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Welfare e Disabilità

 

Incontro sulle discriminazioni ai disabili il 28 a Lamezia

25/04 “Per non rassegnarci, per non subire passivamente, per non bruciare la nostra vita, per non restare ingabbiati a causa della disabilità, per reagire, per aspirare alla felicità, per contribuire alla costruzione di una società inclusiva che valorizzi la diversità, noi, associazioni di persone con disabilità e di familiari di persone con disabilità non in grado di auto-rappresentarsi, attiviamo un cantiere permanente per la non discriminazione, con l’intento di riflettere, proporre e rilanciare idee innovative finalizzate a migliorare la qualità della vita di tutte le persone con disabilità calabresi”. Così la presidente di FISH Calabria Onlus, Nunzia Coppedè in una nota. “La FISH Calabria –prosegue la Coppedè- nell’ambito del suo undicesimo congresso, che si terrà il 28 aprile 2007 presso la Sala Sintonia della Comunità Progetto Sud Via A. Reillo 5 Lamezia Terme dalle ore 10.00 alle ore 13.00, organizza un incontro pubblico per mettere a fuoco le discriminazioni che quotidianamente subiscono le persone con disabilità in Calabria, per discutere quanto le politiche influiscono sul permanere di questa situazione e come rilanciare strategie culturali e politiche per eliminare tali discriminazioni.
Miriamo a costruire strategie politiche e culturali che garantiscano l’eguale diritto di tutte le persone con disabilità a vivere in pari condizioni di scelta rispetto agli altri. Vogliamo promuovere misure efficaci e appropriate per assicurare alle persone con disabilità della Calabria la possibilità di scegliere il proprio luogo residenziale, dove e con chi vivere, sulla base di eguaglianze e non di costrizioni. Vogliamo favorire l’accesso ai servizi alla persona, compresa l’assistenza personale, necessaria a sostenere la vita e l’inclusione all’interno della comunità e a prevenire l’isolamento o la segregazione fuori dalla società.
Consapevoli di non poter realizzare tali obiettivi da soli, e che altri non possono realizzarli senza la nostra partecipazione attiva, richiamiamo l’attenzione su un punto prioritario: lavoriamo insieme per costruire una società inclusiva!
Ai lavori che si apriranno con i saluti del Sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza e con una relazione di Nunzia Coppedé Presidente della FISH Calabria, partecipano: Ferdinando Aiello Assessore Servizi Sociali della Provincia di Cosenza, Giuseppe Varacalli Responsabile Servizi Sociali ANCI Calabria, Francesco Carnovale Scalzo Portavoce del Forum del Terzo Settore della Calabria, Luciano Squillaci Presidente del coordinamento dei Centri Servizi del Volontariato della Calabria. Le conclusioni sono a cura di Salvatore Nocera Vicepresidente della FISH Onlus”.

La Calabria bocciata in Welfare

06/03 Promozione a pieni voti per il Trentino per i sistemi di welfare locale. La Toscana conquista la sufficienza, ma appare in difficoltà di fronte alla crescita dei bisogni. Bocciata invece la Calabria, per la troppa distanza tra un buon impianto normativo e una realtà assai distante da esso. Sono i giudizi emersi dal seminario di studi organizzato a Firenze da Istel (Istituto di Studi Toscani di Economia e del Lavoro) e Cisl della Toscana, con lo scopo di tracciare, attraverso comparazioni fra tre realtà, un quadro della situazione e delle prospettive dei processi di sussidiarietà nell'ambito delle politiche sociosanitarie. Nel modello trentino, illustrato dal professor Guglielmo Giumelli, dell'Università Bicocca di Milano, si passa dalla teoria alla pratica, attraverso l'efficacia del modello di risposta alle comunità locali, grazie anche alla specificità dello statuto di autonomia. Anche qui però si segnalano prime difficoltà sulla sostenibilità finanziaria, nonostante l'abbondanza relativa delle risorse disponibili e la cultura di co-partecipazione effettiva e solidale dei cittadini al mantenimento del modello di tutela. In Toscana invece - secondo una ricerca Istel e ufficio studi Fnp regionale - si passa dalla teoria ad una pratica parzialmente realizzata, in particolare per quanto riguarda l'effettiva creazione di Distretti sociosanitari efficaci ed efficienti; permangono carenze nei tempi di attesa, nell' assistenza domiciliare, nella co-partecipazione equa e solidale dei cittadini; le risorse sono inadeguate alla crescente domanda. In Calabria, ha sottolineato il dottor Enrico Limardo, dell'Università Federico II di Napoli, a fronte di un pacchetto legislativo e normativo all'avanguardia, emerge una pressoché generalizzata non applicazione nei fatti; la sussidiarietà verticale dovrebbe essere il perno del sistema calabrese, ma in effetti (non dichiarata) è la sussidarietà orizzontale (famiglie, reti parentali e comunità) a sostenere l'attuale domanda della popolazione, con un sistema che pare a lungo andare insostenibile.

