificate nei vulcani sottomarini e nella porzione sommersa dell' edificio vulcanico di Panarea". Secondo Fresca "vi è poi un altro vulcano che potrebbe causare tsunami di non poco conto se dovesse tornare ad eruttare: si tratta de 'Il Banco senza nome'', così è stato chiamato questo vulcano che è ancora sconosciuto dalla scienza perché non è mai stato studiato seriamente. Eppure lo scorso 5 marzo ha generato un sisma del 3,2 gradi Richter che ha prodotto un piccolissimo maremoto che ha fatto spiaggiare sulle coste della Sicilia tonnellate di pomice. Il vulcano parte da 500 metri di profondità per arrivare a 47 metri dalla superficie. Proprio perché poco noto, il vulcano deve essere studiato più di altri perché se dovesse attivarsi si potrebbero avere maremoti di intensità oggi imprevedibile". "Occorre pertanto avviare immediatamente - conclude Fresca - tutte le misure di prevenzione della popolazione civile delle zone costiere attraverso l' educazione al comportamento in caso di evento e la realizzazione di centri di raduno sotterranei che, superato il tempo di ritorno dell' onda anomala, nonostante l' imprevedibile massa di detriti e di acqua, possano essere immediatamente raggiunti dai soccorsi e portare in salvo la popolazione. Non si tratta di facile allarmismo ma di seria prevenzione e di attenzione delle problematiche che purtroppo riguardano la nostra regione"

Colosimi: Accende il fuoco per bruciare le foglie secche e muore ustionata dalla fiamme

26/10 Una donna di 67 anni, Maria Teresa Rizzuto, e' morta per le ustioni riportate dopo essere caduta su un fuoco da lei acceso per bruciare delle foglie di castagno davanti alla propria abitazione. E' accaduto a Colosimi, un piccolo paese del Cosentino. A trovare la donna tra le fiamme sono stati i figli che hanno immediatamente dato l'allarme. Subito soccorsa dai medici del 118, la donna e' giunta cadavere all'ospedale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per cercare di ricostruire la dinamica dell'incidente, ma non e' stato possibile accertare se la donna sia caduta accidentalmente sul fuoco o se pure abbia avuto un malore.

Nuova truffa scoperta dalla Finanza di Lamezia: sequestrata azienda per 11 milioni di euro. 16 indagati

26/10 Sedici indagati, il sequestro preventivo di un complesso aziendale nell'area ex Sir di Lamezia Terme per un valore complessivo stimabile in oltre 11 milioni di euro e l' interdizione della societa' dal beneficiare in futuro di ogni forma di agevolazioni, finanziamenti o contributi pubblici. E' il bilancio di un' operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Lamezia Terme, che ha permesso di scoprire una truffa per oltre 12 milioni di euro ai danni dello Stato e dell'Unione Europea. Secondo quanto riferito dagli investigatori l' azienda - nell' ambito del fondo europeo di sviluppo regionale programma operativo plurifondo 1994/1999 'incentivi all' industria' e 'fondo aiuti alle piccole e medie imprese' - era destinataria di contributi pubblici cofinanziati con risorse comunitarie e nazionali per un ammontare complessivo di 12.344.872 euro, che sarebbero stati erogati interamente e finalizzati alla realizzazione di uno stabilimento industriale per la produzione di alluminio e semilavorati. In particolare, la societa' avrebbe beneficiato di due finanziamenti di cui il primo, a fondo perduto, dell' importo di oltre 11 milioni di euro erogato da Sviluppo Italia Calabria, ed il secondo, pari a 1.300.000 euro, erogato da Fincalabra Spa. A dare il via alle indagini, cominciate nel dicembre 2003, e' stato il ritrovamento di alcune fatture per operazioni risultate inesistenti. Scoperta, questa, che le Fiamme Gialle effettuarono nel corso di una verifica fiscale eseguita nei confronti di una delle societa' che erano riconducibili al gruppo industriale all'interno della quale e' inserita la societa'. I finanzieri hanno accertato che la societa' non solo avrebbe omesso di realizzare il piano occupazionale assumendo un numero largamente inferiore rispetto agli 80 dipendenti previsti nello stesso, ma avrebbe anche distolto parte dei beni oggetto di agevolazioni destinandoli ad un uso diverso da quello previsto, locando finanche ad altre societa' dello stesso gruppo industriale parte dello stabilimento e degli uffici realizzati con il finanziamento. Inoltre la societa' avrebbe documentato versamenti fittizi di capitale sociale, necessari per la realizzazione dell'investimento quale requisito indispensabile per l'ammissione al finanziamento, facendo figurare l'accredito nelle casse societarie di assegni bancari mai effettivamente negoziati. Accanto a questo la societa', per apportare aumenti di capitale, avrebbe anche utilizzato risorse finanziarie non proprie dei soci, come previsto dal regolamento, bensi' risorse finanziarie provenienti da altro finanziamento agevolato e soggette a vincolo di scopo. La societa', inoltre, avrebbe rendicontato nelle richieste di erogazione e negli stati di avanzamento lavoro, costi privi della relativa documentazione giustificativa oltre che fittiziamente documentato costi, in parte sostenuti, concernenti la realizzazione di opere murarie e l'installazione di macchinari ed impianti, mediante il sistema della sovrafatturazione. I 16 indagati sono accusati, a vario titolo, oltre che di truffa aggravata ai danni dello Stato e della Comunita' europea per il conseguimento di indebite erogazioni pubbliche, anche di falsita' commessi in qualita' di pubblici ufficiali e di incaricati di pubblico servizio. Tra di essi ci sono, infatti, componenti del collegio sindacale della societa' ed altri imprenditori che hanno emesso fatture fittizie, un funzionario di Sviluppo Italia Calabria, un funzionario di Fincalabra Spa, tre professionisti esterni. Al riguardo, e' stato spiegato che la truffa sarebbe stata realizzata proprio grazie al concorso dei funzionari e dei professionisti esterni che, ''preposti all'esecuzione dei controlli e delle verifiche dei collaudi finali, hanno rilasciato false attestazioni e perizie''.

Dodici milioni di autoveicoli previsti per il ponte di Ognissanti

26/10 Traffico in aumento sull'intera rete del Gruppo Autostrade nel fine settimana che precede la settimana della Festa di tutti i Santi: sono prevedibili spostamenti a lunga percorrenza, favoriti dalle buone condizioni del tempo nei giorni del 'ponte'. Sulla rete del Gruppo Autostrade - 3.408 km pari ad oltre il 60 % della rete autostradale a pedaggio - sono previsti, secondo il Gruppo, circa 12 milioni di veicoli in circolazione, nei 6 giorni compresi tra venerdì 27 ottobre e mercoledì 1 novembre. Per le prime partenze dalle città, la circolazione si intensificherà già nel pomeriggio-sera di venerdì, dalle ore 17:00 alle 20:00, quando saranno ancora in circolazione i mezzi pesanti; traffico sostenuto anche per l'intera giornata di sabato 28 ottobre, con una concentrazione tra le ore 09:00 e le 14:00. Per agevolare gli spostamenti, sono stati sospesi i cantieri di lavoro, ad eccezione di quelli legati a lavorazioni importanti per l'ampliamento della rete autostradale, all'altezza dei quali sarà comunque garantito lo stesso numero di corsie preesistenti. I mezzi pesanti non potranno circolare sabato 28 ottobre dalle 16:00 alle 22:00 e domenica 29 ottobre dalle 08:00 alle 22:00: nella stessa fascia oraria, sarà vigente lo stop ai mezzi pesanti nel giorno dei Santi. Una parte significativa di rientri nei grandi centri urbani si concentrerà nel pomeriggio-sera di mercoledì 1 novembre, tra le ore 16:00 e le 20:00. Poiché la Festa di tutti i Santi cade a metà settimana, con la ricorrenza del giorno dei Morti il giovedì, è prevista una seconda fase di partenze martedì 31 ottobre, con il rientro la domenica sera 5 novembre. Il Gruppo Autostrade rende noto di aver potenziato i normali presidi ed i servizi di assistenza ed informazione ai viaggiatori, con l'obiettivo di assicurare un viaggio sicuro e il più possibile confortevole. Intensificato anche il rapporto di collaborazione con le pattuglie della Polizia Stradale che, con l'ausilio delle più moderne tecnologie, sono impegnate nel monitoraggio della rete e nella prevenzione delle violazioni delle norme del Codice della strada. Autostrade raccomanda la massima prudenza nella guida ed il rispetto dei limiti di velocità e della distanza di sicurezza: in caso di lunghi tragitti consiglia di fermarsi a riposare nelle aree di servizio. Prima di partire, infine, Autostrade invita ad informarsi sulle condizioni di viabilità della rete, chiamando il centro multimediale al numero 840 04 2121 o consultando il sito internet www.autostrade.it. Durante il viaggio, continui aggiornamenti vengono diramati dai notiziari radiofonici Isoradio 103.3 FM, Onda Verde Rai, RTL 102.5 e attraverso i 900 pannelli a messaggio variabile ubicati lungo la rete e alle stazioni di entrata.

Criminologo Bruno “Nessuna verità soddisfacente per il caso Fortugno”

26/10 "Il delitto Fortugno è stato un omicidio istituzionale, sia per il luogo dove fu commesso che per le modalità, per il quale non credo che si riuscirà a giungere ad una verità soddisfacente". E' quanto ha detto all'Ansa il criminologo Francesco Bruno, calabrese di origine, circa l'omicidio del vice presidente del consiglio regionale, Francesco Fortugno. "In Calabria - ha aggiunto - purtroppo troppi spezzoni della politica navigano in acque melmose e questo non contribuisce in modo positivo ad una attività di contrasto alla criminalità organizzata. Mentre in Sicilia, ad esempio, più volte è stato toccato il rapporto tra politica e criminalità, in Calabria tutto ciò non è ancora accaduto. Nella trasmissione Annozero, ad esempio, Santoro è riuscito a far vedere cose delle quali tutti i calabresi sono a conoscenza. Nella nostra regione, infatti, conosciamo benissimo le persone presenti nelle istituzioni e sappiamo anche le loro 'conoscenze'". "Attualmente in Calabria - ha proseguito Bruno - c'é un grave momento di sbandamento causato dall'assenza di una politica coraggiosa che vuole con forza e orgoglio il riscatto di tutto il territorio. I Ragazzi di Locri, con il loro slogan 'Ammazzateci Tutti' hanno creato un movimento che va ben oltre i confini della Calabria. La loro forza è quella di utilizzare i media per diffondere un disagio diffuso in tutta la regione. A questi ragazzi bisogna pur dare delle risposte concrete per il loro futuro. In Calabria credo che sia giunto il momento di applicare delle politiche forti e capaci di contenere quelle che sono le dinamiche del mondo malavitoso". "Dai Calabresi - ha concluso - ci deve essere uno scatto di orgoglio. Ma allo stesso tempo lo Stato deve intervenire con iniziative adeguate che consentano di eliminare lo stato di isolamento in cui si trova la Calabria"

Ruba oggetti sacri in una chiesa di San Nicola Arcella i CC lo arrestano sulla A3

26/10 Un uomo è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Scalea per aver compiuto un furto ai danni di una chiesetta a San Nicola Arcella, paese al confine calabro-lucano. I dettagli dell'operazione, compiuta per stroncare il fenomeno dei furti in chiese della provincia, saranno resi noti oggi, alle 17, nel corso di una conferenza stampa alla quale parteciperanno i comandante della Compagnia, il capitano, Mauro Fogliani, e il comandante provinciale del Nucleo tutela ambientale. L'uomo, Raffaele Stella, di 43 anni, di Napoli, è stato arrestato perché ritenuto l'autore di un furto compito la notte scorsa a San Nicola Arcella. L'uomo, dopo aver forzato una porta secondaria, si è introdotto nella chiesa di San Nicola Tolentino, portando via oggetti sacri tra cui diversi calici aurei, per un valore di circa 25 mila euro. Il furto è stato immediatamente scoperto e sono partite le indagini. Grazie alla segnalazione fatta dai carabinieri, la polizia stradale ha fermato Stella, già noto alle forze dell'ordine, a Campagna, in provincia di Salerno, sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria. Nella sua auto gli agenti hanno trovato gli oggetti sacri rubati. I particolari dell'operazione sono stati illustrati oggi dal comandante della Compagnia dei carabinieri di Scalea, Mauro Fogliani, e dal comandante del nucleo tutela del patrimonio culturale e artistico della Calabria, Raffaele Giovinazzo.

Morabito (Legambiente) “Superare la logica dell’emergenza nella Protezione Civile”

26/10 "Il compito della Protezione civile regionale non deve essere piegato solo alla logica e alla gestione all' emergenza, bensì incentrato soprattutto sulla previsione e prevenzione dei rischi, per questo motivo è doveroso rilanciare il dibattito sul ruolo che deve svolgere il settore regionale con sede a Germaneto". E' quanto afferma Antonino Morabito, coordinatore regionale di Legambiente Calabria, commentando la decisione della Giunta regionale calabrese di chiudere le sedi della Protezione civile delle cinque province calabresi e accorparle alla sede unica di Catanzaro. "Il Piano - prosegue Morabito - ci risulta sia al settore regionale da quasi un anno e nulla al momento si muove, neanche dopo l' ultimo tragico evento alluvionale accaduto a Vibo Marina dove, come per la frana di Cavallerizzo di Cerzeto, il disastro ambientale era assolutamente annunciato dalle informazioni presenti nel citato Piano". Per il coordinatore regionale di Legambiente "con un territorio evidentemente fragile come quello calabrese è improrogabile partire dal piano di previsione e prevenzione dei rischi per vincolare le aree a rischio, orientare correttamente l' urbanizzazione e impedire decisamente l' abusivismo, realizzare efficaci opere di difesa idraulica e di consolidamento dei versanti, delocalizzare le strutture a rischio che non possono essere messe al sicuro. I fondi che la finanziaria ha stanziato per la messa in sicurezza del territorio sono un'occasione che la Regione non può perdere. Quei soldi devono essere spesi bene, perché la Calabria non ha futuro rimanendo una regione dai piedi d'argilla"

Discarica abusiva sequestrata a Trebisacce dal CFS

26/10 Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno denunciato per violazione alla legge sulla caccia cinque persone per “uso di richiami non consentito dalla legge”. L’operazione effettuate nel comune di Cassano Ionio è stata portata a termine dagli uomini del Comando Stazione di Castrovillari. I cinque cacciatori, due della provincia di Napoli e tre del Bresciano esercitavo attività venatoria con l’ausilio di richiami meccanici a funzionamento elettromagnetico all’interno di alcuni capanni avvolti da una rete mimetica. Tali richiami usati in particolare per la caccia ad alcune specie di volatili presenti sul territorio sono illegali e quindi assolutamente vietati. Colti in flagranza gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno deferito le cinque persone all’autorità giudiziaria e sequestrato ad essi tre richiami , 2 fucili calibro 20, tre fucili calibro 12 con relativo munizionamento. Altra operazione di polizia ambientale condotta dal gruppo di lavoro del CFS su delega della Procura di Castrovillari in collaborazione con il Comando Stazione di Trebisacce e il Coordinamento Distrettuale di Castrovillari ha portato al sequestro nel comune di Trebisacce di una area di circa 6000 metri quadri adibita a discarica abusiva. All’interno dell’area sono stati ritrovati rifiuti di vario genere depositati in modo incontrollato da ignoti.

A3/Chiuso per lavori lo svincolo di Polla

26/10 Per l'esecuzione dei lavori di ultimazione del nuovo svincolo di Polla (Salerno) - nell'ambito del primo macrolotto Sicignano degli Alburni-Atena Lucana, nel tratto campano dell'autostrada - l'Anas chiuderà al traffico veicolare l'esistente svincolo di Polla sia in entrata che in uscita, in entrambe le direzioni di marcia, dalle ore 18.00 del 27 ottobre alle ore 18.00 del 17 novembre. Lo ha reso noto, con un comunicato, l'ufficio stampa dell'Anas. In alternativa, i veicoli in ingresso e in uscita allo svincolo di Polla potranno utilizzare lo svincolo di Atena Lucana. Il dispositivo di traffico ed il percorso alternativo sono stati comunicati agli Enti e alle Istituzioni interessate

Sostanze chimiche cancerogene alla Marlane di Praia?

24/10 Incidente Probatorio per l’accertamento delle cause dei numerosi decessi dei lavoratori dell’azienda tessile Marlane di Praia a Mare. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Paola Dr. Alfredo Cosenza, in accoglimento delle richieste del pubblico ministero dr.ssa Antonella Lauri e degli avvocati Lucio Conte, Augusto Marragony e Tommaso Sorrentino, difensori delle persone offese congiunti di decine di lavoratori dell’azienda Marlane di Praia a Mare, deceduti nel corso degli ultimi anni perche' affetti da patologie tumorali, nel corso dell’udienza di incidente probatorio che si e' tenuta al tribunale di Paola, ha conferito incarico al prof. Giovanni Arcudi dell’Universita' Tor Vergata di Roma, per l’espletamento di perizia medico legale per accertare il nesso di causalita' tra le patologie tumorali riscontrate sulle persone offese ed il complesso delle sostanze chimiche utilizzate nel ciclo di lavorazione dell’industria Marlane dagli anni settanta al 1995. Il procedimento penale vede indagate 5 persone responsabili a vario titolo dello stabilimento Marlane di Praia a Mare per i reati di omicidio colposo ed altro, in particolare per la morte di decine di lavoratori ( 54 ) e lesioni gravissime per molte altre, per presunta violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro in danno dei dipendenti dell¿azienda manifatturiera nella quale si seguiva tutto il processo di lavorazione del tessuto compresa la fase di tinteggiatura, con uso di presunte sostanze cancerogene. La vicenda inizia nel 2001 allorche' da parte dei congiunti di numerosi lavoratori dell’azienda Marlane di Praia a Mare deceduti a seguito di patologie tumorali, veniva inoltrata denuncia nei confronti dei responsabili dell¿azienda, ritenendo che la morte dei propri congiunti era stata determinata dall¿utilizzo di sostanze tossiche cancerogene nel ciclo di lavorazione dell’industria tessile, in assenza assoluta di misure di sicurezza a tutela della salute dei lavoratori.

Fuochi d’artificio ai funerali del pregiudicato ucciso a Siderno

24/10 Fuochi pirotecnici sono stati sparati poco prima dell'inizio del funerale di Salvatore Salerno, l'uomo di 38 anni con precedenti penali, ucciso domenica in un agguato compiuto da sconosciuti a Siderno. All'uscita del feretro dall'abitazione, alcune persone hanno dato vita ad uno spettacolo pirotecnico durato alcuni muniti. Successivamente la bara, portata in spalla, ha raggiunto la chiesa dove si sono svolti i funerali. Salerno è stato ucciso domenica mattina mentre era a cavallo e stava rientrando a casa dopo aver fatto una passeggiata. Contro la vittima sono stati sparati tre colpi di fucile caricato a pallettoni, uno dei quali lo ha raggiunto alla testa. L'uomo, che era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, era stato scarcerato alcuni anni fa dopo aver scontato una condanna per diversi reati. Salerno, secondo gli investigatori, era ritenuto vicino alla cosca dei Commisso, una delle più potenti della locride. Proseguono, intanto, le indagini degli agenti della polizia di Stato per individuare gli autori dell'omicidio. Gli investigatori hanno sottoposto allo stub alcune persone con precedenti penali. Negli ambienti investigativi si teme che l'omicidio di Salerno potrebbe dar vita ad una faida tra cosche della criminalità organizzata locale che si contendono il controllo dei traffici illeciti.

Intimidazioni sui cantieri della A3, i sindacati denunciano “Mancano i controlli”

24/10 ''Siamo fortemente preoccupati per i gravi atti intimidatori che nei giorni scorsi si sono succeduti e che hanno interessato le aziende impegnate nella costruzione dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, nel tratto che attraversa il territorio di Gioia Tauro''. E' quanto sostengono, in una nota, Mina Papasidero e Paolo Morganti, rispettivamente, segretario generale della Fillea-Cgil di Gioia Tauro e segretario provinciale di Reggio Calabria della Filca-Cisl. ''Tanti sono attualmente - proseguono Papasidero e Morganti - i lavoratori impegnati nei cantieri e che giornalmente prestano la loro attivita' lavorativa nel tratto di autostrada interessato. Manca il controllo delle istituzioni, necessario per creare le condizioni generali di trasparenza ed efficienza per praticare l'esercizio contrattuale. Ad oggi, non si sono ancora insediati nei presidi interni ai cantieri i gruppi interforze, cosi come stabilito nei protocolli sottoscritti fra i General Contractor e Ministero dell'Interno. Ecco perche' le segreterie nazionali di categorie hanno immediatamente chiesto un'incontro al ministro Di Pietro per discutere anche sull'opportunita' di adottare modifiche normative o Direttive Interministeriali per limitare il ricorso agli affidamenti e subaffidamenti. Infatti la presenza di centinaia di affidamenti non aiuta l'opera di contrasto alle infiltrazioni malavitose. Riteniamo che la tranquillita' sui cantieri sia condizione necessaria per svolgere al meglio il compito giornaliero affidato sia alle imprese che ai lavoratori. Il messaggio che vogliamo esca forte dall'assemblea e' che davanti a questi atti intimidatori tutti insieme si lavori per affermare con forza la legalita' che e' garanzia e tutela per i lavoratori''

Il giorno degli incendi. Uno a Castrolibero e uno a Lamezia

24/10 Due incendi si sono sviluppati a 24 ore uno dall’altro a Cosenza e a Lamezia. A Cosenza,a nxie a dire il vero a castrolibero, è andato in fumo il capannone di un noto rivenditore di motociclette. I vigili del fuoco hanno dovuto lavorar e oltre tre ore per spegnere le fiamme, però, ancora non si conoscono i motivi. Sull’episodio indagano i carabinieri. Invece a Lamezia un altro incendio, sulle cui cause sono in corso accertamenti, ha distrutto un deposito di pneumatici a Lamezia Terme. Il deposito si trova a poca distanza da alcune abitazioni. Per spegnere l'incendio sono intervenute numerose squadre dei vigili del fuoco. L'incendio ha provocato disagi alle persone residenti nella zona dove si trova il deposito. Sono in corso accertamenti per appurare la natura dell'incendio.

Castrovillari/ No alla smobilitazione delle FDC

24/10 "Sembra che la sede di Castrovillari delle Ferrovie della Calabria,fra le più autorevoli ed antiche della Calabria, si stia smobilitando poiché, addirittura, si parla di un cospicuo trasferimento di autobus dal nostro deposito a quelli di altre località della Regione, con conseguente depauperamento del patrimonio aziendale e l'inevitabile diminuzione delle percorrenze". E' quanto scrive il vice presidente del Consiglio comunale di Castrovillari, Giovanni Donato, in una lettera, inviata al presidente del Consiglio comunale. "Nell'ultima seduta del Consiglio comunale - afferma Donato - abbiamo deliberato un ordine del giorno per scongiurare la soppressione, da parte delle Ferrovie della Calabria, delle corse che collegano Castrovillari a Sapri, ottenute negli anni scorsi dopo lunghe lotte per consentire ai cittadini della nostra zona, di usufruire dei treni a lunga percorrenza della tratta tirrenica. Oggi veniamo a conoscenza che, nei giorni scorsi, sono state annullate alcune corse per Sapri, sembra 'per mancanza di autobus'. Ciò è inaudito, se fosse vero. Inoltre, anche le ultime assunzioni di 15 nuovi autisti, per la maggior parte di Cosenza e nessuno di Castrovillari, crea perplessità sulla reale intenzione dell' Azienda di potenziare e valorizzare la nostra sede poiché questi lavoratori, come del resto la storia insegna, cercheranno di avvicinarsi, nel tempo, alla loro residenza, diminuendo ulteriormente le capacità operative di Castrovillari. Le linee sono ancora inadeguate, insufficienti e poco funzionali. Per non parlare, poi, delle lunghe percorrenze, dalle quali le Ferrovie della Calabria vengono inopinatamente escluse, nonostante ci sono state tante richieste da parte delle Amministrazioni comunali che si sono succedute". Secondo Donato "se vogliamo scongiurare l' isolamento che, visti questi risultati, potrebbe, in brevissimo tempo, colpire ed emarginare ulteriormente la nostra zona, è necessario che come classe politica e come Istituzioni facciamo sentire la nostra voce, incominciando a convocare un Consiglio comunale straordinario ed urgente che affronti tutte le problematiche relative alle Ferrovie della Calabria".

Cassano/ Il Comune approva l’adeguamento del depuratore

24/10 La giunta municipale di Cassano Ionio, in provincia di Cosenza, riunitasi sotto la presidenza del sindaco Gianluca Gallo, assistita dal segretario generale Iannuzzi, ha discusso e deliberato l'approvazione del progetto preliminare relativo all'intervento di adeguamento funzionale dell'impianto di depurazione dei Laghi di Sibari e la costruzione del collettore fognario in localita' Lattughelle e Permuta. Alla spesa per la realizzazione dell'importante opera pubblica, si fara' fronte - riferisce una nota dell'ufficio stampa del comune di Casano - con un finanziamento regionale di 1 milione e 500 mila euro. L'intervento, e' stato inserito nell'accordo di programma quadro ''Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche'' stipulato lo scorso mese di giugno, tra la regione Calabria ed il Governo centrale. Il progetto preliminare dell'opera, e' stato elaborato, su incarico dell'amministrazione comunale di Cassano, dal responsabile del settore lavori pubblici, Mario Oriolo e dal responsabile del settore servizi manutentivi, Francesco Sarubbo. Subito dopo l'approvazione - prosegue la nota - il deliberato dell'esecutivo municipale e' stato trasmesso al vaglio tecnico dell'Ato di Cosenza. Per il primo cittadino di Cassano Ionio ''un risultato importantissimo, che rappresenta la sintesi della sinergia istituzionale messasi in azione per centrare l'obiettivo. Chiaramente - ha aggiunto - tanto rimane ancora da fare per provocare quell'atavica attesa rivoluzione nelle contrade rurali destinatarie dell'intervento primario di un'opera di civilta'''. Il sindaco Gallo ha sottolineato che ''e' impensabile, che ancora oggi, agli albori del Terzo Millennio, una buona parte della popolazione cassanese, continuasse a vivere in una condizione di precarieta' dal punto di vista igienico-sanitario''. Secondo il primo cittadino di Cassano ''il risultato, premia l'impegno costante e l'abnegazione dell'azione amministrativa e anche la collaborazione delle istituzioni sovracomunali, in primis l'assessorato regionale ai lavori pubblici, guidato da Luigi Incarnato, che ha fatto proprie le istanze del territorio e si e' adoperato per dare le dovute risposte, mediante il finanziamento dell'opera''. ''A questo punto - ha concluso - vigileremo e ci attiveremo affinche' si proceda speditamente nella realizzazione di quest'opera di civilta'''.

La Procura di Catanzaro chiede il processo delle maestre della bimba morta soffocata da una mozzarella

24/10 La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio, per omicidio colposo, di una maestra, Maria Pia Cordaro, di 66 anni, e di un'insegnante di sostegno, Esterina Primerano, di 64. La richiesta, fatta dal sostituto procuratore Federico Sergi, e' da mettere in relazione alla morte per soffocamento, provocata da un pezzo di mozzarella che le ostrui' la trachea, di una bambina di tre anni, Laura D'Errico, accaduta il 3 maggio del 2004 nella scuola materna De Filippis, dove Maria Pia Cordaro ed Esterina Primerano svolgevano la loro attivita' d'insegnanti. Secondo quanto e' detto nel capo d'imputazione, le due insegnanti avrebbero ''omesso di vigilare sulla bambina mentre era intenta a consumare il pasto nella sala di refezione della scuola, omettendo altresi' di controllare che la mozzarella ingerita da Laura D'Errico fosse tagliata a pezzettini di dimensioni adeguate alla capacita' di masticazione e deglutizione di una bambina di soli tre anni e, comunque, che ne stesse deglutendo piu' d'uno contemporaneamente. Con l'aggravante del fatto commesso con violazione dei doveri inerenti un servizio pubblico''. L'udienza preliminare in occasione della quale il gip si pronuncera' sulla richiesta di rinvio a giudizio delle due maestre, fissata in un primo tempo per il 18 ottobre scorso, e' stata rinviata al 29 novembre prossimo. I genitori della bambina, Beniamino D'Errico e Carmela Maria Imbesi, si sono costituiti parte civile nel processo, rappresentati dall'avvocato Antonio Miceli. In una relazione di consulenza tecnico medico-legale, redatta per conto della parte civile dal dott. Achille Tomaino, si esprimono dubbi anche ''sul tipo e l'idoneita''' delle cure prestate dal medico rianimatore in servizio nel pronto soccorso dell'ospedale Pugliese di Catanzaro nel momento in cui venne portata la bambina. Tomaino, nella perizia, parla anche di ''responsabilita' a carico degli organi preposti ad assicurare, con appositi corsi, la formazione degli operatori per fornire adeguati primi soccorsi in casi come quelli che hanno riguardato Laura D'Errico''

Assegnate a Catanzaro le borse di studio “Nicola Calipari”

24/10 Si è svolta, a Catanzaro, la seconda edizione del concorso "Borsa di studio" dedicato alla memoria di Nicola Calipari, organizzato dal Sindacato autonomo Polizia di Stato (Sap) di Catanzaro. Nel corso della cerimonia sono state assegnate 63 borse di studio, per un totale di 20 mila euro, ai figli degli appartenenti alla Polizia di Stato in servizio, in quiescenza o orfani di colleghi deceduti. Il segretario provinciale Sap, Sergio Riga, ha evidenziato "come la promessa fatta lo scorso anno di erogare anche per il 2006 le borse di studio è stata non solo mantenuta, ma ampiamente superata (portare da 10 a 63 il numero delle borse è un enorme passo in avanti). Si tratta di un premio che ha voluto significare quanto il Sap sia vicino non solo a tutti i poliziotti catanzaresi, iscritti e non, ma anche alle rispettive famiglie. Pur trattandosi di un piccolo gesto è tanto ricco di speranza, diretto principalmente a far crescere ed alimentare nelle nuove generazioni i veri valori della vita, come lo studio, il sapere, la conoscenza, che rappresentano le vere armi di difesa contro ogni più bieca minaccia". "Naturalmente - ha precisato Riga - tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il proficuo intervento dell' assessore regionale alla Cultura, Sandro Principe, al quale rivolgo pubblicamente ed affettuosamente i più sinceri ringraziamenti. L'assessore Principe ha offerto il suo incondizionato contributo, dimostrando grande sensibilità e generosità per le problematiche della Polizia di Stato. La manifestazione è stata dedicata a Nicola Calipari, 'un eroe dei nostri giorni', per far sì che il suo sacrificio ed il suo coraggio, che tanto hanno riempito di orgoglio tutti gli appartenenti alle forze di polizia, non restino solo dei meri ricordi da rievocare in occasione di incontri o manifestazioni, ma rimangano ben impressi nella memoria di ognuno di noi e soprattutto facciano da esempio per le future generazioni, per capire che la violenza, la criminalità devono essere combattute con la forza della civiltà, della democrazia e del dialogo, nel rispetto di quei principi che risiedono non solo nella legge e nella legalità, ma prima di tutto nella coscienza di ognuno". Il segretario ha augurato "che per il Sap di Catanzaro questo incontro possa diventare un appuntamento culturale rinnovabile, e che ogni anno possa trovare sempre più riscontri ed interesse da parte di tutti i rappresentanti istituzionali, politiche, militari e civili". Nel corso della manifestazione sono state consegnate due targhe ricordo, una per l' assessore Sandro Principe, che non era però presente "per problemi contingenti", e l'altra è stata consegnata alla vedova di Calipari, la senatrice Rosa Maria Villecco, che "ha accolto con grande entusiasmo l'invito a partecipare all'evento". Nel corso dell' incontro si è svolto anche un convegno sul tema "Sicurezza e Legalità: presente e futuro"

Brevi di cronaca a Praia e Cassano

24/10 Un furto ed un tentativo di furto sono stati compiuti la scorsa notte in altrettante ville a Praia a Mare. Bottino del furto un anello d'oro custodito in un cassetto. Nel secondo caso il furto non e' riuscito per la pronta reazione del proprietario, che e' riuscito a fare allontanare i ladri. Sui due episodi hanno avviato indagini i carabinieri: e sempre I carabinieri hanno arrestato a Cassano allo Ionio quattro persone. L' accusa per gli arrestati è di rissa aggravata. Le persone arrestate sono Carmela Aleardi, 51 anni, Salvatore Lauria, 24 anni, Massimo Perciaccante, 25 anni, e Francesco Tufaro, 41 anni, tutte di Cassano. Nella tarda serata di ieri sono state arrestate dai carabinieri della tenenza della città delle Terme per rissa aggravata. I quattro sono stati sorpresi dai militari in via Attica, a Sibari, mentre erano coinvolti in una rissa scoppiata, a dire dei carabinieri, per futili motivi

Protestano i lavoratori delle case di cura private dell’alto tirreno

23/10 I lavoratori dell'Alto Tirreno cosentino hanno manifestato, questa mattina a Catanzaro, vicino la sede della Giunta regionale, per la situazione delle strutture sanitarie private. Per il settore sanitario si è svolto un incontro a Catanzaro tra i sindaci e il direttore generale del dipartimento alla Tutela della Salute della Regione, Raffele Faillace. L' assessore regionale alla Sanità, Doris Lo Moro, era assente perchè impegnata nella riunione di Giunta. Si è discusso, in particolare, del ruolo che le case di cura ricoprono sul Tirreno cosentino. Il direttore generale ha riconosciuto i meriti delle strutture sia per il mantenimento dei posti letto, sia per le prestazioni fuori regione che le case di cura hanno realizzato. E' stata ribadita "la volontà dell'assessorato di non penalizzare le strutture private". Cauto ottimismo è stato espresso dal vicesindaco di Belvedere Marittimo, Riccardo Ugolino, e dal consigliere provinciale di Cosenza, Ernesto Magorno. L'assessore Lo Moro è stata invitata a visitare le strutture sanitarie sul territorio per rendersi conto dell'offerta che viene espressa.

