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Welfare e Disabilità
Incontro sulle discriminazioni ai disabili il 28 a Lamezia 25/04 “Per non rassegnarci, per non subire passivamente, per
non bruciare la nostra vita, per non restare ingabbiati a causa della
disabilità, per reagire, per aspirare alla felicità,
per contribuire alla costruzione di una società inclusiva che
valorizzi la diversità, noi, associazioni di persone con disabilità
e di familiari di persone con disabilità non in grado di auto-rappresentarsi,
attiviamo un cantiere permanente per la non discriminazione, con l’intento
di riflettere, proporre e rilanciare idee innovative finalizzate a
migliorare la qualità della vita di tutte le persone con disabilità
calabresi”. Così la presidente di FISH Calabria Onlus,
Nunzia Coppedè in una nota. “La FISH Calabria –prosegue
la Coppedè- nell’ambito del suo undicesimo congresso,
che si terrà il 28 aprile 2007 presso la Sala Sintonia della
Comunità Progetto Sud Via A. Reillo 5 Lamezia Terme dalle ore
10.00 alle ore 13.00, organizza un incontro pubblico per mettere a
fuoco le discriminazioni che quotidianamente subiscono le persone
con disabilità in Calabria, per discutere quanto le politiche
influiscono sul permanere di questa situazione e come rilanciare strategie
culturali e politiche per eliminare tali discriminazioni. La Calabria bocciata in Welfare 06/03 Promozione a pieni voti per il Trentino per i sistemi di welfare
locale. La Toscana conquista la sufficienza, ma appare in difficoltà
di fronte alla crescita dei bisogni. Bocciata invece la Calabria,
per la troppa distanza tra un buon impianto normativo e una realtà
assai distante da esso. Sono i giudizi emersi dal seminario di studi
organizzato a Firenze da Istel (Istituto di Studi Toscani di Economia
e del Lavoro) e Cisl della Toscana, con lo scopo di tracciare, attraverso
comparazioni fra tre realtà, un quadro della situazione e delle
prospettive dei processi di sussidiarietà nell'ambito delle
politiche sociosanitarie. Nel modello trentino, illustrato dal professor
Guglielmo Giumelli, dell'Università Bicocca di Milano, si passa
dalla teoria alla pratica, attraverso l'efficacia del modello di risposta
alle comunità locali, grazie anche alla specificità
dello statuto di autonomia. Anche qui però si segnalano prime
difficoltà sulla sostenibilità finanziaria, nonostante
l'abbondanza relativa delle risorse disponibili e la cultura di co-partecipazione
effettiva e solidale dei cittadini al mantenimento del modello di
tutela. In Toscana invece - secondo una ricerca Istel e ufficio studi
Fnp regionale - si passa dalla teoria ad una pratica parzialmente
realizzata, in particolare per quanto riguarda l'effettiva creazione
di Distretti sociosanitari efficaci ed efficienti; permangono carenze
nei tempi di attesa, nell' assistenza domiciliare, nella co-partecipazione
equa e solidale dei cittadini; le risorse sono inadeguate alla crescente
domanda. In Calabria, ha sottolineato il dottor Enrico Limardo, dell'Università
Federico II di Napoli, a fronte di un pacchetto legislativo e normativo
all'avanguardia, emerge una pressoché generalizzata non applicazione
nei fatti; la sussidiarietà verticale dovrebbe essere il perno
del sistema calabrese, ma in effetti (non dichiarata) è la
sussidarietà orizzontale (famiglie, reti parentali e comunità)
a sostenere l'attuale domanda della popolazione, con un sistema che
pare a lungo andare insostenibile. Nasce il sindacato per la difesa dei diritti dei disabili 01/01 Un vero e proprio sindacato per fare conoscere meglio il mondo
delle disabilita' e difendere i diritti dei soggetti interessati e
delle loro famiglie. Aprira' il 5 gennaio, a Bianco, in provincia
di Reggio, la prima sede calabrese del Sindacato famiglie italiane
diverse abilita' (Sfida). L' iniziativa e' nata per volonta' di un
gruppo di genitori di Bianco, Bovalino, Ardore, Brancaleone e dell'
entroterra aspromontano che hanno dato vita a questo nuovo organismo
inteso come punto di riferimento per le necessita' delle famiglie
con figli disabili. ''Sfida - ha detto il segretario nazionale Andrea
Ricciardi - rappresenta i disabili, di qualsiasi disabilita', e le
loro famiglie; sostiene i diritti di coloro che, a causa dell' handicap,
ma soprattutto per l' indifferenza di gran parte del mondo politico
e delle istituzioni, non godono neppure della liberta' ed indipendenza
normalmente esercitate da tutti gli altri cittadini''. ''Quando ad
uno dei componenti di una famiglia 'arriva la disabilita' - sostiene
Ricciardi - tutti i congiunti vivono in situazione di handicap; e'
una specie di stordimento, e' come se gli eventi stessero accadendo
a qualcun altro, sembra un incubo dal quale, prima o poi, ci si risvegliera'''.
Per Ricciardi ''e' difficile accettare la realta' della disabilita'
ma e' necessario farlo. Noi intendiamo rivendicare, sempre e comunque,
il diritto di tutte le persone che si trovano in oggettiva difficolta'
a causa di un handicap, a vivere un' esistenza dignitosa''. Venerdi'
i soci fondatori di Sfida si ritroveranno a Bianco, nella nuova sede
del sindacato, per eleggere il presidente e il direttivo. Alla cerimonia
di inaugurazione dei locali sara' presente con tutta probabilita'
anche il segretario nazionale. ''Il nostro sindacato - ha sottolineato
Ricciardi - non e' nato per 'creare la categoria dei disabili' perche'
ogni disabile ha una sua esistenza e nessuno e' uguale all' altro.