Nasce il sindacato per la difesa dei diritti dei disabili

01/01 Un vero e proprio sindacato per fare conoscere meglio il mondo delle disabilita' e difendere i diritti dei soggetti interessati e delle loro famiglie. Aprira' il 5 gennaio, a Bianco, in provincia di Reggio, la prima sede calabrese del Sindacato famiglie italiane diverse abilita' (Sfida). L' iniziativa e' nata per volonta' di un gruppo di genitori di Bianco, Bovalino, Ardore, Brancaleone e dell' entroterra aspromontano che hanno dato vita a questo nuovo organismo inteso come punto di riferimento per le necessita' delle famiglie con figli disabili. ''Sfida - ha detto il segretario nazionale Andrea Ricciardi - rappresenta i disabili, di qualsiasi disabilita', e le loro famiglie; sostiene i diritti di coloro che, a causa dell' handicap, ma soprattutto per l' indifferenza di gran parte del mondo politico e delle istituzioni, non godono neppure della liberta' ed indipendenza normalmente esercitate da tutti gli altri cittadini''. ''Quando ad uno dei componenti di una famiglia 'arriva la disabilita' - sostiene Ricciardi - tutti i congiunti vivono in situazione di handicap; e' una specie di stordimento, e' come se gli eventi stessero accadendo a qualcun altro, sembra un incubo dal quale, prima o poi, ci si risvegliera'''. Per Ricciardi ''e' difficile accettare la realta' della disabilita' ma e' necessario farlo. Noi intendiamo rivendicare, sempre e comunque, il diritto di tutte le persone che si trovano in oggettiva difficolta' a causa di un handicap, a vivere un' esistenza dignitosa''. Venerdi' i soci fondatori di Sfida si ritroveranno a Bianco, nella nuova sede del sindacato, per eleggere il presidente e il direttivo. Alla cerimonia di inaugurazione dei locali sara' presente con tutta probabilita' anche il segretario nazionale. ''Il nostro sindacato - ha sottolineato Ricciardi - non e' nato per 'creare la categoria dei disabili' perche' ogni disabile ha una sua esistenza e nessuno e' uguale all' altro. La tendenza ad uniformare, infatti, e' un grave segno di insipienza nell' affrontare queste problematiche. E' fondamentale, pur nella diversita', avere un' unica voce corale nella difesa dei diritti troppo spesso scritti e non rispettati. Riteniamo che le proposte di carattere legislativo e tutte le decisioni assunte dagli organi istituzionali, debbano essere preventivamente concordate con i rappresentanti delle forze sociali indipendenti e realmente interessate alle problematiche delle persone disabili''

2006

A Lamezia nasce l’associazione “Intese”