Arresti a Reggio per la 488: i boss interessati ai fondi

23/10 Otto persone sono state arrestate dalla Dia nel corso di un'operazione che ha portato alla scoperta di una truffa ai danni dello Stato, organizzata dalla cosca Crea di Rizziconi, nell'utilizzo di fondi della legge 488 destinati allo sviluppo dell'imprenditoria locale. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Reggio Calabria, Adriana Bandiera, su richiesta del pm antimafia Giuseppe Bianco. I provvedimenti emessi dal gip sono dieci, ma due dei destinatari risultano, al momento, irreperibili. Una delle ordinanze di custodia cautelare è stata notificata in carcere al presunto capo della cosca Crea, Teodoro Crea, di 67 anni, già in carcere perché condannato per associazione mafiosa. Gli altri arrestati nell'ambito dell'operazione sono Antonio Crea, di 43 anni, nipote del capo della cosca; Pietro Calipa (26); Giuseppe Dangeli (26); Battista Gheza (67); Domenico Helenio Marvaso (43); Giuseppe Mazzaferro (51) e Rosario Mazzaferro (44). Secondo l'accusa, il gruppo degli arrestati avrebbe sfruttato illegalmente un finanziamento di due milioni e 700 mila euro che doveva essere utilizzato, a nome della società Cartech, per la realizzazione di una cartiera. Per mettere in atto la truffa, l'organizzazione avrebbe realizzato una serie di operazioni bancarie anomale, in modo da utilizzare il finanziamento ottenuto per fini estranei al progetto imprenditoriale presentato dalla società Cartech. Tedoro ed Antonio Crea e Giuseppe Mazzaferro sono accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso, truffa e riciclaggio. Agli altri arrestati, invece, vengono contestati la truffa ed il riciclaggio.
"E' la prima indagine in cui si riscontra la presenza effettiva di personaggi di primo piano della piana di Gioia Tauro, come Teodoro Crea, che, attraverso una serie di operazioni fittizie, tentano di impossessarsi di lauti finanziamenti in maniera illegale". Lo ha detto il pocuratore della Republica di Reggio Calabria, Antonino Catanese, parlando con i giornalisti dell'operazione della Dia che ha portato agli arresti per lo sfruttamento illecito dei fondi della legge 488. In una nota della Procura reggina si afferma che "la conclamazione del reato di riciclaggio discende dall'impiego tortuoso delle risorse del finanziamento pubblico da parte di soggetti terzi che si sono prestati ad effettuare complesse operazione bancarie, senza apparente giustificazione commerciale trattandosi di semplici partite di giro, volte ad ostacolare l'individuazione della provenienza delittuosa".

Latitante di Africo arrestato nel milanese

23/10 I carabinieri hanno arrestato a Cesano Maderno, nel milanese, un latitante, Domenico Modaffari, di 32 anni, di Africo Nuovo, presunto affiliato alla 'ndrangheta, latitante da cinque anni. Modaffari è stato bloccato dai militari della Compagnia di Bianco all'interno della ditta per la produzione di materiale edile in cui lavorava come operaio. Il latitante, presunto affiliato alla cosca Morabito-Bruzzaniti-Palamara, era ricercato sulla base di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip distrettuale di Reggio Calabria. Nel provvedimento vengono contestati a Modaffari i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, usura e traffico di sostanze stupefacenti. Sul conto di Modaffari, inoltre, pendeva un ordine di carcerazione emesso nel luglio scorso dalla Procura generale di Reggio Calabria dovendo scontare una condanna definitiva a dieci anni di reclusione per associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga. L'operazione che ha portato all'arresto del latitante è stata effettuata insieme ai carabinieri del Ros e di Cesano Maderno.

Arrestato a Modena il boss che fece uccidere il brigadiere Marino

27/10 La Dia ha arrestato a Modena un presunto boss della 'ndrangheta, Giuseppe Barbaro, di 58 anni, con l' accusa di essere stato il mandante dell' omicidio del brigadiere dei carabinieri Antonino Marino, ucciso a Platì nel settembre del 1990. Barbaro, capo dell' omonima cosca di Platì, è stato bloccato davanti al centro oncologico della città emiliana dove si recava da alcune settimane per sottoporsi a delle cure. A fare il nome di Giuseppe Barbaro quale mandante dell'omicidio del brigadiere Marino era stato di recente un pentito della 'ndrangheta, Antonino Cuzzola, della cosca Paviglianiti di San Lorenzo (Reggio Calabria). Secondo quanto ha riferito il collaboratore di giustizia, il brigadiere Marino, comandante della caserma di Plati' dei carabinieri, fu ucciso per vendetta perché troppo attivo nell'attività d'indagine nei confronti degli affiliati della cosca Barbaro. In particolare, dopo la sua nomina a comandante, Marino aveva compiuto in un mese 27 controlli nei confronti di Giuseppe Barbaro. Il brigadiere Marino fu ucciso in un agguato mentre si trovava in auto insieme alla moglie ed al figlio. Nell'agguato restò ferita anche la moglie del sottufficiale.

Cassano/ Dalla Regione diecimila euro per la biblioteca civica

23/10 La Regione Calabria ha concesso un finanziamento di 10 mila euro al Comune di Cassano allo Ionio per la valorizzazione ed il potenziamento della biblioteca civica. Il finanziamento regionale rientra nell'Apq Beni e Attività Culturali finalizzato al potenziamento delle biblioteche di enti locali e di interesse locale. La biblioteca civica, ed ora anche mediateca, di Cassano Ionio, istituita agli inizi degli anni '60 dall'amministrazione comunale del tempo, ha un patrimonio librario di alcune migliaia di volumi e da qualche tempo fa parte del circuito "Sebina. Il sindaco di Cassano, Gianluca Gallo, ha rivolto un ringraziamento, per il finanziamento erogato, all'assessore regionale alla Cultura, Sandro Principe, sottolineandone "l'attenzione e la sensibilità dimostrata verso la città di Cassano"

In arrivo una settimana estiva

23/10 L'autunno è ormai giunto al giro di boa ma le temperature, anziché puntare verso il basso, in questi giorni subiranno ovunque un ulteriore balzo all'insù, riportando un pizzico di estate su quasi tutta l'Italia. A causare il fenomeno, spiega il meteorologo Mario Giuliacci, diretto del Centro Epson Meteo, e l'alta pressione nord africana che già da ieri ha raggiunto la Calabria e le Isole maggiori, con immediati effetti sulle temperature: 29 gradi a Reggio Calabria e Catania, 28 a Messina e Trapani, 27 a Palermo, 26 ad Alghero. "Tra martedì e mercoledì - spiega ancora Giuliacci - l'anticiclone nord africano abbraccerà tutto il Sud e l'ondata di caldo si propagherà anche alle altre regioni meridionali. Poi tra giovedì e sabato l'alta pressione si intensificherà e, nello stesso tempo, si estenderà a tutta la penisola e anche il caldo toccherà l'apice, con temperature massime intorno 29-31 gradi sulla Calabria e sulle Isole, 25-27 sul resto del Sud Italia e 24-27 gradi al Centro. Temperature in deciso rialzo anche sul Nord Italia dove però le massime resteranno confinate tra 20 e 25 gradi"

Omicidio eccellente a Siderno. Si teme una nuova faida

22/10 Dopo l'omicidio di Salvatore Salerno, di 38 anni, avvenuto stamane nel reggino, negli ambienti investigativi c'é il timore che nella zona di Siderno possa riprendere una faida tra le cosche della 'ndrangheta. L'omicidio di Salerno, che era ritenuto vicino alla cosca dei Commisso, è considerato dagli investigatori un delitto 'eccellente' nell'ambito della criminalità organizzata. Stamane Salerno era a cavallo e stava rientrando a casa dalla sua consueta galoppata mattutina quando è stato affiancato presumibilmente da una automobile dalla quale sono stati sparati alcuni colpi di fucile caricato a pallettoni. L'uomo è stato raggiunto al torace da due colpi ed è caduto da cavallo. I killer si sono quindi avvicinati sparandogli un colpo di fucile alla testa. Nell'agguato è rimasto lievemente ferito anche il cavallo di proprietà di Salerno. Sul luogo dell'agguato sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato che hanno compiuto i rilievi scientifici per ricostruire la dinamica del delitto. Gli investigatori hanno trovato le tracce di un pneumatico che potrebbero appartenere all'automobile utilizzata dai killer. Sono stati sequestrati anche i resti delle tre cartucce per fucile che sono state sparate. Subito dopo il delitto gli agenti della polizia di Stato hanno compiuto numerose perquisizioni e controlli nei confronti di persone con precedenti penali. Gli investigatori hanno sentito anche amici e familiari della vittima per ricostruire i suoi ultimi spostamenti e per accertare se aveva avuto contrasti con altre persone. Salerno, che aveva precedenti penali ed era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, era stato scarcerato nel 2004 dopo aver scontato una condanna a quattro anni di reclusione per diversi reati. I timori degli investigatori circa una nuova faida tra le cosche di Siderno è generato dal presunto ruolo avuto Salerno nell'ambito della criminalità organizzata locale. Già in passato una guerra tra le cosche del sidernese aveva provocato decine di morti. Stamane a Siderno, oltre al sostituto procuratore di turno di Locri, è giunto anche il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Francesco Scuteri

Studente muore dopo immersione nel vibonese

22/10 Uno studente, R.C., 28 anni, di San Ferdinando, è morto stamane durante una immersione nella acque antistanti Capo Vaticano, nel vibonese. Il giovane, che era in compagnia di altri tre amici, stava effettuando delle immersioni quando, per cause in corso di accertamento, non è più riemerso dall'acqua. Gli amici si sono immersi per soccorrerlo ma il ventottenne è stato trovato già morto. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri, il personale del servizio 118 e della capitaneria di porto

De Grazia “Il Pdl Lazzati colmerà alcune lacune legislative”

22/10 Il Progetto di legge ''Lazzati'', finalizzato a impedire infiltrazioni mafiose nelle istituzioni, e' stato illustrato oggi a San Giovanni in Fiore nel corso di una manifestazione promossa dal parlamentare Franco Laratta. Il Pdl e' composto da tre articoli che il giudice di Cassazione, Romano De Grazia ha giudicato ''sufficienti e cruciali per contrastare l'avanzata del malaffare negli ambienti istituzionali. Se si vuole una Calabria libera dall'inquinamento e dal condizionamento mafioso bisogna introdurre norme che impediscano alla fonte le collusioni. Il progetto di legge Lazzati puo' colmare le lacune che vi sono nella legislazione italiana''. Dello stesso avviso il deputato della Margherita Franco Laratta che ha definito il provvedimento ''uno strumento prezioso per prevenire collusioni tra politici compiacenti e i clan criminali. Vogliamo chiedere alle alte cariche dello Stato di sostenere questa iniziativa legislativa con forza e determinazione''. Per l'ex vicepresidente della commissione antimafia, Angela Napoli ''la criminalita' organizzata anche se non appare, esercita comunque il suo potere in altre forme e su altri livelli. La mafia ha l'abilita' di mimetizzarsi per entrare nei circuiti economici che contano. Dobbiamo avere il coraggio della denuncia e essere uniti contro questo fenomeno, perche' se si resta isolati a prevalere e' il potere delle cosche''.
''Chi ha coraggio muore una volta sola, chi ha paura muore tutti i giorni''. E' quanto ha detto Roberto Molinaro, l'imprenditore di Lamezia Terme minacciato e intimidito che ha deciso di oscurare la vetrina del suo negozio per sollecitare la conclusione delle indagini nei confronti dei suoi presunti estorsori. Molinaro ha partecipato alla manifestazione su mafia e politica, promossa dal deputato dell'Ulivo Franco Laratta, a San Giovanni in Fiore. L'imprenditore ha aggiunto di non sentirsi ''un uomo coraggioso ma un uomo comune che ha fatto solo il suo dovere. Oggi pur di trovare ascolto sono costretto ad alzare la voce. Devo richiamare l'attenzione sui paradossi della Giustizia, che prima invita a denunciare il racket anche in forma anonima, per poi abbandonare chi denuncia, con tanto di nomi e cognomi, i suoi carnefici''.

Capannone distrutto da un incendio a Praia a Mare

22/10 Un incendio di vaste proporzioni, sulle cui cause sono in corso accertamenti, ha distrutto un capannone adibito a magazzino per pneumatici e motorini da rottamare. I Vigili del Fuoco del distaccamento di Scalea hanno spento l'incendio, evitando che le fiamme potessero interessare alcuni stabili adiacenti al capannone. La via in cui si trova la struttura, una delle strade d' accesso alla stazione ferroviaria di Praia a Mare, e' rimasta chiusa al traffico per piu' di un' ora. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini

Brevi di cronaca da Castelsilano, Isola Capo Rizzuto, Roggiano Gravina

22/10 A Castelsilano i carabinieri hanno arrestato Salvatore Romano, 39 anni, e Giuseppe Spadafora, 31 anni. I due sono stati sorpresi mentre stavano spacciando delle dosi di eroina a due tossicodipendenti. Ad Isola Capo Rizzuto e' stato arrestato Pardo Arcuri, di 34 anni. Nel corso di una perquisizione domiciliare l'uomo e' stato trovato in possesso di 62 grammi di eroina, un bilancino di precisione, un coltello a serramanico e la somma in contanti di 930 euro. A Roggiano Gravina due persone con precedenti penali sono state arrestate dai carabinieri per ricettazione. Ai due e' stata notificata una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Cosenza.

Disinnescata senza problemi la bomba d’aereo trovata a Paola

21/10 E' stato rimosso e, successivamente, fatto brillare in un luogo sicuro, l'ordigno bellico trovato nei giorni scorsi a Paola, sul Tirreno cosentino. I circa 2.000 abitanti della zona che stamani avevano dovuto lasciare le loro abitazioni a scopo precauzionale sono così potuti tornare a casa in anticipo rispetto all'orario previsto per la fine delle operazioni che era stato indicato alle 14. L'intervento per la rimozione della bomba di aereo contenente 75 chili di esplosivo è stato effettuato dai tecnici del Comando reggimento guastatori di Foggia. Circa 2.000 le persone che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni per consentire lo svolgimento delle operazioni di rimozione dell'ordigno. Sul posto hanno operando artificieri e uomini dell' Esercito, che hanno prima neutralizzato la bomba e poi dopo averla trasportarla in una cava nel comune di Falconara Albanese, l’hanno fatta brillare. Le persone evacuate, nel frattempo, sono state ospitate in locali individuati dall'Amministrazione comunale. L'Azienda sanitaria ed il pronto soccorso erano stati preallertati per ogni eventuale necessità. Enel ed Italgas avevanosospeso l'erogazione dell'energia elettrica e del gas nell'intera zona. Per consentire le operazioni era stato anche chiuso al traffico il tratto della statale 18 che corre vicino alla zona.

Gli ex operai tessili di Cetraro protestano davanti al viceministro Minniti

21/10 Tre ex lavoratori dell' azienda Emiliana Tessile hanno inscenato in serata una protesta a Cetraro dove e' in corso la manifestazione per la consegna del premio nazionale Losardo. I lavoratori chiedono alle istituzioni di affrontare la situazione di grave crisi in cui versa il settore. All'arrivo del vice ministro all'Interno, Marco Minniti, al quale sara' consegnato il premio, i tre ex operai hanno estratto dei cartelli di protesta. Il tutto si e' svolto senza incidere sulla manifestazione in corso

Scoperta a Reggio un’autoscuola che distribuiva patenti a chi non ne aveva diritto: un arresto

21/10 Faceva avere patenti di guida a persone che non avevano diritto ad ottenerla, o perché gli era stata ritirata o per problemi fisici, ricevendo per il servizio prestato ingenti corrispettivi: per questo motivo, la guardia di finanza di Gioia Tauro ha arrestato il titolare di un'autoscuola A.B., di 60 anni, con l'accusa di truffa e falso. L'uomo, secondo l'accusa, riusciva nella sua attività grazie anche alla compiacenza di funzionari della motorizzazione che sono in corso di identificazione da parte delle fiamme gialle. Le indagini sono iniziate circa un anno fa, quando gli investigatori si sono accorti che nell'autoscuola di A.B. si recavano un numero ingiustificato di persone provenienti da altre regioni e cittadini extracomunitari. I finanzieri hanno accertato la falsità degli atti presentati per l'iscrizione nell'autoscuola ed anche delle certificazioni mediche che venivano rilasciate in favore degli iscritti che ricevevano, dietro il pagamento di ingenti somme, il prescritto certificato di idoneità fisica per accedere alle prove teorico-pratiche di guida. Dalle indagini è emerso anche che decine di esami di guida sono stati superati da candidati senza che questi fossero presenti alle prove in quanto impiegati in attività lavorative in aziende del centro e nord Italia. Gli elementi raccolti durante le indagini hanno portato il sostituto procuratore della Repubblica di Palmi, Alberto Cianfarini, a chiedere al gip l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere che è stata eseguita dai militari del nucleo mobile della Compagnia della guardia di finanza di Gioia Tauro. Le indagini proseguono per arrivare all'identificazione di tutti i soggetti responsabili della truffa.

Truffe sui contributi pubblici la Finanza denuncia quattro persone nel reggino

21/10 Quattro persone sono state denunciate dalla Guardia di finanza con le accuse di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso ideologico e utilizzo di perizie giurate false, nell'ambito di un'indagine su l'utilizzo di contributi statali e comunitari per incentivare lo sviluppo delle imprese nella zona del basso Ionio reggino. I militari della Tenenza di Melito Porto Salvo, in particolare, hanno individuato una società operante nel settore turistico-alberghiero che aveva chiesto al ministero delle Attività produttive un contributo per diversi milioni di euro al fine di incrementare, tra l'altro, l'indotto economico e l'occupazione. La struttura ricettiva comprendeva la realizzazione, tra l'altro, di campi da tennis e piscine, e qualora fosse stata realizzata, avrebbe dato la possibilità di un posto di lavoro ad oltre 200 addetti con varie mansioni. Le indagine dei finanzieri, svolte con l'esame di documentazione acquisita in uffici, enti eroganti e banche concessionarie, hanno permesso di accertare la presunta esistenza di un complesso meccanismo di frode finalizzato alla indebita richiesta di erogazioni pubbliche in cui hanno contribuito, a vario titolo, le quattro persone denunciate, utilizzando documenti falsi. La concessione del contributo, secondo l'accusa, avrebbe fraudolentemente attribuito un vantaggio patrimoniale per i quattro concretizzatosi, tra l'altro, nell'ottenimento della edificabilità di vaste aree in precedenza destinate ad uso agricolo. Secondo quanto accertato dalla guardia di finanza, l'ammontare della truffa arriva a sette milioni di euro. Questo, infatti, era l'importo del finanziamento richiesto, indebitamente, dalle quattro persone denunciate.

I lavoratori delle case di cura del Tirreno lunedì a Catanzaro

21/10 Lunedì doppio appuntamento a Catanzaro per le popolazioni del Tirreno cosentino. Gli addetti al comparto tessile e calzaturiero della zona e i sindacati di categoria manifesteranno davanti alla sede della Giunta regionale per chiedere attenzione in favore della salvaguardia di un comparto industriale che è un punto di forza dell' economia della regione. Numerose sono le aziende in crisi nella provincia di Cosenza: da Mdc, Fenix, Annalisa di Castrovillari, Marlane di Praia a Mare, Foderauto di Belvedere Marittimo, Polo tessile di Cetraro, Ultimo jeans di Mongrassano e New Womens di Bisignano. Il secondo appuntamento è previsto nell' Assessorato regionale alla Salute tra alcuni sindaci e l' assessore, Doris Lo Moro. Un appuntamento che assume un' importanza notevole dinanzi alla crisi annunciata dalle cliniche private del Tirreno Cosentino.
Laratta: cresce il disagio
"Mi sento vicino a tutti i dipendenti delle Case di cure calabresi che da troppo tempo vivono ed operano in condizioni di profondo disagio. In particolar modo sono vicino ai 400 dipendenti delle case di cura del Tirreno cosentino, accreditate dall' Azienda sanitaria di Paola che denunciano il forte disagio e le continue mortificazioni derivanti dalle incertezze dei pagamenti delle spettanze già maturate". E' quanto ha affermato il deputato dell' Ulivo, Franco Laratta dopo avere fatto visita ad alcune cliniche private dell' Alto Tirreno cosentino. "La situazione nel settore - è detto in un comunicato del parlamentare - è veramente grave e lo sarebbe ancora di più grave se dovesse fallire la riunione del prossimo 23 ottobre con i vertici della sanità calabrese. I lavoratori delle Case di cura private del Tirreno hanno informato il parlamentare calabrese sulle presunte 'illegittimita' di molte voci di spesa dell' azienda sanitaria: missioni, consulenze, progetti e spese legali e organizzative il cui importo lascia sconcertati e perplessì. I lavoratori chiedono quindi di conoscere 'i capitoli di spesa singolarmente e di ottenere l' esame dei bilanci dettagliati dell' Azienda sanitaria da parte di tecnici nominati da comuni e Provincia per capire che fine facciano i circa 180 milioni di euro stanziati annualmente per quote capitarie dalla Regione, oltre al disavanzo che pare essere di circa 30 milioni di eurò". "I lavoratori - è scritto nella nota - si dicono 'stanchi delle promesse non mantenute, costernati per gli ingiustificati annunciati tagli degli stanziamenti dei budget del 15% e delle prestazioni del 25-30%, stanchi di aspettare le rimesse da parte dell'Asl; di non percepire lo stipendio da mesi, con gravi difficoltà per andare avanti con le famiglié. "La situazione - ha sostenuto Laratta - sta divenendo esplosiva per cui i dipendenti sono pronti ad azioni estreme e disperate per il mantenimento e la salvaguardia dei posti di lavoro. Sono molte altre le strutture private nel campo della sanità che si trovano in condizioni di grande difficoltà, mentre la sanità pubblica mostra segnali di forte disagio. Sono certo l' Assessore regionale alla Sanità saprà reagire con la dovuta urgenza e con provvedimenti non più rinviabili, diversamente l' intero settore, pubblico e privato, sarà presto in ginocchio, con gravi ripercussioni sui cittadini e sugli ammalati"

Deraglia a Scigliano un trenino delle FDC. Nessun ferito

21/10 Un treno delle Ferrovie della Calabria e' deragliato nel pomeriggio di oggi nei pressi della stazione di Scigliano, nel cosentino. Il convoglio, con a bordo il macchinista e un altro operatore, proveniente da Cosenza, e' uscito fuori dai binari poco dopo che i passeggeri a bordo erano scesi nella stazione di Scigliano. Il macchinista e l'altro operatore che era a bordo, hanno riferito i carabinieri, sono rimasti illesi.

I ragazzi di Locri ringraziano il Presidente della Repubblica

21/10 ''Abbiamo letto con emozione le bellissime parole che lei, Signor Presidente, ha pronunciato elogiandoci nel corso di un messaggio ufficiale al sindacato dei funzionari prefettizi''. E' quanto scritto in una nota dei Ragazzi di Locri - Movimento 'E adesso Ammazzateci Tutti', in una lettera al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. ''Quelle parole - hanno aggiunto - non solo ci gratificano perche' espresse dalla piu' alta Istituzione della nostra Repubblica, ma ci danno ancor piu' forza e coraggio in vista delle tante piccole e grandi sfide che ci aspettano nella nostra quotidiana testimonianza di Legalita'. Noi non ci sentiamo gli eredi dei mitologici eroi della nostra Magna Grecia, siamo solo i figli di una Calabria che sta cambiando tutta intera, normalissimi ragazzi e ragazze che germogliano dal seme di educazione alla Giustizia ed alla Legalita' che in Calabria ha ormai attecchito dopo che i nostri genitori, i nostri docenti, i nostri sacerdoti e vescovi, ma anche quella parte sana della politica calabrese avevano provveduto a seminare amorevolmente in passato''. ''La ringraziamo quindi, Signor Presidente, per aver riconosciuto in noi - hanno proseguito i Ragazzi di Locri - quel segnale positivo ed inequivocabile di quella Calabria che vuole cambiare, che sta gia' cambiando, e che Le chiede di starci vicino perche' le forze del male, che non sono piu' vestite solo di coppola e lupara, sono coscienti della rivoluzione di cui noi siamo solo il frutto piu' evidente e non esiteranno ad attuare i piu' velenosi e mortali colpi di coda. Grazie ancora, Signor Presidente, con tutto l'affetto che i nostri giovani cuori possono riuscire ad esprimerle''.

Castrovillari/Il Sindaco “No alla soppressione delle corse FDC per Sapri”

21/10 Il sindaco di Castrovillari Franco Blaiotta ha scritto al presidente delle Ferrovie della Calabria, Mario Scali e al direttore generale Giuseppe Lo Feudo circa la possibile sospensione del servizio di collegamento Castrovillari - Sapri. "Tale servizio - afferma Blaiotta - è l' unico sistema che consente alla città di accedere al servizio ferroviario con le direttrici del traffico ferroviario verso il nord. E' appena il caso di rammentare che la suddetta linea fu istituita quando venne soppresso il tracciato ferroviario Castrovillari - Lagonegro per evitare che la città rimanesse isolata e priva di ogni possibilità di collegamento con la rete ferroviaria per il nord. Tale intendimento, pertanto, appare privo di qualunque concreta motivazione che possa giustificarla, poiché i servizi di trasporto devono essere programmati in funzione delle esigenze di sviluppo del comprensorio".

Montalto/Cittadino polacco ridotto in fin di vita

21/10 Un cittadino polacco di 47 anni e' stato aggredito Montalto Uffugo, centro alle porte di Cosenza. L'uomo, che e' stato ricoverato all'ospedale dell'Annunziata, in prognosi riservata, a causa delle gravi ferite riportate sara' sottoposto ad intervento chrurgico. Secondo quanto si e' appreso ad aggredire l'extracomunitario sarebbero stati i suoi datori di lavori. Il ferito e' stato soccorso dagli operatori del servizio sanitario d'emergenza "118", avvertiti da una telefonata anonima, in un cantiere a Settimo di Montalto Uffugo.

Brevi di cronaca da Corigliano, Cerisano, Cosenza

21/10 A Corigliano Calabro, personale del locale Norm ha fermato due persone, per furto aggravato e danneggiamento aggravato. E sempre a Corigliano Calabro i carabinieri, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Rossano, hanno arrestato una persona, per violenza privata. A Cerisano un cittadino straniero di nazionalità romena, Ioan Frincu, di 28 anni, è stato arrestato dai carabinieri per violazione della legge sull'immigrazione. Nel corso di controlli l'uomo è stato fermato dai carabinieri e dagli accertamenti è emerso che non ha rispettato un decreto di espulsione emesso nei suoi confronti dal questore di Cosenza. A Cosenza, i carabinieri del locale Nor, in due distinte operazioni, ha tratto in arresto due pregiudicati, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Discarica di rifiuti pericolosi scoperta dalla Finanza a S. Nicola Arcella in una zona protetta

20/10 Una discarica abusiva di oltre 600 metri quadrati è stata scoperta e sequestrata dalla Guardia di Finanza di Scalea in località Dino, nel comune di San Nicola Arcella. Il proprietario del fondo è stato denunciato per violazioni in materia ambientale, così come l'ente preposto allo smaltimento. L'area, individuata dopo pedinamenti e sopralluoghi, era stata occultata in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale, e veniva utilizzata per l'abbandono ed il deposito di materiale pericoloso. Nella discarica, i finanzieri hanno trovato circa 300 metri cubi di rifiuti industriali, tra cui calcinacci, materiale ferroso, materiale plastico, eternit e altri materiali di scarto di cantieri edili. L'intervento della guardia di finanza ha evitato che i rifiuti pericolosi potessero creare danni alla salute pubblica, inquinando le falde acquifere sottostanti. Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore della repubblica del Tribunale di Paola, Francesco Greco.

Truffa Foderauto: Il GIP convalida il sequestro dei beni

20/10 Il gip del Tribunale di Cosenza, Carmela Luberto, ha convalidato il sequestro preventivo richiesto dal sostituto procuratore della Repubblica di Paola, Domenico Fiordalisi, di alcuni terreni e immobili a Cerisano, appartenenti ad alcuni degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta truffa ai danni dell'Inps da parte della dirigenza della Foderauto Bruzia Spa. Il provvedimento di sequestro è stato affidato alla guardia di finanza di Paola. Fiordalisi aveva chiesto il sequestro dei beni, con la sussistenza dei motivi di urgenza, sino all'ammontare di un milione di euro, somma che si presume sia quella truffata all'Inps. Secondo la Procura di Paola, la realizzazione di beni normalmente prodotti dallo stabilimento industriale della Foderauto Bruzia, veniva dirottata su altre piccole ditte. Gli indagati, secondo l'accusa, affidavano commesse a cooperative ed a ditte private, mentre sull'altro fronte presentavano false dichiarazioni all'Inps di Scalea e di Cosenza sullo stato di crisi aziendale. L'accusa è di truffa aggravata. Le indagini, disposte da Fiordalisi, sotto la direzione del procuratore capo, Luciano D'Emmanuele, sono partite dopo la denuncia di un operaio e hanno consentito di accertare che gli indagati avrebbero indotto in errore l'Inps di Cosenza, in merito alla ricorrenza dei presupposti per la corresponsione delle somme, a titolo di Cassa Integrazione, agli operai dipendenti, relativamente alle annualità 2004 e 2005 a vantaggio della Foderauto Bruzia Spa.