La tendenza ad uniformare, infatti, e' un grave segno di insipienza
nell' affrontare queste problematiche. E' fondamentale, pur nella
diversita', avere un' unica voce corale nella difesa dei diritti troppo
spesso scritti e non rispettati. Riteniamo che le proposte di carattere
legislativo e tutte le decisioni assunte dagli organi istituzionali,
debbano essere preventivamente concordate con i rappresentanti delle
forze sociali indipendenti e realmente interessate alle problematiche
delle persone disabili'' 2006 A Lamezia nasce l’associazione “Intese” 31/07 E' nata a Lamezia Terme l’associazione di promozione
sociale denominata “Intese”, costituita Il 28 luglio presso
la sede del Centro di Salute Mentale per iniziativa di operatori e
utenti del Centro, familiari e amici di soggetti con disturbi e/o
disagio psichico. Centro per l’accoglienza promosso dalla Provincia di Cosenza 25/07 Si chiamerà 'Punto di Partenza' il progetto che sta
per essere avviato dall'Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia
di Cosenza in collaborazione con l'associazione Yiaraiha onlus e che
sarà presentato nel corso di una conferenza stampa in programma
per il giovedì mattina nel salone di presidenza. Il progetto
è un'azione pilota in Italia (altra esperienza solo a Bolzano)
diretta all'apertura di un centro di accoglienza polifunzionale per
minori sottoposti a misure penali e per minori migranti non accompagnati,
una struttura sinora assente nel territorio provinciale. Il progetto
sarà presentato dal Presidente della Provincia di Cosenza,
Mario Oliverio; l'Assessore alle Politiche Sociali, Ferdinando Aiello;
la dottoressa Serenella Pesarin, del Dipartimento Giustizia Minorile
del Ministero del Grazia e Giustizia; il dottor Angelo Meli, Direttore
del Centro della Giustizia Minorile di Calabria e Basilicata; il dottor
Francesco Pellegrino, Direttore dell'Istituto Penale per Minori di
Catanzaro; la dottoressa Sandra Berardi, Presidente dell'Associazione
Yiaraiha; la dottoressa Adria Andreotta Loria, Responsabile Settore
Politiche Sociali della Provincia di Cosenza; la dottoressa Rosaria
Catalano, Criminologa, operatrice della istituendo struttura di accoglienza.
Sarà inoltre presente l'Assessore alle Politiche Sociali della
Regione Calabria, Nino De Gaetano. Posticipata di una settimana CivitasMed 2006 14/07 Nel corso di una riunione tenuta il 10 luglio scorso a Roma
presso la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, si è
deciso di spostare di una settimana lo svolgimento di CivitasMed 2006.
La mostra convegno della solidarietà e dell’economia
civile del Mediterraneo, dunque, si svolgerà a Cosenza dal
16 al 19 novembre 2006. CivitasMed è un luogo di incontro della società civile
organizzata del Sud d’Italia e dei Paesi del Mediterraneo, un
appuntamento contenitore, all’interno del quale trovano posto
molteplici iniziative ed opportunità. CivitasMed è un luogo di tutti, una opportunità data
a tutti coloro che hanno a cuore il bene comune del Mediterraneo,
la promozione della pace, lo sviluppo socio economico delle aree più
deboli, il miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente
naturale, la crescita di relazioni più solide e fiduciarie
tra le persone e tra i popoli. La struttura di CivitasMed 2006 Area culturale Ponzio (FI) “Serva una politica per i disabili” 04/06 ''Su un problema sociale cosi' importante come quello dell'
inserimento delle persone disabili e svantaggiate all' interno della
comunita' era stata approvato all' unanimita' un ordine del giorno
che prevedeva maggiore attenzione alle persone disabili con l' inserimento
di queste nel mondo del lavoro per un' integrazione sociale e il rispetto
delle pari opportunita'. Tutti questi buoni propositi, pero', non
hanno avuto un riscontro positivo da parte della Provincia, la quale
si e' limitata solo a una verifica formale del mancato rispetto delle
dovute assunzioni che avrebbero dovuto garantire gli enti pubblici''.
A sostenerlo e' stato il consigliere provinciale di Forza Italia,
Gianfranco Ponzio. ''Ritengo - ha sostenuto Ponzio - che la Provincia,
soprattutto oggi con il trasferimento delle deleghe dalla Regione,
abbia il compito istituzionale, ma soprattutto etico, di intervenire
su episodi cosi' gravi come quello avvenuto sabato scorso e che ha
avuto come protagonista un piccolo dodicenne disabile che si e' visto
abbandonato a se stesso all' interno di un plesso scolastico della
media Valle Crati. Ecco perche' presentero' un ordine del giorno sui
principi generali per i diritti della persona handicappata di cui
la legge-quadro per l' assistenza, l' integrazione sociale e i diritti
dei disabili ne fissa gli obiettivi e la sua applicazione''. ''Condividiamo
- ha proseguito Ponzio - le iniziative intraprese dall' assessore
Aiello su tali questioni, ma riteniamo anche che le esigue somme destinate
al sostegno negli istituti di formazione serviranno a ben poco, se
la Giunta Oliverio non mettera' in atto una politica piu' realista
coinvolgendo enti e associazioni con iniziative permanenti di informazione
e di partecipazione, affinche' venga garantito il superamento di ogni
forma di emarginazione e di esclusione sociale mediante l' attivazione
dei servizi previsti dalla legge. Il Presidente Oliverio non deve
limitarsi a sostenere aiuti sporadici ed elitari, ma ha il compito
di garantire non solo alla singola persona handicappata, ma anche
alla famiglia ed alla comunita' il suo sostegno con strumenti e sussidi
tecnici ed economici integrativi per il raggiungimento e il controllo
dei fini sanciti dalla legge 104/92''. Polemiche tra il Field e il Fand 05/05 Il presidente della Fondazione Field, Mario Muzzì, in
merito alle dichiarazioni apparse oggi sulla stampa, replica al presidente
della Federazione delle associazioni dei disabili che ha accusato
la Field di discriminazione nei confronti dei disabili. Qeusto il
testo della sua risposta. “Con una certa sorpresa ho letto stamane
sui giornali la nota di protesta del presidente regionale della Federazione
fra le associazioni dei disabili (Fand), che accusa la Fondazione
Field di discriminazione nei confronti delle associazioni che si occupano
di disabili. Sinceramente non si capisce a quale informazione della
Field o del suo presidente, il dirigente della Fand si riferisca.