31/07 E' nata a Lamezia Terme l’associazione di promozione sociale denominata “Intese”, costituita Il 28 luglio presso la sede del Centro di Salute Mentale per iniziativa di operatori e utenti del Centro, familiari e amici di soggetti con disturbi e/o disagio psichico.
L’associazione, apartitica e senza fini di lucro, ha lo scopo di promuovere il miglioramento delle condizioni assistenziali, morali e sociali delle persone affette da disturbo mentale e delle loro famiglie attraverso la promozione di attività (artistiche, di formazione al lavoro e ludiche-sportive) volte a favorire la riappropriazione delle capacità e dell’esercizio di funzioni sociali e lavorative in integrazione con le altre risorse presenti sul territorio.
“Intese” mira anche a promuovere ogni possibile azione per la tutela e la difesa dei diritti umani e civili dei malati psichici e delle loro famiglie e a promuovere la conoscenza delle malattie psichiatriche e sensibilizzare la collettività, gli enti e le istituzioni sui problemi connessi a dette patologie sollecitando l’istituzione di laboratori, centri sociali, centri diurni, comunità terapeutiche ed ogni forma di intervento di utilità al malato e alla sua famiglia.
La costituzione della nuova associazione nasce dall’impegno e dalla convinzione degli operatori del Centro di Salute Mentale di Lamezia Terme e della sua Direttrice, dottoressa Rosina Manfredi, che vedono in questo tipo di associazionismo e di collaborazione il superamento di ogni forma di esclusione e di isolamento a cui inevitabilmente è costretto non solo chi soffre di disagio psichico ma anche chi ne condivide quotidianamente le difficoltà lasciati, quest’ultimi, troppo a lungo soli soprattutto nelle nostre realtà dove la partecipazione sociale è ancora un obiettivo in gran parte da costruire.
Questo tipo di iniziativa fa parte di un più ampio impegno portato avanti dal Centro di Salute Mentale di Lamezia già da qualche tempo attraverso Protocolli d’intesa con Cooperative e altre forme di Privato Sociale presenti sul territorio con il quale intraprendere progetti co-gestiti di attività di sostegno diurno alle persone con Disagio psichico in una ottica anche di ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie.

Centro per l’accoglienza promosso dalla Provincia di Cosenza

25/07 Si chiamerà 'Punto di Partenza' il progetto che sta per essere avviato dall'Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Cosenza in collaborazione con l'associazione Yiaraiha onlus e che sarà presentato nel corso di una conferenza stampa in programma per il giovedì mattina nel salone di presidenza. Il progetto è un'azione pilota in Italia (altra esperienza solo a Bolzano) diretta all'apertura di un centro di accoglienza polifunzionale per minori sottoposti a misure penali e per minori migranti non accompagnati, una struttura sinora assente nel territorio provinciale. Il progetto sarà presentato dal Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio; l'Assessore alle Politiche Sociali, Ferdinando Aiello; la dottoressa Serenella Pesarin, del Dipartimento Giustizia Minorile del Ministero del Grazia e Giustizia; il dottor Angelo Meli, Direttore del Centro della Giustizia Minorile di Calabria e Basilicata; il dottor Francesco Pellegrino, Direttore dell'Istituto Penale per Minori di Catanzaro; la dottoressa Sandra Berardi, Presidente dell'Associazione Yiaraiha; la dottoressa Adria Andreotta Loria, Responsabile Settore Politiche Sociali della Provincia di Cosenza; la dottoressa Rosaria Catalano, Criminologa, operatrice della istituendo struttura di accoglienza. Sarà inoltre presente l'Assessore alle Politiche Sociali della Regione Calabria, Nino De Gaetano.

Posticipata di una settimana CivitasMed 2006

14/07 Nel corso di una riunione tenuta il 10 luglio scorso a Roma presso la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, si è deciso di spostare di una settimana lo svolgimento di CivitasMed 2006. La mostra convegno della solidarietà e dell’economia civile del Mediterraneo, dunque, si svolgerà a Cosenza dal 16 al 19 novembre 2006.
Lo spostamento si è reso necessario per evitare la sovrapposizione con il Forum Europeo della Società Civile, promosso nei giorni scorsi dalla vicepresidente della Commissone Europea, Margot Walström.
Il Comune di Napoli concede il patrocinio
Con lettera del 10 luglio 2006, il sindaco Rosa Russo Iervolino ha concesso a CivitasMed il patrocinio del Comune di Napoli.
Altri enti locali ed istituzioni a vari livelli invieranno le loro adesioni nelle prossime settimane.
Meeting dei giovani del Mediterraneo, nell’ambito di CivitasMed 2006
Su proposta del nuovo sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, CivitasMed 2006 ospiterà il primo Meeting dei Giovani del Mediterraneo, un appuntamento annuale per rappresentanze dei giovani di tutti i Paesi dell'area euro-mediterranea, con l’obiettivo di favorire la conoscenza reciproca ed il dialogo interculturale ed interreligioso.
Siamo infatti convinti che la conoscenza diretta tra persone - specie tra giovani - la costruzione di legami di amicizia ed il lavoro su progetti comuni possano contribuire a combattere tutti i pregiudizi, i fondamentalismi, le ipotesi assurde di "scontri di civiltà".
Quella del 2006 sarà una edizione sperimentale, per mettere a punto il modello e le modalità più efficaci.
L’iniziativa è in fase di studio, con il coinvolgimento del Forum Nazionale dei Giovani (a cui aderiscono, tra gli altri, i Giovani Musulmani Italiani e l’Unione dei Giovani Ebrei Italiani) e dei Giovani Federalisti Europei.
Manifestazioni di interesse alla collaborazione sono ancora possibili da parte di istituzioni ed organismi. Per questo ci si può mettere in contatto con la segreteria di CivitasMed.