RdB/Cub soddisfatta per la disponibilità della direzione delle dogane in Calabria

20/10 "L' incontro che le RdB-Cub Agenzie Fiscali hanno avuto nelle scorse settimane con i parlamentari dei Ds Nuccio Iovene e Franco Amendola, per arrivare all'obiettivo della creazione di una Direzione regionale delle Dogane per la Calabria staccata dalla Campania dalla quale attualmente dipende, continua a produrre i suoi effetti positivi". E' quanto afferma, in una nota, Luciano Vasta dell' esecutivo regionale RdB-Cub Agenzie Fiscali. "Quest' ultima iniziativa - sostiene Vasta - grazie al concreto impegno dei parlamentari diessini che hanno raccolto le firme di tutti i loro colleghi parlamentari calabresi intorno alla proposta della Direzione regionale delle Dogane in Calabria, sta producendo i suoi effetti: infatti, dopo aver incassato nei giorni scorsi la risposta positiva e la disponibilità del sottosegretario con delega alle Dogane Lettieri, la lettera, frutto delle nostre sollecitazioni, inviata dai parlamentari ai rappresentanti del Governo, ha sortito ora anche l' effetto di ottenere non solo il nulla osta del direttore generale delle Dogane, dott. Guaiana, ma anche di sollecitare l' interesse diretto del viceministro Visco. Non ci culliamo, ovviamente che l' obiettivo sia raggiunto - prosegue Vasta - ma crediamo che mai come ora siamo arrivati ad essere così vicini dal raggiungere quello che per la Calabria sarebbe un grande risultato, non solo dal punto di vista dell' immagine, ma anche della concreta possibilità di sviluppo"

Cassano/Fondi bonifica dal Ministero per l'Ambiente per Cassano e Cerchiara

20/10 Quattro milioni e mezzo di euro sono stati stanziati dal ministero dell'Ambiente per la bonifica delle aree inquinate dalla presenza delle ferriti di zinco provenienti dalla Pertusola che si trovano nei territori comunali di Cassano Ionio e Cerchiara di Calabria. Il finanziamento è stato deciso nel corso di una riunione operativa tenutasi presso il ministero dell'Ambiente. All'incontro, presieduto dal direttore generale del Dipartimento Politiche Ambientali del ministero, Gianfranco Mascazzini, hanno partecipato l'assessore delegato alle Politiche Ambientali del comune di Cassano, Roberto Bruno, il sindaco di Cerchiara di Calabria, Mimmo Mauro, e i rappresentanti dell'Ufficio del commissario straordinario per l'emergenza ambientale in Calabria. Le operazioni di bonifica saranno gestite direttamente dal commissario per l'emergenza. L'assessore alle politiche Ambientali del comune di Cassano, Roberto Bruno, nel dare notizia dell'avvenuto finanziamento per i siti inquinati, ha riferito anche che il ministero per l'Ambiente ha stanziato 260 mila euro "per attivare una ricerca epidemiologica sui territori che sono stati destinatari dei materiali inquinanti al fine di accertare l'eventuale nesso di causalità tra le malattie e le morti che si sono registrate in tali contesti territoriali per la presenza delle ferriti di zinco o di altri materiali nocivi alla salute pubblica". Il sindaco di Cassano, Gianluca Gallo, ha evidenziato il costante impegno dell'amministrazione comunale per attivare le procedure di bonifica dei siti inquinati. "La salvaguardia e la tutela dell'ambiente - ha detto - rappresentano uno dei capisaldi dell'azione amministrativa. I quattro milioni e mezzo di euro stanziati dal ministero dell'Ambiente per la bonifica dei siti inquinati dalle ferriti di zinco, a distanza di circa un decennio, faranno giustizia per un territorio violentato da gente senza scrupoli, che, con il loro agire illecito, hanno messo a repentaglio la salute pubblica". "Ringrazio - ha concluso Gallo - l'assessore regionale all'Ambiente, Diego Tommasi, per l'impegno profuso in direzione della bonifica dei siti inquinati nel territorio della Sibaritide"

Corigliano/Rapina in banca, bottino 190 mila euro

20/10 Quattro banditi armati di pistole hanno consumato, nel pomeriggio di oggi, una rapina nella filiale della Banca Popolare di Crotone in via Santa Lucia a Corigliano Scalo. I malviventi sono penetrati dentro la banca, verso le 17, dopo l'ora di chiusura, attraverso un buco praticato nel muro esterno della filiale. Una volta all'interno hanno costretto gli impiegati a consegnare i soldi che si trovavano in cassaforte, circa 190.000,00 euro, e sono fuggiti attraverso lo stesso percorso, dopo aver rinchiuso gli impiegati nei bagni. Posti di blocco sono stati istituiti dai carabinieri sulla ss 106 jonica e su tutte le strade provinciali della zona.

Brevi di cronaca da San marco Argentano, Rose, S. Pietro in Guarano, Terranova

20/10 A San Marco Argentano due donne, una delle quali è stata espulsa, sono state denunciate nel corso di una operazione compiuta dai carabinieri e finalizzata al contrasto dell'immigrazione clandestina. Nei pressi dello scalo ferroviario di Tarsia i carabinieri hanno rintracciato due donne stranieri di nazionalità ucraina le quali si sono rifiutate di fornire le proprie generalità. Dagli accertamenti è emerso che una delle due era priva del permesso di soggiorno ed è stata quindi accompagnata presso gli uffici della Questura di Cosenza per essere espulsa. A Rose due persone con precedenti penali sono state denunciate dai carabinieri per rapina. I due avrebbero compiuto una rapina ai danni di una pensionata alla quale, dopo averla minacciata, hanno portato via la somma di cinquecento euro. A San Pietro in Guarano i carabinieri hanno arrestato un operaio, C.F., di 48 anni, di Spezzano Piccolo, con l' accusa di detenzione illegale di sostanze stupefacenti. I militari, nel corso della perquisizione domiciliare, hanno trovato e sequestrato 17 grammi di marijuana e 15 semi di 'cannabis indica', nascosti nella camera da letto. L'arrestato è stato portato nel carcere di Cosenza. A Terranova da Sibari i carabinieri hanno arrestato un cittadino marocchino per non aver ottemperato al decreto di espulsione, emesso dal Questore di Crotone.

Sabato a Paola disinnesco di una bomba d’aereo. Sarà evacuato il centro città

19/10 Si svolgeranno sabato prossimo, a partire dalle 8, le operazioni di bonifica della bomba di aereo di 144 chili, con 75 chili di esplosivo, trovata nei giorni scorsi nel centro di Paola. La decisione e' stata presa al termine di una riunione operativa svoltasi nella Prefettura di Cosenza, convocata dal prefetto Bruno Sbordone. Per consentire l'effettuazione in sicurezza delle operazioni e' stato deciso di sgomberare un'area di 300 metri di raggio dal residuato bellico. Secondo alcune stime sarebbero circa 2.000 le persone che dovranno lasciare temporaneamente le loro case. Alla riunione, presieduta dal vice prefetto vicario reggente, Carlo Ponte, hanno partecipato il sindaco di Paola, Roberto Perrotta, i tecnici del Comando reggimento guastatori di Foggia, le forze dell'ordine e tutti gli enti e gli organi territoriali che sono coinvolti nelle operazioni di disinnesco. L'ordigno sara' neutralizzato e poi trasportato, con mezzi appositi, in una cava nel comune di Falconara Albanese dove sara' fatto brillare. Il Sindaco di Paola e' stato incaricato di adottare i provvedimenti di sgombero della popolazione interessata, del reperimento di idonei locali per le persone impossibilitate a trovare un ricovero alternativo. Anche l'Azienda sanitaria ed il pronto soccorso dell'ospedale saranno in stato d'allerta per l'intera durata delle operazioni di neutralizzazione dell'ordigno, che dovrebbero concludersi entro le 14, in modo da poter rispondere a qualsiasi necessita'. Enel e Italgas sospenderanno, invece, l'erogazione dell'energia elettrica e del gas nell'intera zona oggetto dei lavori per l'intera mattinata. La strada statale 18, in prossimita' del quale ricade l'area di ritrovamento della bomba, sara' interdetta al traffico. Ai lavori saranno presenti anche la protezione civile ed i vigili del fuoco, mentre il questore di Cosenza disporra' i provvedimenti dal punto di vista tecnico-operativo. In Prefettura un'unita' di crisi seguira' l'intervento.

La Protezione civile calabrese alle esercitazioni di Vesuvio 2006

19/10 La Protezione civile della Regione Calabria partecipa all' esercitazione internazionale ''Vesuvio Mesimex 2006'' che si svolge a Napoli e in cui verra' simulata l' eruzione del vulcano e la conseguente evacuazione delle popolazioni. A darne notizia e' l' ufficio stampa della Giunta regionale calabrese. ''La simulazione - afferma il dirigente della Protezione civile regionale Raffaele Niccoli - intesa come attivita' formativa e' voluta dalla Commissione europea e rappresenta un momento essenziale al fine di verificare l' efficacia di un modello di intervento applicabile la' dove si corre controtempo. Si tratta inoltre di un momento importante per allenare gli addetti ai lavori affinche', di fronte alla calamita', possano essere agili nelle operazioni e fattivamente concreti e risolutivi negli interventi''. Per Niccoli ''le due p: previsione e prevenzione sono fondamentali poiche' l' emergenza la si puo' gestire solo se in itinere si lavora per sperimentare modelli di soccorso e soprattutto efficacia e coordinamento durante le fasi di emergenza. La' dove si lotta contro il tempo per salvare vite umane, sicuramente il coordinamento e la sinergia diventano essenziali nel risultato ultimo delle operazioni. Proprio per questo si intende arricchire il bagaglio degli operatori mediante la partecipazione ad operazioni di un certo livello come questa di Napoli che svolge sotto il coordinamento del dipartimento della Protezione civile''. ''Nell' esercitazione - sottolinea ancora il dirigente - viene simulata un' emergenza legata al rischio vulcanico di tipo 'C', ossia ad un evento di particolare rilievo che, per intensita' ed estensione, necessitera' di mezzi e poteri straordinari che il sistema di Protezione civile e' in grado di garantire. Insomma, una vera e propria prova sul campo per testare e verificare come e quanto la macchina dell' emergenza e' in grado di rispondere e fronteggiare un evento calamitoso. Per l' esercitazione 'Mesimex 2006' il Dipartimento nazionale della Protezione civile ha indetto la mobilitazione delle colonne mobili di tutte le regioni, secondo un articolato programma che sperimenta le varie sinergie tra le varie componenti. Percio', funzionari della Protezione civile regionale hanno seguito tutte le fasi propedeutiche nei tavoli tecnici ed organizzativi. Gia' in prima linea nelle attivita' operative, si concentreranno a Napoli con la colonna mobile calabrese la quale si congiungera' alle altre per allestire ben sei check point''. ''In sostanza - conclude Niccoli - verra' messa in piedi una vera e propria emergenza tale da attivare tutti i canali della macchina del soccorso, allo scopo di valutare ogni elemento utile per migliorare nella realta' le operazioni di soccorso finalizzate alla salvaguardia della vita umana''

Proposta dalla Prefettura di Cosenza un associazione provinciale antiracket

19/10 Prima uscita pubblica del responsabile dell'Unita' organizzativa autonoma ''Sicurezza e legalita''', Antonio Baudi, che, delegato dal presidente della Regione, Agazio Loiero, ha partecipato stamani, nella Prefettura di Cosenza, ad un incontro promosso per raccogliere l'adesione delle categorie produttive della provincia alla proposta di costituzione di un'associazione antiracket. Durante il suo intervento, Baudi, riferisce una nota dell'Ufficio stampa della Giunta regionale, ha sottolineato come ''l'estorsione e l'usura rappresentino gravi piaghe per l'economia legale e per l'esercizio libero dell'imprenditoria. Si tratta di tipiche espressioni di penetrazione della criminalita' organizzata nel tessuto socio-economico mediante il condizionamento della liberta' individuale e imprenditoriale. La posizione debole delle vittime dell'usura e dell'estorsione pregiudica l'intervento repressivo giudiziario, e poiche' la denuncia del fenomeno criminoso e' necessaria bisogna valorizzarne la convenienza''. ''E' necessario - ha aggiunto Baudi - uscire dal circolo perverso della solitudine e dell'isolamento, cosi' come e' evidente creare forme associate tanto piu' se combinate con agevolato accesso al credito. L'associazionismo, infatti, genera sicurezza e elide la paura, agevola la denuncia e reprime l'illecito con effetti indotti rilevanti. Ben vengano, dunque, le promozioni di attivita' che costituiscono tali istituzioni perche' contribuiscono alla diffusione della cultura della legalita' e della solidarieta' sociale''. ''A tal proposito - ha concluso Baudi - un ruolo importante e' svolto dagli uffici territoriali del Governo che, per la loro posizione istituzionale, suggellano la vicinanza dello Stato alle vittime di ignominiosi e intollerabili comportamenti profittatori''. Al termine dell'incontro Baudi ha assicurato la piena disponibilita' dell'Unita' organizzativa a coordinare gli uffici territoriali del Governo operanti in Calabria per similari iniziative nella regione, afflitta a ogni livello da estorsioni e patti usurai.

I fondi del ponte sullo stretto divisi tra Calabria e Sicilia

19/10 Circa 50 milioni arrivano in Calabria e Sicilia: lo conferma il relatore al decreto fiscale che accompagna la Finanziaria, Lello Di Gioia (Rnp), spiegando che si tratta di risorse "cospicue" che quantifica appunto in 100 miliardi delle vecchie lire. I fondi sono quelli destinati precedentemente alla realizzazione del ponte sullo Stretto

Cassano/Il comune chiede un mutuo per coprire il dissesto

19/10 Il Consiglio comunale di Cassano, all'unanimita', ha chiesto formalmente al Ministero dell'Interno il mutuo integrativo di 12 milioni e mezzo di euro finalizzato alla chiusura definitiva del dissesto finanziario del Comune, dichiarato nell'anno 1992. L'assessore delegato alle politiche finanziarie, Antony Gioia, ha spiegato i benefici che in prospettiva deriveranno da questa richiesta, che permettera' di scrivere la parola fine, dopo 14 anni, al problema dissesto. Qualche critica, soprattutto per la mancata rivalutazione e la mancata alienazione dei beni comunali, e' arrivata dai gruppi di minoranza che, comunque, hanno dato il loro voto favorevole. Il sindaco, Gianluca Gallo, tra l'altro, ha riferito sulla disponibilita' del Comune a contribuire con propri fondi per la risoluzione definitiva del problema dissesto.

Cassano/Intesa per l’accesso ai Laghi di Sibari

19/10 Un protocollo d'intesa per la sicurezza e il controllo della strada dei ''Laghi di Sibari'' e' stato sottoscritto, dopo aver sentito la Prefettura di Cosenza, dal sindaco di Cassano, Gianluca Gallo, dal presidente dell'associazione ''Laghi di Sibari'', Nunzio Masotina, e dal comandante della Tenenza dei carabinieri di Cassano, Giorgio Feola. L'intesa e' scaturita dalla consapevolezza che la strada di accesso alla lottizzazione dei Laghi di Sibari conduce esclusivamente a proprieta' private e dall'alto numero di furti e danneggiamenti perpetrati ai danni del patrimonio sia pubblico e sia privato. Il traffico, in entrata e in uscita, dei Laghi sara' disciplinato dalle sbarre poste alla guardiola, situata all'ingresso del centro nautico e sara' il corpo di vigilanza a espletare tutte le operazioni di controllo, nel rispetto della privacy e garantendo il libero accesso agli utenti degli alberghi e dei ristoranti ubicati nei ''laghi di Sibari. Le forze dell'ordine, oltre al controllo del territorio, collaboreranno per la migliore attuazione dell'iniziativa.

Castrovillari/Arrestata intera famiglia che spaccio di droga

19/10 I componenti un intero nucleo familiare, padre, madre e figlia quattordicenne, sono stati arrestati dai carabinieri per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e per detenzione illegale di munizioni. Si tratta di N.A., di 40 anni, di sua moglie, R.A., di 38, e della figlia quattordicenne, tutti e tre di Castrovillari. La notte scorsa i militari del nucleo operativo della Compagnia carabinieri di Corigliano hanno compiuto una perquisizione nell' abitazione dell'uomo trovando otto grammi di cocaina già suddivisi in 22 involucri, sei grammi di eroina suddivisi in 20 confezioni, un proiettile calibro 22 e 6.000 euro in banconote di piccolo taglio. L'arresto della ragazzina, secondo quanto si è appreso, è stato deciso per il comportamento della giovane che, nel corso della perquisizione, avrebbe anche cercato di occultare alcuni degli oggetti sequestrati. Marito e moglie sono stati portati nel carcere di Castrovillari, mentre la figlia è stata accompagnata al centro di prima accoglienza di Catanzaro.

Corigliano/Ass. Di Iacovo: “Con i sindacati rapporti proficui”

19/10 ''L' Amministrazione comunale di Corigliano Calabro intende intrattenere proficui rapporti con le organizzazioni sindacali e per questo ogni tentativo di miglioramento del servizio della Polizia municipale, quando non e' strumentale, e' ben accetto''. E' quanto afferma l' assessore comunale alla Polizia municipale Benedetto Di Iacovo replicando ai contenuti di una nota della Fiadel. ''Il mio assessorato - prosegue Di Iacovo - ha tenuto proficui incontri con le organizzazioni sindacali e con le Rsu. Sono stati sottoscritti protocolli di concertazione con condivisione unanime. Ci siamo impegnati a dotare l'organico dei vigili di ulteriori 13 unita', al fine di raggiungere la dotazione organica di 52 unita' prevista dal regolamento del corpo di polizia municipale del Comune. I vigili continuano ad effettuare regolare servizio di pattugliamento suddiviso in tre ore di servizio appiedato e tre ore con le macchine''. ''Il nuovo comandante, su input dell' Amministrazione, - sottolinea ancora l' assessore - sta assicurando attraverso una rigorosa e non piu' clientelare turnazione, una maggiore presenza dei nostri vigili urbani su tutto il territorio a partire dalle scuole. Nessun peggioramento quindi delle condizioni lavorative o di sicurezza. Quanto alla scelta del nuovo Responsabile del Corpo, conclude l'Assessore Di Iacovo, questa e' prerogativa del Sindaco che la esercita secondo la legge e il regolamento del Comune e si sta dimostrando una scelta azzeccata. L' Amministrazione condivide la decisione del nuovo comandante di procedere con l'attivita' di formazione e con l' addestramento settimanale delle unita'''

Brevi di cronaca da Campana, Rossano

19/10 A Campana i carabinieri, hanno arrestato Giuseppe Rocca, di 41 anni, gia' agli arresti domiciliari, per l'espiazione di una pena residua di quattro anni e mezzo. Rocca, arrestato in esecuzione di un'ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rossano, era stato condannato per l'omicidio della moglie, avvenuto il 7 settembre del 2004. A Rossano un giovane di Corigliano, Pasquale Pagnotta, di 22 anni, e' stato arrestato dai carabinieri della compagnia per detenzione ai fini dello spaccio di 12 dosi di hashish. Il giovane e' stato sorpreso nella villa comunale mentre si aggirava per i viali in cerca dei consumatori. Una perquisizione personale ha portato al rinvenimento della droga.

Lunedì summit con Minniti sulla sicurezza dopo gli attentati a Iritale e Sammarco

18/10 Si svolgerà, lunedì prossimo nella Prefettura di Reggio Calabria, una conferenza regionale per discutere "dei gravi episodi di intimidazione verificatisi ai danni del presidente dell' Amministrazione provinciale di Crotone e del sindaco di Vibo Valentia". L'incontro sarà presieduto dal viceministro all'Interno, Marco Minniti. Alla riunione parteciperanno,anche, il sindaco di Vibo Valentia, Franco Sammarco; il presidente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale; tutti i prefetti e le forze dell'ordine della regione. Nel corso dell' incontro saranno esaminati, anche, gli altri episodi intimidatori verificatisi nella regione perché nel Programma Calabria uno dei punti fondamentali è la tutela degli amministratori locali.

In 15 giorni tre attentati in Sila nelle strutture della Forestale

18/10 Il personale del corpo forestale dello Stato ha intensificato i controlli nell'area del Parco nazionale della Sila dopo che negli ultimi quindici giorni tre strutture del Cfs sono state distrutte da incendi dolosi. Le strutture danneggiate appartengono tutte all'ufficio tutela della biodiversità di Cosenza. Il primo episodio è avvenuto a Camigliatello Silano dove è stato distrutto un centro informazioni. Sono stati poi distrutti, in distinti episodi, due fienili all'interno dei quali le fiamme hanno bruciato oltre cinquemila balle di fieno. Domenica scorsa, inoltre, un altro episodio è stato sventato dall'intervento del guardiano di una struttura in località Cupone. L'uomo ha visto due persone che stavano per appiccare un incendio e che sono fuggiti all'arrivo del guardiano stesso. Nei pressi di alcune strutture incendiate sono state lasciate anche delle scritte di minaccia contro il comandante provinciale del corpo forestale di Cosenza, Francesco Curcio. Sui tre incendi stanno indagando tutte le forze dell'ordine che vengono coordinate dalle procure di Cosenza e Rossano. Ai tre episodi, inoltre, si starebbe interessando anche la Dda di Catanzaro. Sul movente dei tre attentati gli investigatori mantengono il massimo riserbo ma non è escluso che sia riconducibile all'attività di controllo svolta dal personale della forestale nell'area del parco della Sila.
Gli attentati alle varie sedi del Corpo forestale dello Stato di Cosenza "suonano come un allarme da non sottovalutare": è quanto afferma Mauro Tripepi, responsabile Centro italiano protezione rapaci del Cras di Rende. "E' noto - sottolinea Tripepi - che il Cfs opera a 360 gradi per contrastare le illegalità diffuse sul territorio nazionale, con compiti di polizia ambientale e forestale, oltre che di pubblica sicurezza e di protezione civile. Nella nostra regione il suo compito è forse ancor più impegnativo. Pensiamo in particolare all' opera di antibracconaggio e ai continui interventi in materia di incendi boschivi. Proprio come Centro di recupero animali selvatici - prosegue Tripepi - possiamo testimoniare dell' alto livello professionale del Cfs con il quale la collaborazione, ormai ventennale, è finalizzata al recupero della fauna selvatica ferita e alla conseguente reintroduzione in natura. La nostra solidarietà è dunque indirizzata agli uomini del Cfs e al colonnello Francesco Curcio che li rappresenta sul territorio e di cui conosciamo l' attaccamento al dovere svolto col massimo dell' impegno e della perseveranza"

La solidarietà di Riferimenti al Magistrato De Magistris

18/10 Il coordinamento Riferimenti "nell'esprimere solidarietà al dottor de Magistris sostituto procuratore presso il tribunale di Catanzaro, la cui attività é stata oggetto di interrogazioni parlamentari,rileva che la trasparenza delle istituzioni nella gestione della cosa pubblica, è nell'interesse di tutti ,anche della classe politica stessa". "La mala politica ,infatti,é da sempre - dice Riferimenti -l'ostacolo maggiore alla crescita culturale ed economica della Calabria. Ben vengano le indagini se servono a ristabilire le regole del gioco. I politici onesti , d'altra parte ,non dovrebbero avere niente da temere ma ,invece esigere chiarezza per evitare omologazioni ingiuste e confusioni tra il buono ed il cattivo sostenendo e non demolendo l'azione della magistratura nell'accertamento degli illeciti .e della verità. il primato dell'etica sulla politica che non vuol dire sovrapposizione di un potere rispetto all'altro,va tutelato nel rispetto reciproco dei ruoli ma soprattutto dei cittadini essendo la legge uguale per tutti e non prevedendo sconti per categorie privilegiate che essendo rappresentanti del popolo più degli altri sono chiamati a rendere conto delle proprie azioni,essendo il feudalesimo finito da un pezzo e risultando la sudditanza al potere politico un prodotto obsoleto dell' incultura civica"

Cassano/Siglata intesa per il comitato sulla legalità

18/10 E' stato siglato stamani, nella sala consiliare di Cassano allo Ionio, un protocollo di intesa per la costituzione e l'insediamento di un Comitato di indirizzo per la sicurezza e la legalità. L'incontro è stato presieduto dal prefetto di Cosenza, Bruno Sbordone. Il Comitato, è scritto in un comunicato, è costituito dai rappresentanti delle forze di Polizia e delle Amministrazioni comunali di 57 Comuni della Sibaritide, ed anche dai responsabili della polizia municipale. Le funzioni del Comitato comprendono attività di monitoraggio; consulenza e indirizzi per attività di controllo sul territorio; sostegno e verifica delle attività delle Amministrazioni locali per garantire il rispetto della legalità, l'efficienza e l' efficacia dell' azione amministrativa; e la costituzione di un Osservatorio sulla sicurezza. "E' questo - ha detto il prefetto Sbordone - un impegno di primaria importanza alla luce del nuovo concetto di sicurezza, che non si riduce solo a perseguire fatti penalmente rilevanti, ma comprende anche manifestazioni che incidono, direttamente o indirettamente, sulla tranquillità sociale. L'importanza del coinvolgimento dei Comuni è quella di delineare un'efficace attività di prevenzione. L'impegno che ci attende è dare effettiva attuazione al principio di sicurezza partecipata". "La sottoscrizione del protocollo d'intesa significa un'opportunità importante che, forse, molti neanche osavano pensare fino a qualche anno fa. E' un' occasione per dire a tutti i cittadini del Pollino e della Sibaritide che il problema della sicurezza é qualcosa di più serio di un'emergenza". E' quanto ha detto il Questore di Cosenza, Guido Marino, intervendo, stamani a Cassano, all'incontro per la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra la Prefettura di Cosenza e i Comuni della Sibaritide e del Pollino, per la costituzione del Comitato di indirizzo per la sicurezza e la legalità. "Quello della sicurezza - ha aggiunto Marino - è un problema che riguarda tutti e non solo le forze dell' ordine. Riguarda gli amministratori locali, la classe politica e tutti i cittadini. Se ogni cittadino non si convince di essere custode e protagonista della sicurezza, e non spettatore o testimone distaccato, disinteressato o distratto di questo fenomeno che deve vederci tutti coinvolti, allora, probabilmente, avremo fatto una parte del lavoro, ma sicuramente non la parte più importante. La cosa fondamentale è dare seguito con fatti concreti a momenti significativi come questo di stamattina". Anche per il sindaco di Cassano, Gianluca Gallo "la sottoscrizione del protocollo d'intesa è qualcosa di grande interesse che, seguendo le linee dettate dalla Prefettura, potrà, sicuramente e in maniera concreta, aiutare le politiche di prevenzione, in termine di sicurezza e di legalità, di tutto il territorio. Per questo considero - ha concluso il sindaco Gallo - la sottoscrizione del protocollo di intesa un momento topico e di qualifica della nostra città che, sicuramente, darà con l'impegno delle amministrazioni locali, dei risultati molto lusinghieri"

Firmato il decreto di calamità naturale del 2005 per la sibaritide

18/10 Il sindaco di Corigliano Calabro, Armando De Rosis, ha reso noto dell'avvenuta firma del Decreto ministeriale relativo al riconoscimento del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi del 2005. Del provvedimento usufruiscono anche i comuni di Rossano, Cassano Allo Ionio, Albidona, Amendolara, Caloveto, Cerchiara di Calabria, Crosia, Francavilla Marittima, Rocca Imperiale, Roggiano Gravina, Roseto capo Spulico, San Cosmo Albanese, San Giorgio Albanese, San Lorenzo del Vallo, San marco Argentano, Spezzano Albanese, Terranova da Sibari, Trebisacce, Villapiana. Il decreto riguarda circa 30.000 braccianti agricoli in attesa del sostegno al reddito da disoccupazione agricola. "Con questo provvedimento - ha detto De Rosis - si è posto fine all'ingiusto travaglio vissuto per alcuni mesi da migliaia di braccianti della Piana di Sibari. L'Amministrazione Comunale di Corigliano, nel riconoscere in particolare il prezioso ruolo svolto dall'Assessore Regionale all'Agricoltura Mario Pirillo, sottolinea come la collaborazione tra le varie istituzioni rappresenta una garanzia per le legittime istanze e aspettative dei cittadini e dei lavoratori".

Operazione Ricatto: Assolti due dirigenti dell’AS di Vibo

18/10 Il giudice dell' udienza preliminare del Tribunale di Vibo Valentia, Vincenzo Capomolla, ha assolto due dirigenti dell' azienda sanitaria, Francesco Procopio e Domenico Fusca, dall' accusa di frode nelle pubbliche forniture e truffa ai danni dell' As 8. La decisione è stata presa dal gup vibonese al termine del giudizio abbreviato, richiesto dai due dirigenti, perché il fatto non sussiste. "Il pronunciamento - è spiegato in una nota - si riferisce al troncone dell' inchiesta 'Ricatto', relativo alla risonanza magnetica mobile e, vista la formula ampia dell' assoluzione, potrebbe avere ripercussioni anche sulla posizione degli altri imputati". "Non posso non essere contento - ha detto Procopio - per la decisione del Tribunale anche se l' amarezza per essere stato ingiustamente trascinato in questa vicenda supera ancora oggi la soddisfazione per un assoluzione che, per l'inconsistenza degli elementi presentati dall' accusa, risultava assolutamente scontata"

Brevi di cronaca da Rende

18/10 A Rende un giovane con precedenti penali è stato arrestato dai carabinieri perché ritenuto l'autore di una rapina. Il giovane, secondo quanto si è appreso, ieri ha minacciato gli impiegati del supermercato Md di Rende e si è fatto consegnare il denaro custodito nelle casse. I carabinieri hanno avviato le indagini nel corso delle quali sono riusciti ad identificare il giovane quale autore della rapina.

Omicidio Fortugno: De Sena incontra i commissari dell’AS di Locri. “Un chiarimento totale”

17/10 Il prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena, ha incontrato i tre commissari dell'Azienda sanitaria di Locri, sciolta dopo l'accertamento di infiltrazioni mafiose all'interno dell'ente. L' accesso nell'Asl e' stato disposto dopo l'omicidio, il 16 ottobre del 2005, del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno. Il prefetto De Sena ha promosso l'incontro dopo che uno dei tre commissari dell'Asl, il viceprefetto Massimo Nicolo', ha presentato le dimissioni motivate da contrasti all'interno della terna commissariale. Alla base delle polemiche tra i commissari c'e' anche la fornitura all'Asl, in occasione della recente visita nell'ospedale di Locri del presidente del Consiglio, Romano Prodi, di un quantitativo di fiori, per un importo di settemila euro, da parte di un negozio, la Fleur Garden, di proprieta' di Pasquale Barilla', arrestato in passato per associazione per delinquere e traffico di armi e considerato vicino alla cosca Cordi', cui appartengono Bruno Piccolo e Domenico Novella, i due pentiti dell'inchiesta sull'omicidio di Franco Fortugno. L'incontro di De Sena con i tre commissari dell'Asl e' stato sospeso in serata e riprendera' domattina. ''Il nostro intendimento - ha detto il prefetto di Reggio all'Ansa - e' di giungere ad un chiarimento totale su metodologie, funzionalita' e comunicazioni all'interno della Commissione straordinaria che gestisce l'Azienda sanitaria di Locri''. Lo stesso prefetto De Sena e' anche intervenuto in serata alla riunione aperta del Consiglio comunale di Locri sui temi della legalita' e della sicurezza. Nel suo intervento il prefetto di Reggio Calabria, facendo riferimento alle vicende che riguardano l'Asl di Locri, ha reso noto che il coordinatore della Commissione straordinaria, Antonino De Luca, ha pagato personalmente i fiori acquistati per la visita di Prodi, ''rendendosi conto - ha aggiunto De Sena - dell'errore commesso in buona fede dalla struttura dell'Asl nella scelta del negozio per la fornitura floreale ed ha pagato personalmente i fiori acquistati, assumendosi la responsabilita' dello stesso errore''. Sulla vicenda relativa all'acquisto dei fiori era intervenuto ieri il viceministro all'Interno, Marco Minniti, chiedendo al prefetto De Sena ''un'urgente iniziativa per rimuovere le ormai evidenti condizioni di non credibilita' di quella gestione''.

Incendiati i pullman della ditta Bilotta di Lamezia

17/10 Un incendio che, secondo quanto e' emerso dai primi accertamenti, potrebbe essere di origine dolosa si e' sviluppato a Lamezia Terme nel deposito mezzi delle autolinee private Bilotta. I vigili del fuoco, il cui intervento e' ancora in corso, sono riusciti ad evitare che le fiamme si estendessero ad una vicina falegnameria. Due i pullman andati distrutti a causa dell'incendio, ma anche altri mezzi sono stati investiti dalle fiamme subendo danni ingenti. Sull'incendio hanno avviato indagini polizia e carabinieri sotto le direttive della Procura della Repubblica di Lamezia Terme. La ditta Bilotta effettua servizi di autolinee nel comprensorio di Lamezia Terme.

Al Papa Giovanni fatture false e operazioni finanziarie sospette “una situazione preoccupante”.