Il nuovo consiglio d’amministrazione della Fondazione che presiedo
si è insediato solo recentemente e finora si è preoccupato
di garantire continuità all’attività messa in
cantiere dalla precedente gestione, procedendo contemporaneamente
a ristrutturare gli organi della Field,con la creazione fra l’altro
della task force per la pianificazione strategica, al fine di rendere
più incisiva la propria azione coerentemente con gli obiettivi
indicati dal nuovo governo regionale. Al momento dunque la Fondazione
non ha avviato alcuna consultazione con le forze sociali, per cui
non ha senso né fondamento parlare di discriminazione, specialmente
poi nei confronti di una delle fasce più deboli della nostra
società. Quando la Fondazione avvierà la fase di programmazione
della nuova gestione, impegno che sarà svolto in tempi ragionevolmente
brevi, la presidenza della Field ha già in agenda una serie
di incontri con le forze sociali per una doverosa ed utile verifica
dei fenomeni presenti sul territorio e per acquisire ulteriori elementi
di riflessione e di valutazione, certamente preziosi per affrontare
e tentare di risolvere i complessi problemi del lavoro non regolare
e della legalità all’interno di un percorso che ambiziosamente
punta verso traguardi di nuovo e reale sviluppo. Infine una raccomandazione
ed una sollecitazione al presidente della Fand. La Fondazione Field,
occupandosi, come è noto, prevalentemente di lavoro non regolare
o sommerso, sarà grata alla federazione delle associazioni
di disabili se vorrà segnalare, ove esistano, casi di lavoro
non regolare che coinvolgono i disabili”. Apre in Calabria l’associazione “Aiuto” 05/05 L' Associazione italiana uguaglianza pari opportunità
'Aiuto'', organizzazione a carattere nazionale con sede centrale a
Torino, ha inaugurato la propria sede regionale a Catanzaro, in via
Milano. "Aiuto - è detto in un comunicato - nasce per
poter dare più forza rivendicativa alla categoria degli invalidi
civili e della terza età disagiata, che da tempo attende di
vedere risolti i tantissimi problemi che l'assillano. Aiuto è
un' organizzazione Onlus di utilità sociale in base al Decreto
legislativo n.460/97, non lucrativa e apolitica. Fine istituzionale
dell' associazione è quello di attuare e sollecitare tutte
quelle iniziative di promozione umana e sociale rivolte all' inserimento
degli invalidi civili e degli appartenenti alla terza età disagiata;
di rappresentare e tutelare gli interessi morali e materiali dei portatori
di handicap e, in generale, di collaborare con le autorità
governative e le pubbliche amministrazioni, centrali e locali, in
ordine alla prevenzione ed assistenza sanitaria e alla qualificazione
professionale. Tutti i soci promotori e i volontari sono impegnati
da diversi anni in questa lotta e ciò - viene sottolineato
dagli organizzatori - ci permette di operare al meglio senza improvvisare,
mettendo gratuitamente al servizio dei disabili, assistenti volontari
e operatori qualificati". "Aiuto - ha detto il Presidente
nazionale dell' associazione, Giuseppe Fontaneto - intende non solo
gridare a tutti i cittadini, alle istituzioni e al governo i disagi
delle categorie protette, ma si sente di dover fare di più,
si sente di dare tutto ciò che è umanamente possibile,
risolvendo i problemi di ogni singolo individuo che le si rivolge". Ledda (Legacoop) “Riformare il welfare dal basso” 20/04 "Con l' applicazione della legge regionale 5 dicembre
2003 n. 23, le politiche sociali saranno protagoniste in Calabria,
di un grande processo innovativo verso l' obiettivo di costruire un
sistema di interventi e servizi più accessibile ed equo".
A sostenerlo, in una nota, è Quirino Ledda, responsabile Settore
sociale Legacoop Calabria. "I piani di zona - prosegue Ledda
- saranno lo strumento dei Comuni associati, delineato dalla legge
328/2000 e dalla suddetta legge regionale, per disegnare la rete locale
dei servizi e per sviluppare un nuovo sistema di relazioni, tra i
Comuni stessi e con l' insieme dei soggetti istituzionali e sociali
a vario titolo coinvolti nelle scelte di politica sociale". Per
il responsabile del settore sociali di Legacoop "si tratterà,
in pratica, di riformare il welfare 'dal basso' valorizzando le professionalità
locali e di avviare, con il supporto della Regione, il processo di
programmazione partecipata; di ricomporre i piani di intervento nelle
diverse aree - responsabilità familiari, infanzia e minori,
immigrati, povertà ed esclusione sociale, dipendenze e altre
forme di disagio, anziani, disabili - in un unico piano; di ricostruire
in un solo bilancio in modo trasparente l' insieme delle risorse dedicate
al sociale, derivanti dalle forme più disparate di finanziamento;
di riconoscere i diversi soggetti del Terzo settore nelle loro capacità
di lettura dei bisogni e di progettualità; di coinvolgere i
cittadini, le organizzazioni sindacali, le altre rappresentanze sociali.
Una vera e propria sfida". "Il coinvolgimento del privato
sociale - sottolinea ancora Ledda - dovrà dare continuità
ad un processo di partnership e di co-progettazione tra pubblico e
privato sociale che nei fatti in qualche territorio si è già
sviluppato, ad esempio nell' esperienza dei piani territoriali per
l' infanzia e l' adolescenza ex Legge 285/97, e che va sviluppato
e meglio strutturato all' interno della programmazione zonale. Le
cooperative sociali, nello specifico, dovranno acquisire maggior consapevolezza
circa il loro ruolo non solo gestionale e dovranno attivarsi per promuovere
processi di costruzione di intensità e di delega. Per evitare
di generare confusione circa l' integrazione tra pubblico e privato
sociale, sarà opportuno definire con chiarezza ruoli e responsabilità
nelle diverse funzioni e fasi del processo di programmazione e di
governo dei servizi sociali: programmazione, progettazione, gestione,
monitoraggio e valutazione". Il 20 a Lamezia presentazione del bando Fondo Oasis 17/03 "Il 20 marzo 2006, presso l'Hotel Savant di Lamezia Terme
(Cz), sara' presentato il nuovo bando Fondo Oasis. Promossa da Compagnia
sviluppo imprese sociali (Cosis Spa), prima finanziaria italiana specializzata
per il terzo settore, l'iniziativa intende promuovere e illustrare
ai soggetti destinatari i termini di partecipazione al nuovo bando.