CivitasMed è un luogo di incontro della società civile organizzata del Sud d’Italia e dei Paesi del Mediterraneo, un appuntamento contenitore, all’interno del quale trovano posto molteplici iniziative ed opportunità.
CivitasMed è
- Esposizione con centinaia di stand curati da enti senza fini di lucro, associazioni, cooperative, fondazioni, enti morali, organizzazioni di volontariato, organizzazione non governative, istituzioni, imprese giovanili, realtà economiche orientate alla responsabilità sociale. L’esposizione è spazio di presentazione di progetti, idee, iniziative, prodotti, servizi ed è principalmente rivolta agli addetti ai lavori, ma con una attenzione peculiare ai cittadini e specialmente ai giovani.
- Animazione culturale, realizzata attraverso decine di convegni, seminari, workshop, dibattiti, promossi dalle singole organizzazioni ed istituzioni internazionali e locali o programmati congiuntamente da partenariati più o meno ampi. La sezione culturale è anche luogo di lancio e diffusione di campagne, promozione di progetti, elaborazione di linee politiche e culturali per lo sviluppo umano nel Mediterraneo, occasione di formazione.
- Piazza di incontro, nella quale gli operatori ed i volontari del terzo settore, i responsabili dei servizi pubblici, gli imprenditori ed i rappresentanti istituzionali possono conoscersi, confrontarsi, incrociare percorsi, contaminarsi reciprocamente, avviare rapporti di collaborazione e partenariati, elaborare progetti.

CivitasMed è un luogo di tutti, una opportunità data a tutti coloro che hanno a cuore il bene comune del Mediterraneo, la promozione della pace, lo sviluppo socio economico delle aree più deboli, il miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente naturale, la crescita di relazioni più solide e fiduciarie tra le persone e tra i popoli.
CivitasMed promuove e sostiene la solidarietà e l’economia civile, l’insieme delle azioni compiute dai cittadini singoli e organizzati per la crescita dei beni comuni. Si occupa di tutto ciò che riguarda: pace e diritti umani, sociale, sanità, sviluppo, lavoro e occupazione, educazione, ambiente ed energie alternative, turismo sostenibile, agricoltura biologica, sport per tutti, finanza etica, consumo critico, commercio equo, imprenditorialità sociale, volontariato, dialogo interculturale ed interreligioso…
In una espressione, CivitasMed è, nel cuore del Mediterraneo, una vetrina per conoscere il mondo che stiamo costruendo.
Inserita nel “Circuito Civitas” e sostenuta dalle principali reti ed organizzazioni nazionali del terzo settore, CivitasMed è organizzata dalla cooperativa sociale Delfino Lavoro, in collaborazione con la cooperativa Asa Ethike e con numerosi consorzi e cooperative calabresi.
Dal 2004, sono co-promotori della manifestazione il Forum Permanente del Terzo Settore e l’Associazione delle ONG Italiane.
Nel 2005 CivitasMed ha ospitato l’assemblea di Me.Dia.T.E., una rete euro-mediterranea di organizzazioni della società civile, che ha elaborato un documento presentato ai governi europei in occasione delle celebrazioni del decennale del “Processo di Barcellona”.
L’edizione 2005 ha avuto il patrocinio della Commissione Europea, della Camera dei Deputati, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Giunta e del Consiglio Regionali della Calabria, della Provincia e della Città di Cosenza.