17/10 "Al Papa Giovanni XXIII di Serra d'Aiello abbiamo trovato una situazione preoccupante soprattutto dal punto di vista igienico-sanitario. La nuova ipotesi di reato e' "abbandono di incapaci", al momento contestata solo ad ignoti". La Procura della Repubblica di Paola, nella persona del sostituto procuratore Eugenio Facciolla, cosi' si e' espressa durante la conferenza stampa di questa mattina, nell'ambito del sequestro probatorio dell'istituto per anziani di Serra d'Aiello, sul Tirreno casentino. Le Fiamme Gialle sono all'opera al fine di individuare i presunti responsabili di tale degrado per la contestuale iscrizione di nuovi nomi nel registro degli indagati. Le indagini dei militari delle Fiamme Gialle erano iniziate piu' di un anno fa e si erano concentrate su ipotesi delittuose di natura economico finanziaria. Erano infatti emerse alcune operazioni finanziarie sospette, come la cessione di crediti per milioni di euro e utilizzo di alcune fatture dimostratesi poi completamente false. Nel prosieguo delle indagini, era emerso che l'Istituto Papa Giovanni XXIII era stato vittima di una sistematica e continua opera di spoliazione e depauperamento da parte dei propri amministratori i quali incassavano le somme che l'Asl e gli altri enti pubblici elargivano per l'assistenza ai pazienti ma in luogo di utilizzarle per le esigenze della casa di cura le impiegavano a proprio vantaggio. Erano emerse cosi' fatture false per milioni di euro per merce mai arrivata all'istituto, mobili di lusso e gioielli comprati dagli amministratori ma pagati dall'istituto e addirittura spese quotidiane degli amministratori che venivano regolarmente addebitate alla casa di cura. Tale arricchimento indebito degli amministratori e del loro entourage aveva un prezzo e questo veniva pagato in primis dagli ospiti della struttura, che erano costretti a vivere in condizioni ai limiti della tollerabilita' umana nonche' dai dipendenti dell'Istituto Papa Giovanni XXIII che non percepiscono una retribuzione pagata per intero da diversi mesi. Le indagini che, per la vocazione di polizia economico-finanziaria del Corpo della Guardia di Finanza, inizialmente si erano focalizzate sui reati di truffa ai danni dello Stato, appropriazione indebita e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, stante lo stato di abbandono della casa di cura, si sono estese ad un tipo di reato completamente diverso e cioe' "abbandono di persone incapaci". Allo scopo di valutare compiutamente tutte le inadempienze sotto il profilo medico-sanitario sono stati nominati appositi consulenti tecnici che coadiuveranno la Procura nella definizione del quadro probatorio delle ipotesi di reato delineate. Dalle prime relazioni sottoscritte dagli stessi consulenti, emerge una situazione di grave disagio e di pesanti responsabilita' che andranno poi meglio definite nel corso delle ulteriori indagini.

Gli operai delle cooperative di San Giovanni in Fiore sospendono la raccolta dei rifiuti

17/10 I 23 lavoratori della cooperativa 'Citta' pulita' di San Giovanni in Fiore, che si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti, hanno sospeso l'attivita' e sono in stato di agitazione per protestare contro il mancato pagamento di tre mensilita'. ''La cooperativa - ha detto il segretario della Fisascat Cisl di Cosenza, Gianluca Campolongo - ha sospeso il servizio perche' non intende piu' avvallare i rinvii della Vallecrati. I lavoratori non percepiscono lo stipendio da tre mesi e temono che, di questo passo, slitteranno anche le successive mensilita', accumulando ritardi su ritardi. Considerato che il Comune silano paga puntualmente la societa', non comprendiamo per quale motivo quest'ultima trovi tante difficolta' a retribuire i lavoratori. Dietro la nostra iniziativa di lotta, ci sono lunghi mesi di trattative e di solleciti che, a quanto pare, sono caduti nel vuoto. Dall'ultimo incontro con l'Amministrazione della societa', la scorsa settimana, credevamo di esserne usciti ''puliti'' e con qualcosa di concreto in mano. Attendevamo buone nuove entro ieri, ma non si e' mossa foglia. Fino ad oggi, quindi, non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione che ci faccia ben sperare. Gli operai sono esasperati dalle ristrettezze economiche e non sono piu' in grado di espletare il servizio. Il prezzo e' troppo alto: manutenzione, guasti, automezzi''. L'assemblea dei lavoratori ha emesso, infine, avanzato le sue richieste: ''La Vallecrati Spa - sostengono i lavoratori - dovra' corrispondere, entro questo venerdi', la prima mensilita' arretrata; entro 20 giorni le due mensilita' rimanenti. Dovra', inoltre, garantire, una volta saldato il debito, che i prossimi stipendi saranno erogati a scadenza regolare''. Domani e dopodomani il servizio di raccolta dei rifiuti tornera' alla normalita'. Venerdi' andra' di nuovo in blocco in attesa di ulteriori risvolti. ''Se i dirigenti non si atterranno alle nostre richieste - ha concluso Campolongo - la paralisi del servizio andra' avanti ad oltranza''

Da Oliverio le RSU dei Ministeri di Economia, Tesoro e Finanze per l’accorpamento degli uffici provinciali

17/10 Il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ha ricevuto stamani le Rsu ed alcuni dipendenti dell'Ufficio del Tesoro e del Ministero dell'Economia e delle Finanze. I lavoratori - e' scritto in una nota della Provincia di Cosenza - hanno prospettato al Presidente Oliverio la forte preoccupazione che deriva dall' abolizione degli uffici provinciali nei quali lavorano, secondo la previsione dall'articolo 34 della Legge Finanziaria 2007 che stabilisce un accorpamento degli attuali presidi in uffici regionali o interprovinciali. ''Un provvedimento - hanno detto - gravissimo, che pone nella incertezza gli stessi livelli occupazionali e professionali, con un esubero addirittura stimato intorno al 50% delle attuali unita' per le quali dovranno essere studiate forme di reimpiego''. Le Rsu hanno chiesto un intervento che possa sposare la richiesta di stralcio dell'articolo 34. Il Presidente ha quindi affermato che ''una riforma cosi' impegnativa, quale quella prospetta dall'articolo 34 del disegno della legge Finanziaria, deve essere necessariamente frutto di una visione maggiormente organica e complessiva. Pertanto sarebbe auspicabile che le nuove norme fossero fatte rientrare nella funzione dal precedente articolo 32 che delega al Governo la complessiva riforma della Pubblica Amministrazione''. Oliverio, infine, ha annunciato che si interessera' della vicenda sia con il Ministro competente che le Commissioni che affronteranno la discussione in merito, istituzioni alle quali sara' indirizzata una lettera nella quale sara' espressamente chiesto di affrontare il problema in maniera piu' complessiva.

Intimidazione a Iritale: Cisl e DS Crotone “Andare avanti”

17/10 Solidarietà al presidente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale, per il gesto intimidatorio subito, è stata espressa stamane da una delegazione della Cisl calabrese e di quella provinciale guidata dal segretario generale regionale Luigi Sbarra. "La Cisl nel rappresentare, al presidente Iritale, la propria vicinanza - è detto in un comunicato - ha rimarcato con forza che, oggi più di ieri, è necessario fare sistema e praticare politiche e comportamenti orientati alla coesione sociale ed istituzionale onde evitare che tali fenomeni degenerativi possano trovare nell' isolamento individuale il terreno fertile su cui svilupparsi. L' occasione è servita. altresì, ad un' approfondimento delle tante questioni legate alla crisi occupazionale che vive la realtà crotonese e per la quale il segretario Sbarra ha ribadito l' impegno della Cisl a svolgere un ruolo propositivo, in special modo, nell' avviato percorso concertativo che vede insieme sindacato ed istituzioni protesi alla ricerca di un progetto organico di sviluppo finalizzato al rilancio socio economico dell' intera area". "Non è mancato, infine, - è detto ancora nella nota - il riferimento di Sbarra a fare tesoro dell' esperienza passata affinché i soggetti in campo individuino in una ritrovata condivisione un percorso di lavoro comune dove i comportamenti di ognuno, nel rispetto del proprio ruolo, ed in piena autonomia, siano da esempio e possano rappresentare uno scudo a difesa delle istituzioni delle libertà individuali, per poter far crescere più autenticamente una cultura della legalità condizione indispensabile per sostenere veri processi di crescita economica e sociale e di creazione di nuove e solide prospettive occupazionali per i giovani diplomati e laureati. In questo senso - conclude la nota - la Cisl giudica di grande importanza il tavolo di confronto e di concertazione aperto, nei giorni passati, a Roma presso il Ministero dello sviluppo economico, che vedrà protagonisti oltre che le istituzioni locali e regionali anche il sindacato e le rappresentanze del sistema imprenditoriale".
- La Direzione provinciale dei Ds di Crotone ha condannato l'intimidazione compiuta contro il presidente della Provincia, Sergio Iritale, al quale e' stata espressa la solidarieta' ed il sostegno di tutto il partito per l'impegno nell'azione amministrativa. I lavori della direzione provinciale dei Ds di Crotone sono stati introdotti dal segretario della federazione, Giuseppe Corigliano, e conclusi da Giovanni Puccio della segreteria regionale del partito. ''Esortiamo Iritale - e' scritto in una nota - ad andare avanti nell'opera di difesa dalla legalita' e proseguire l'attivita' amministrativa che si sta caratterizzando come riferimento democratico per lo sviluppo del territorio. E' in questa ottica che sosteniamo con convinzione la proposta, lanciata dal Segretario regionale della Cgil Calabria, Vera La Monica a nome di tutto il sindacato, di una forte mobilitazione democratica per riaffermare la legalita' e sostenere lo sviluppo del nostro territorio''.

Caligiuri (Confagri) “Lo scalo di Sibari è strategico”

17/10 "L' aeroporto di Sibari è un' opera strategica determinante per lo sviluppo extranazionale dell' agricoltura e del turismo e sarebbe in grado di produrre una crescita del Pil di almeno due punti, progressivamente, per un periodo lunghissimo, per la Calabria". A affermarlo è Renzo Caligiuri, presidente provinciale di Confagricoltura Cosenza. "Si tratta - sostiene Caligiuri - di un' opera che consentirebbe all' agricoltura cosentina di raggiungere in tempi brevi, con i prodotti deteriorabili, i mercati di mezzo mondo e di esaltare la tipicità di una produzione che, in alcuni settori, è fra le migliori del mondo". Per Caligiuri "l' aeroporto avrebbe anche un grande significato in tema di impulso al turismo e libererebbe energie e risorse di grande spessore nell'area europea e intereuropea. Se sollecitati, molti imprenditori privati - conclude il presidente provinciale di Confagricoltura - potrebbero contribuire alla realizzazione acquisendo quote della società di gestione e consentendo allo Stato di limitare i suoi investimento".

Operazione Galassia: due arresti

17/10 Due persone sono state arrestate dai carabinieri a Cariati perche' devono scontare condanne emesse nell'ambito del processo 'Galassia'. Gli arrestati sono Giuseppe Caruso e Domenico Greco, entrambi di 40 anni. Ai due e' stato notificato un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale di Catanzaro. Caruso deve scontare una condanna a tre anni di reclusione e Greco ad un anno e due mesi.

Brevi di cronaca da Schiavonea

17/10 A Schiavonea di Corigliano un cittadino ucraino, Viktor Tarabanov, di 51 anni, clandestino, è stato arrestato dai carabinieri con l' accusa di possesso di documenti falsi. Tarabanov, nel corso di un controllo è stato trovato in possesso di un passaporto, di un libretto di circolazione e di un' assicurazione auto tutti falsi. Inoltre, la targa apposta ad un' auto da lui condotta era anch'essa falsa. L' uomo è stato portato nel carcere di Rossano

Intimidazione Sindaco di Vibo: Sammarco prima dell’attentato disse di “sentirsi braccato” Iritale “È giunto il momento di dare una risposta seria”. Gli assessori di Vibo “Ci sentiamo feriti”

Revisioni taroccate: tre arresti ad opera della Stradale e della Digos

16/10 Tre persone sono state arrestate e 180 veicoli sequestrati nell'ambito dell'operazione compiuta stamane dagli agenti della polizia stradale e della Digos di Cosenza. Gli arrestati, che hanno ottenuto la detenzione domiciliare, sono Giuseppe e Roberto Mattia, padre e figlio, rispettivamente di 60 e 36 anni e Nesibio Raddi, di 38. Nell'ambito dell'indagine le persone indagate sono complessivamente cinque. Gli investigatori hanno accertato che i titolari di una officina di Torano Calabro attestavano la falsa revisione di autoveicoli. Nel corso delle indagini è emerso che spesso il veicolo da revisionare non veniva neanche portato in officina. Bastava soltanto il libretto di circolazione sul quale veniva apposto il tagliandino che attestava l'avvenuta revisione. Le indagini congiunte della polizia stradale e della Digos, avviate un anno fa, hanno consentito inoltre di accertare che gli indagati alteravano il dispositivo obbligatorio che limita la velocità massima di mezzi pesanti e autobus e il cronotachigrafo, che misura la velocità durante la marcia e che consente il controllo da parte della polstrada. L'indagine, i cui particolari sono stati illustrati stamane nel corso di una conferenza stampa, ha portato al sequestro di 180 veicoli, formalmente revisionati, che di fatto però non sono stati sottoposti ai controlli previsti dalla normativa.

La Finanza scopre una frode di milioni di euro sui fondi per i portatori di handicap

16/10 La Guardia di finanza ha condotto un'indagine sull'utilizzo dei fondi destinati alle attività assistenziali a favore di portatori di handicap che ha portato all'accertamento di un danno erariale per svariati milioni di euro ed alla denuncia di centinaia di amministratori. I particolari dell'indagine saranno illustrati domani nel corso di una conferenza stampa che sarà tenuta presso gli uffici del Comando regionale della Guardia di Finanza. All'incontro parteciperanno il procuratore regionale della Corte dei Conti per la Calabria, Astrali, ed il Comandante regionale della Guardia di Finanza di Catanzaro, generale Riccardo Piccinni.

L’usura colpisce 150 mila negozianti. 40 mila aziende fallite

16710 Ogni anno 40mila tra piccole imprese e attività artigianali falliscono in Italia a causa dell'usura e 150mila commercianti, il 16% del totale, sono vittime di un sistema che muove un giro d'affari di circa 12 miliardi di euro e che ha come nuove 'capitali' Pescara, Siracusa e Messina. A dieci anni dalla legge contro il fenomeno, un libro fa il punto sulla situazione nel paese: e si scopre che se non è peggiorata poco ci manca. Un dato su tutti: nel 1998 i procedimenti aperti dalle procure per usura erano 1.213; nel 2004 sono stati 677. "L'usura, le usure. Tempi, modi e luoghi di un fenomeno antico e moderno", di Lino Busà e Bianca La Rocca è stato presentato oggi nella sede della Confesercenti a Roma ed ha fornito l'occasione per un dibattito che ha visto protagonisti il presidente dell'Associazione Marco Venturi, il sottosegretario all'Interno Ettore Rosato, il commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket Raffaele Lauro, l'ex presidente della commissione Antimafia Roberto Centaro e il presidente onorario della Fai Tano Grasso. Il quadro che emerge dal libro è piuttosto preoccupante: "l'usura - scrivono gli autori - rimane un elemento corruttivo della crescita economica del paese. Abbandonati i clamori della cronaca, convive silenziosamente accanto a un'economia sana, assumendo aspetti sempre più organizzati e strutturati e continuando a sottrarre benessere all'economia e alla società". I numeri sono ancora più impietosi delle parole: le vittime privilegiate dell'usura sono i commercianti (46%), seguiti dagli imprenditori (22%) e dagli artigiani (20%). In totale i commercianti 'usurati' sono 150mila, il 16% degli attivi. Ma se si vanno a guardare i dati regionali si scoprono realtà ancora più dure: in Calabria, ad esempio, 10.500 commercianti sono vittime dell'usura; praticamente un commerciante su tre (30%) paga il pizzo. Non va meglio nel Lazio, in Campania e Sicilia, dove la percentuale è rispettivamente del 28,7%, 26% e 25,2%. Quella del sud è una realtà tristemente conosciuta ma leggendo il libro emerge un altro fenomeno, in proporzione ancora più rilevante. Abruzzo e Molise hanno percentuali che poco si discostano da quelle meridionali: in Abruzzo i commercianti vittime dell'usura sono 4.800, il 22% del totale, in Molise addirittura il 28% (1.700). Ma non solo: in base ad una serie di indicatori statistici, primo tra tutti quello ricavato dal rapporto tra le persone indagate e coinvolte nel fenomeno alla popolazione residente, è Pescara la città italiana con il più alto numero di usurai, davanti a Siracusa, Messina, Catanzaro, Vibo Valentia. "E' un fenomeno che continua, inesorabile, a svilupparsi sottotraccia, contro cui serve un contrasto molto deciso" ammette Marco Venturi, sottolineando che compito delle istituzioni è quello di "rimuovere resistenze e difficoltà" del sistema per dare nuovamente fiducia alle vittime. Uno dei nodi principali è quello delle banche. Lo riassume Tano Grasso, senza giri di parole: "molto spesso l'usuraio è il miglior cliente delle banche e chi lo conosce meglio sono proprio i direttori degli istituti di credito. Quello che fino ad oggi è mancato, perché il fenomeno è cresciuto e la gente ha perso la speranza, è che la politica non è riuscita a coinvolgere in questa battaglia proprio le banche". Il governo dunque "deve convocare gli istituti italiani" e "obbligarli a discutere". Criminalizzare il mondo bancario "é sbagliato", replica il sottosegretario all'interno Ettore Rosato, ma le banche "devono prendere atto della situazione reale del nostro paese". Anche il commissario antiracket Raffaele Lauro invita a non criminalizzare una categoria ma ha ammesso che il problema va affrontato. A novembre, ha assicurato "ci saranno due tavoli a cui parteciperanno i vertici delle istituzioni finanziarie, i vertici delle istituzioni bancarie e imprenditoriali, per fare il punto sulla legge 108 e per individuare nuove strategie di lotta all'usura". Tolta l'ufficialità, le parole più schiette le dice proprio l'autore del libro. "Dopo dieci anni vedo due cose - è l'amaro commento di Busà - l'usura è di fatto un reato depenalizzato, con almeno 25mila usurai noti all'autorità giudiziaria che sono liberi e in circolazione; la legge, così com'é, è servita più ai criminali per mascherare le loro attività, che alle vittime per difendersi da loro"

Il Presidente Oliverio incontra il Comandate della Forestale Curcio dopo gli attentati

16/10 Il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ha incontrato stamane il Comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato, Francesco Curcio, dopo gli atti intimidatori che hanno interessato alcune strutture della forestale, nonché riferiti in due casi al Comandante. "Le vicende che si ripetono - ha detto Oliverio - non possono essere sottovalutate. Sono chiari il messaggio e l'intento intimidatorio nei confronti di una istituzione qual è il Corpo Forestale dello Stato, la cui funzione per la tutela ed il controllo del territorio e l'affermazione della legalità è di fondamentale importanza in una provincia ed in una regione come la Calabria, la cui superficie forestale supera il 45% di quella complessiva. Non sono ancor più da sottovalutare i messaggi intimidatori indirizzati alla persona del dottor Curcio, responsabile del Corpo Forestale della provincia di Cosenza, la cui azione improntata a rigore e rispetto della legalità è notoria e caratterizza con efficacia e virtuosità l'azione del Corpo, con risultati positivi che si riscontrano concretamente sul territorio. Sono sicuro che attraverso una mirata azione di indagine che gli organi preposti hanno già attivato, saranno individuati e colpiti i responsabili degli inqualificabili atti criminosi". " Da parte mia e dell'intera Provincia di Cosenza - ha concluso Oliverio - esprimo vicinanza al dottor Curcio ed al Corpo Forestale dello Stato ed impegno affinché non si scoraggino l'azione e la funzione di un Corpo importante per il presidio e la tutela del territorio".

Procuratore Grasso “Per combattere la criminalità servono più mezzi”

16/10 "Oggi non si può parlare di priorità della lotta alla criminalità organizzata quando poi ci sono mezzi minori a quelli disponibili in passato". Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, oggi a Locri per le iniziative in occasione del primo anniversario dell' omicidio di Francesco Fortugno. "Se la lotta alla criminalità organizzata - ha aggiunto - é una priorità, c' è bisogno dei mezzi necessari. So che per la Calabria questi mezzi, anche attraverso il prefetto De Sena, stanno per arrivare. E' necessario però che anche altre realtà possano avere eguale attenzione". Parlando della richiesta di giustizia avanzata da più parti per i delitti ancora irrisolti nella locride in particolare, Grasso ha sostenuto che "l' esperienza insegna che bisogna avere pazienza e fiducia. Sono fenomeni complessi che hanno bisogno del massimo equilibrio per poterli affrontare in maniera da arrivare ai risultati. Si tratta di fenomeni in cui ci sono elementi che non puoi controllare. L' unica cosa è avere la coscienza a posto di avere fatto tutto il possibile senza mai demordere, sperando sempre in un risultato positivo e continuando a lavorare. Questo lo possiamo garantire, è il nostro impegno"

Parco della Sila: Assemblea operativa nella nuova sede. Subito strumenti di pianificazione

16/10 Si è svolta nella nuova sede del Parco Nazionale della Sila, presso l'ex Autostello di Lorica, la riunione congiunta tra la Comunità ed il Consiglio Direttivo dell'Ente Parco, cui hanno preso parte i Sindaci e gli Amministratori dei Comuni che rientrano nell'area protetta. All'incontro era presenti anche il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, l'Assessore all'Ambiente della Provincia di Crotone, un rappresentante della Provincia di Catanzaro e l'Assessore Regionale all'Ambiente, Diego Tommasi. Nel corso della riunione - è scritto in una nota - è stata espressa soddisfazione per la scelta di tenere questo primo incontro congiunto nella nuova sede del Parco ed è stata manifestata la volontà di procedere entro la prima decade di dicembre alla manifestazione di inaugurazione della sede alla quale parteciperà il Ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio. A tal proposito l'Assemblea ha deciso di dare mandato al Direttore del Parco di avviare tutte le iniziative necessarie a rendere operativa la sede, tenuto conto che sono state già espletate le procedure di gara per l'acquisto degli arredi e che sono in atto i contatti con gli Enti preposti alla fornitura dei servizi occorrenti per la regolare attività degli organismi di governo del Parco. Nel corso dell'incontro è stato sottolineato con particolare forza - prosegue la nota - l'esigenza di richiedere all'Ente Poste di garantire nella realtà di Lorica il servizio postale quotidianamente a pieno regime ed all'Istituto Bancario cui sarà affidato il Servizio di Tesoreria dell'Ente Parco l'apertura di uno sportello per garantire il servizio bancario e di accesso al credito. L'Assemblea ha inoltre deciso di rivolgere un appello alle Asl ed all'Assessore Regionale alla Sanità, Doris Lo Moro, affinché sia garantito un servizio sanitario efficiente e qualificato nel territorio silano, a partire da Lorica, sede del Parco. L'Assemblea congiunta - conclude la nota - ha posto particolare attenzione alla definizione degli strumenti di pianificazione dell'Ente Parco: il Piano del Parco, il Regolamento del Parco ed il Piano di Sviluppo Economico e Sociale. Questi strumenti devono essere elaborati con la più ampia partecipazione delle realtà locali, degli amministratori, delle forze sociali e produttive e delle popolazioni. A tal fine si è convenuto sulla necessità di definire il percorso affinché, entro tempi certi, si proceda all'elaborazione di detti strumenti, avvalendosi di competenze, professionalità ed esperienze in grado di contribuire a definire una programmazione elevata e proiettata ad una valorizzazione piena delle risorse e delle grandi potenzialità del Parco Nazionale della Sila, come grande e concreta opportunità per il territorio e la Calabria.

Corigliano/Particolare attenzione sugli impianti sportivi

16/10 "Sullo sport, ed in particolare sugli impianti sportivi, l'Amministrazione De Rosis sta dedicando attenzione e risorse." E' quanto ha sostenuto l'Assessore allo Sport Benedetto Di Iacovo, il quale ha evidenziato che a distanza di sette anni dall'ultimazione dei lavori del campo "Maria ad Nives" di Schiavonea, nonostante l'Assessorato abbia reinsediato l'apposita Commissione di vigilanza preposta all'agibilità dei campi sportivi, questa non ha potuto provvedere poiché non era mai stato effettuato il collaudo statico degli impianti. Quanto ai restanti impianti, l'assessore allo sport ricorda che in data 11 ottobre 2006 presso la sede della Provincia ha firmato una convenzione per la concessione di un contributo di 100.000 euro per la messa a norma del Palazzetto dello sport. Sullo stadio Città di Corigliano (in contrada "Brillia", perfettamente agibile), sono stati effettuati lavori per il migliorare il sistema di irrigazione del manto erboso ed il rifacimento delle docce negli spogliatoi. Per questo impianto sono stati previsti altri lavori per il rifacimento della copertura degli spogliatoi, il rifacimento dell'impianto di irrigazione e la copertura delle tribune per un importo di 100.000 euro. Sempre per l'impianto sportivo di Schiavonea sono previsti lavori per il livellamento del campo da gioco per un importo pari a 5.000 euro, nonché la sistemazione dell'area antistante con bitumazione, recinzione ed illuminazione per un importo presunto pari a 30.000. Il campo sarà reso agibile solo in presenza del necessario collaudo dello stesso (in atto ed il cui ritardo non è imputabile a questa amministrazione) dalla Commissione preposta. Per quanto riguarda il Campo sportivo "Valli S. Antonio" di Corigliano centro, i lavori di messa in sicurezza sono stati appaltati e cominceranno tra qualche giorno, essendo stati finanziati con fondi della provincia e del Comune. Altre risorse sono state destinate ai campi da tennis di via Vittorio Emanuele, dove i lavori di ristrutturazione sono in fase di ultimazione.

Discarica abusiva scoperta da Fare Verde a Trebisacce

16/10 Una discarica abusiva é stata scoperta a Trebisacce dall'associazione ambientalista Fare Verde. La presenza della discarica è stata segnalata alla magistratura ed alle forze di polizia. Nell'area sono stati smaltiti illegalmente rifiuti speciali tra i quali pneumatici, lastre di eternit, frigoriferi, ceramiche da bagno. "Invitiamo la Regione Calabria - è scritto in una nota di Fare Verde - e la Provincia di Cosenza a predisporre un piano di intervento per quanto riguarda lo smaltimento dell'eternit, materiale pericolosissimo di cui il nostro territorio è pieno"

Limitazioni al traffico sulla A3 tra Sicignano e Polla

16/10 L'Anas, in una nota comunica che per eseguire il varo delle travi del viadotto Tanagro, che insiste all'altezza del km 73,500 della A3 Salerno-Reggio Calabria, in prossimità dello svincolo di Polla, chiuderà in entrambe le direzioni di marcia il tratto compreso tra i km 53,800 e 75,800, dalle ore 10 del 18 ottobre alle ore 6 del 19 ottobre. I lavori rientrano nell'ambito del primo macrolotto, Sicignano degli Alburni-Atena Lucana, del tratto campano dell'autostrada. I veicoli provenienti da Salerno dovranno uscire a Sicignano degli Alburni e proseguire sul raccordo autostradale Sicignano-Potenza fino a Buccino, per immettersi sulla ex Statale 19ter fino Polla, dove potranno rientrare in autostrada. Percorso inverso per i veicoli provenienti da Reggio Calabria. Il dispositivo di traffico e il percorso alternativo sono stati comunicati agli Enti e alle Istituzioni interessate

Brevi di cronaca da Corigliano, Castrovillari

16/10 A Corigliano un cittadino ucraino, Sergo Phenuhknm, di 34 anni, clandestino, è stato arrestato dai carabinieri per furto. L'uomo è stato sorpreso mentre stava rubando un'automobile Fiat Stilo di proprietà di un impiegato. A Castrovillari due persone, Salvatore Martire, di 31 anni, e Stefano Carpitta, di 25, entrambi di Castrovillari, sono state arrestate dagli agenti del locale commissariato per furto. I due sono stati sorpresi all'interno di una azienda mentre stavano rubando alcune barre di alluminio.

A dieci anni fa la traversata dello Stretto

15/10 Ha dieci anni il piu' giovane atleta al mondo che e' riuscito ad attraversare a nuoto lo Stretto di Messina. E' Giuseppe Mangano che dalla sua abitazione di Ganzirri guarda ogni giorno il mare. Il suo sogno di compiere la traversata tra Scilla e Cariddi si e' realizzato oggi. ''Un tratto di mare pericoloso per le correnti - spiega il suo allenatore Francesco Cacopardo, 43 anni, che nel 1999 realizzo' il record di attraversamento invernale dello Stretto a nuoto - ma che Giuseppe ha affrontato con una determinazione e una serenita' impressionante, nonostante il cielo plumbeo e il vento di scirocco''. Durante la traversata, andata e ritorno, durata 55 minuti e 30 secondi, Giuseppe ha dovuto superare onde particolarmente alte, modificare il percorso allungandolo di 500 metri, portandolo a 3.800 metri, e ''affrontare'' anche l' impatto caustico con due meduse che gli sono impattate sul viso''. ''Giuseppe e' stato eccezionale - dice il suo allenatore - sembrava un fondista maturo: ha nuotato senza scomporsi mai. Ero certo che tutto sarebbe andato bene, ma quando stamattina ho visto i suoi occhi che brillavano per la gioia e la sua determinazione ho avuto la definitiva conferma che tutto sarebbe riuscito al meglio''. ''Alla fine della prova - sottolinea Cacopardo - Giuseppe era sereno e contento. Forse non si e' reso conto della grande impresa che ha compiuto''. L' allenatore spiega che ''Giuseppe e' ancora troppo piccolo per fare fondo'' ma ''e' forte nei 400 metri stile libero''. ''Come e' nata l' idea? Credo - osserva il tecnico - per la voglia di sfida che ha in se' e anche per emulare il suo allenatore: io la traversata l' ho fatta piu' volte, anche doppia''. Per il futuro di Giuseppe il suo allenatore non ha dubbi: ''lasciatelo in pace - dice - per lui tutto deve essere un gioco, se poi verranno altri risultati bene, altrimenti si e' divertito facendo sport, che non mi sembra cosa da poco...''. Giuseppe frequenta la prima media nella scuola ''Francesco Petrarca'' di Ganzirri, frazione di Messina dove vive con la sorella e i genitori, Baldassare, di 42 anni, che gestisce il bar insieme al fratello, e Grazia Crisafulli, di 42, titolare di un coiffeur. I genitori di Giuseppe sono ''felici per l' impresa'' del figlio anche se frenano sui facili entusiasmi. ''Siamo contenti perche' e' contento lui - spiega il padre - ma oggi, emozione e gioia a parte, sara' una domenica come tante altre: pranzo con il suo dolce preferito e il pomeriggio uscita insieme per giocare''.

La Guardia Costiera salva quattro persone in balia del mare

15/10 Quattro persone a bordo di una barca a vela con un'avaria al motore ed in balia del mare grosso sono state soccorse da personale della Capitaneria di porto. I quattro hanno lanciato l'allarme mentre si trovavano a circa 35 miglia dal porto di Vibo Valentia Marina ed erano diretti a Cetraro (Cosenza). Una motovedetta dell'Ufficio circondariale marittimo di Cetraro ha partecipato alle operazioni di soccorso, coordinate dalla Capitaneria di Vibo, sino a quando l'imbarcazione in difficoltà non ha raggiunto il porto di Cetraro.

Temporali su Sicilia e Calabria

15/10 La perturbazione proveniente dall' Africa che ha portato nelle scorse ore forti piogge su Sicilia e Calabria, continuerà ad interessare le due regioni meridionali almeno fino alla mattinata di domani. Secondo le previsioni degli esperti della Veglia Meteo della Protezione Civile, temporali anche molto forti, accompagnati da raffiche di vento e fulmini, colpiranno in particolare la Sicilia orientale e la Calabria meridionale. Anche Lampedusa e Pantelleria non saranno risparmiate dalla perturbazione. Un miglioramento della situazione, dicono gli esperti, è atteso per la tarda mattinata di domani.