Il Fondo Oasis, Fondo capitale di rischio e prestiti partecipativi,
e' dedicato alle piccole e medie imprese sociali e ai loro consorzi
con sede nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia,
Sardegna e Sicilia, allo scopo di promuoverne e favorirne la nascita,
la crescita e il consolidamento. Oltre a Cosis Spa, gli attori coinvolti
nel progetto sono il ministero delle Attivita' produttive e il ministero
dell'Economia e delle finanze. Il Fondo Oasis si incarica dell'erogazione
dei finanziamenti e del trasferimento di un'adeguata cultura manageriale
e finanziaria in grado di fornire alle imprese sociali tutti gli elementi
necessari per poter creare una struttura organizzativa solida ed efficiente,
in un sistema di reti articolato ed efficace. Questo il programma
della giornata: alle 10,30 presentazione del nuovo bando Fondo Oasis,
modera Raffaele Barberio direttore Key4biz, saluti di Gianni Speranza,
sindaco di Lamezia Terme, Nicola Adamo vice presidente regione Calabria,
Mario Magno vice presidente della provincia di Catanzaro, Leonardo
Diaco direttore diocesano della Pastorale del Lavoro. Interventi:
Alberto Manelli responsabile Fondo Oasis, Cosis Spa, Emanuela Parrotta
istituto per la promozione industriale, Michele Finizio Fondo Oasis
- Consulente, Gennaro Di Cello presidente Inrete S.c.s., Paolo Ferraro
presidente Mare Nostrum S.c.s. Alle 12,30: conclusioni, con Giuseppe
Galati sottosegretario alle Attivita' produttive". Esclusione sociale per i non vedenti 07/02 In forza della "Carta dei doveri del giornalista"
e del "Codice deontologico" dell'Ordine dei Giornalisti,
invitiamo i Colleghi a diffondere con forza e con ogni mezzo di comunicazione
il progetto "BrailleNet", di rilevante interesse pubblico
e sociale, evento unico e senza precedenti nella storia di internet,
attualmente presente su oltre 700 Testate nazionali e internazionali
- www.asis-onlus.it/asisnews/press.htm - gratuito per i non vedenti,
ubicato nel web all'indirizzo: "www.braillenet.it". I vari
Ministeri della Repubblica Italiana (compresi i Ministeri per le Innovazioni
e le Tecnologie e delle Comunicazioni), gli Enti e le Organizzazioni
nazionali sostenitori dei soggetti dei diversamente abili, i quotidiani
e le televisioni libere nazionali, hanno ricevuto diverse volte il
comunicato stampa inerente a BrailleNet, dimostrando una noncuranza
sconcertante. Dopo un anno, siamo ancora in attesa che anch'essi diffondano
la notizia e dare risposte a cittadini indignati per questo irragionevole
mutismo. Considerato anche che l'evento viene volutamente occultato
ai non vedenti, Vi chiediamo di far intendere la portata dell'evento
a coloro che, oltre a dimostrare indifferenza, noncuranza e mancato
rispetto, fanno di tutto per nascondere o offuscare l'utilità
di questo servizio altamente sociale. Siamo partiti con un sogno che,
grazie alla RAI e a quei prestigiosi Canali informativi, e' rimbalzato
nelle menti di grandi e piccini; BrailleNet non e' la nostra sfida,
ma quella del terzo millennio, che rappresenta crescita, apertura
e invito alla collaborazione in aiuto a persone che hanno un'anima.
Invitiamo anche i lettori a "scagliare" questo appello,
sotto forma di e-mail, ai forum, ai mass-media d'Italia, ai politici,
ad amici e conoscenti, di stamparlo ed affiggerlo ovunque e' consentito.
Fate in modo che esso possa diventare la pietra di Davide. Vogliamo
continuare a sognare e a far sognare! Grazie, anche per conto di chi
non vede. Giuseppe Micali giornalista ASIS Associazione Stampa Italiana
Scolastica: www.asis-onlus.it/asisnews BrailleNet, motore ricerca
parlante dedicato ai non vedenti: www.braillenet.it e-mail: webmaster@braillenet.it Disabilità, un mondo che va conosciuto e sostenuto 30/01 Il Sindacato nazionale famiglie Italiane Diverse Abilità
(Sfida) ha scritto di recente una lettera ai politici con alcune proposte
a favore delle persone con disabilità, “in gran parte
condivisibili (semmai lacunose)”dice l’Arch. Gallo che
clo segnala a proposito della disabilità. Questo il etsto. 1) PROGRAMMAZIONE Sappiamo che in Italia nel censimento decennale l’ISTAT non inserisce domande relative alla disabilità. Per una corretta programmazione bisogna sapere non solo quanti sono i disabili ma anche il tipo di disabilità, perché i bisogni di un diplegico sono diversi da quelli di un tetraplegico o di un cieco o di un audioleso o di un autistico o di un disabile mentale lieve o grave o di un pluriminorato (contemporaneamente cieco, muto, non deambulante …) o di … e diversi sono i bisogni di un bambino disabile da un giovane disabile o da un anziano disabile. PROPOSTA: UN CENSIMENTO DELLE DISABILITA’ SEGUENDO L’ESPERIENZA DEL PROGETTO PILOTA NAZIONALE REALIZZATO NELL’AUSL FG/1. 2) AUSILI Ci sono ausili indispensabile alla vita quotidiana di alcune persone disabili che costano fino a 15.000 – 20.000 € ma le AUSL contribuiscono al massimo per 7.000 o 7.500 €. PROPOSTA: L’ADEGUAMENTO DEL NOMENCLATORE TARIFFARIO ATTUALE. LO STATO E/O LE REGIONI CONTRIBUISCANO COMPLETAMENTE ALL’ACQUISTO DI AUSILI INDISPENSABILI PER LA VITA QUOTIDIANA DEI DISABILI. 3) PENSIONE INVALIDITA’ Per i disabili maggiorenni, che non hanno reddito, lo Stato prevede una pensione di invalidità di poco più di 200 € mensili, e se questi sono sposati e con figli a carico nel caso di morte tale pensione non è reversibile. PROPOSTA: L’ADEGUAMENTO DELLA PENSIONE DI INVALIDITA’ CON IL MINIMO DELLA PENSIONE DI ANZIANITA’ E PREVEDERE LA REVERSIBILITA’ DELLA PENSIONE DI INVALIDITA’ AL NUCLEO FAMILIARE QUANDO QUESTO E’ PRIVO DI REDDITO. 4) INDENNITA’ DI ACCOMPANAMENTO Per i disabili gravi e gravissimi ossia persone completamente non autosufficienti è prevista “l’indennità di accompagnamento” pari a poco più di 400 € mensili. Tutti sappiamo che con tale somma non è possibile assumere personale che aiuti la famiglia durante il giorno o la notte per le attività di vita quotidiana e sappiamo che un disabile grave o gravissimo ricoverato in un istituto costa allo stato da 2.000 a 3.000 euro. PROPOSTA: L’ADEGUAMENTO DELL’INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO. 5) SCUOLA: per molti genitori di studenti disabili, l’arrivo
del mese di settembre, significa l’inizio di una lotta per garantire
il diritto allo studio del proprio figlio. Non c’è la
certezza della nomina dell’insegnante di sostegno e quando c’è
non c’è la certezza della continuità didattica.
