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      Gli undicimila del “Marulla” spingono i Lupi alla vittoria

       

       

      Gli undicimila del “Marulla” spingono i Lupi alla vittoria

      30 mag 18 Sotto la spinta di undicimila cuori rossoblu il Cosenza si aggiudica la gara di andata dei play off battendo per 2-1 la Sambenedettese di Mister Fedeli. E’ lui che arriva in sala stampa e ci racconta della sua partita. Ormai è una scaramanzia, da qualche gara a questa parte ne tecnico ne giocatori si presentano davanti ai taccuini. “Il tecnico è nervoso e i giocatori sono stanchi” il refrain utilizzato dal vulcanico presidente dei marchigiani. Ma il Cosenza sul campo, al di la delle recriminazioni di Fedeli sull’uscita di Bellomo, ha dimostrato di dominare gli avversari e concedergli solo la reazione dopo il loro gol del pari. Anzi, Braglia, come il nostro taccuino racconta, si lamenta dei troppi gol sprecati. “Dovevamo vincere con piùà gol di vantaggio” racconta a fine gara. In una torcida infernale, il termometro non è mai sceso sotto i 25 gradi, a tenere alta la tensione i Lupi che fanno la partita e arrivano facilmente al gol dopo appena 21 minuti. Dieci minuti prima una bella zinne manovrata con Tutino che sfiora il vantaggio. Il gol di Bruccini è da cineteca. Sulla respinta della difesa ospite lui carica il destro al volo e trafigge Perina da parte a parte. E’ l’apoteosi. Esplode il Marulla e il tifo balla. “Chi non salta è giallorosso”. In Tribuna A una coreografia da brividi sottolinea il momento con una scritta gigante “Sembra impossibile” che è l’attacco di uno dei cori più famosi. “Questa è una malattia che non va più via” prosegue il coro che è diventato un inno cantato dai Lumpen ad inizio partita. Dal 21' in poi è una sagra di gol mangiati che fa arrabbiare Braglia, tra Okereke, Tutino e Mungo non c’è molta fortuna nelle conclusioni. Conson ha il suo bel daffare e Patti è li che cerca di evitare l’arrembaggio a Perina. Una palla persa lancia in contropiede tre giocatori ospiti ma è un Corsi chirurgico a mettere in fallo e bloccare il tentativo. Nel finale di tempo è ancora il Cosenza a mangiarsi le mani con D’Orazio che sfonda ancora una volta a sinistra e mette in area un pallone da spingere facilmente in rete. Salta Tutino ma la mira non è buona. Come è giusto che sia, nella ripresa la Samb prova a premere ma è il Cosenza ad avere due occasioni in contropiede con Palmiero e Tutino. Poi Il gol di Marchi, unico errore del Cosenza, viziato da una furbata con un giocatore ospite che rimane a terra, mette in piano una partita molto maschia iniziata con una serie di falli da cartellino da parte degli ospiti su Okereke non sanzionati da un Robilotta che dirige all’inglese. E’ un po la linea dì questi play off. I Lupi marchigiani si galvanizzano e per quasi dieci minuti provano a calcare la mano. Poi i iniziano una serie di cascate a terra per prendere tempo. Ma non funziona. La difesa del Cosenza regge bene l'urto, prende le misure e si arriva al minuto 70 con i cambi. Okereke e Mungo tirano il fiato, la stanchezza si fa sentire, così Braglia dal cilindro cava Calamai e Baclet. Ed è proprio il francese che mena le danze e guida un assedio, spinto dagli undicimila, che dura fino al termine della partita. Per due volte ha l’occasione per bucare Perina per la seconda volta ma quel millimetro fatale non gli permette di mettere dentro la perla rara. Arriva al minuto 86 la delizia. Batti e ribatti in un'area ospite completamente affollata e poi Baclet trova la geometria giusta piazzando la botta vincente. E’ Dermaku che di testa prova a sorprendere Perina su calcio d’angolo. La palla viene ribattuta dalla difesa proprio sui piedi di Baclet che non ci pensa due volte e con una rasoiata di sinistro buca Perina per la seconda volta. Il Marulla è una bolgia. Tutti sotto la curva a ballare. Ci sarebbe da saltare ancora perché Tutino ha la palla del 3 a 1 sui titoli di coda ma la palla sfiora di poco il montante. Si finisce in festa con un tabù finalmente sfatato. Da tempo con il pienone il Cosenza non faceva bottino pieno. Ma si sa, i tabù sono fatti per essere sfatati. Tra tre giorni si andrà a San Benedetto, partenza venerdì, con due risultati su tre possibili. Al Cosenz a basta un pari o vincere con un gol di scarto per passare il turno. Sembra impossibile …..

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