La Cisl denuncia clima di paura nei cantieri sulla A3

14/10 "Siamo seriamente preoccupati perché in questi ultimi giorni la situazione sta precipitando. Ogni giorno registriamo un'intimidazione. La cronistoria distruttiva risale all'avvio del cantiere". E' quanto scritto in una nota congiunta dei segretari regionali della Filca-Cisl, Fillea-Cgil e Feneal-Uil, circa le intimidazioni subite dalle aziende che stanno svolgendo i lavori del macrolotto 'Gioia Tauro-Scilla' dell'Autostrada A3. "Dall'avvio dei lavori - hanno aggiunto - sono stati bruciati numerosi escavatori, distrutto un perforatore computerizzato (jumbo), danneggiati camion, demolitori ed alcune auto dei lavoratori. Fatto più grave, si sono innescati meccanismi estremamente pericolosi che vanno ben al di là del puro danno economico. Si è instaurato, com'era prevedibile, un clima di terrore che serpeggia tra le maestranze ed i tecnici. Nel cantiere la paura è palpabile. Fuori dal cantiere è tagliente. I lavori si concentrano nelle zone più isolate del territorio dove è difficile esercitare un controllo costante. Il terreno fertile, quindi, per la criminalità ed i suoi raid intimidatori. Considerati i presupposti, se non poniamo subito un freno al fenomeno, chi sta sabotando il cantiere è vicino al conseguimento del suo scopo: bloccare la Sa-Rc". Le organizzazioni sindacali invocano "misure di sicurezza eccezionali - prosegue la nota - e, qualora fosse necessario, anche l'intervento dell'esercito, come si era ipotizzato per il ponte sullo Stretto. Si dovrebbe, inoltre, potenziare il protocollo d'intesa siglato, nell'aprile del 2005, dalla Prefettura, dall'Anas e dalla Società di Progetto", incalzano i sindacalisti, "il protocollo è nato appositamente per prevenire i tentativi d'infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori di ammodernamento della Sa-Rc".

La Finanza scopre una truffa all’Inps della Foderauto Bruzia

13/10 La Procura della Repubblica e la Guardia di Finanza di Paola hanno scoperto la consumazione di una truffa aggravata, mediante la presentazione di false dichiarazione all'Inps di Scalea e di Cosenza sullo stato di crisi aziendale, per la asserita mancanza di commesse di lavoro, che venivano affidate, invece, a numerose cooperative e ditte private, nella provincia di Cosenza, per la produzione di beni, normalmente prodotti dallo stabilimento industriale di Belvedere Marittimo della Foderauto Bruzia Spa. Le indagini, disposte dal dottor Domenico Fiordalisi, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Paola, sotto la direzione del procuratore Capo, Luciano D'Emmanuele, dopo la denuncia di un operaio, hanno consentito di accertare che gli indagati, con artifici e raggiri, hanno indotto in errore l'Inps di Cosenza, in merito alla ricorrenza dei presupposti per la corresponsione delle somme, a titolo di cassa integrazione guadagni, agli operai dipendenti, relativamente alle annualita' 2004 e 2005 a vantaggio della Foderauto Bruzia Spa. Militari agli ordini del capo Alberto De Ventura, dipendente dal comandante provinciale colonnello Maurizio Massarini, hanno proceduto oggi, inoltre, all'esecuzione di un decreto di perquisizione della Procura della Repubblica di Paola negli uffici dell'industria Foderauto Bruzia Spa di Belvedere Marittimo e di un decreto di sequestro preventivo d'urgenza e di somme di danaro, nelle banche e negli uffici postali operanti del territorio della Regione Calabria, fino all'ammontare di 972.980,73 euro depositati sui conti personali dagli effettivi amministratori della Foderauto Bruzia Spa, nonche' il sequestro preventivo, per un valore equivalente a quasi un milione di euro, di tutti gli immobili e di tutti i beni mobili registrati di proprieta' dei medesimi. Le somme illegittimamente percepite a vantaggio della societa', hanno determinato la riduzione degli oneri relativi alle retribuzioni dei lavoratori collocati indebitamente in cassa integrazione con ingente danno patrimoniale all'Inps di Cosenza, per quasi un milione di Euro e con grave nocumento degli stessi operai. La procura della Repubblica ha nominato un consulente tecnico per la stima dei beni immobili e dei beni mobili registrati di proprieta' personale degli indagati sottoposti a sequestro, in vista della successiva confisca. Uno degli indagati ha nominato l'avvocato Sabrina Mannarino del foro di Paola. Lo stabilimento industriale di Belvedere Marittimo non e' stato sequestrato per salvaguardare il lavoro di numerosi operai dipendenti.

Mancini e Zuccherini “No a pressioni sulla Magistratura. Grave l’interrogazione su De Magistris”. Il Magistrato “Sono sereno”

13/10 "Commette un grave errore chi utilizza una legittima prerogativa dei parlamentari per esercitare una indebita pressione o peggio ancora una violenta intimidazione contro l'azione di un singolo magistrato o di un ufficio di Procura". E' quanto affermano in una nota congiunta il parlamentare della Rosa nel pugno, Giacomo Mancini, e il senatore di Rifondazione Comunista, Stefano Zuccherini, a proposito dell'interrogazione presentata da 35 senatori sull'attività del sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Luigi De Magistris. "In questo caso, poi, appare più che contradditorio - hanno aggiunto - che a tuonare contro un magistrato siano i rappresentanti di quei partiti che in un passato mai dimenticato hanno sostenuto sempre e comunque l'azione dei pubblici ministeri, anche quando commettevano arbitri e abusi, solo perché indagavano e arrestavano dirigenti di cui volevano prendere il posto. In Calabria viviamo una fase drammatica in cui l'opinione pubblica è turbata dalla continua e ripetuta mancanza di rispetto dell'etica pubblica". "Per questo - hanno concluso Mancini e Zuccherini - è giusto richiedere a chi indaga il sacro rispetto delle garanzie processuali che si devono a tutti i cittadini, ma ancora di più é doveroso esecrare e pretendere l'allontanamento di dirigenti e amministratori che in modo trasversale si macchiano di comportamenti negativi con preoccupante frequenza".
"Sono assolutamente sereno". Così il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Luigi De Magistris, ha commentato l'interrogazione presentata da 35 senatori della Casa delle libertà sull'attività del magistrato. "E' un altro riscontro, per quanto mi riguarda - ha aggiunto De Magistris - della rilevanza dei procedimenti che si sono svolti e che sono pendenti presso l'ufficio di Procura ed è, pertanto, un ulteriore stimolo a procedere nel difficile lavoro quotidiano". Nell'interrogazione, di cui è primo firmatario l' ex presidente della Commissione Antimafia Roberto Centaro, di Forza Italia, si chiede che "venga disposta l'immediata acquisizione della relazione ispettiva attuata a suo tempo presso la Procura della Repubblica di Catanzaro, per verificare se già alla luce delle prime conclusioni sussistano elementi per l'avvio del procedimento disciplinare a carico del sostituto procuratore Luigi De Magistris". I senatori chiedono inoltre che venga "disposta una ulteriore attività ispettiva su fatti che non hanno formato oggetto della prima verifica e che appiano evidenziare profili di particolare gravità, nonché abusi francamente intollerabili"

Mario Congiusta fa lo sciopero della fame per la giustizia e la legalità

13/10 Da stamane Mario Congiusta, padre di Gianluca, imprenditore ucciso a Siderno il 24 maggio del 2005, ha iniziato lo sciopero della fame per chiedere che vengano individuati gli autori dell'omicidio del figlio e per sollecitare più magistrati e forze dell' ordine nella Locride. Congiusta ha parcheggiato un camper in piazza Tribunale a Locri e all'interno del mezzo, ha preannunciato che trascorrerà i prossimi giorni in attesa di avere risposte concrete alle sue richieste. Nella piazza è giunta anche una delegazione dei ragazzi di Locri e si è in attesa dell'arrivo di alcuni componenti componenti di una associazione antimafia provenienti dalla Sicilia. "Questa di Locri - ha detto Congiusta - è diventata la piazza dei diritti negati. Andrò avanti nella mia protesta ad oltranza, fino a quando non avrò risposte alle molteplici interrogazioni parlamentari riguardanti sia la vicenda di mio figlio che la situazione della sicurezza nella locride. La Calabria ha fame di Giustizia". Nella piazza ed intorno al camper Congiusta ha affisso numerosi cartelli sui quali spiega la motivazione della protesta e tutte le richieste che da tempo sono state avanzate ai ministri dell'Interno e della Giustizia. Da stamane, inoltre, decine di persone si soffermano nei pressi dei cartelli e, dopo una breve lettura, esprimono solidarietà al padre dell'imprenditore ucciso. "Rivolgo un appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - ha proseguito - chiedendo al Consiglio superiore della Magistratura ed al Ministro della Giustizia Clemente Mastella un rafforzamento dell' organico della Magistratura inquirente applicata presso il Tribunale di Locri. Per combattere la mafia siamo convinti che servono leggi speciali e provvedimenti straordinari. Al Ministro dell' Interno Giuliano Amato e della Difesa Arturo Parisi chiedo di voler attivare con solerzia l' invio nella Locride ed in Calabria di unità specializzate delle Forze dell' Ordine nel controllo del territorio" "I ragazzi di Locri - ha concluso Congiusta - mi hanno chiesto di sostituirsi a me in uno sciopero della fame a staffetta. Non ho accettato la proposta ed ora eccomi qua a protestare. Sono assistito da un medico che ha offerto volontariamente la sua prestazione professionale a causa delle mie non buone condizioni generali di salute. Sono disposto a proseguire nello sciopero fino alle estreme conseguenze"
''Stato ipotensivo, con iniziali segni di disidratazione''. E' quanto si afferma nel primo bollettino medico sulle condizioni di Mario Congiusta, che ha iniziato lo sciopero della fame, diramato dal movimento degli studenti di Locri ''E adesso ammazzateci tutti'' costituito dopo l'omicidio di Francesco Fortugno. ''Sono trascorse le prime otto ore - e' detto nel bollettino - dello sciopero della fame di Mario Congiusta, che continua la sua pacifica protesta. Diversi cittadini in mattinata si sono recati incuriositi al 'camper dei diritti negati', situato presso piazza del Tribunale a Locri. La prima visita medica e' stata fatta ore 16 dai dottori Aldo Nesci e Pierdomenico Mammi', che seguono Congiusta da questa mattina. Quanto all'invito rivolto a quest'ultimo dai ragazzi di ''Ammazzateci tutti'' a voler procedere da domani con una staffetta simbolica dello sciopero, Mario Congiusta ha risposto con un 'vedremo'''

Ministro Mastella “Subito più giudici nella locride”

13/10 Il ministro della Giustizia Clemente Mastella si appresta a chiedere al Consiglio superiore della magistratura di velocizzare le procedure per aumentare l'organico dei giudici in servizio negli uffici giudiziari della Locride. "Il problema del rafforzamento della magistratura in un territorio difficile come quello della Locride - dice il Guardasigilli in una nota - non è di oggi e sollecita l'attenzione di questo governo al rafforzamento degli organici, anche di polizia giudiziaria". Mastella sottolinea, inoltre, "di aver già detto al presidente della regione Calabria Agazio Loiero, che su questo delicato tema ho incontrato due volte, di essere impegnato a cercare una soluzione che vada incontro a questa emergenza". "Chiederò al Csm conclude il ministro che le procedure di trasferimento o di applicazione presso le procure interessate vengano accelerate. Ho già dato incarico al sottosegretario Luigi Li Gotti di recarsi in Calabria anche per verificare di persona che si stia procedendo in questa direzione."

Corigliano/Avviato l’iter per il piano di Protezione Civile

13/10 Con l'invio del relativo Progetto alla Regione ed al Ministero competente dell'Assessore alla Protezione civile Benedetto Di Iacovo e' stato avviato l'iter degli adempimenti per l'applicazione del Piano di Protezione civile della citta' di Corigliano, approvato dal Consiglio Comunale. ''Il Piano - ha detto l'assessore Di Iacovo - ha lo scopo di prevenire il rischio di inondazioni e il fenomeno sismologico per il centro storico. Le prossime tappe saranno quelle di dotarci del Centro Operativo Comunale (Coc) di protezione Civile, che in caso di calamita' fornira' i soccorsi e le attrezzature necessarie. I responsabili del settore dovranno predisporre l'Organigramma riportante i nominativi e le funzioni che si dovranno svolgere nell'eventuale emergenza, nonche' la segnalazione dei luoghi sicuri di raccolta dei cittadini da indicare con apposita segnaletica''. ''Dovra' essere, infine, realizzato - ha concluso - un opuscolo da consegnare ai cittadini per i conseguenti comportamenti da adottare in caso di calamita'''.

Bilancio positivo della Finanza sulla sicurezza negli ultimi tre mesi a Corigliano

13/10 La Guardia di Finanza di Rossano nel corso dell'ultimo trimestre ha conseguito importanti risultati nell'ambito del dispositivo di controllo del territorio e del servizio di pubblica utilita' del 117 unitamente all'attivita' di Intelligence volti a reprimere ogni attivita' illecita sulle strade statali 106 Bis e sulla ss 106 nel tratto che si estende da Sibari a Cariati e che da Sibari porta a Firmo. I finanzieri hanno realizzato posti di blocco identificando numerose persone, anche nei tratti di costa e nelle localita' del litorale ionico e nei centri abitati dell'entroterra. Nelle stazioni ferroviarie nelle autolinee con monitoraggio di agenti in abiti civili. La Brigata di Corigliano e i Baschi Verdi della sezione ''antiterrorismo e pronto impiego'' supportati dalle unita' cinofile in dotazione a Rossano, hanno potuto effettuare numerosi interventi sequestrando sostanze stupefacenti, tabacchi lavorati esteri, capi con griffe contraffatte, cd e dvd pirata. Nell'ultimo trimestre sono stati effettuati 74 interventi, sequestrati circa 1 chilogrammo di sostanza stupefacente arrestate 13 persone, denunciate a piede libero 28 persone e segnalate all'ufficio territoriale del governo 44 persone. Le unita' cinofile hanno consentito il rinvenimento di droga, abilmente occultata in parti della carrozzeria degli autoveicoli ispezionati e negli effetti personali. Variegata e' la tipologia delle sostanze sequestrate: 950 grammi tra hashish e marijuana, 50 grammi tra cocaina ed eroina e altre sostanze come il ''Popper''. Per arginare il fenomeno diffuso tra gli studenti in occasione dell'inizio dell'anno scolastico e' stata adottato un piano straordinario di vigilanza con controlli con unita' cinofile antidroga sia nel capoluogo che nella provincia. I controlli a tutela dei marchi hanno consentito il sequestro di 577 cd illecitamente riprodotti di 3792 capi con marchi contraffatti, la denuncia all'autorita' Giudiziaria di 13 persone di cui uno in stato di arresto e il sequestro di un automezzo. Il valore della merce sequestrata ammonta a circa 30.000 euro. Sono stati sequestrati anche 20 kg di sigarette di contrabbando con la denuncia a piede libero di una persona e cinque in stato di arresto. Nell'ambito del dispositivo a contrasto dell'immigrazione clandestina sono stati denunciate e perquisite per evasione fiscale e sommerso di lavoro 8 persone e sequestrati 2 automezzi utilizzati per il trasporto di cittadini extracomunitari. E' stato catturato infine un cittadino latitante con ordinanza di cattura internazionale emessa dal Tribunale di Palermo per traffico internazionale di stupefacenti. Sono state denunciate complessivamente 60 persone alla Procura della Repubblica di Rossano e Castrovillari per violazioni del codice penale e alle leggi di pubblica sicurezza nonche' elevate 39 contravvenzioni al codice della strada.

Sottoseg. Li Gotti “Attenzione puntata sul contratto d’area di Crotone”

13/10 Come tenere lontano dagli appetiti della criminalita' il nuovo ingente flusso di finanziamenti pubblici che interessera' il territorio crotonese: se ne e' parlato nel corso di un incontro tenutosi stamattina nella Prefettura di Crotone tra il sottosegretario alla Giustizia, Luigi Li Gotti, e i rappresentanti istituzionali e delle associazioni di categoria ed i vertici della magistratura e delle forse di polizia. ''Dobbiamo fare in modo - ha detto Li Gotti al termine del vertice - che lo scenario positivo che si prospetta, questa ulteriore offerta al territorio, non si trasformi nell'ultima occasione persa''. All'ordine del giorno della riunione la necessita' di una gestione oculata e trasparente delle nuove opportunita' di sviluppo per la provincia di Crotone che saranno offerte dalla rimodulazione delle risorse del contratto d'area non spese, dalla creazione di un Distretto nazionale dell'energia e da nuovi investimenti nelle infrastrutture. Tutte possibilita' prospettate al tavolo di confronto ministeriale tenutosi mercoledi' scorso a Roma. ''Nel corso del vertice di stamattina - ha detto ancora Li Gotti - e' stato fatto il 'punto sulle esperienze negative del passato, in modo da evitare di ripeterle nel futuro. A Crotone vanno riconosciute indubbie potenzialita' di crescita e sviluppo, ma se dovessero essere messe in crisi dalla criminalita' per colpa nostra non potremmo perdonarcelo'. Il sottosegretario alla Giustizia, quindi, ha rivelato di essere rimasto impressionato positivamente dall'atteggiamento dei rappresentanti delle associazioni degli imprenditori e dei sindacati. 'Non mi era mai capitato di assistere a una riunine con tante persone che per una volta non si sono limitate alle solite lamentele per l'assenza dello Stato, ma hanno fatto anche autocritica. C'e' stata da parte loro un'assunzione di responsabilita', una presa di coscienza molto positiva''. Anche per il prefetto di Crotone, Francesco Antonio Musolino, 'la riunione ha dimostrato che tutti gli attori principali della realta' economica e politica crotonese sono capaci di parlare ad un solo tavolo, come e' gia' accaduto a Roma, di riuscire a fare sinergia'. Il procuratore della Repubblica, Franco Tricoli, nel rimarcare la disponibilita' del suo ufficio nei confronti di tutti gli operatori economici e di ogni cittadino, ha avvertito che 'questo e' l'ultimo treno ed e' interesse di tutti difenderlo'. Un monito alla prudenza e' arrivato dal presidente del Tribunale, Angelo Napoli, che ha evidenziato la necessita' di un ulteriore sforzo per contrastare la criminalita' ma anche per evitare quanto accaduto in passato con imprenditori di pochi scrupoli scesi al sud per fare razzia di denaro pubblico''.

Suicidio sulla spiaggia di Catanzaro Lido

13/10 Un commerciante, W.D., di 32 anni, si e' suicidato a Catanzaro sparandosi un colpo di pistola alla tempia. Il cadavere del commerciante, titolare di un'attivita' prr la vendita di prodotti per l'edilizia, e' stato trovato sulla spiaggia a Catanzaro Lido, a pochi metri dalla battigia. A trovare il cadavere e' stato un podista, che ha avvertito i carabinieri. Nel momento in cui e' stato trovato il cadavere, W.D. impugnava ancora la pistola calibro 9 con cui si era sparato. Dagli accertamenti del medico legale, e dalle indagini dei carabinieri, e' stata esclusa qualsiasi responsabilita' nella morte di W.D. Nessun dubbio, dunque, che il commerciante si sia suicidato.

Capellupo (Confesercenti) “La protesta di Molinaro trovi attenzione”

13/10 ''La protesta clamorosa di Roberto Molinaro, componente della presidenza provinciale della Confesercenti, deve trovare attenta valutazione da parte di tutti coloro che a vario titolo hanno responsabilita' in ordine alla tenuta democratica nella citta' di Lamezia, alla vivibilita' ed al libero esercizio delle attivita' economiche, all'ordine pubblico ed al funzionamento della giustizia''. E' quanto afferma in una nota il segretario regionale della Confesercenti, Pasquale Capellupo. ''Non e' la prima volta - ha aggiunto - che Roberto Molinaro, certo non a questo livello e con questo grado di esasperazione, esprime pubblicamente il disagio suo e della categoria a cui appartiene. Evidentemente, a parer suo, la misura e' colma. Non piu' tardi di tre mesi fa, un altro nostro dirigente della citta' di Lamezia e' stato oggetto di atti di pesante intimidazione, tra l'altro reiterati nel giro di una settimana. Abbiamo assieme a lui, denunciato l'accaduto e fornito agli inquirenti ogni notizia utile a perseguire gli autori. Un nostro autorevole dirigente e' componente della Associazione Antiracket di Lamezia Terme. Intendiamo dire che la sollecitazione, che spesso ci viene rivolta dalle forze dell'ordine e dagli inquirenti di collaborare senza reticenze e senza paura con gli organi dello Stato per debellare questi fenomeni, per quello che riguarda la nostra associazione ha trovato sempre esemplare riscontro''. ''Ecco perche' - ha concluso - nel momento in cui riaffermiamo la nostra incondizionata fiducia nella magistratura e nelle forze dell'ordine, impegnate a garantire giustizia e sicurezza ai cittadini ed agli imprenditori, non possiamo sottacere, che aldila' degli sforzi personali lodevoli, il sistema giustizia e sicurezza in questa citta' non ha ancora raggiunto i livelli che necessitano per infondere fiducia e garantire tranquillita' nella vita civile e nelle attivita' economiche''.

Sequestrate discariche abusive a Lungro e Firmo

13/10 I carabinieri, nel corso di un'operazione di bonifica e controllo del territorio, hanno sequestrato quattro discariche abusive a cielo aperto, tre a Lungro ed una a Firmo. Nella prima localita' due delle discariche abusive si trovavano in localita' Petrosa, per un estensione totale di duemila metri quadrati, e una in localita' Pettinara, per circa duemilacinquecento metri quadrati. Nelle discariche i militari hanno rinvenuto rifiuti tossici speciali come gomme, eternit, batterie d'auto, frigoriferi, materassi, scaldabagni usati e altro materiale inquinante. Uno dei tre impianti sequestrati a Lungro era un ex discarica consortile dove venivano conferiti rifiuti legalmente che poi era stata chiusa con ordinanza del sindaco. La discarica di Firmo era situata in localita' ''Costa di Paola'' e anche in questa i carabinieri di Lungro hanno rinvenuto rifiuti tossici speciali. I carabinieri di Lungro, che hanno eseguito l'operazione, hanno segnalato il sequestro delle discariche alla Procura della Repubblica di Castrovillari e stanno proseguendo le indagini per identificare i proprietari degli impianti, accertando se vi siano state omissioni da parte delle Amministrazioni comunali.

Brevi di cronaca da Cropalati, Corigliano, Castrovillari

13/10 A Cropalati i carabinieri del Nucleo Operativo di Rossano hanno arrestato una persona con l'accusa di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. A Corigliano Calabro i carabinieri hanno arrestato una persona, gia' nota alle forze dell'ordine, per detenzione illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. A Castrovillari il personale del Nucleo operativo radiomobile ha arrestato in esecuzione del decreto di fermo del Pubblico Ministero, un sorvegliato speciale per tentato omicidio e porto di pistola in luogo pubblico I carabinieri hanno posto sotto sequestro, nei Comuni di Lungro e Firmo, quattro aree adibite a discariche abusive.

Presidente Oliverio “Serve un opera di bonifica e risanamento del Crati”

12/10 ''L'azione della Polizia Provinciale merita una valutazione positiva da parte di quanti hanno realmente a cuore la cura ed il rispetto del patrimonio ambientale''. E' quanto afferma il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, circa il sequestro di alcuni tratti di argine del fiume Crati. ''La vicenda ultima del Crati - ha aggiunto - con l'emersione del groviglio di problemi negativi che si sono addensati in questo fiume nel corso di decenni, e' significativa di quanto sia necessario un vero e proprio salto di qualita' nel rapporto tra i cittadini ed il contesto ambientale, ma anche nell'azione delle istituzioni ad ogni livello. Il Crati e' stato trasformato per l'incuria e le devastazioni prodotte nel corso di un lungo periodo in un raccoglitore di scarichi di ogni tipo che ne hanno inquinato profondamente le acque. E' necessario porre mano ad una grande opera di bonifica e di disinquinamento di questo fiume che e' il piu' grande della Calabria e che costituisce anche una direttrice di sviluppo ed un asse di riferimento per le popolazioni che vivono nei centri disseminati lungo il suo bacino, a partire dall'area urbana di Cosenza per arrivare alla Piana di Sibari''. ''Come Provincia - ha proseguito Oliverio - da alcuni mesi abbiamo avviato per questo la elaborazione di un Progetto Integrato Strategico, ''La Via del Crati'', che ha come obiettivo primario quello della bonifica e del disinquinamento attraverso interventi mirati ed articolati. E' questo un progetto che puo' e deve essere realizzato mediante la utilizzazione di risorse comunitarie e derivanti dai programmi nazionali. Il tavolo annunciato dalla Regione puo' e deve costituire l'occasione per mettere in atto le azioni necessarie per la realizzazione di tale progetto''. ''La Provincia - ha concluso - e' pronta a dare un contributo concreto in questa direzione, cosi' come sta gia' facendo con l'intervento della Polizia Provinciale per evidenziare i problemi piu' acuti di una emergenza ambientale che richiede a tutti di operare una svolta, passando dalle parole ai fatti''.

Cassano sede del Comitato per la sicurezza e della legalità della Provincia di Cosenza

12/10 La citta' di Cassano Ionio sara' sede del Comitato per la Sicurezza e la Legalita' della provincia di Cosenza. Promossa e organizzata dal Prefetto di Cosenza, Prefetto Bruno Sbordone, mercoledi' prossimo, presso il salone di rappresentanza ''Gino Bloise'' del palazzo di Citta' di Cassano Ionio, si terra' la riunione di insediamento del ''comitato di indirizzo per la sicurezza e la legalita'''. Il Comitato, composto dal delegato del Questore e dai delegati dei comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, dai sindaci, da un delegato ciascuno della minoranza consiliare, dagli assessori alle politiche sociali e dal Comandanti delle Polizie Municipali dei comuni aderenti, sara' presieduto dal delegato del Prefetto di Cosenza. con funzioni di coordinamento. La sede sara' nel palazzo comunale cassanese. ''Il protocollo - e' scritto in una nota dell'amministrazione comunale di Cassano - considera prioritario e proficuo il rapporto di collaborazione e di coinvolgimento delle realta' locali nelle politiche della sicurezza, confermando l'attenzione delle istituzioni preposte alla sicurezza verso i Comuni della provincia che devono rappresentare una sorta di avamposto sul versante della lotta alla illegalita' ed alla delinquenza mafiosa. L'organismo fornira' consulenza e indirizzi per le attivita' di controllo sul territorio, procedera' alla costituzione, al suo interno, di un Osservatorio sulla Sicurezza, sara' a sostegno e verifica delle attivita' delle amministrazioni locali, nell'ottica di garantire il rispetto della legalita' e l'efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa, valutera' i progetti di sicurezza sociale da inserire, previa consultazione con gli Organi competenti della Regione Calabria, nella programmazione comunitaria 2007/2013, anche nell'ambito del Pon Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno''. Per il sindaco della citta' di Cassano Ionio, Gianluca Gallo, ''la centralita' assegnata all'ente sibarita nell'ambito del progetto sicurezza e legalita', rappresenta un segnale positivo di forte considerazione da parte delle Autorita' istituzionali sovracomunali''.

Corigliano/Ass. De Iacovo “Lotta al degrado una priorità”

12/11"Il decoro della città e la lotta al degrado dovranno costituire una priorità negli interventi programmati da parte dell'Amministrazione comunale, così da realizzare interventi di riqualificazione". E' quanto ha detto l' assessore comunale al Personale, Polizia municipale, Sport e Tempo libero di Corigliano, Benedetto Di Iacovo, incontrando i referenti del settore "Uso e assetto del Territorio", in merito alla cartellonistica pubblicitaria. "Il paese - ha aggiunto Di Iacovo - non solo è un'area d'integrazione di servizi, ma anche un ambiente, dove il senso estetico contribuisce alla qualità della vita". All' assessore i tecnici hanno presentato il Piano generale impianti pubblicitari (Pgpi) recentemente redatto dal Settore ed approvato con delibera del Commissario Prefettizio. Secondo Di Iacovo "il Piano ha come obiettivo principale di disciplinare un corretto inserimento dei mezzi finalizzati alla diffusione di messaggi pubblicitari nel territorio comunale, come ad esempio le cosiddette vele, i carrelli pubblicitari dalle grandi dimensioni che ritroviamo sulle carreggiate delle strade urbane ed extraurbane. Questi mezzi sono assimilati, dal Piano, ai cartelli pubblicitari fissi e quindi dovranno essere soggetti non solo ad autorizzazione, ma anche alle specifiche norme sul posizionamento e sul numero di presenze totali sul territorio. Il Pgpi indica la tipologia, le distanze, le caratteristiche di tutti i mezzi pubblicitari che possono essere autorizzati, determinandone il numero massimo consentito e ripartito sia per fasce dimensionali che per zone di installazione"

San Demetrio Corone/Monitorare l’elettrosmog

12/10 Il capogruppo consiliare di Rifondazione Comunista, Adriano D'Amico, ha rivolto un'interrogazione al sindaco di San Demetrio Corone in relazione al monitoraggio di una antenna Tim per telefonia mobile installata il 2002 in località Sepe. "A poche centinaia di metri dall'antenna - sostiene D'Amico - abitano stabilmente 11 nuclei familiari, complessivamente 29 persone e moltissimi cittadini di San Demetrio Corone hanno ivi piccoli poderi coltivati. L'antenna dista in linea d'aria circa 500 metri dal centro urbano del paese. Di seguito alla realizzazione dell'opera il sindaco pro-tempore, considerate le proteste di numerosi cittadini, le petizioni popolari ed il dibattito che si aprì in Consiglio Comunale, si impegnò a richiedere periodici controlli sull'attività della centrale, nello specifico, sul flusso di onde elettromagnetiche sviluppate. Ciò perché, da decenni, ormai, è stato scoperto che le radiazioni ed i campi elettromagnetici, quelli generati dalle linee elettriche ad alta tensione o irradiati dalle antenne delle televisioni, dai radar, dalle linee di trasmissione telefonica, hanno effetti negativi sulla salute umana ed animale e sulla vita in generale". "A circa quattro anni dalla realizzazione della centrale - ha concluso - non risulta a questo gruppo consiliare che attività di monitoraggio in tal senso siano state poste in essere dall'Amministrazione Comunale. Risulta, invece, aumentato il numero degli ammalati di cancro nel nostro comune. Tanto premesso, il sottoscritto, nella qualità di consigliere del Prc, chiede di sapere se nel corso di questi anni siano state poste in essere e con quali risultati attività di monitoraggio sulla centrale Tim di Contrada Sepe per verificare se la stessa risponde ai canoni previsti dalla legge in materia di irradiazione di flussi elettromagnetici".

Sicurezza a Bisgnano: riunione in Prefettura. Nuove iniziative

12/10 La situazione venutasi a creare nel territorio di Bisignano in relazione a specifici episodi di criminalità verificatisi con particolare riguardo verso i reati contro il patrimonio e i fenomeni estorsivi, sono stati al centro di una riunione convocata dal prefetto di Cosenza Bruno Sbordone. "Nell' occasione - è detto in una nota della Prefettura - pur essendosi dato atto dell' efficienza operativa garantita dalla stazione dei carabinieri, si è convenuto tuttavia di elevare il più possibile il livello di sicurezza nell' intero comprensorio attraverso un' ulteriore intensificazione dell' azione di controllo e vigilanza a cura delle forze di polizia così da garantire un rafforzamento dell' attività preventiva, non trascurando pure l' avvertita esigenza di una maggiore visibilità delle forze di polizia". "Nondimeno è stato ribadito, come già espresso in occasione dell' incontro del 21 settembre scorso con le associazioni delle categorie economico-produttive della probvincia - conclude la nota - che al fine di rendere ancora più efficace l' azione di contrasto ale fenomenologie delittuose non può prescindersi dalla fattiva collaborazione dei cittadini e, in primis, di coloro che diventano oggetto di intimidazioni"

La solidarietà del Comune di Lamezia al commerciante che ha oscurato la vetrina

12/10 L'Amministrazione comunale di Lamezia Terme, in una nota esprime la ''propria solidarieta'' all'imprenditore Roberto Molinaro che ha deciso di oscurare la vetrina del suo negozio in attesa della conclusione delle indagini sui suoi presunti estorsori. ''Vogliamo riaffermare - prosegue la nota dell'Amministrazione comunale di Lamezia - la fiducia nell'operato della magistratura e delle forze dell'ordine, in particolare della Procura della Repubblica, che, in una situazione molto difficile, sta lavorando con impegno al fine di garantire le condizioni di giustizia e sicurezza a tutti gli imprenditori e ai cittadini''. L'Amministrazione comunale continua ad essere vicina ai ''commercianti e a tutte le vittime del racket e dell'estorsione. Ha dato il proprio contributo alla nascita dell'associazione antiracket lametina e gli ha consegnato una sede confiscata alla mafia. La confisca ed il riutilizzo ai fini sociali dei beni confiscati alle mafie, la videosorveglianza come progetto che dovra' realizzarsi presto, l'educazione alla legalita', costituiscono strumenti efficace di contrasto alla criminalita' organizzata''. ''Intendiamo - prosegue la nota - continuare a lavorare in questa direzione, seguendo quel percorso che si fonda sulla legalita' come condizione essenziale per lo sviluppo e la crescita di un territorio, responsabilizzando i giovani ad essere parte attiva e impegnata nella costruzione di una comunita' sana ed onesta. La coesione sociale e' il punto fondamentale per poter condurre nella maniera migliore questa battaglia. Comune, associazioni, imprenditori, chiesa, tutti gli attori sociali devono unire le loro forze al fine di rendere la nostra Lamezia piu' vivibile''

Brevi di cronaca da Cropalati, Castrovillari

12/10 A Cropalati un uomo, A.P., 52 anni, e' stato arrestato dai carabinieri per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. L'uomo, secondo quanto si e' appreso, si e' opposto alla perquisizione domiciliare da parte dei militari, finalizzata alla ricerca di armi e sostanze stupefacenti, minacciandoli e scagliandosi contro con violenza. A Castrovillari i carabinieri della locale compagnia, in provincia di Cosenza, su disposizione della procura della repubblica del capoluogo del Pollino, hanno posto in stato di fermo di polizia giudiziaria per tentato omicidio e porto di pistola in luogo pubblico, un uomo di 33 anni, Giuliano Lanzillotta. E' accusato di aver sparato il 15 settembre scorso alcuni colpi di pistola all'indirizzo di un sorvegliato speciale di pubblica sicurezza. L'uomo fermato dalla polizia era stato rimesso in liberta'. Oggi un nuovo ordine di fermo da parte della procura, sulla base di ulteriori indagini svolte dai carabinieri.