PROPOSTA: 6) BARRIERE ARCHITETTONICHE: Ormai è alla conoscenza di tutti
che un disabile motorio che vive in Italia è praticamente agli
arresti domiciliare perché gli viene negata la libertà
di movimento fuori dalla propria abitazione.. PROPOSTA: 7) CULTURA E INFORMAZIONE: Parlare di disabilità è difficile perché la mente dell’uomo allontana, istintivamente, tutto ciò che può dare dolore, ansia, fastidio o dolore. La disabilità produce paura perché è una realtà che potrebbe capitare a tutti. Tutto questo fa si che chi non vive il problema da vicino quando lo vede negli altri gira lo sguardo verso altre direzioni. La disabilità, nonostante siamo nel terzo millennio, per molte famiglie è vista ancora come qualcosa di cui vergognarsi. Il motivo principale è che quando arriva la disabilità la famiglia è impreparata e viene lasciata da sola. Una corretta informazione può aiutare e sostenere la famiglia. Grazie all’impegno dei governi passati in Italia oggi c’è una cultura di rispetto dell’ambiente. Oggi assistiamo a campagna di informazione sul rispetto dei diritti degli animali. PROPOSTA: INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE VERSO IL RISPETTO DELLE PERSONE DISABILI (TRAMITE PROGRAMMI TELEVISIVI, RADIOFONICI, STAMPA, NELLA SCUOLA …) CENTRI INFORMAZIONE DISTRIBUITI SUL TERRITORIO E NEGLI OSPEDALI. 8) LAVORO: La legge 68/99 per l’inserimento lavorativo del disabile ha valenza sia per le aziende private che per quelle pubbliche ma attualmente i disabili continuano a trovare difficoltà per l’inserimento lavorativo. Girando per l’Italia è più frequente incontrare giovani down che lavorano nei fast food anziché nelle aziende pubbliche. PROPOSTA: UN MONITORAGGIO PRESSO LE AZIENDE SIA PUBBLICHE CHE PRIVATE PER CONTROLLARE IL RISPETTO DELLA LEGGE 68/99 ED EVENTUALMENTE STUDIARE MODIFICHE MIGLIORATIVE. 9) RIABILITAZIONE: Una parola ricca di speranza, di tensione, di angoscia, di delusioni da parte dei disabili e loro familiari che in questa parola vedono una realtà capace, se non di rimuovere, almeno di ridimensionare le difficoltà e le differenze. Negli anni 40-50, dopo la seconda guerra mondiale, nella riabilitazione si applicava il principio del meccanismo rotto. Tutte le energie erano focalizzate per migliorare il movimento di un arto, la personalizzazione di una protesi, la mobilità di una articolazione e così via. Negli anni 60 ci si è resi conto che rieducare la funzione lesa non basta più e che l’orizzonte di interesse riabilitativo è infinitamente più vasto, articolato e complesso. Si passa dall’ottica funzionalistica, monopolare, ovvero agire su una singola competenza, ad un livello multifocale in cui l’intervento dell’operatore della riabilitazione, meglio dell’equipe, non agisce più sulla singola competenza lesa, ma su tutta la persona, sulla famiglia e sul contesto di vita. Oggi i disabili e le loro famiglie sentono parlare di idroterapia, ippoterapia, pet terapy, musicoterapia … ma nella realtà sono pochi i fortunati a cui viene data la possibilità di usufruirne. PROPOSTA: IL RICONOSCIMENTO DA PARTE DELLA STRUTTURA PUBBLICA DI QUESTE NUOVE TECNICHE RIABILITATIVE E ASSICUARE IL SERVIZIO SULL’INTERO TERRITORIO NAZIONALE? 10) DOPO DI NOI: La vita media dei disabili si è allungata e i disabili del terzo millennio vivono più a lungo dei propri genitori. Oggi, morti i genitori, la famiglia non si prende più carico del fratello o sorella disabile. Non sono rari i casi di genitori anziani che uccidono i figli disabili e poi si suicidano. E’ diventato urgente realizzare strutture che accolgono i disabili “dopo di noi”. PROPOSTA: UNA LEGGE NAZIONALE O UN REGOLAMENTO CHIARO E INEQUIVOCABILE, CHE PREVEDA NON SOLO LA REAZLIZZAZIONE DELLE STRUTTURE MA ANCHE LA COPERTURA FINANZIARIA DEL MANTENIMENTO DELLE STESSE. E’ INUTILE REALIZZARE LE STRUTTURE SE POI NON POSSONO ESSERE FUNZIONANTI. 11) FAMIGLIA: Solitamente quando si parla di disabilità non si pensa ai familiari, ai genitori e fratelli e sorelle che dedicano la loro vita ai disabili rinunciando a tutto. In Italia c’è la legge 626/94 che stabilisce che i lavoratori non possono sollevare pesi superiori a 25 chili. In realtà chi assiste un disabile supera abbondantemente tale limite ma nessuno interviene.. PROPOSTA: PREPENSIONAMENTO DI 5 ANNI PER I GENITORI DI PERSONE DISABILI IN CONDIZIONI DI GRAVITÀ. Sicuro di una Vostra risposta colgo l’occasione per porgerVi
distinti saluti. Pensioni insufficienti per i disabili 02/01 (Vincenzo Gallo) L'INPS, con la circolare del 28 dicembre 2005
n. 120, ha fissato per il 2006 gli importi delle provvidenze economiche
e i limiti reddituali per le persone con varie disabilità,
tenendo conto dell’ inflazione (vedere allegata). Le pensioni
sociali raggiungono al massimo solo 252,91 Euro mensili per i ciechi
civili assoluti, con un reddito inferiore a 13.973,26 Euro annui,
ma in altri casi si attestano intorno ai 233 euro. Al riguardo alcune
associazioni di persone con disabilità, come la FISH, avevano
chiesto al Governo di aumentare questi valori, nella fase di approvazione
della Finanziaria, ma la proposta, nonostante gli impegni presi da
qualche parlamentare, non è stata poi accolta. Non a caso la
Fish, in una nota molto dura, ha definito l’ultima Finanziaria
per i disabili un “bidone vuoto”. C’è da
chiedersi come possa sopravvivere con queste pensioni una persona
non autosufficiente, soprattutto quando non puo’ più
contare sul supporto di genitori o altri familiari. Ciò tenendo
anche conto che il costo di una badante impegnata per una intera giornata
è superiore alle indennità di accompagnamento che ricevono
le persone con gravi disabilità. Quest’anno la Finanziaria
non prevede addirittura finanziamenti nemmeno per l’abbattimento
di barriere architettoniche, per cui aumenteranno le leggi nazionali
a favore delle persone disabili senza alcuna copertura finanziaria.
