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      A Perugia il Cosenza fa il CORS(I)aro (0-1)

       

       

      A Perugia il Cosenza fa il CORS(I)aro (0-1)

      23 feb 19 A fine partita Braglia si presenta alla stampa con le labbra a sangue spaccate dal gelo e dal vento di tramontana che ha spazzato per tutta la partita non solo il campo ma ogni singolo spettatore. Ma dentro la gioia di dirigere un gruppo di ragazzi a cui piace giocare al calcio. Ma soprattutto piace vincere. Parlare d calcio, poi, oggi è stato davvero difficile. Anche se il Cosenza dal primo all’ultimo minuto è stato in campo con una idea fissa: festeggiare i 105 anni della squadra con una vittoria importante. Negli autogrill lungo la strada che da Cosenza porta a Perugia questa mattina imperava un solo dialetto, il cosentino. Sembrava la trasferta di Pescara. Oggi al Curi 875, più spicci, cuori rossoblù scaldavano con i loro cori gli undici in maglia bianca in mezzo al campo. Undici Lupi travestiti da giocatori di calcio. Vedere Capela a torso nudo con quel gelo aspettare la maglia pulita a bordo campo un pò ha dato la dimensione plastica della cosa. Scesi a combattere una battaglia con un solo obiettivo: vincerla. In campo, ma l’arbitro non l’ha visto, c’era anche Angelo Corsi, per la prima volta bloccato davanti a un monitor a guardare la partita. Asciugarsi gli occhi dalle lacrime quando Brux stendeva la sua numero due davanti le telecamere. Esultare come un pazzo al termine assieme ai mille che hanno continuato a fare festa dopo il triplice fischio. Angelo è la tua vittoria. Quella cazzimma che ci hai sempre messo volteggiava anche oggi tra i tuoi compagni che a fine gara ti hanno invitato ufficialmente “a ti mova”. La squadra venuta dal freddo. O meglio: la squadra venuta nel freddo. Veni, vidi, vici. Poi ve la spiego. Ancora c’è festa per tre punti che scagliano il Cosenza a otto punti, per oggi, lontano dalla zona rossa. Ne servono almeno altri 10 nella prossime dodici restanti. C’è chi dice 40, chi dice 42. Oggi sono 30 e bisogna metterne subito in cascina altri. Intanto Braglia, che continua a farsi fuori allenatori a manetta, oggi è toccato a Nesta fare i conti con i suoi tifosi e la società, a proposito ancora una volta la società del Perugia Calcio vìola il diritto di cronaca non concedendo le interviste alle emittenti in mixed zone del suo allenatore, dicevamo di Braglia, ci prende gusto e sembra ritrovare quella freschezza, che se la definisci seconda giovinezza ti manda dritto a “fanc..lo”, che pochi allenatori hanno. Ha così abituato i suoi alla metamorfosi che con i pezzi a disposizione (boys scusate per i pezzi) cambia modulo con una facilità estrema. Prima e durante la partita fa uscire pazza la panca avversaria e sembra pure prenderci gusto guardandoli sbattere con la testa al muro. E' accaduto oggi. Ad un certo punto il coach assistant di Nesta tira fuori un tablet e stende giù una sorta di mossa, o che ne so io, che un pò ci ha fatto sorridere. Immaginatevi la scena: Braglia toglie dal campo Palmiero, nel momento chiave e fondamentale del gioco per dargli ossigeno per le prossime gare, e si mette con le tre dita sul muso guardando la panca avversaria di sghiscio e pensando “e mo che fanno?”. E dall’altra parte spunta il tablet con tutte le nuove teorie e calcoli probabilistici delle possibili interpretazioni del modulo 5-5-5. La supercazzola applicata al calcio. Secondo noi in quel momento Braglia si sta sbellicando dalle risate e per non darlo a vedere si morde la labbra. Più o meno è andata così. Lui con la fedele bottiglietta d’acqua, oggi gelata, che brinda alle mosse avversarie e gli altri a rosicare. Altro pianeta. Il calcio è altro. Lo sottolinea pure a fine gara. Difficile per tutti coglierne il significato di un ermetico estremo come lui. Diversamente non sarebbe Braglia. Intanto martedì via altri due pezzi. Dermaku e Mungo verranno squalificati ma rientrano Tutino e Baez. Hai detto niente. Arriva il Carpi che oggi ha fatto la voce grossa matando lo Spezia di Okereke. Uno scontro salvezza che bisogna fare per forza nostro. Servono punti come il pane. ma serve anche una difesa nuova di zecca. Senza Corsi, Dermaku e Idda chissà cosa si inventerà. Glielo avevamo chiesto prima di Perugia e ci rispose con una sicurezza disarmante: Non ti preoccupare, vedrai. Oggi glielo abbiamo chiesto di nuovo e la risposta sapete quale è stata? "Io ho tutti i miei giocatori che sono titolari e chi giocherà, lo farà da tale". O c’è qualcuno che pensa che magari va a studiare una nuova formula sul tablet?

      --- Perugia-Cosenza 0-1, (Cronaca gara)

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      -- Perugia-Cosenza, le pagelle. CORSarI con Bruccini e Capela superstar

      -- Braglia "Bravi i miei ragazzi, favolosi i tifosi"

      -- Palmiero “Arriviamo subito alla salvezza, poi vedremo”

      -- Litteri “Ora ci aspetta il Carpi, sarà una guerra!

      Occhiuzzi

      --- Video Perugia-Cosenza 0-1, Braglia (Video)

      Occhiuzzi

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      Occhiuzzi

      --- Video Perugia-Cosenza 0-1, Palmiero (Video)

      Crotone-Pescara

      --- Video Perugia-Cosenza 0-1, la Fotogallery (Foto)

      (ANSA) Nel gelo del "Curi", dove il forte vento ha inciso sul gioco, è andata subito in pressing la squadra di Braglia, sfiorando la rete dopo 8' con Capela dopo un corner dalla sinistra. Il vantaggio calabrese è arrivato però al 17' su rigore trasformato da Bruccini e concesso per un fallo in area di Moscati su Mungo. Al 23' i riflessi di Gabriel negano il raddoppio a Litteri. Per i biancorossi, che perdono Cremonesi sostituito da Sgarbi, c'è solo un affondo nel finale di Kouan e Vido. Nella ripresa alcuni cambi, con il Perugia che prova ad alzare il baricentro senza rendersi pericoloso davanti alla porta di Perina. Ci prova al 33' Sadiq di testa sugli sviluppi di un angolo. Nel recupero rosso a Dermaku e Cosenza in 10: sulla punizione dal limite Vido non sblocca. Il Perugia perde 0-1, rimane a 32 punti ed esce dalla zona playoff. Il Cosenza, undicesimo, insegue a 30. (ANSA)

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