Ad un anno dall’omicidio Fortugno Consiglio regionale con il viceministro Marco Minniti e la Vedova Fortugno. Maria Grazia Laganà Fortugno “La borghesia mafiosa si sta rafforzando”

Treno contro auto a Casole Bruzio: tragedia sfiorata

Commerciante di Lamezia per protesta copre le sue vetrine “Prendete i miei estorsori”

11/10 Da gennaio ha denunciato i suoi presunti estorsori ed ora, per sollecitare che le indagini giungano ad una conclusione, ha deciso di protestare coprendo la vetrina del suo negozio con un cartello nel quale racconta la sua storia. Il protagonista della vicenda è Roberto Molinaro, proprietario della Socedil di Lamezia Terme, una azienda che vende sanitari. "La mia azienda - ha detto Molinaro - è sotto attacco e verrà distrutta da un tentativo che è in corso e di cui ho informato la Magistratura. Al momento non ho avuto nessuna risposta. Sono stanco. Sin da bambino ho lavorato e lavoro in questa azienda. La conduco da oltre 23 anni. L'azienda ha mezzo secolo di vita. Dal 90 in poi siamo sempre stati vittime di intimidazioni, attentati e tentativi estorsivi di vario genere, simulati sotto tutte le forme più diverse. Da allora non abbiamo mai avuto risposte concrete dallo Stato e, se abbiamo avuto risultati, li abbiamo avuti piccoli o invisibili o in maniere distorta". Molinaro racconta anche di aver denunciato tutte le intimidazioni subite alle forze dell'ordine ed alla magistratura con i quali ha collaborato per individuare i responsabili. "In queste ultime occasioni, - prosegue Molinaro - parlo delle sei denunce oggetto di questa mia protesta attuale, io ho addirittura allegato certificati anagrafici e situazioni di famiglia delle persone che ho denunciato, di cui ho fatto nome, cognome, date di nascita, situazione anagrafica personale, situazione anagrafica della famiglia, ho allegato visure della Camera di commercio, ho allegato bilanci delle società da loro possedute con cui compiono truffe ed estorsioni. Di più non potevo fare. Mi sono quasi sostituito alla magistratura inquirente". Nonostante l'amarezza il commerciante però non ha nessuna intenzione di abbandonare la sua attività o la città di Lamezia Terme. "Sono orgoglio di essere calabrese - sostiene - perché i calabresi sono persone oneste, che hanno una dignità. La dignità dei calabresi la offende la gente che non sa lavorare, la gente che vuole piegare il proprio interesse personale agli interessi meschini della criminalità organizzata. Io chiedo giustizia, velocità, che salti qualche poltrona di chi non sa lavorare. Chi non sa fare il suo dovere deve andare via da questa città perché la città è in ginocchio, non ne possiamo più. Dopo i proclami seguano i risultati". "Il ministro della Giustizia - ha concluso Molinaro - e qualche esponente del Consiglio superiore della magistratura, vengano a Lamezia Terme per cercare di capire dove è il guasto. Ma lo faccia immediatamente. Non si allunghi quell'agonia straziante che, giorno dopo giorno, vede allungare inesorabilmente, l'elenco delle sue vittime innocenti".

Attempata turista tedesca trovata morta in un albergo a Tropea

11/10 Sara' l'autopsia fissata per domani a stabilire le cause della morte di una turista tedesca trovata senza vita nella vasca dell' idromassaggio dell'albergo dove stava trascorrendo un periodo di vacanza assieme al marito. La donna si chiamava Brigitte Taminger ed aveva 62 anni di Norimberga. Il cadavere della donna e' stato scoperto dal marito che ha chiamato il personale dell' albergo e insieme l'hanno trasportata al vicino ospedale dove i medici ne hanno constatato il decesso. Il sostituto procuratore di turno di Vibo Valentia Enrica Medori ha disposto l'autopsia che verra' eseguita presso l'obitorio di Vibo Valentia

Il Governo vara il riassetto dell’ANAS

11/10 Al via il riassetto Anas. Il Governo ha deciso di affidare le attività di vigilanza ad una funzione autonoma dell' Anas, posta alle dirette dipendenze del Presidente, in coordinamento funzionale con il Ministro delle Infrastrutture. Questo, afferma in una nota del ministero delle Infrastrutture riferita all'incontro di oggi tra il ministro Antonio Di Pietro, l'Anas e i sindacati, "al fine di assicurare la massima possibile separatezza, al limite di una vera e propria terzietà, rispetto al contesto operativo della società". Lo stesso Di Pietro ha oggi spiegato che si tratta di "una norma di grande trasparenza perché divide i ruoli dell' Anas tra gestione e vigilanza e del controllo. L' Anas rimane unica ma verranno costruite delle divisioni centrali, tre gestionali e una di vigilanza e controllo. Durante l'incontro del ministro, con il presidente di Anas Pietro Ciucci e con Cgil Cisl e Uil,, si legge ancora, sono poi state illustrate le nuove collaborazioni che si stanno per instaurare tra Anas e Regioni per realizzare le infrastrutture autostradali di carattere regionale. Si è discusso della finanziaria "sia con riferimento al ruolo dell Anas e delle concessionarie autostradali, sia con riferimento ai finanziamenti previsti per le infrastrutture". Di Pietro ha tra l'altro ricordato gli sforzi fatti dal Governo per reperire le risorse necessarie per le opere in corso e per la progettazione di nuove opere, a partire dal completamento della Salerno-Reggio Calabria. Ci si è inoltre soffermati sulla destinazione delle risorse finanziarie inerenti il Ponte sullo Stretto di Messina per la realizzazione di infrastrutture per la Sicilia e la Calabria e sulla nuova collocazione della società concessionaria, la Stretto di Messina, in ambito Anas.

Perugini (ANCI) “Positivo il risultato con il Governo sulla Finanziaria”

11/10 "E' un risultato di grande rilievo il miglioramento ottenuto rispetto alle previsioni che erano state inserite nella Legge Finanziaria". E' quanto afferma in una nota il presidente dell'Anci della Calabria e Sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, circa l'accordo raggiunto ieri tra comuni e governo sulla finanziaria. "Il Presidente Domenici e i suoi collaboratori - ha aggiunto - sono riusciti a far comprendere al Governo il punto di vista dei Comuni, grandi e piccoli, già da diversi anni messi duramente alla prova da severe misure finanziarie. Allo stesso tempo va dato atto al Governo di aver testimoniato concretamente sensibilità e ragionevolezza nell'accettare di fare un passo indietro per accogliere le giuste rimostranze dei sindaci. Di positivo non c'é solo la riduzione dei tagli, ma anche la previsione di stralciare dal computo del patto di stabilità i co-finanziamenti europei destinati alle opere pubbliche, lasciando così intatta un'opportunità sulla quale contano molti enti locali". "E', poi, oltre modo positiva - ha proseguito Perugini - l'attenzione che, con la destinazione di un fondo apposito per 260 milioni di euro, viene testimoniata ai Comuni inferiori ai 5.000 abitanti. Si tratta di una previsione particolarmente vantaggiosa per una regione come la nostra dove i piccoli Comuni sono la stragrande maggioranza dei centri calabresi. Visti i presupposti, sono inoltre certo che il confronto su altri temi importanti come la sicurezza e le infrastrutture, su cui l'Anci nazionale continua la trattativa, otterranno ulteriori importanti traguardi che, ancora una volta, risulteranno particolarmente utili alla Calabria, regione da sempre in situazione critica su entrambi i fronti".

Ponte sullo Stretto: Non si fa. Investimenti sulle opere stradali. Trattative per evitare penali

11/10 L'indietro-tutta del governo Prodi sul Ponte sullo Stretto aveva gia' da mesi fermato la complessa macchina guidata dalla Stretto di Messina, la societa' concedente. Nonostante i quattro contratti firmati, tra cui quello con Impregilo per il general contractor, il progetto langue da tempo. L'orientamento dell' Esecutivo e' ora quello di trovare un possibile accordo con Impregilo, la capogruppo della cordata di imprese vincitrici della maxicommessa da oltre 4 miliardi di euro, puntando a realizzare le opere collaterali viarie e ferroviarie sulle sponde calabrese e siciliana: una via d'intesa per salvare il contratto ed evitare penali. Restera' in piedi anche la Stretto spa, il cui azionista di riferimento diventa pero' l'Anas, al posto di Fintecna. ''Il progetto non e' stato smontato - ha detto di recente il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro parlando del Ponte - con quei soldi gia' stanziati si fanno prima le opere complementari, che servono comunque alla Sicilia e alla Calabria''. IL PIANO ECONOMICO - Il costo per costruire il Ponte sullo Stretto, e' pari a circa 4,6 miliardi di euro, comprensivi sia dell' opera di collegamento che dei 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari. Le attivita' del Contraente Generale messe a gara nell'aprile del 2004 avevano un valore 4,4 miliardi di euro. Nell' ottobre del 2005, per effetto del ribasso offerto dalla cordata aggiudicataria, tale valore si e' ridotto di circa il 12%, a 3,9 miliardi di euro, consentendo alla Spa di aumentare gli accantonamenti per fronteggiare eventuali imprevisti in fase costruttiva. IL PROGETTO TECNICO - 3.300 metri lunghezza campata centrale; 3.666 metri lunghezza complessiva con campate laterali; 60,4 metri larghezza dell' impalcato; 382,60 metri altezza torri; 5.300 metri lunghezza complessiva dei cavi; 1,24 metri diametro dei cavi di sospensione; 44.352 fili di acciaio per ciascun cavo; 65 metri di altezza per 600 di larghezza di canale navigabile centrale. I TEMPI - 6 anni il tempo di costruzione; 2012 anno di apertura al traffico; 200 anni (almeno) di vita utile. I COLLEGAMENTI - 20,3 km di raccordi stradali complessivi; 19,8 km di raccordi ferroviari complessivi; 10,5 km di raccordi stradali lato Sicilia (di cui il 67% circa in galleria). Allacci alle autostrade Messina-Catania (A18) e Messina-Palermo (A20); 15,2 km di raccordi ferroviari lato Sicilia (di cui il 91% circa in galleria); allaccio alla nuova stazione ferroviaria di Messina; 9,8 km di raccordi stradali lato Calabria (di cui il 64% circa in galleria); allaccio al nuovo tracciato della autostrada Salerno-Reggio Calabria (A3); 4,6 km di raccordi ferroviari lato Calabria (di cui il 96% circa in galleria); Allaccio alla prevista linea di Alta Capacita' ferroviaria Napoli-Reggio Calabria. LE TARIFFE - 5 euro per le moto; da 9,50 a 16 euro per le autovetture; da 50 a 63 euro per i camion; 80 euro per gli autobus. Il risparmio di tempo per attraversare lo Stretto e' fissato in 2 ore in media per i treni e di 1 ora per il traffico su gomma.

Corigliano/Partono i lavori nelle scuole

11/10 Nei 79 edifici scolastici di Corigliano Calabro sono in corso lavori straordinari di manutenzione. "I lavori di adattamento dei locali - afferma l' Assessore all' edilizia scolastica, Adriana Grispo - stanno procedendo a ritmi sostenuti per consentire a bambini e docenti di poter fruire di spazi più idonei alla vita scolastica ed alle attività ricreative". "Si sta procedendo - sostiene Grispo - all' installazione della cartellonistica istituzionale davanti agli edifici scolastici che ne sono sprovvisti. Si è favorito lo snellimento delle procedure per lo svincolo da parte del Ministero dei finanziamenti che consentiranno la messa in sicurezza di edifici scolastici importanti".

Castrovillari/Incontro sul castello Aragonese

11/10 Fare il punto sullo stato dei lavori di restauro del Castello Aragonese di Castrovillari: è l' obiettivo di un' assemblea pubblica alla quale prenderanno parte il direttore dei lavori, il direttore tecnico dell' impresa esecutrice, il responsabile del procedimento, l' Amministrazione comunale e i cittadini. Da tempo diverse associazioni tra cui il Wwf avevano sollecitato il Ministero per i Beni e le Attività culturali a verificare lo stato dei lavori, denunciando uno "stravolgimento" dell'antico splendore della facciata esterna. E pochi giorni addietro, il 4 ottobre, il Ministero ha inoltrato alla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici di Catanzaro ed alla Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio di Cosenza una lettera nella quale si chiedeve, a seguito delle denunce fatte, una "verifica di competenza" per riferire su eventuali "contravvenzioni alle normative di tutela".

Castrovillari/Uilcem “No alla riduzione della presenza Enel”

11/10 "L' Enel vuole ridurre la sua presenza sul territorio di Castrovillari?". E' quanto si chiede, in una nota, il segretario provinciale dell' Uilcem di Cosenza, Benedetto Martino. "In questi ultimi tempi - sottolinea Martino - riscontriamo voci sempre più concrete su una trattativa in corso tra l' Azienda sanitaria e l' Enel per la cessione dei locali dove è ubicata la sede Enel di Castrovillari. E questo proprio nel momento in cui il Sindacato sta cercando di portare nuove attività alla zona". "E' sotto gli occhi di tutti - sottolinea il segretario dell' Uilcem - il disagio creato nei dipendenti Enel a Castrovillari per non poter più dare risposte ai tanti cittadini-clienti che continuano giornalmente a recarsi all' Enel per problemi commerciali e il sacrificio che le squadre operaie compiono quotidianamente per garantire turni e reperibilità al fine di assicurare un servizio accettabile"

Paola/Fiordalisi presidente dell’ANM locale

11/10 E' Domenico Fiordalisi il nuovo presidente della sezione di Paola dell' Associazione Nazionale Magistrati. Segretario e' stato nominato Antonio Baldassarre. Gli incarichi sono stati conferiti nel corso dell' assemblea che si e' svolta oggi.

Rapinavano gli anziani in casa: Sgominata banda che operava nel vibonese

11/10 Tre persone sono state arrestate dai carabinieri perché accusate di aver compiuto, negli ultimi due anni nel vibonese, una serie di rapine e furti in abitazione ed esercizi commerciali. Gli arrestati sono: Domenico Pilé, 41 anni, e Giuseppe Costantino, 40 anni, entrambi di Ricadi (Vibo Valentia), e Gerardo Marrazzo, 41 anni, di Torre del Greco (Napoli). Ai tre sono state notificate delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del tribunale di Vibo Valentia, Lucia Monaco, che ha accolto la richiesta avanzata dal sostituto procuratore della Repubblica, Francesco Rotondo. Pilé e Marrazzo si trovano ora detenuti in carcere mentre a Giuseppe Costantino sono stati concessi gli arresti domiciliari. L'operazione è stata compiuta dai carabinieri della compagnia di Tropea in collaborazione con il Reparto Operativo e della Compagnia di Vibo Valentia, dello Squadrone Eliportato Carabinieri "Cacciatori", e dei militari della Compagnia di Torre del Greco. Le indagini sono state avviate dai carabinieri dopo che, negli anni scorsi, nel vibonese e nella zona di Lamezia Terme sono state compiute numerose rapine nei confronti di persone anziane. Le irruzioni nelle abitazioni, secondo quanto si è appreso dagli investigatori, avvenivano quasi sempre di sera. Le vittime venivano legate o rinchiuse in qualche stanza, mentre la casa veniva completamente rovistata. Dalle indagini sarebbe emerso anche che Marrazzo si recava in Calabria per trascorrere dei periodi di vacanza durante i quali, con gli altri due arrestati, organizzava le rapine ed i furti. Nel corso delle perquisizione effettuata stamane durante l'operazione i carabinieri hanno ritrovato anche un telefono cellulare risultato rubato nel corso di una rapina fatta nell' ottobre del 2003 nei confronti di una donna ottantenne di San Nicola di Ricadi.

Visita in Calabria del nuovo comandante Interregionale Carabinieri "Culqualber"

11/10 Il nuovo comandante Interregionale Carabinieri "Culqualber", il generale di divisione Giuseppe Barraco,da cui dipendono i Comandi di Regione Carabinieri della Sicilia e della Calabria, ha visitato, oggi, la Regione Carabinieri "Calabria" di Catanzaro. Il generale Barraco è alla guida del Comando interregionale Carabinieri "Culqualber" di Messina dallo scorso settembre, e proveniva da Firenze, dove ha ricoperto l' incarico di comandante della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze. Il comandante interregionale è stato ricevuto dal comandante della Regione, il generale di Brigata Eduardo Centore, ed ha incontrato i comandanti provinciali e dei reparti speciali della Regione; una rappresentanza dei militari del Comando Regione, dei comandi provinciali, di compagnia e di stazione operanti nel territorio; del Comitato di base di rappresentanza e del personale dell'Arma in congedo. Il generale Barraco ha rivolto al generale Centore e a tutti i militari "il suo sentito compiacimento per l'impegno e la dedizione profusi, e per aver assicurato una qualificata presenza territoriale pur operando in un contesto socio-economico, quale quello calabrese, problematico e delicato. IL nuovo comandante, ricordando di aver svolto in passato alcune attività di polizia giudiziaria in Calabria in occasione di sequestri di persona, si è detto "particolarmente onorato di essere stato destinato alla guida del Comando interregionale 'Culqualber', consapevole delle responsabilità connesse all'incarico, ma anche profondamente convinto delle future soddisfazioni che costituiranno occasione per un'ulteriore maturazione professionale e umana. L'obiettivo è di voler dedicare ogni sua energia alla ricerca di risultati e soluzioni, che contribuiscano a garantire, sotto il profilo della sicurezza, condizioni migliori per la popolazione della Calabria". Il generale Centore, da parte sua, ha assicurato "la convinta prosecuzione dell'attività di tutti i reparti dipendenti sulle linee di azione indicate, garantendo il massimo impegno e professionalità del personale della Regione Calabria, finalizzati anche ad assicurare alla popolazione, in maggior misura, una condizione di tranquillità, serenità e sicurezza". Il comandante Barraco ha incontrato, anche, le autorità istituzionali del capoluogo, le quali hanno espresso "il proprio personale apprezzamento per i risultati conseguiti dall'Arma in ambito regionale, formulando all'alto ufficiale gli auguri di un proficuo lavoro". Ritornando a Messina, sede del Comando interregionale, il generale Barraco "si è voluto recare personalmente a Locri per 'esaminare sul terreno' le diverse ipotesi infrastrutturali per il Reparto territoriale di recente istituzione per giungere, nel più breve tempo possibile, alla necessaria e non più procrastinabile soluzione della problematica"

Brevi di cronaca da Longobucco

11/10 A Longobucco due operai stranieri di nazionalita' romena, H.M., di 41 anni, e V.V., di 31, domiciliati entrambi a Mirto-Crosia, sono stati arrestati dai carabinieri e dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato per non aver rispettato il decreto di espulsione emesso nei loro confronti dal Prefetto di Cosenza. I due stranieri sono stati accompagnati nel carcere di Rossano.

Condannato per corruzione l’ex presidente della Provincia di Crotone

10/10 Il Tribunale di Crotone ha condannato l'ex presidente della Provincia di Crotone, Carmine Talarico, e l'imprenditore Donato De Pietro, editore di un'emittente televisiva locale, alla pena di 3 anni e 8 mesi di reclusione ciascuno perché ritenuti responsabili dei reati di corruzione aggravata e truffa. Sia Talarico che De Pietro sono stati invece assolti dall' accuso di falso dal Tribunale composto da Maria Luisa Minggrone, presidente, Gloria Gori e Maria Teresa Di Girolamo, a latere. Il fatto preso in esame nel processo riguarda l'acquisto di un immobile, avvenuto nel 1998, di proprietà di una società di cui, di fatto, era titolare l'imprenditore Donato Di Pietro, da parte della Provincia quando l'ente era presieduto da Carmine Talarico alla guida di un'amministrazione di centrosinistra. L'ipotesi accusatoria contestata è che la compravendita avrebbe consentito a Talarico di ottenere una somma complessiva di 100 milioni di lire che gli sarebbe poi servita per l'acquisto di un appartamento. Il Tribunale ha inoltre condannato il dirigente dell'istituto scolastico ospitato nell'edificio al centro del versamento della tangente, Aldo Santopietro a 8 mesi di reclusione per falso; l'architetto Gaetano Cerminara a 1 anno di reclusione per falso; il funzionario della Provincia Antonio Leone a 2 anni e 6 mesi di reclusione per truffa e falso. E' stato invece assolto Paolo Polimeni, uomo di fiducia dell'editore televisivo. Il Tribunale ha condannato De Pietro, Talarico e Leone a risarcire alla Provincia il danno da quantificare in sede civile. I difensori degli imputati hanno già preannunciato appello. Il 16 novembre dello scorso anno, il pubblico ministero Pier Paolo Bruni, nella sua requisitoria, aveva chiesto per l'ex presidente della Provincia di Crotone, Carmine Talarico, e per l'imprenditore Donato De Pietro la condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione.

L’Italia si riscopre legata alla famiglia. La domenica tutti insieme a pranzo

10/10 Il pranzo o la cena in famiglia è ancora un'abitudine della domenica nel nostro paese. E' un appuntamento a cui non manca ben il 94,9% delle famiglie, secondo un'indagine dell'Istat sulle parentele e sulle reti di solidarietà, realizzata nel 2003. Rispetto al 1998, è anche aumentata la percentuale di famiglie in cui solo alcuni componenti pranzano o cenano assieme, era l'8,7% contro l'11,4% nel 2003. L'Istat conferma alcune delle tendenze già in atto. Fra queste, che diminuisce il numero medio dei fratelli (da 2,4 a 1,9) anche la frequenza fra di loro è assidua; che i genitori restano un punto di riferimento anche quando escono di casa; che i nonni continuano ad occuparsi dei nipoti (sono 6 milioni e 600 mila). Stabile anche la consuetudine a farsi regali in famiglia. Ecco, in dettaglio, alcuni dati del rapporto dell'Istat.
Cala numero dei fratelli.
Il numero medio è sceso da 2,4 a 1,9. Ha fratelli l'88,2% delle persone del Sud, l'88% delle isole, il 79,3% del Nord-Ovest, l'81,1% del Centro e l'81,6% del Nord-Est. Se non vivono insieme, è assidua la frequentazione: nel 55,3% dei casi si vedono una volta la settimana.
figli-genitori, conviventi e contatti frequenti.
Il 51,8% che ha una madre abita insieme a lei mentre il 55,1% che ha il padre abita con lui. Il 47,1% delle persone tra i 25 e i 34 anni vive ancora con la madre e il 45% insieme al padre. Anche quando i figli vanno fuori casa, i genitori restano un punto di riferimento. Le persone che hanno la madre che vive nello stesso caseggiato sono il 5,5%; l'11,9% ha la madre che abita entro un chilometro e l'11,2% nel comune. Rispetto al padre si ha il 4,8%, il 10,5% e l'11%. Anche i contatti telefonici sono frequenti: il 77,6% sente la madre almeno una volta a settimana mentre il padre il 73,7%. I genitori che vivono insieme ai figli sono il 70,2% (circa 22 milioni e 100 individui). I contatti con figli non coabitanti rimangono assidui: l'88,7% delle madri e l'85,4% dei padri vede i figli almeno una volta la settimana; l'81,3% delle madri e il 79,9% dei padri lo sente almeno una volta la settimana.
Undici milioni e 500 mila nonni.
Numero immutato rispetto al 1998. Le nonne sono il 37,5% contro il 28,4% dei nonni. Sono più presenti nel mezzogiorno e al centro (35%), in particolare in Basilicata (40,4%)e Molise (40,1%); in Sardegna, quota minima (30,5%). Il numero medio dei nipoti è di 3,3; il 2,1 in Liguria, il 5 in Calabria. Solo il 7% vive con i nipoti. Fra coloro che non vi abitano, il 42,4% vede i nipoti ogni giorno e il 38,5% una o più volte a settimana. I nonni che si prendono cura dei nipoti sono 6 milioni e 600 mila; il 14,4% non se ne occupa mai. Per quanto riguarda i nipoti, le persone fino a 69 anni che hanno nonni viventi sono circa 20 milioni e 10 mila, pari al 40,5% (erano 38,5% nel 1998).
Pranzo e cena domenicali a casa.
E' un'abitudine per il 94,9% delle famiglie italiane con almeno due componenti. Non pranzano né cenano insieme la domenica solo il 3,2% delle coppie con figli, il 4,5% dei nuclei con due e il 6,2% delle coppie senza figli.
Scambio di regalo (non monetario) resta consuetudine.
Si usa nel 78,8% delle famiglie. Percentuale stabile rispetto al 1998 (era il 79,5%). La presenza dei figli tende a favorire lo scambio di doni. I regali vengono scambiati soprattutto in occasione dei compleanni e del Natale (70,9%). L'abitudine è più diffusa nel centro-nord (oltre l'80%).

Sequestrato un altro ecomostro a Praia a Mare

10/10 ''Oltre al brutto casermone di Fiuzzi, il sostituto procuratore della Repubblica di Paola, Domenico Fiordalisi, nei giorni scorsi, ha fatto apporre i sigilli ad un'altra mega struttura alberghiera in corso di realizzazione in localita' Foresta di Praia a Mare''. A sostenerlo e' l'ufficio stampa dell'Associazione ambientalista Vas. ''L'operazione denominata 'Ecomostro 2' - prosegue la nota - e' stata portata a termine grazie a certosine indagini della Compagnia dei carabinieri di Scalea, guidata dal cap. Mauro Fogliari, unitamente alla sezione di polizia giudiziaria ambientale della Procura di Paola diretta dal maresciallo Orlando Calvano. Ed ora, anche su questo nuovo scempio ambientale l'Associazione Verdi Ambiente e Societa' Onlus chiedera' al Gip Alfredo Cosenza, tramite i propri legali di fiducia, di poter intervenire nel procedimento penale e costituirsi parte civile nel futuro processo''. ''Abbiamo deciso di intervenire anche in questo procedimento costituendoci parte civile - ha sostenuto Emilio Quintieri, responsabile del Nucleo di vigilanza ambientale dei Vas della Calabria - poiche' non v'e' alcun dubbio sul fatto che oggi, a fronte di una normativa chiara ed inequivocabile vigente in materia di abusivismo edilizio, ci sia una gravissima situazione di impasse. Il fenomeno dell'abusivismo, sebbene rallentato, non s'e' fermato; inoltre non si procede con la necessaria e dovuta tempestivita' nei confronti degli abusi insanabili e soprattutto non vengono attuate le misure repressive immediate per bloccare i nuovi lavori illeciti in fase iniziale in particolare modo nelle aree protette dalla Legge come nel caso di Praia a Mare''

I trattori su Campora: protestano gli agricoltori

10/10 La Coldiretti ha organizzato per mercoledì 11, a Campora San Giovanni, una manifestazione di imprenditori agricoli con i propri mezzi, per protestare contro il "mancato rispetto da parte del Consorzio di Bonifica della Piana di Sant'Eufemia degli accordi presi con gli imprenditori agricoli di Campora San Giovanni". Accordo, è scritto in una comunicazione al Prefetto di Cosenza, raggiunto "alla presenza dell'assessore regionale all'Agricoltura, Mario Pirillo e dei dirigenti della Federazione Provinciale Coldiretti di Cosenza" e che riguarda "l'avvio del nuovo sistema irriguo, ed in modo particolare dell'effettuazione di prove tecniche da concordare che non sono state eseguite". Gli agricoltori, è scritto nella nota inviata al Prefetto, "si raduneranno con i loro agricoli davanti alla sezione Coldiretti di Campora per dare vita ad una manifestazione che potrebbe causare il blocco della strada statale e della linea ferroviaria".

I lavoratori del Parco della Sila occupano la 107

10/10 Un gruppo di trenta lavoratori dei progetti del parco della Sila hanno occupato la strada statale 107, nei pressi di San Giovanni in Fiore. I lavoratori protestano contro la situazione e per chiedere garanzie per il loro futuro occupazionale. Per controllare la situazione dell'ordine pubblico sono intervenuti i carabinieri e gli agenti della polizia stradale. Il personale della Polstrada di Cosenza sta provvedendo all'assistenza degli automobilisti che vengono indirizzati per strade alternative.

A Paterno sequestrati beni per 250.000 euro

10/10 Beni per circa 250.000 euro sono stati sequestrati dagli agenti della questura di Cosenza in collaborazione col Gico della Guardia di Finanza di Catanzaro, in base alla normativa antimafia, a Paolo Cozza, 24 anni, sorvegliato speciale, residente a Paterno Calabro, in provincia di Cosenza. Il sequestro riguarda il supermercato "King Market", e le relative pertinenze aziendali, due terreni intestati a familiari ma di fatto riconducibili ai proventi illeciti delle attivita' del ventiquattrenne. L'uomo - secondo quanto afferma una nota degli ambienti investigativi - risulta inserito nell'organizzazione criminale operante nel cosentino. L'organizzazione - da quanto e' emerso - sarebbe dedita alla commissione dei delitti di estorsione, usura, riciclaggio e truffa. Nel 2004, unitamente ad altre 41 persone, Cozza era stato raggiunto da ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere, nell'ambito dell'operazione "Twister", per associazione mafiosa e altro. L'uomo e' indicato come soggetto vicino ai maggiori esponenti dei gruppi mafiosi operanti nel cosentino, con riferimento alla famiglia Chirillo di Paterno Calabro. Cozza, infatti, avrebbe concorso, attraverso la disponibilita' incondizionata, all'intestazione dei beni ed attivita' dei Chirillo, agendo in modo determinante per il raggiungimento dei fini illeciti perseguiti dall'associazione, atteso il ruolo di "contabile" ricoperto all'epoca dallo stesso Chirillo. Le indagini investigative patrimoniali condotte dall'Ufficio Misure di Prevenzione della Polizia, insieme al Gico di Catanzaro, hanno consentito di accettare, inoltre, la totale mancanza di dichiarazioni di reddito fino al 2002 e che, a fronte dell'assenza di fonti ufficiali di reddito in capo al Cozza, questi aveva investito, per dare inizio all'attivita' del supermercato, la cospicua somma di oltre 130.000,00 Euro. Le medesime indagini, rivolte nei confronti dei familiari, hanno altresi' accertato sperequazione di redditi e contestuali acquisti di cespiti immobiliari, con riferimento allo stesso periodo storico, dal 2002 in poi. I beni sottoposti a sequestro sono stati affidati ad amministrazione giudiziale.