E’ auspicabile, pertanto, che la Regione Calabria metta a disposizione
finanziamenti per integrare gli interventi statali a favore delle
persone con gravi disabilità, in stato di disagio estremo,
così come d’altra parte ha già opportunamente
fatto per il fitto casa, tenendo anche conto di leggi e iniziative
approvate in alcune regioni.
Gallo: “Approvato il DL per l’esercizio di voto alle persone disabili non trasportabili” 30/12 “Esprimo soddisfazione per l’approvazione nel consiglio
dei ministri del 29 dicembre di un decreto legge che prevede disposizioni
urgenti per l’esercizio domiciliare del voto anche per persone
disabili non trasportabili. Ciò in coerenza con la Costituzione,
che garantisce il diritto di voto senza limitazioni a tutti i cittadini,
tranne che in alcuni casi particolari”. E’ quanto afferma
in una dichiarazione l’ex assessore alla disabilità del
Comune di Cosenza, Arch. Vincenzo Gallo. “Finora i cosiddetti
"seggi volanti" –afferma Gallo- potevano infatti raggiungere
solo gli elettori negli ospedali o nelle case di cura, ma non quelli
che, immobilizzati per gravi malattie, sono assistiti nelle loro abitazioni.
Come precisato anche in un comunicato della FISH (Federazione Superamento
Handicap) si tratta di un provvedimento che risponde finalmente ad
una serie di istanze più volte lanciate in questi anni dal
movimento delle persone con disabilità. Qualche tempo fa era
stato presentato al Senato un disegno di legge raccogliendo la sollecitazione
di un giovane socio della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia
Muscolare) di Padova, recentemente scomparso. All’inizio di
dicembre l’Associazione Luca Conconi aveva lanciato una raccolta
di firme volta appunto ad ottenere il diritto di voto per i disabili
intrasportabili, dopo aver denunciato il caso anche durante le votazioni
relative all’ultimo referendum sulla libertà di ricerca
scientifica”. Zicaro (Pli) “Approvato il decreto per il voto ai disabili intrasportabili, una vittoria dei liberali 30/12 “Alla fine gli sforzi profusi ci hanno dato ragione.
Il Consiglio dei Ministri del 29 Dicembre 2005 ha approvato il decreto
per il voto domiciliare a favore dei c.d. malati intrasportabili”.
Lo ha dichiarato in una nota il Segretario cittadino del PLI di Cosenza,
Valerio Zicaro. “Il Ministro dell’Interno, On. Giuseppe
Pisanu, ha mantenuto le promesse, soprattutto a seguito delle migliaia
di firme, raccolte in pochi giorni, su iniziativa dell’Associazione
Luca Coscioni a cui i liberali cosentini hanno contribuito con oltre
500 firme raccolte nella sola giornata del 18 dicembre scorso. Ringraziamo
i tanti cosentini che hanno inteso sottoscrivere questa petizione
in favore di circa 100.000, sfortunati, concittadini cui è
negato il diritto di voto perché impossibilitati a recarsi
nei seggi. E’ l’ennesima, faticosa, battaglia di libertà
vinta. Ora, bisognerà vigilare affinché i Comuni rispettino
il Decreto ministeriale predisponendo i seggi volanti al fine del
voto domiciliare per i malati intrasportabili. I Liberali cosentini
proseguiranno sulla strada intrapresa della difesa delle libertà
dei cittadini e dei loro diritti molto spesso, purtroppo, negati”. Gallo: “Estendere il servizio taxi per disabili a tutta la Calabria. Discriminazioni nel trasporto aereo” 29/12 - L'ex assessore comunale ai diritti civili con delega alla
Disabilita' del Comune di Cosenza, Arch. Vincenzo Gallo, in una nota
diffusa alla stampa suggerisce di estendere il servizio taxi, gia'
attivato dal Comune di Cosenza, dietro suo impulso, anche nell'hinterland
e in tutta la regione “Il 15 dicembre scorso – ricorda
Gallo nella nota- è stata approvata una importante proposta
di regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio, relativo ai
diritti delle persone con mobilità ridotta nel trasporto aereo,
alle quali non può più essere vietato l’imbarco,
come alcune volte è purtroppo avvenuto. Un traduttore palmare che interpreta le parole in gesti per i non udenti
Un ascensore per il CSV di Corigliano 21/12 In merito alla diatriba scoppiata sui quotidiani locali tra
l’Amministrazione comunale di Corigliano e il presidente del
gruppo di AN in Consiglio Provinciale, Pasqualina Straface interviene,
con alcune precisazioni, la Presidente del Centro di Servizio per
il Volontariato della provincia di Cosenza, Annamaria Bevilaqua Odoardi.
Alla base dello scontro i locali assegnati al CSV dal Comune che sono
privi di ascensore e non consentono, di conseguenza, l’accesso
ai diversamente abili. “Innanzi tutto occorre ricordare che
il CSV, ai sensi della legge quadro sul volontariato 266/91, sostiene
e qualifica l’attività del volontariato con servizi di
consulenza e assistenza qualificata, supporto logistico e servizi
di base, promozione, formazione, informazione e documentazione che
sono essenzialmente rivolti a tutte le OdV (Organizzazioni di Volontariato).
Tra queste ve ne sono anche diverse che si occupano di handicap e
disabilità, per cui il problema delle barriere architettoniche
è reale, così come è reale il problema delle
barriere architettoniche per tutti i tipi di uffici e luoghi in cui
si erogano servizi pubblici e di utilità collettiva, dove,
dappertutto, l’accesso deve essere consentito ai soggetti portatori
di bisogni speciali. Un problema reale che è ancora troppo
diffuso in tutta la nostra regione. Ricordo qui che in ogni caso in
poco più di un anno dall’avvio del CSV provinciale l’impatto
dell’attività del Centro anche per il territorio dello
Ionio cosentino è stato considerevole. Infatti sono tanti i
servizi che il Centro eroga con iniziative su tutto il territorio
provinciale ed anche sullo Ionio e sono decine le associazioni del
comprensorio, anche di portatori di disabilità, che ne hanno
usufruito (incontri di rete, iniziative di formazione, corsi, attività
promozionali). Siamo lieti e consapevoli di questo dato, visti i contatti
quotidiani che il Centro ha con tantissime associazioni locali. Siamo
stati presenti in numerosi comuni dello Ionio e tutta questa attività
ha fatto sì che anche tante associazioni di volontariato locali,
non solo usufruissero dei servizi del Centro, ma si incontrassero.
E da questi incontri è nata l’esigenza di creare nell’area
dello Ionio uno sportello che, lo ribadiamo, è solo uno dei
servizi offerti dal Centro. Ricordiamo qui che il CSV sta aprendo
alcune sedi operative (una sul Tirreno, una nel Pollino, una per l’area
urbana di Cosenza ed una appunto per lo Ionio) solo laddove vi è
la messa a disposizione di locali gratuiti da parte degli enti locali
e delle amministrazioni. La disponibilità immediata manifestata
dal Comune di Corigliano è stata quindi per noi molto importante
e gradita. Da subito in realtà, si era individuato nel locale
dell’ex Palazzo Zagara, il problema dell’installazione
dell’ascensore nel vano già preposto, per il quale il
CSV ha chiesto di intervenire presso la Provincia. E’ una situazione
che in effetti va risolta con assoluta urgenza e di questa urgenza
sappiamo che è consapevole anche l’amministrazione comunale.
Ben vengano quindi anche le polemiche, se si sta ai fatti e se esse
servono a risolvere realmente il problema. Ci attendiamo fatti e determinazioni
concrete e rapide dalla Provincia. Da parte nostra abbiamo già
acquisito e messo a disposizione la strumentazione necessaria (computer,
stampante, fotocopiatrice, ecc) per far vivere il CIP (Centro di informazione
e promozione) dello Ionio e a breve, entro l’inizio di febbraio,
esso sarà reso pienamente operativo con operatori selezionati
e formati dal nostro CSV. Le Organizzazioni di Volontariato dello
Ionio, che già oggi utilizzano ampiamente i servizi del Centro,
sanno che, da parte nostra, questo impegno sarà rispettato”.
Vincenzo Gallo: “Rafforzate le norme per la parità e contro la discriminazione delle persone disabili” 20/12 “La Camera dei deputati ha approvato il 30 novembre scorso,
con il parere unanime di tutti i partiti, una legge che rafforza le
norme contro le discriminazioni delle persone disabili e promuove
la piena attuazione del principio di parità di trattamento
e delle pari opportunità, in coerenza con quanto già
previsto dall’art. 3 della Costituzione e dalla legge quadro
sull’handicap n. 104”. Lo afferma in una nota l’ez
assessore ai diritti del cittadino del Comune di Cosenza, Vincenzo
Gallo. “La legge –prosegue Gallo- che deve passare ora
all’esame del Senato, precisa che per il principio di parità
di trattamento non può essere praticata alcuna discriminazione
in pregiudizio delle persone con disabilità. Ass. Aiello: “No alla cancellazione dell’Odonstomatologia per diversamente abili di Cetraro” 19/12 L’Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di
Cosenza, Ferdinando Aiello, interviene con una dichiarazione sulla
questione del servizio di odontostomatologia per soggetti diversamente
abili presso l’ospedale di Cetraro il cui caso ha riempito,
di recente, le pagine dei quotidiani. Raccolta di firme del PLI di Cosenza per il diritto di voto per i disabili intrasportabili 16/12 Il PLI di Cosenza, aderendo all’iniziativa proposta dall’Associazione
Luca Concioni per la libertà e la ricerca scientifica, ha organizzato,
in concomitanza con le altre città italiane, una giornata straordinaria
di raccolta di firme per una petizione indirizzata al Ministro degli
Interni, affinchè sia garantito il diritto di voto delle persone
disabili “intrasportabili”. “in occasione dei referendum del giugno scorso, l’Associazione
Luca oncioni richiamò la Sua attenzione sul diritto di voto
delle persone gravemente disabili che non possono recarsi al seggio
nemmeno usufruendo delle disposizioni previste dall’art. 29
della legge 104 del 1992 (che stabiliscono che i Comuni debbano organizzare,
in occasione di consultazioni elettorali, un servizio di trasporto
per facilitare ai disabili il raggiungimento del seggio elettorale).
Le ricordammo che si trattava dei cosiddetti “intrasportabili”,
cioè di persone immobilizzate nei loro letti che avrebbero
potuto recarsi al seggio solo con l’autoambulanza, con medici
e infermieri al seguito, con attrezzatura medica permanente come respiratori
e/o flebo. Lei rispose che il problema era reale, ma che per superarlo
occorrevano modifiche di legge, e promise che in occasione della successiva
tornata elettorale questo problema sarebbe stato definitivamente risolto.