Presidente Oliverio “Un fatto positivo la falegnameria nel carcere di Rossano”

10/10 La Giunta Provinciale di Cosenza ha già deliberato un primo importo di 70.000 euro, per l'acquisto di banchi, altre suppellettili ed attrezzature scolastiche, cui seguiranno ulteriori commesse per forniture o recupero di suppellettili che saranno utilizzati nel laboratorio di falegnameria inaugurato ieri nella casa circondariale di Rossano. Piena soddisfazione ha espresso in merito il Presidente della Provincia, Gerardo Mario Oliverio per l'attivazione ed il funzionamento del laboratorio artigianale nella Casa Circondariale della cittadina ionica. "Si tratta dell'adozione di un'iniziativa di alto valore sociale - ha detto Oliverio - utile alla migliore occupazione lavorativa della popolazione detenuta per agevolarne l'inserimento interno e dare loro l'opportunità di acquisire una forma di apprendimento che possa, un domani, anche diventare un mestiere ed agevolare l'inserimento nel mondo del lavoro". Anche l'Assessore Provinciale all'Edilizia Scolastica Oreste Morcavallo si è dichiarato ampiamente soddisfatto. "La concreta valorizzazione di energie - ha detto Morcavallo - che mirano all'ottimizzazione del tempo libero, producendo utilmente gli arredi ed appropriandosi di un'attività, non può che rendere migliore la condizione generale di vivibilità delle Case Circondariali e sono convinto che possa aiutare, chi si trova a dover scontare una pena a proiettarsi in maniera più serena verso la direzione del recupero e del reintegro sociale".

Corigliano/Di Iacovo incontra la RSU del Comune

10/10 L'assessore al Personale del Comune di Corigliano, Benedetto Di Iacovo, ha incontrato i componenti della Rsu dell'Ente. ''L'assessore - e' scritto in una nota dell'ufficio stampa del Comune - ha illustrato il programma del Comune per rendere piu' efficiente l'amministrazione cittadina. Ha quindi comunicato l'intento del comune di addivenire alla soluzione dei problemi del personale dipendente. L'Amministrazione presentera', in sede di contrattazione decentrata, una proposta di rideterminazione dell'organico per un migliore assetto amministrativo. Il riassetto dovra' prevedere una riorganizzazione dei Settori mediante accorpamento per aree omogenee; la costituzione dell'Ufficio Europa per la Progettazione Europea, la formazione di una squadra di pronto intervento che assicuri interventi di manutenzione e il riassetto del settore finanziario con la riorganizzazione dell'Ufficio Tributi per il controllo delle entrate''. ''Le Rsu - prosegue la nota - hanno chiesto copia delle previsioni di Bilancio dell'anno 2005, corredata dagli stanziamenti definitivi del rendiconto di gestione 2005 e l'impegno dell'Amministrazione di farsi promotrice presso la Regione Calabria di una richiesta di risorse economiche che consenta la stabilizzazione ad orario intero di tutti i lavoratori ex Lsu ed Lpu. L'Assessore, infine, ha invitato le Rsu ad eleggere il coordinatore del sindacato e il responsabile alla sicurezza''.

Piste abusive sequestrate a Fuscaldo

10/10 Durante una operazione di controllo del territorio gli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Cinquemiglia e Fuscaldo hanno posto sotto sequestro tre piste carrabili rinvenute nelle località Cozzo Spennato-La Ventosa ricadenti nel comune di Fuscaldo. Le piste di una lunghezza complessiva di 1400 ml situate all’interno della Foresta Regionale di Cinquemiglia, sono state realizzate senza le dovute autorizzazioni ed all’interno di una zona sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale Il sequestro è stato eseguito perché sussisteva il pericolo di alterazioni o modificazioni dello stato dei luoghi e per la conservazione delle fonti di prova. A seguito di tale operazioni un uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria competente. Il tutto è stato coordinato dal Cordinamento distrettuale di Paola del Corpo Forestale dello Stato ce continua nell’operazione di monitoraggio del territorio tirrenico.

Un bando per il patto territoriale per l’ex Marlane

10/10 Il Patto territoriale Alto Tirreno cosentino, definira' in tempi rapidi un bando i cui contenuti discendono dalle precedenti intese, con l' obiettivo di deindustrializzare il sito di Praia a Mare ex Marlane e di ricollocare in attivita' le cento unita' lavorative in tempi comunque compatibili con gli ammortizzatori sociali. E' quanto e' emerso dall' incontro che si e' svolto ieri presso la sede del Ministero dello sviluppo economico. Alla riunione, preseduta dal vice ministro, Sergio D'Antoni, hanno partecipato Gianfranco Borghini, un rappresentante della societa' Marzotto Spa, l' assessore Tripodi in rappresentanza della Regione Calabria, l' assessore Laudadio in rappresentanza della Provincia di Cosenza, mentre per i Comuni di Praia a Mare e di Belvedere Marittimo, i sindaci Biagio Pratico' e Mauro D' Aprile. Hanno partecipato anche Salvatore Paolino, in qualita' di presidente del patto territoriale Alto Tirreno cosentino, e le organizzazioni sindacali nazionale, regionali e territoriali di categoria, accompagnati dalle Rsu.

Brevi di cronaca da Cassano, Rossano

10/10 A Cassano Jonio, personale della locale Tenenza ha tratto in arresto un pregiudicato, per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. A Rossano i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno arrestato un pregiudicato, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, per aver violato le prescrizioni impostogli.

Risolto il giallo della donna morta in spiaggia: era una inglese. Probabile suicidio

09/10 Ha un nome e anche una nazionalità la donna il cui cadavere è stato trovato ieri mattina sulla spiaggia di Marina di Gioiosa Jonica, in Calabria. Si chiamava Helen Elwell, inglese, di 54 anni, e nella cittadina della Locride tornava spesso per brevi periodi di vacanza. Il mistero dell'identità della donna, dai tratti apparsi subito poco mediterranei (in un primo tempo si era ipotizzato che si si trattasse di un'immigrata dell'Est), è stato sciolto in mattinata. Altri elementi per tentare di decifrare la dinamica della morte sono giunti dall'autopsia svolta dal medico legale Massimo Rizzo. L'esame autoptico effettuato nell'obitorio dell'ospedale di Locri, non ha chiarito le cause del decesso, ma ha portato ad escludere che la donna sia stata uccisa. L'unica possibilità che non può ancora scartata del tutto è che Helen Elwell possa essere stata soffocata, ma è un'ipotesi che viene considerata remota. I nodi residui, secondo quanto si è appreso, saranno sciolti con l'esito dell'esame tossicologico. Tutto lascia credere, infatti, che la donna possa avere assunto farmaci o sostanze alcoliche e, dopo essersi spogliata, si sia gettata in mare, perdendo subito i sensi ed annegando. L'ipotesi del suicidio privilegiata subito dagli inquirenti, tra l'altro, troverebbe un fondamento anche nella personalità della donna. Helen Elwell, infatti, non era stata sposata con una persona di Marina di Gioiosa Jonica. In realtà la donna era stata sposata due volte con persone della sua stessa nazionalità e si era successivamente separata. Conduceva una vita travagliata e tornava spesso a Marina di Gioiosa Jonica, paese al quale si era affezionata dopo esserci stata in vacanza. Ultimamente era arrivata nel centro della Locride il 25 settembre prendendo alloggio nella stessa casa che utilizzava sempre durante i suoi soggiorni in Calabria. Il corpo senza vita e completamente nudo della donna era stato trovato ieri mattina sulla battigia. Aveva le unghie laccate, il fisico ben curato così come anche i capelli. All'anulare destro portava una fede e al collo una catenina d'oro. Proprio il particolare della fede aveva fatto pensare a una donna dell'Est. Nessun segno di violenza era stato rilevato nell'immediatezza. Perfino l'espressione del viso appariva quasi serena

Sequestrato il tratto di Crati dove ci fu la moria di pesci

09/10 E' stato posto sotto sequestro probatorio, su disposizione della magistratura, il tratto del fiume Crati, lungo circa 25 chilometri, che va dalla diga di Tarsia fino alla foce del corso d'acqua. Il provvedimento, emesso congiuntamente dalle Procure della Repubblica di Castrovillari e di Rossano, ciascuna per il proprio territorio, è stato eseguito dal personale dell' Ufficio circondariale Marittimo di Corigliano Calabro e della Polizia provinciale di Cosenza. Il decreto di sequestro, emesso dai procuratori della Repubblica di Castrovillari e di Rossano, Agostino Rizzo e Dario Granieri, è scaturito dalle indagini che hanno portato alla scoperta di una consistente moria di pesci nel fiume, le cui cause sono ancora in fase di accertamento. E' stata anche constatata la presenza, lungo l' argine del fiume, di rifiuti pericolosi tra i quali carcasse di autoveicoli, pneumatici, pannelli di amianto, materiale inerte. Le indagini hanno portato anche all'accertamento di un tasso di inquinamento del fiume Crati dovuto a una quantità, di gran lunga superiore rispetto ai limiti consentiti, di coliformi e streptcocchi. "La situazione emergente dalle indagini di polizia giudiziaria e dai rilievi fotografici - è scritto nel decreto di sequestro probatorio - evidenzia una situazione di degrado ambientale attuale e potenziale le cui cause sono ancora in via di accertamento e che destano allarme per la salute pubblica tale da rendere necessario il sequestro probatorio dei 25 chilometri di fiume"

Rossano/Laboratorio di falegnameria nel carcere

09/10 E' stato inaugurato, nel carcere di Rossano, alla presenza del sottosegretario di Stato alla Giustizia, Luigi Manconi, un laboratorio di falegnameria. La realizzazione del modernissimo laboratorio industriale consentirà ai detenuti di apprendere le competenze richieste nel libero mercato del lavoro. Il progetto, si inserisce in un ampio contesto regionale ed è finalizzato ad incrementare le attività lavorative presenti all'interno degli istituti penitenziari, offrendo nel contempo una opportunità concreta di autosostentamento secondo i criteri del vivere sociale, in modo da consentire il rientro dei detenuti nel tessuto sociale, al termine della pena. Il laboratorio sarà gestito dal consorzio Magna Grecia sotto forma di cooperativa. I detenuti verranno assunti come dipendenti e realizzeranno manufatti per arredo di interni ed esterni, che verranno regolarmente commercializzati.

Brevi di cronaca da Cassano, San Demetrio, Longobucco

09/10 A Cassano Damiano Vincenzi, 33 anni del luogo, sorvegliato speciale, e' stato arrestato dai carabinieri della Tenenza di Cassano per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. L'uomo, a seguito di un controllo e di una successiva perquisizione domiciliare, e' andato in escandescenza scagliandosi contro i militari tentando di colpirli con calci e pugni. Damiano Vincenzi, dopo le formalita', e' stato associato al carcere di Castrovillari. A San Demetrio Corone un uomo ha scavalcato la recinzione della caserma dei carabinieri e si è introdotto, in stato di ubriachezza, nella struttura dove è stato bloccato dai militari di guardia. Si tratta di un cittadino albanese Rifat Mane, di 41 anni, è stato arrestato con l' accusa di introduzione clandestina in luogo militare. Sottoposto ad interrogatorio, secondo quanto riferito dai carabinieri, l' uomo non ha saputo spiegare i motivi del suo gesto. Rifat è stato scarcerato, in attesa di giudizio, su disposizione del sostituto procuratore di turno del Tribunale di Rossano. A Longobucco i militari della locale stazione, in collaborazione con il personale del Corpo Forestale, hanno arrestato un cittadino rumeno per non aver ottemperato al decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Cosenza.

Cadavere di una donna scoperto sulla spiaggia di Marina di Gioiosa

08/10 Il cadavere completamente nudo di una donna sulla battigia. Nessun segno di violenza, nessuna ferita da arma da fuoco o da taglio, nessuna ecchimosi sul collo. L'espressione del viso non tirata, quasi serena. Ma chi è quella donna trovata senza vita sulla spiaggia a Marina di Gioiosa Jonica, nella Locride. E soprattutto cosa è stato a provocarne la morte? E' un bel grattacapo quello che da stamattina sono chiamati a risolvere i magistrati della Procura della Repubblica di Locri e gli investigatori del Commissariato di Polizia di Siderno. Nessuno sa nulla di quella donna trovata sulla spiaggia, nessuno se la ricorda, nessuno l'ha mai vista. Quel corpo nudo sembra essersi materializzato dal nulla. Ma a portarlo sulla battigia non è stato certo il mare. Qualcuno lo ha lasciato lì volutamente con lo scopo, tra l'altro, di ritardarne il più possibile il ritrovamento. La spiaggia a Marina di Gioiosa Jonica, infatti, è lunga e dalla strada la battigia non è visibile. In questi giorni poi in cui il tempo si è messo al brutto, e la temperatura si è ridotta, l'arenile non è molto frequentato. Chi ha lasciato quel corpo sulla spiaggia non aveva fatto i conti, però, con i pescatori che frequentano la zona. Alcuni, passando stamattina sottocosta nella zona con la loro imbarcazione, hanno visto quel corpo ed hanno avvertito la Polizia. E da quel momento è cominciato il giallo. Quello di cui gli investigatori si dicono certi è che la sconosciuta trovata morta è originaria dell'est europeo. I suoi caratteri somatici, infatti, sono, in questo senso, inconfondibili. Il dirigente del Commissariato di Siderno, Rocco Romeo, ha confermato inoltre che anche un esame esterno più approfondito del corpo della donna non ha portato alla scoperta di segni di violenza. L'ipotesi più verosimile, dunque, è che la sconosciuta non sia stata uccisa, ma sia morta per una causa che potrebbe essere naturale o indotta. L'overdose di sostanze stupefacenti potrebbe essere una spiegazione. Ma in questo senso non c'é, ancora, alcuna certezza. A fornire i necessari chiarimenti sulle cause del decesso sarà l'autopsia che sarà fatta domattina nell'obitorio dell'ospedale di Locri. Ma questo non servirà a risolvere il giallo. Il dato più importante, infatti, è sapere l'identità della vittima. Un accertamento che, al momento, appare estremamente difficile. La vittima, inoltre, non appartiene agli ambienti degli immigrati che vivono in condizioni disagiate. Aveva le unghie laccate, il corpo ed i capelli ben curati. Portava una fede all'anulare destro ed una catenina d'oro al collo. C'é da capire se sia morta nel luogo in cui è stato trovato il cadavere o se il decesso sia accaduto altrove ed il corpo portato sull'arenile al fine di depistare le indagini. Tanti interrogativi che attendono una risposta che non è detto, però, possa arrivare a breve

Prodi in Calabria per omaggiare Fortugno, ma la ndrangheta alza il tiro

08/10 Romano Prodi arriva in Calabria domani pomeriggio per rendere omaggio alla memoria di Francesco Fortugno, il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria ucciso a Locri il 16 ottobre dello scorso anno. Il Presidente del Consiglio visitera' la tomba di Fortugno e presenziera' alla cerimonia d'intitolazione allo stesso Fortugno del pronto soccorso dell'ospedale di Locri. Un gesto di alto significato simbolico, quello di Prodi, per onorare il sacrificio di un esponente politico, dirigente regionale della Margherita, caduto proprio per il suo impegno contro il malaffare politico e contro le ingerenze delle cosche della 'ndrangheta soprattutto nel mondo della sanita'. La visita di Prodi in Calabria, che in serata inoltre sara' a Catanzaro per inaugurare, insieme al senatore a vita Giulio Andreotti ed al presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, una mostra fotografica su Alcide De Gasperi, cade in un momento difficile per la situazione dell'ordine pubblico in Calabria. La 'ndrangheta, infatti, sta alzando il tiro, uccidendo e seminando il terrore anche tra i cittadini inermi. Lo dimostra quanto accaduto ieri sera a Mileto, nel vibonese, dove un killer che indossava un casco da motociclista ha fatto irruzione in un salone da barba affollato di clienti ed ubicato nel centro del paese ed ha ucciso con due colpi di pistola al cuore Michele Tavella, di 26 anni, con precedenti penali. Nell'agguato sono rimasti feriti il contitolare del salone ed un altro cliente. Ma c'e' mancato poco che l'episodio si trasformasse in una strage. Stamattina il terrore si e' nuovamente materializzato a Rosarno, nella Piana di Gioia Tauro, dove in un agguato e' stato ucciso un sorvegliato speciale, Domenico Sabatino, di 34 anni, presunto affiliato alla cosca Pesce-Bellocco. Sabatino e' stato freddato con alcuni colpi di pistola mentre era alla guida di un'auto-scooter, che utilizzava per i suoi spostamenti non potendo guidare autovetture normali dopo che gli era stata ritirata la patente. Anche questa volta un agguato in pieno centro davanti a decine di persone, nessuna delle quali, pero', ha detto agli investigatori di avere visto o sentito nulla. Prodi arriva in Calabria, inoltre, nel pieno delle polemiche sollevate dai parenti di alcune vittime di omicidi di mafia nella Locride, con in testa Liliana Esposito, mamma di Massimiliano Carbone, e Mario Congiusta, padre di Gianluca, che lamentano uno scarso impegno sul piano investigativo. Impressione gia' smentita ieri sera dal presidente Loiero, che ha assicurato, tra l'altro, l'impegno del ministro della Giustizia, Clemente Mastella, per colmare i vuoti che si registrano nell'organico dei magistrati della Procura della Repubblica di Locri. Ai parenti delle vittime degli omicidi ha risposto oggi anche il prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena, secondo il quale ''le pressioni e le sollecitazioni al fine di individuare i colpevoli degli omicidi che accadono in Calabria, ed in particolare nella Locride, non servono perche' l'impegno della magistratura e delle forze di polizia e' massimo e non c'e' mai stata, in questo senso, alcuna pausa o calo di attenzione'''.

Incidente mortale a San Giovanni in Fiore

08/10 Un commerciante, Salvatore Lo Petrone, di 26 anni, e' morto in un incidente stradale accaduto la scorsa notte a San Giovanni in Fiore. L'incidente e' accaduto in localita' Palla Palla. Lo Petrone, che era alla guida di un'Alfa 156 ed era solo in auto, ha perso, a causa presumibilmente della velocita' sostenuta, il controllo della vettura, che e' andata a schiantarsi contro un muro. La morte del commerciante e' stata istantanea. I rilievi sul luogo dell'incidente sono stati fatti dai carabinieri.

De Sena “Massima attenzione su tutti gli omicidi”

08/10 ''Su tutti gli omicidi che accadono in Calabria, a prescindere dal ruolo e dalla personalita' delle vittime, l'attenzione della magistratura e delle forze di polizia e' massima e costante''. Lo ha detto all'Ansa il prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena, presidente della Conferenza delle autorita' di pubblica sicurezza della Calabria, facendo riferimento agli interventi con cui nei giorni scorsi i parenti delle vittime di alcuni omicidi accaduti nella Locride hanno lamentato uno scarso impegno sul piano investigativo. ''Ci sono episodi gravissimi - ha aggiunto De Sena - come quello accaduto ieri in una salone da barba a Mileto, nel vibonese, che mettono a repentaglio l'incolumita' di persone del tutto estranee al possibile movente degli stessi delitti. Ma tutti gli omicidi, chiunque ne sia vittima, sono gravi e da valutare con estrema attenzione. Non si puo' sostenere, pero', che ci sono omicidi sui quali l'attezione della magistratura e delle forze dell'ordine e' piu' attenuata rispetto ad altri. Vero e', piuttosto, che le indagini su tutti gli omicidi sono estremamente complesse. Ma le pressioni e le sollecitazioni non servono perche' l'impegno per individuare i colpevoli e' massimo a tutti i livelli e non c'e' mai stata, in questo senso, alcuna pausa o calo di attenzione''

Agguato dal barbiere a Mileto: Pochi gli indizi

08/10 Sono state sentite dai carabinieri, ma il loro contributo alle indagini sarebbe stato pressoche' nullo, le due persone, Domenico Ciccia, di 28 anni, e Diego Danizio, di 31, rimaste ferite nell'agguato fatto ieri sera a Mileto nel quale e' stato ucciso Michele Tavella, di 26 anni, con precedenti penali. Ciccia e' contitolare del salone da barba in cui e' avvenuto l'omicidio e, nel momento dell'agguato, stava facendo la barba a Tavella. Danizio, invece, era seduto poco distante ed era in attesa anche lui di farsi la barba. Sono stati feriti entrambi alle gambe, e sono tuttora ricoverati nel reparto di chirurgia d'urgenza dell'ospedale di Vibo Valentia, perche' trovatisi casualmente lungo la direttrice dei colpi sparati dall'assassino, che ha fatto irruzione nel salone indossando un casco da motociclista. Contro Tavella sono stati sparati, complessivamente, cinque colpi con una pistola calibro nove, due dei quali hanno raggiunto la vittima al torace. Il giovane, intuendo quanto stava accadendo, ha fatto appena in tempo ad alzarsi dalla sedia, ma e' morto prima di riuscire a guadagnare l'uscita del salone. L'assassino ha poi raggiunto fuori dal salone la moto di grossa cilindrata, condotta da un complice, anch'egli mascherato con un casco, con la quale era giunto sul posto e si e' allontanato. Pochi, dunque, gli indizi in possesso dei carabinieri per risalire all'identita' dei due assassini. Domani il cadavere di Tavella sara' sottoposto ad autopsia nell'obitorio dell'ospedale di Vibo Valentia. Per quanto riguarda il movente dell'agguato, dalle indagini prende sempre piu' corpo l'ipotesi che l'omicidio sia da collegare ad un regolamento di conti negli ambienti della criminalita' del Vibonese.

Brevi di cronaca da San Giovanni, Corigliano, Mangone

08/10 A San Giovanni in Fiore i carabinieri hanno arrestato un giovane, Roberto De Simone, di 27 anni, con l'accusa di detenzione illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. De Simone, che ha precedenti specifici, e' stato sorpreso dai militari mentre cedeva una dose di hascisc ad una persona che e' riuscita ad allontanarsi. Sottoposto a perquisizione, De Simone e' stato trovato in possesso di altri otto grammi di hascisc e di 750 euro in contanti, provento, secondo i carabinieri, dell'attivita' di spaccio di droga. L'arrestato e' stato portato nel carcere di Cosenza. Sempre a San Giovanni in Fiore cinque persone sono state denunciate in stato di liberta' dai carabinieri con l'accusa di avere gestito un discarica abusiva di rifiuti solidi. Nella discarica i militari hanno trovato carcasse di autovetture, batterie ed un consistente quantitativo di olio per motore. L'area sulla quale era stata realizzata la discarica abusiva e' stata posta sotto sequestro. A Corigliano Calabro, il personale del locale nucleo operativo e radiomobile ha arrestato quattro persone, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A Mangone i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato due persone, per furto di legna.

Agguato nel reggino ucciso un sorvegliato speciale

08/10 Un sorvegliato speciale, Domenico Sabatino, di 34 anni, e' stato ucciso stamattina in un agguato nel centro di Rosarno, nella piana di Gioia Tauro. Sabatino, nel momento dell'agguato, stava percorrendo alla guida di un'auto-scooter, che utilizzava per i suoi spostamenti non potendo guidare automobili normali dopo il ritiro della patente da parte dell'autorita' della pubblica sicurezza, la strada principale di Rosarno. Due persone, non e' stato ancora accertato se appostate lungo la strada o a bordo di un'automobile, gli hanno sparato numerosi colpi di pistola. Il pregiudicato, che era solo in auto, e' morto all'istante. Sull'omicidio hanno avviato indagini i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria. Secondo quanto e' stato riferito dagli investigatori, Sabatino era considerato organico alla cosca Pesce di Rosarno ed era stato coinvolto in passato in episodi di spaccio di droga. Ed e' proprio negli ambienti degli spacciatori di sostanze stupefacenti che potrebbe essere maturato il movente dell'omicidio. Le indagini sono dirette dalla Procura della Repubblica di Palmi. Con quello di Sabatino, salgono a due gli omicidi accaduti nel giro di 12 ore in Calabria dopo l'assassinio ieri sera a Mileto, nel Vibonese, di Michele Tavella, di 26 anni, ucciso in un salone da barba nel centro del paese.

Agguato mafioso a Mileto: ucciso un pregiudicato in una sala da barba

07/10 Indossava un casco da motociclista l'uomo che stasera a Mileto, nel Vibonese, ha fatto irruzione in un sala da barba uccidendo con alcuni colpi di pistola Michele Tavella, di 26 anni, con precedenti penali. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, l'assassino ha sparato cinque colpi con una pistola calibro 7.65, due dei quali hanno raggiunto al torace Tavella, che e' morto all'istante. Nel momento dell'agguato Tavella si stava facendo la barba. Domenico Ciccia, di 28 anni, contitolare del salone, e' stato ferito da uno dei colpi sparati contro Tavella proprio perche' stava facendo la barba al giovane e si trovava, dunque, vicino a lui. L'altro ferito, Diego Danizio, di 31 anni, era seduto, invece, poco distante, in attesa anche lui di radersi, e si e' trovato casualmente lungo la direttrice dei colpi sparati contro Tavella. I sanitari dell'ospedale di Vibo Valentia, dove sono stati portati i due feriti, hanno confermato comunque, che le condizioni di Ciccia e Danizio non destano preoccupazioni. L'azione del killer che ha fatto irruzione nel salone da barba e' stata rapidissima: sceso dalla moto di grossa cilindrata, condotta da un complice, con la quale e' giunto sul posto, gli sono bastati pochi secondi per entrare nel locale, individuare la vittima predestinata e sparare in rapida successione i colpi che hanno provocato la morte istantanea di Tavella, dandosi poi alla fuga a bordo della stessa moto con cui era arrivato davanti al locale, ubicato in piazza Italia, nel centro del paese. Michele Tavella, comunque, era da tempo nel mirino di qualcuno che voleva la sua morte. Nel dicembre scorso era sfuggito ad un altro agguato accaduto a San Giovanni, frazione di Mileto, il centro in cui e' avvenuto l'omicidio di stasera. In quel caso Tavella se l'era cavata con qualche ferita non grave per la quale aveva anche rifiutato il ricovero in ospedale. Nello scorso mese di febbraio, inoltre, Tavella era stato arrestato dalla Squadra mobile di Vibo Valentia con l'accusa di porto abusivo di armi. Secondo i carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia, che stanno svolgendo le indagini sotto le direttive del procuratore della Repubblica, Alfredo Laudonio, causa scatenante dell'omicidio potrebbe essere stato un regolamento di conti negli ambienti della criminalita'. Tavella avrebbe pagato per uno ''sgarro'' commesso contro qualcuno che lo aveva da tempo preso di mira e che stasera, assoldando i killer che hanno teso l'agguato al giovane, ha messo in atto definitivamente il suo proposito omicida

Gratteri chiede per il processo Atlantide condanne per 321 anni

07/10 Condanne per complessivi 321 anni di carcere sono state chieste dal pubblico ministero, Nicola Gratteri, nei confronti di 24 persone accusate di essere affiliate alla cosca della 'ndrangheta capeggiata da Vincenzo Macri', 69 anni, in atto detenuto, e da Giuseppe Coluccio, 40 anni, originari, rispettivamente, di Siderno e di Marina di Gioiosa Ionica. Il dibattimento, che si svolge col tiro abbreviato davanti al gup, Concettina Garreffa, e' scaturito dall'operazione ''Atlantide'', eseguita dai carabinieri del Ros nel 2003. Secondo l'accusa il gruppo criminale capeggiato da Macri' e da Coluccio avrebbe monopolizzato il commercio ittico nel tratto ionico reggino, da Melito Porto Salvo, fino a Punta Stilo, imponendo a tutti i pescherecci, ed in particolare ai catanesi, di sbarcare i loro prodotti nell'area di Roccella Ionica, insieme a prezzi e modalita' di commercializzazione. Tra gli imputati anche due donne, Rosetta Curciarello e Giulia Scarfo' Immacolata, imparentate con esponenti di primo piano del sodalizio, e intestatarie di attivita' commerciali a Roccella Ionica e Marina di Gioiosa Ionica, tra cui il motopesca d'altura ''Atlantide'', che secondo gli inquirenti sarebbe stato utilizzato per un traffico internazionale di stupefacenti con il Sud America. Il pm Gratteri ha chiesto la condanna ad un anno di reclusione anche per Massimo De Santis, 34 anni, al tempo delle indagini comandante della sezione staccata di Saline Ioniche della Capitaneria di porto di Reggio Calabria, accusato di non avere proceduto al sequestro di una pescheria sprovvista delle necessarie autorizzazione amministrative, il cui proprietario, Salvatore Minniti, 45 anni, e' coinvolto nell'operazione e per il quale il pubblico ministero ha richiesto una condanna a 11 anni di reclusione.

Brevi di cronaca da Torano, Rossano, Cassano, Belvedere, Diamante, Corigliano

A Torano personale della locale stazione, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli, ha arrestato un pregiudicato, gia' agli arresti domiciliari presso la locale comunita' terapeutica 'Regina Pacis', per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. A Rossano, i carabinieri hanno arrestato una uomo per furto aggravato in concorso e denunciato in stato di irreperibilita' un altro uomo. E sempre a Rossano i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal tribunale di Rossano, hanno arrestato un uomo di 40 anni G.F., separato, incensurato con l'accusa di violenza privata, lesioni aggravate e maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie, da cui e' separato e dei figli minori. L'uomo dopo le formalita' di rito e' stato rinchiuso nella locale casa circondariale. A Cassano Jonio, personale della locale Tenenza ha arrestato uno straniero clandestino, perche' gia' espulso dal territorio nazionale, con un provvedimento del Questore di Campobasso. L'extracomunitario, e' stato sorpreso sulla statale 106 alla guida di un autocarro, senza l'autorizzazione al rientro nello stato Italiano. Nella stessa circostanza e' stato denunciato un imprenditore per favoreggiamento all'immigrazione clandestina. A Belvedere Marittimo i carabinieri hanno arrestato Riccardo M., di 31 anni, con l'accusa di detenzione illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Martello, fermato dai militari della Compagnia di Scalea mentre alla guida della sua moto percorreva la statale 18, e' stato trovato in possesso di 57 grammi di marijuana. A Diamante i carabinieri hanno arrestato due immigrati rumeni, Romeo Marius Katana, di 24 anni, e Ana Maria Gura, di 23. I due immigrati, secondo l'accusa, non hanno ottemperato ai decreti di espulsione emessi nei loro confronti, rispettivamente, dei questori di Roma e Como. A Corigliano Scalo, i carabinieri hanno arrestato, quattro persone con l'accusa di detenzione illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di Mario Benincasa, di 21 anni, Cristian Meza, di 19, Pasquale Luzzi, di 19, e Franco Curia, di 35, tutti operai di Corigliano. Durante una perquisizione, all'interno dell'auto di uno degli arrestati, i carabinieri hanno trovato 60 grammi di hascisc, di cui parte gia' divisa in dosi pronte per lo spaccio.

Rapina al portavalori sulla A3: altri due arresti

04/10 La squadra mobile di Cosenza ha fermato altre due persone coinvolte nella rapina a un furgone portavalori avvenuta lunedì sull'autostrada A3, allo svincolo per Lauria, al confine tra Calabria e Basilicata. I due sono Giuseppe Greco, di 31 anni, e Gianluca Maestri, 28 anni. I loro fermi si aggiungono agli arresti di Andrea Bevilacqua (presunto capo della banda) e della madre Silvana (per favoreggiamento), avvenuti ieri. Le persone fermate erano state rintracciate ieri a Castrovillari (CS), in casa di Bevilacqua,dove era in corso una riunione per festeggiare la rapina fruttata circa un milione di euro. Greco e Maestri erano riusciti a fuggire verso le campagne circostanti ma sono stati braccati e poi catturati dagli uomini della polizia. Maestri e' stato bloccato alla periferia di Corigliano (CS) a bordo di un'auto sui cui viaggiavano anche Leonardo Bevilacqua (padre di Andrea, il primo arrestato) e due pregiudicati. Greco e Maestri sono accusati, oltre che di rapina, di detenzione abusiva di armi da guerra, resistenza, minaccia e spari in luogo pubblico. Nei pressi dell'abitazione, oltre ad alcune banconote, gli inquirenti hanno trovato passamontagna, guanti, munizioni, fucili e Kalashnikov. Secondo la polizia, adesso mancano all'appello due persone, che erano presenti all'agguato di lunedì scorso.
Il Sindacato Savip si costituisce parte civile contro i rapinatori
Il Savip (Sindacato autonomo vigilanza privata) è "pronto a costituirsi parte civile nei confronti dei malviventi e di chiunque li abbia favoriti" durante l' assalto al portavalori avvenuto lunedì scorso sull' autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, nei pressi dello svincolo di Lauria Nord (Potenza) e che ha fruttato un milione di euro. Lo ha annunciato il segretario nazionale Vincenzo Del Vicario. Secondo il Savip, "per essere in regola un furgone che trasporta un milione di euro e non abbia un' auto di scorta, dovrebbe essere munito non solo di radiolocalizzatore satellitare, ma anche di appositi contenitori muniti di sistema di macchiatura indelebile delle banconote sottratte. E' la combinazione delle due tecnologie dissuasive che, secondo quanto previsto dalle circolari, consente di 'alleggerire' il servizio di scorta valori, mentre invece - ha concluso Del Vicario - una sola tecnologia non è sufficiente"

Sequestrato dalla Finanza a Corigliano un autodromo abusivo

04/10 La Guardia di finanza ha sequestrato a Corigliano Calabro un autodromo realizzato abusivamente. Secondo quanto è emerso dalle indagini della Sezione operativa navale di Corigliano la struttura era stata realizzata in un'area di circa novemila metri quadrati parte di proprietà privata e parte demaniale. L'autodromo, inoltre, sempre secondo la Finanza, era stato realizzato senza autorizzazione amministrativa ed eseguendo uno sbancamento che aveva modificato profondamente l'assetto del territorio in una zona sottoposta, peraltro, a vincolo ambentale per la vicinanza con la foce del fiume Crati e del lago di Tarsia.