Ci siamo: le elezioni politiche sono alle porte e non vorremmo ritrovarci
come nell’occasione referendaria, quando centomila disabili
intrasportabili furono iscritti d’ufficio. Negli elenchi degli
astensionisti. Siamo pronti ad affermare con la nonviolenza i diritti
costituzionali negati, forti anche di quanto è affermato all’art.
1 della legge 104/92, laddove si stabilisce che la Repubblica “previene
e rimuove le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della
persona umana, il raggiungimento della massima autonomia possibile
e la partecipazione della persona handicappata alla vita della collettività,
nonché la realizzazione dei diritti civili, politici e patrimoniali”. Positivo il bilancio dell’arch.Vincenzo Gallo in tre anni di attività nel settore della disabilità 08/12 E’ più che positivo l’apporto che l’Arch. Gallo, ex assessore ai diritti del cittadino ed ai diversamente abili ha dato al mondo di coloro che, di solito, non hanno mai avuto un aiuto o un nume protettore che li proteggesse. Dal primo luglio 2002 al 11 novembre 2005, durante il periodo in cui ha ricoperto la carica di assessore ai diritti del cittadino, con delega alla disabilità, l’arch. Gallo ha praticamente rivoluzionato un modo di fare e di essere che lo ha fatto, tra l’altro, ben volere ben vedere dai suoi concittadini. In breve riassumiamo, senza lcuna finalità occulta, quanto di utile per la categoria dei disabili, Gallo è riuscito a fare in soli tre anni. Mobilità per tutti Eliminazione di barriere architettoniche - la realizzazione di percorsi pedonali accessibili in alcune vie
e piazze cittadine (isola pedonale di Corso Mazzini, rifacimento di
Piazza Valdesi, Piazza Spirito Santo, Piazza Loreto, Lungo Crati,
Centro “ I due fiumi” in Piazza Matteotti); Servizio Taxi per persone con difficoltà di movimento Autobus accessibili a tutti Assistenza domiciliare - L’Amministrazione comunale eroga dalla fine degli anni 90
anni un servizio di assistenza domiciliare per persone con varie disabilità.
Sono attualmente utilizzati 27 operatori della cooperativa sociale
Demetra, la cui attività è finanziata interamente con
fondi comunali. Inoltre la Regione Calabria ha finanziato il progetto
Germoglio (nel 2004 sono stati assegnati al Comune di Cosenza soltanto
19.000 Euro), che ha permesso di utilizzare altri 8 operatori; Alloggi per il “dopo di noi” , per persone con gravi disabilità non autosufficienti - E’ stato inserito nel piano triennale delle opere pubbliche
e nell’ambito del PSU, già dal 2002, un progetto di alloggi
per il dopo di noi, per soggetti con sofferenza psichiatrica e per
persone con disabilità rimaste prive del sostegno dei familiari.
Il progetto non ha trovato ancora copertura finanziaria; Sport per tutti ed integrato – Tempo libero - Nell’ambito del PSU l’assessorato ai diritti del cittadino
ha presentato nel 2002 un progetto finalizzato alla realizzazione
di una nuova vasca per la riabilitazione e lo sport-terapia, all’interno
dell’impianto di Campagnano. Inserimento al lavoro delle persone disabili - Sono state diffuse, anche attraverso comunicati stampa e incontri,
informazioni sulla legislazione relativa al diritto al lavoro delle
persone disabili, in particolare sulla legge 68; Ricerca scientifica Sono stati promossi alcuni progetti di ricerca biomedica e tecnologica. Tra questi : - Il “Progetto del centro di ricerche biomediche e di servizi
integrati sanitari e sociali, per persone con lesioni midollari e
cerebrali e problemi osteomuscolari”, il cui studio di fattibilità
è stato già cofinanziato dal Cipe nel 2000. La proposta
è stata presentata alla Regione nel 2001 dal Comune di Cosenza
e da altri enti (Azienda Ospedaliera di Cosenza, ASL n.4, Consorzio
universitario Tebaid). Il progetto è stato riproposto dall’assessorato
ai diritti del cittadino al Ministero del Tesoro nel dicembre 2004. Patto territoriale e sostegno alle imprese sociali - Nell’ambito del PIT delle Serre Cosentine è stato previsto sin dal 2002 un patto territoriale sociale riguardante più comuni, con interventi a sostegno anche della domanda e dell’offerta di servizi ai cittadini e di finanziamenti per imprese sociali. Il bando per l’erogazione di finanziamenti per 500.000 Euro del POR, riservati ad imprese sociali per l’attuazione di progetti nell’area PIT Serre Consentine, è stato pubblicato sul BUR Calabria il 14 ottobre 2005. La scadenza per la presentazione delle domande è prevista nel dicembre 2005, dopo 60 giorni dalla pubblicazione sul BUR. Turismo accessibile - Il progetto “Itinerari verdi – alla riscoperta di antichi
sentieri a sud della città”, è stato presentato
nel 2003 al Servizio Civile Nazionale e avviato nell’agosto
2004, permettendo l’utilizzo di 15 volontari del servizio civile
nazionale. L’obiettivo era la valorizzazione dell’area
a sud del centro storico, sottoposta a vincolo paesaggistico. Comunicazione e sensibilizzazione - Nel 2002 è stata organizzata una mostra multimediale sui
diritti umani, in collaborazione con l’Istituto Buddista Italiano
Soka Gakkai, patrocinata anche dall’Onu, visitata da oltre 8500
persone; Nuova Occupazione Giovanile Con i progetti finanziati dall’Ufficio Nazionale del Servizio Civile, promossi dall’Assessorato ai diritti del cittadino, il Comune di Cosenza ha potuto utilizzare finora 43 giovani volontari per un anno. Nell’ambito dei progetti hanno trovato lavoro anche giovani con disabilità: - Progetto Mobilità per tutti 1 (gestito dai servizi sociali):
10 volontari Nel 2005 è stato presentato anche un altro progetto, “Mobilità
per tutti 3”, attualmente in fase di valutazione da parte del
Servizio Civile Nazionale.
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del 28/01/2004
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