Rinviata la conferenza di Oliverio con il Ministro Bianchi

04/10 E' stata rinviata a data da fissare la conferenza stampa del presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, sui temi della mobilita' e dei trasporti nel territorio provinciale alla presenza del Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi. Il presidente Oliverio ha comunicato che lo stesso Bianchi sara' impegnato nei lavori del Consiglio dei ministri convocato in via straordinaria. La data dell' incontro con la stampa verra' comunicata in seguito.

Cocaina davanti una scuola media di Crotone

04/10 Agenti della Polizia di Stato hanno rinvenuto, nel piazzale antistante una scuola media inferiore di Crotone, un involucro con 3 grammi di cocaina. La scoperta e' stata fatta nel corso di servizi di controllo che il questore di Crotone, Raffaele Salerno, ha disposto in prossimita' delle scuole. Le indagini puntano adesso ad accertare se la droga fosse destinata ai giovanissimi che frequentano la scuola. Nell'attivita' di controllo, abitualmente svolta dai poliziotti di quartiere, si sono aggiunti gli agenti delle volanti e quelli della squadra interventi sul territorio.

Settemila gratta e vinci falsi sequestrati nel reggino

04/10 Settemila biglietti Gratta e Vinci contraffatti sono stati sequestrati a Roccella Ionica, nel Reggino, dai militari della guardia di Finanza che hanno denunciato due persone per esercizio abusivo di giochi e scommesse. Le indagini hanno avuto inizio nelle settimane scorse nel corso di controlli compiuti in esercizi commerciali di Soverato e di altri comuni del basso Ionio catanzarese. I finanzieri hanno notato che negli esercizi commerciali erano in vendita i biglietti Gratta e Vinci privi del simbolo dell Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato. Dagli accertamenti e emerso che a Roccella Jonica era stata realizzata una centrale di smistamento dei biglietti contraffatti dove operavano le due persone denunciate.

Brevi di cronaca da Scalea, Acri, Belmonte, Spezzano Piccolo

04/10 A Scalea quattro persone sono state arrestate perché trovati con due chili di droga. I quattro, tutti originari del napoletano, sono Carmela Andreozzi, 42 anni di Napoli, ma residente a Praia a Mare, Raimondo Lombardi, di 35, Domenico Giordano, di 43, e Maria Rosalino, di 26. All'interno dell'abitazione della Andreozzi, in località Piano delle Vigne, sono stati trovati 2 chilogrammi di hascisc divisi in 10 panetti. Gli uomini, dopo le formalità di rito, sono stati portati nel carcere di Paola, la Andreozzi a Castrovillari, mentre alla Rosalino, essendo madre di un bimbo, le sono stati concessi gli arresti domiciliari.Sempre a Scalea è stata arrestata una donna per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Ad Acri è stato arrestato un uomo con precedenti penali e già sottoposto all'obbligo di dimora. All'arrestato è stato notificato un provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Cosenza. A Belmonte Calabro, infine, è stato arrestato un uomo perché trovato con 50 grammi di canapa indiana. A Spezzano Piccolo i carabinieri hanno arrestato Maurizio Morrone, di 34 anni, con l'accusa di detenzione illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Morrone, fermato per un controllo mentre era alla guida della sua automobile, è stato trovato in possesso di 250 grammi di hascisc che erano nascosti nella vettura. Successivamente i militari hanno trovato nell'abitazione dell'uomo alri 250 grammi della stessa sostanza stupefacente, un grammo di cocaina, un bilancino e materiale per il confezionamento delle dosi di droga, oltre a duemila euro in contanti ed ottocento in assegni. Morrone è stato portato nel carcere di Cosenza.

Arrestato dalla Mobile di Cosenza uno dei presunti autori della rapina al portavalori sulla A3

03/10 Uno dei presunti componenti il commando che ieri mattina, sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria, a Lauria (Potenza), ha compiuto una rapina ai danni di un furgone portavalori, è stato arrestato da personale della squadra mobile di Cosenza in collaborazione con i commissariati di Rossano e Castrovillari. Gli agenti hanno anche recuperato quattro kalashnikov con otto caricatori e 400 cartucce, quattro pistole, un fucile a pompa, passamontagna e giubbotti antiproiettile. L'arrestato è Andrea Bevilacqua, di 23 anni, di Cosenza, ma residente a Castrovillari. E' accusato di concorso in rapina aggravata. La squadra mobile cosentina ha iniziato le indagini subito dopo la rapina dal momento che la dinamica corrispondeva a quelle di una serie di rapine compiute in provincia da appartenenti alla criminalità organizzata. Un primo riscontro a questa ipotesi è giunto dopo che gli investigatori hanno accertato che il camion utilizzato per bloccare il furgone era stato rubato la sera del primo ottobre a Castrolibero, nell'hinterland cosentino. Inoltre, una delle guardie giurate ha raccontato che uno dei rapinatori parlava con accento calabrese. Nel corso di una serie di perquisizioni a carico di pregiudicati della zona, gli investigatori hanno trovato, nel terreno retrostante la casa di Bevilacqua, tre banconote da 10 euro avvolte in una fascetta con il timbro "Banca popolare di Bari", cento banconote da 100 euro avvolte in una fascetta con il timbro "Banca d'Italia d'Arezzo", 91 banconote da 50 euro, e tre telefoni cellulari. Nel piazzale antistante l'abitazione sono poi stati trovati un passamontagna di colore nero, sei paia di guanti da lavoro, una tuta da ginnastica nera con strisce azzurre. Al riguardo, una guardia giurata ha riferito che uno dei rapinatori era vestito con una tuta scura. All'alba, gli agenti della mobile e dei commissariati di Castrovillari e Rossano hanno compiuto una vasta battuta nei frutteti, estesi per chilometri, che circondano la casa di Bevilacqua. A circa 500 metri dalla casa, dentro una piccola stalla, sono stati trovati due giubbotti antiproiettile che gli investigatori ritengono siano quelli sottratti alle guardie, visto che sono marchiati "la Ronda". A circa due chilometri dalla stalla, in un rovo posto a bordo strada, sono stati trovati un borsone ed una busta di nylon con i quattro kalashnikov, le pistole (una calibro 9, una calibro 9 corto, una calibro 7.65 ed un revolver calibro 38) il fucile a pompa, due motoseghe circolari, passamontagna, giubboni e baschetti dell'Anas. Oltre a Bevilacqua, gli agenti hanno arrestato anche la madre del giovane, Silvana, di 48 anni, con l'accusa di favoreggiamento.

Acciuffato a Biella un latitante calabrese

03/10 Un esponente di spicco della 'ndrangheta, latitante dal dicembre 2005,si era nascosto nel biellese dove stava preparando una rapina. Si tratta di Bruno Azzara, nato a Reggio Calabria nel 1963. Nella mattinata di ieri è giunta ai carabinieri di Biella la segnalazione di due individui sospetti nei pressi di un istituto di credito, un' agenzia della Biverbanca, a Graglia (Biella). All' arrivo sul posto delle forze dell' ordine, i malviventi sono fuggiti. Con l' aiuto di unità cinofile provenienti da Volpiano (Torino), il comando provinciale ha avviato una serrata caccia all' uomo che si è conclusa dopo dodici ore e la cattura in un bosco di Azzara. Le indagini sono proseguite consentendo di localizzare il covo del latitante e di trarre in arresto due fiancheggiatori, suoi corregionali, che gli davano ospitalità nel biellese. Nel corso dell' operazione sono stati sequestrati documenti falsi e altro materiale utile per le indagini. Bruno Azzara' era affiliato alla costa dei Rosmini ed era gia' stato condannato all' ergastolo per associazione a delinquere di stampo mafioso, per tre omicidi commessi agli inizi degli anni '90 e diverse rapine. La sentenza di ergastolo era stata annullata dalla corte d' appello, ma la procura aveva riformulato le accuse: alla vigilia dell' udienza di rinvio a giudizio, nel dicembre 2005, si era dato alla latitanza.Il suo nome era gia' comparso nelle cronache di Torino nel 1991, quando era stato arrestato per traffico di droga. Le forze dell' ordine lo avevano sorpreso con oltre 700 grammi di eroina. Lunedi' mattina, in compagnia di un complice, Natale Politi, 23 anni, residente in provincia di Reggio Calabria, era stato nei pressi dello sportello bancario di Graglia (Biella). E' stato catturato dai carabinieri dopo 12 ore di ricerche numerose. Aveva ferite al volto, alle mani e alle braccia, che si era procurato durante la fuga tra i rovi. Azzara' ha esibito ai militari una carta di identita' falsa e solo un' ora piu' tardi, nella caserma dei carabinieri di Biella e' emersa la sua vera identita'. Le successive indagini hanno poi portato i carabinieri a identificare anche il terzo complice, Giovanni Nettuno, anche lui residente in provincia di Reggio Calabria, arrestato a sua volta, e l'alloggio nel quale i tre avevano trascorso la notte precedente la cattura, affittato nel centro di Biella dove i militari hanno trovato un taglierino e indumenti per il mascheramento, fra cui alcune calzamaglie.

La Provincia di Cosenza aderisce al WTPF

03/10 La Provincia di Cosenza, al fine di promuovere e sostenere lo sviluppo economico e sociale del proprio territorio, rafforzare le politiche di internazionalizzazione, sostenere la competitività delle Piccole e Medie Imprese nell’ambito del mercato globale, ha aderito alla Federazione Mondiale dei Trade Point (World Trade Point Federation-WTPF), organismo non governativo che ha preso vita dal Programma della Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (United Nations Conference Trade and Development-UNCTAD).
Il progetto prevede la realizzazione della rete regionale Trade Point Calabria , che si articola in un nodo centrale, già operativo da novembre 2005, e in Antenne provinciali.
Attraverso la rete di oltre 120 Trade Point sparsi in 94 Paesi del mondo, che svolgono attività di supporto allo sviluppo economico e sociale, nonché di informazione ed assistenza commerciale, la Federazione assiste gli Enti, le istituzioni, gli organismi pubblici e privati, le imprese nelle politiche di internazionalizzazione dei sistemi produttivi, dei territori e delle economie.
Ed è in questo ambito che è stata prevista per Giovedì 5 Ottobre, alle ore 10,30, presso la sede dell’Amministrazione in Corso Telesio, l’inaugurazione dell’Antenna Trade Point Provincia di Cosenza.
Alla cerimonia saranno presenti il Presidente, onorevole Mario Oliverio;
Bruno Maser, Presidente della Federazione Mondiale dei Trade Point e Primo Consigliere della Missione Permanente Italiana presso le Nazioni Unite;
Giovanni Soda, Dirigente del Settore Internazionalizzazione della Provincia di Cosenza;
Liliana Frascà, Presidente della VI Commissione Regionale della Calabria, Affari dell’Unione Europea e Rapporti con l’Estero.
Elena Congiusta, Responsabile Trade Point Regionale;

Tenta truffa alle Poste: Calabrese denunciato a Potenza

03/10 Un giovane calabrese è stato denunciato dalla polizia postale di Potenza per aver tentato di farsi accreditare con un trucco una somma di denaro da Poste Italiane sulla propria carta bancomat ricaricabile. Il truffatore ha telefonato a un ufficio postale del potentino (dove aveva ottenuto tre carte bancomat ricaricabili) e, spacciandosi per tecnico del sistema informatico aziendale, ha chiesto di verificare la procedura di ricarica accreditando su una delle carte una forte somma di denaro. Il trucco è stato subito scoperto e segnalato alla polizia postale, che ha denunciato il giovane per truffa.

Troppo basso l’uso delle cinture di sicurezza posteriori

03/10 I tragici incidenti stradali dello scorso fine settimana, ripropongono il problema dell'utilizzo delle cinture posteriori, per il quale la rivista Quattroruote, insieme ad Asaps ha realizzato una campagna di informazione, costituendo il MAC - Movimento Allaccia le Cinture. "Ce n'é sicuramente bisogno - dice il presidente, Giordano Biserni, anche alla luce dei dati di una recente campagna di 'osservazione' promossa dall'Asaps attraverso i suoi referenti, nella quale si conferma un utilizzo residuale delle cinture posteriori. Nelle strade extraurbane non si arriva al 20% di utilizzatori del mezzo di ritenuta sui sedili posteriori, con punte del 25% solo in alcune autostrade del nord". "Nelle aree urbane - prosegue la nota dell'Associazione amici sostenitori della Polizia stradale - si è andati dal 3 all'8% dei campioni visionati, anche in questo caso i dati migliori si sono rilevati al centro nord. Al sud, specie nelle aree urbane, le cifre sono assolutamente irrisorie e neppure meritevoli di una percentualizzazione. Questo quadro si somma ad un utilizzo delle cinture anteriori, che è certamente migliorato negli ultimi 5 anni. Si toccano punte del 75% nel centro nord e intorno al 50% al sud nelle strade extraurbane. Punte massime nelle autostrade del nord con circa l'80% di allacciati alla vita. Sono ancora lontani i livelli dei paesi europei più virtuosi in questo senso. Nel nord Europea si supera abbondantemente il 90% e poco sotto nelle aree urbane". Intanto secondo i dati della sola Polizia Stradale (unici disponibili) - dice ancora l'Asaps - nei primi 9 mesi del 2006 sono state contestate 81.640 violazioni all'art.172 del CdS, per il mancato utilizzo delle cinture, con un incremento dell'8,78% rispetto alle 75.048 violazioni dei primi 9 mesi del 2005. Sulla viabilità ordinaria l'aumento è stato del 12%, sulla rete autostradale ha sfiorato l'1%, probabilmente perché le cinture si utilizzano di più in queste arterie. In totale i punti prelevati nei 9 mesi del 2006 per questa violazione sono stati 408.200

Castrovillari/Cera “Necessario risolvere il problema dei rifiuti”

03/10 "E' necessario trovare al più presto soluzioni adeguate allo smaltimento dei rifiuti per scongiurare situazioni di illegalità".E' quanto ha detto il presidente della III Commissione consiliare Sanità-ambiente e servizi sociali di Castrovillari, Franco Cera, nel corso di una riunione della Commissione. " La riunione - è scritto in un comunicato - ha preso spunto da una delibera di Giunta, che trasferiva al Consorzio per i servizi sociali del Pollino la somma di 54.876 euro, erogata dal Dipartimento settore Politiche sociali della Regione Calabria. Questa somma serviva per servizi d' assistenza agli anziani ed ai disabili offerti dalla città di Castrovillari. In apertura dei lavori, il presidente, avuta notizia dell'operazione svolta dalla Guardia di Finanza, che ha portato al sequestro di una vasta area adibita a discarica, si è subito attivato per conoscere maggiori dettagli, informandone i presenti". "Contrariamente a quanto riportavano, in un primo momento gli organi d'informazione - ha aggiunto Cera - risultava invece, che l'area interessata all'operazione era, in realtà, per la quasi totalità, una di Frascineto, e che solo un terreno di modesta entità, di proprietà di un privato cittadino, ricadeva nel Comune di Castrovillari, e questo escludeva il coinvolgimento diretto dell' Amministrazione.Questo ennesimo episodio induce ancora una volta a riflettere, sia come politici che come cittadini, sul grave problema dello smaltimento dei rifiuti. Le nostre comunità non possono attendere ancora.". "A causa dell' assenza dei rappresentanti del Consorzio Servizi sociali del Pollino - conclude il comunicato - la discussione, sulla realizzazione ed il potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare in favore di soggetti disabili ed anziani è stata rinviata per lunedì prossimo"

Brevi di Cronaca da Longobucco

03/10 A Longobucco un cittadino straniero di nazionalità rumena è stato arrestato dai carabinieri e dal personale del corpo forestale dello Stato. L'uomo non ha rispettato il decreto di espulsione ed ha favorito l'ingresso illegale e la permanenza nel territorio nazionale di un connazionale.

Scoperto dai CC nuovo bunker per latitanti in costruzione a Rosarno

02/10 I carabinieri hanno arrestato a Rosarno un pregiudicato, Domenico Cacciola, di 52 anni, presunto affiliato alla cosca Pesce, su un terreno del quale era in corso di realizzazione un bunker da utilizzare come rifugio per latitanti. Per costruire il bunker era stato utilizzato un container nel quale si stava realizzando l'impianto di illuminazione collegato all'abitazione di Cacciola. In un altro locale, ubicato nello stesso terreno di proprieta' di Cacciola ed adibito a stalla, i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, che hanno eseguito l'operazione con la collaborazione del Reparto Cacciatori, hanno trovato tre fucili ed otto pistole, insieme ad circa cinquecento cartucce di vario calibro. Le armi erano tutte prive di numero di matricola. Le indagini che hanno portato alla scoperta del bunker in costruzione e delle armi sono state coordinatore del procuratore della Repubblica aggiunto di Palmi, Bruno Giordano. Cacciola, secondo quanto riferito dai carabinieri, era gia' agli arresti domiciliari con l'accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti

La Finanza di Corigliano sequestra Slot machines e abbigliamento taroccato

02/10 Ventotto apparecchi elettronici del tipo "slot machines" sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Corigliano Calabro che ha segnalato 15 persone per il reato di evasione fiscale e gioco clandestino. I sequestri sono stati fatti nell' ambito di un servizio di prevenzione e repressione che ha impegnato i finanzieri in controlli a tappeto su tutto il territorio nei confronti di esercenti attività di bar e sale da gioco. In particolare è stata accertata la detenzione illegale delle macchine che sono risultate non collegate alla rete telematica gestita dall' Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato. Sono ancora in fase di accertamento le violazioni di carattere tributario. I finanzieri di Corigliano Calabro, impegnati nel contrasto alla contraffazione di marchi, hanno anche effettuato due sequestri per un totale di oltre 600 capi di abbigliamento e suppellettili segnalando due persone, uno dei quali cittadino extracomunitario clandestino e già espulso dal territorio nazionale. A carico di quest'ultimo è stato effettuato il sequestro di un' autovettura con targa italiana e dell' attrezzatura per l' allestimento del banco di vendita

Operazione antibracconaggio nel cosentino

02/10 Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, sotto le direttive del comandante provinciale Colonnello Francesco Curcio, hanno denunciato per violazione alla legge sulla caccia quattro persone per “uso di richiami non consentito dalla legge”. I quattro cacciatori sono stati fermati alle prime luci dell’alba dagli uomini del Comando Stazione di Castrovillari in collaborazione con il personale del Coordinamento Distrettuale in località “Paturso ” del comune di Terranova da Sibari durante un servizio mirato al controllo dell’attività venatoria sul territorio cosentino. I quattro cacciatori esercitavano attività venatoria con l’ausilio di un richiamo meccanico a funzionamento elettromagnetico. Tali richiami usati in particolare per la caccia ad alcune specie di volatili presenti sul territorio sono illegali e quindi assolutamente vietati durante ogni tipo di caccia. Giunti sul posto gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno posto sotto sequestro il richiamo e quattro fucili calibro 12 oltre al munizionamento. Altra operazione è stata svolta dal personale del CFS di Longobucco in collaborazione con i Carabinieri della stazione locale nel comune del centro silano. L’operazione mirata al controllo di alcuni immigrati che lavorano presso dei privati ha portato all’arresto di due persone di nazionalità rumena uno dei quali dovrà rispondere di sfruttamento e favoreggiamento di immigrazione clandestina. Altre 11 persone sono state ritrovate prive di permesso di soggiorno.

Cala la natalità in Calabria. Cosenza all’ultimo posto

02/10 Lo scorso anno, in Calabria, sono nati 18.228 bambini, soprattutto maschi. Il tasso di natalità - e cioé il numero dei nati ogni mille abitanti, nella regione - é pari a 9,1, al di sotto della media nazionale (9,5). I dati sono stati resi noti in occasione del congresso della Società italiana di ginecologia e ostetricia che si sta svolgendo a Roma. A livello provinciale, in Calabria, è Crotone a fare registrare il tasso di natalità più alto con il 10,6; seguita da Vibo con 9,8; Reggio 9,6; Catanzaro 8,6 e, fanalino di coda, Cosenza con 8,5. Il numero medio di figli per ogni donna, nella regione, è di poco superiore ad uno ed esattamente si attesta su 1,24. Le donne, in Calabria, attendono generalmente i 31 anni per diventare mamme. "Le donne del Sud, e quindi anche quelle calabresi - è detto in un comunicato - vivono una gravidanza con poche informazioni ma comunque medicalizzata. Ogni cento nati nella regione, secondo i dati disponibili che risalgone al 2003, almeno 39 vengono al mondo grazie al bisturi. Cesarei non sempre necessari che pongono la Calabria al sesto posto dopo la Campania, la Basilicata, la Sicilia, la Puglia e il Molise. Eppure, secondo i ginecologi italiani riuniti una 'ricetta' per ridurre questa emergenza ci sarebbe: adottare in tutta Italia, Calabria compresa, il 'parto naturalmente assistito' e cioé il parto per via vaginale e con anestesia sin dal travaglio". L' allarme cesarei no si attenua."Nel periodo 2000-2002, ultimo dato disponibile, - riporta ancora la nota - la Calabria ha incrementato i cesarei dell'1,6%"

La Polizia provinciale sequestra undici nasse lungo il Crati

02/10 Undici "nasse", delle gabbie porta pesci di 100 centimetri circa, in nylon, con all'interno decine di chili di pesce, sono state sequestrate dalla Polizia Provinciale di Cosenza che da tempo sta effettuando una serue du controlli lungo tutto il corso del fiume Crati. Si tratta, è scritto in un comunicato della Provincia, di un'azione di contrasto agli illeciti ambientali ulteriormente intensificata dopo la scoperta, da parte di personale del Corpo, di quintali di pesci morti, avvenuta nel mese di agosto. Una scoperta che aveva suscitato un ampio clamore ed anche l'intervento della Magistratura. Nell'ambito dei servizi di sorveglianza, gli agenti della Polizia provinciale, dopo un'intensa attività di appostamento hanno individuato i siti in cui erano stati occultate numerose gabbie, lungo la riva del Crati, tra le località Sanso e Galatrella. Le nasse sono attrezzi per la cattura particolarmente invasivi, proibiti, che, se usati come in questo caso, danno luogo a pesca di frodo per enormi quantità di pesce che, una volta entrato, non è più in grado di uscire dalle gabbie. Insieme al sequestro, la Polizia provinciale ha provveduto anche a liberare i pesci catturati. Nelle attività di individuazione dei responsabili della posa delle reti sono impegnati gli agenti del Nucleo ambiente, appositamente costituito per perseguire i reati ambientali. Il comandante del Corpo, Giuseppe Colaiacovo, ha inoltre disposto l'impiego di altro personale per reprimere gli attingimenti abusivi di acqua dal fiume Crati.

Non andranno a Lamezia i rifiuti della Campania. Speranza “Avevo pensato di dimettermi”

02/10 Non saranno più conferiti nella discarica di Lamezia Terme le 500 tonnellate giornaliere di rifiuti provenienti dalla Campania. La decisione è stata assunta dopo il parere contrario espresso dal Comune di Lamezia e dalla Regione Calabria. L'arrivo dei rifiuti dalla Campania - secondo quanto si è appreso dal sindaco di Lamezia, Gianni Speranza - avrebbe avuto come conseguenza che il quantitativo che, in genere si raccoglie in sei mesi, conglobando i rifiuti di Lamezia, del Lametino e del Vibonese, sarebbe stato raccolto in 15 giorni. Ciò avrebbe potuto provocare, in breve tempo, il riempimento della discarica.
"Venerdì notte, per la prima volta in un anno e mezzo da quando sono stato eletto, ho pensato seriamente alle dimissioni se la vicenda non si fosse risolta positivamente". Lo ha detto il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, in riferimento alla possibilità, successivamente scongiurata, che 500 tonnellate rifiuti provenienti dalla Campania venissero portati nella città della Piana. "Se c'é un'emergenza nazionale, - ha aggiunto Speranza - un fatto di cui bisogna farsi carico, se ne discute apertamente, se ne parla, si valuta con le responsabilità del caso quello che deve succedere, ma, in ogni caso, è il governo del Paese che deve intervenire, non può essere il commissario, senza nemmeno fare un'ordinanza". Secondo Speranza, inoltre, "né la Regione Calabria e né il Comune di Lamezia Terme erano a conoscenza della decisione di trasferire in Calabria le 500 tonnellate di rifiuti al giorno, per un periodo di 15 giorni, provenienti dalla Campania. "Io ha detto Speranza - soltanto la sera di venerdì scorso ho saputo dal presidente della Lamezia Multiservizi che stavano arrivando nella nostra città per 15 giorni, ed erano già in viaggio i Tir, 500 tonnellate di rifiuti dalla Campania. Naturalmente mi sono attivato. Ho parlato con la prefettura di Catanzaro, con il commissario delegato, con il presidente della Giunta regionale, con gli assessori all'Ambiente ed alla Sanità. Devo ringraziare la Regione che non ne sapeva niente e che si è schierata subito dalla parte del Comune di Lamezia. Si è fatto tutto un lavoro nella notte che ha evitato di fare arrivare qua i rifiuti. Ciò che mi ha sconvolto è che tutto questo stava avvenendo senza che il Comune ne sapesse niente. Il fax mandato alla Multiservizi non è a firma del commissario per l'emergenza ambientale, ma di un funzionario dell'ufficio del commissariato che, tra l'altro, è stato anche dirigente del Comune di Lamezia Terme ed è lì distaccato. Il fax è mandato alla Multiservizi, alla Prefettura ed all'Amministrazione provinciale. Ritengo che si tratti di una vicenda emblematica. Mi chiedo come si sarebbe risolta questa vicenda se non avessi avuto al mio fianco la Regione. Devo ringrazie per la sua disponibilità il presidente Loiero, con il quale, non solo siamo stati in contatto per tutta la notte di venerdì, - racconta - ma ci siamo anche incontrati sabato mattina. C'é stata anche comprensione del commissario per l'emergenza ambientale, che ha raccolto il nostro grido di allarme". Secondo il vice sindaco di Lamezia, Elvira Falvo, "si stava cercando di utilizzare i fondi della raccolta differenziata per innescare un circolo virtuoso, visto che Lamezia è una delle poche città dove la raccolta differenziata è partita e si sta attuando. Questo non ci aiuta a procedere su questa strada perché provocherebbe il riempimento della discarica"

Operazione Odissea: Si costituiscono in quattro

02/10 Si sono costituti oggi negli uffici della squadra mobile di Vibo Valentia gli ultimi quattro ricercati dell'operazione Odissea che, nei giorni scorsi, aveva portato a decine di arresti. I quattro, che si sono presentati accompagnati dai rispettivi legali, sono Giuseppe Pandullo, di 38 anni, nato in Belgio, ma residente a Milano; i fratelli Antonio Mario e Salvatore Tripodi di 42 e 35 anni, di Vibo Valentia, e Salvatore Sorrentino, di 48 anni, originario di Vibo Valentia, ma attualmente residente a Roma. I reati loro contestati, a vario titolo, sono quelli di usura ed estorsione.

Troppi attentati, il sindaco di San Gregorio d’Ippona vuole dimettersi

02/10 Il sindaco di San Gregorio d'Ippona, Pasquale Farfaglia, ha espresso l'intenzione di dimettersi in segno di protesta contro i continui attentati che vengono compiuti nel centro del vibonese ''e le conseguenze che ne derivano - ha detto il primo cittadino - per la sicurezza dei cittadini''. Gli ultimi episodi risalgono alla scorsa notte, quando sconosciuti hanno sparato colpi di pistola contro alcune automobili parcheggiate nel centro del paese. Nei giorni scorsi, inoltre, erano state tagliate duecento piante d'ulivo di proprieta' di un pensionato. Lo stesso Farfaglia ha subito numerose intimidazioni. ''I miei numerosi appelli alle autorita' ed alle istituzioni - ha detto Farfaglia - sono rimasti inascoltati. Una situazione che e' dir poco intollerabile''. Solidarieta' a Farfaglia e' stata espressa dal presidente di Anci Calabria, Salvatore Perugini, sindaco di Cosenza. Perugini invita Farfaglia ''a ragionare ed a riflettere sul suo proposito di dimissioni. Fra l'altro - aggiunge Perugini - vorrei segnalare a Farfuglia che il 10 ottobre prossimo, a Lamezia Terme, l'Anci-Calabria ha organizzato una assemblea di amministratori locali alla quale mi farebbe piacere che partecipasse. In quella occasione, infatti, si dara' corpo alla istituzione di un Coordinamento sicurezza e legalita', affidato al sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza. Un coordinamento che nasce con l'obiettivo di dare un segnale forte di come le istituzioni ed i sindaci possano operare assieme, attenti e vigili, per affrontare questo tema attraverso gli strumenti messi a disposizione dall'Anci''

Brevi di cronaca da Longobucco, Casole Bruzio, Montegiordano, Frascineto

02/10 A Longobucco due immigrati di nazionalità rumena, C.S., di 22 anni, e T.C., di 26, sono stati arrestati dai carabinieri nell' ambito di un servizio per la repressione dell' immigrazione clandestina. C.S. è accusato di avere favorito, al fine di trarne un illecito profitto, l' ingresso illegale e la permanenza nel territorio dello Stato di extracomunitari, mentre a T.C. è contestato il mancato rispetto di un decreto di espulsione emesso nei suoi confronti nello scorso mese di giugno dal Prefetto di Milano. Nell' ambito della stessa operazione i carabinieri della Compagnia di Rossano hanno anche denunciato in stato di libertà un pensionato, C.S., di 67 anni, con l' accusa di avere favorito l' illecita permanenza di extracomunitari nel territorio dello Stato. I militari, infine, hanno rintracciato 11 immigrati risultati non in regola con il permesso di soggiorno e che sono stati accompagnati nell' Ufficio stranieri della Questura di Cosenza per l' emissione nei loro confronti dei provvedimenti di espulsione. A Casole Bruzio il gestore di un bar, Francesco Iazzolino, di 42 anni, è stato arrestato dai carabinieri per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I carabinieri hanno effettuato una perquisizione nel bar dove hanno trovato 150 grammi di cocaina, 50 grammi di eroina, 45 proiettili calibro 9 ed un bilancino di precisione. A Montegiordano un cittadino straniero di nazionalità tunisina, Mohamed Mosour Lotfi Ben, di 40 anni, è stato arrestato dai carabinieri per violazione della legge sull'immigrazione. Nel corso di controlli è emerso che lo straniero non ha rispettato il decreto di espulsione emesso nei suoi confronti dal questore di Siracusa. A Frascineto due persone con precedenti penali sono state arrestate dai carabinieri per detenzione illegale di sostanze stupefacenti. Nel corso di controlli i due sono stati trovati in possesso di alcune dosi di droga.

Rapina da far West sulla A3: bottino un milione di euro. Chiuso lo svincolo di Lauria Nord. Polemiche tra sindacato e vigilantes sulla scorta

Inchiesta Fortugno: indagato non si trova; interrogato Giugno. Per i due contestato anche il reato di concussione. Proteste dei ragazzi di Locri contro Pisanu

Un incendio, forse doloso, distrugge la struttura in legno della Forestale a Camigliatello

01/10 Una struttura in legno di proprieta' del corpo forestale dello stato a Camigliatello Silano e' stata distrutta da un incendio sulle cui cause sono in corso accertamenti. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco e dal personale della forestale. La struttura in legno era un centro informazioni sviluppato su due livelli di una superficie di circa 200 metri quadri. Sono attualmente in corso le indagini per accertare le cause che hanno provocato l'incendio. Nel corso della notte a Camigliatello e' giunto anche il comandante provinciale di Cosenza, Colonnello Francesco Curcio. Tra le ipotesi al vaglio degli investigatori c'e' anche quella che l'incendio sia di natura dolosa.

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