La struttura di CivitasMed 2006
L’edizione 2006 si svolgerà a Cosenza, nel quartiere fieristico, dal 16 al 19 novembre 2006 ed avrà per titolo “Dialoghi mediterranei per lo sviluppo e la pace”.
Area espositiva
Saranno privilegiati gli stand che presenteranno progetti, idee, iniziative nell’ottica della condivisione di buone pratiche.
La sezione espositiva vogliamo che sia:
- opportunità offerta ai cittadini per comprendere il mondo della solidarietà organizzata e dell’economia civile e quelli istituzionali ed imprenditoriali che operano per la crescita della qualità sociale;
- opportunità offerta agli addetti ai lavori per cogliere idee, conoscere progetti e soggetti, avviare scambi, costruire e/o allargare reti e partenariati.
Workshop riservati sulla programmazione comunitaria 2007-2013
Con la presenza di alcuni funzionari della Commissione Europea, nell’ambito di workshop riservati gratuitamente agli espositori, saranno presentati i principali programmi della Unione Europea per il periodo 2007-2013, specie in relazione alle questioni dell’economia sociale e civile ed allo sviluppo delle relazioni euro-mediterranee.
A margine degli incontri, sarà possibili avviare la verifica di possibili partenariati per la elaborazione di progettualità condivise.

Area culturale
Ancora in fase di definizione, sarà strutturata in tre sezioni:
1) Sezione a programmazione coordinata: si svolgerà al mattino e sarà costruita di concerto con le istituzioni e le organizzazioni nazionali che vorranno contribuirvi. Sarà il modo per sviluppare il tema chiave (“Dialoghi mediterranei per lo sviluppo e la pace”). Verrà articolata in contenitori tematici unitari, nell’ambito dei quali ciascun soggetto interessato potrà portare il proprio apporto. Non vi saranno altre iniziative culturali in contemporanea.
2) Sezione a programmazione libera: si svolgerà nel pomeriggio e darà alle singole organizzazioni e istituzioni nazionali e locali la possibilità di organizzare convegni, dibattiti, seminari, presentazioni, conferenze stampa per la presentazione di idee, progetti, campagne, ecc. Compatibilmente con la disponibilità degli spazi, potranno essere promossi più eventi contemporaneamente.
3) Sezione formativa: offrirà percorsi formativi per operatori del settore.

Ponzio (FI) “Serva una politica per i disabili”

04/06 ''Su un problema sociale cosi' importante come quello dell' inserimento delle persone disabili e svantaggiate all' interno della comunita' era stata approvato all' unanimita' un ordine del giorno che prevedeva maggiore attenzione alle persone disabili con l' inserimento di queste nel mondo del lavoro per un' integrazione sociale e il rispetto delle pari opportunita'. Tutti questi buoni propositi, pero', non hanno avuto un riscontro positivo da parte della Provincia, la quale si e' limitata solo a una verifica formale del mancato rispetto delle dovute assunzioni che avrebbero dovuto garantire gli enti pubblici''. A sostenerlo e' stato il consigliere provinciale di Forza Italia, Gianfranco Ponzio. ''Ritengo - ha sostenuto Ponzio - che la Provincia, soprattutto oggi con il trasferimento delle deleghe dalla Regione, abbia il compito istituzionale, ma soprattutto etico, di intervenire su episodi cosi' gravi come quello avvenuto sabato scorso e che ha avuto come protagonista un piccolo dodicenne disabile che si e' visto abbandonato a se stesso all' interno di un plesso scolastico della media Valle Crati. Ecco perche' presentero' un ordine del giorno sui principi generali per i diritti della persona handicappata di cui la legge-quadro per l' assistenza, l' integrazione sociale e i diritti dei disabili ne fissa gli obiettivi e la sua applicazione''. ''Condividiamo - ha proseguito Ponzio - le iniziative intraprese dall' assessore Aiello su tali questioni, ma riteniamo anche che le esigue somme destinate al sostegno negli istituti di formazione serviranno a ben poco, se la Giunta Oliverio non mettera' in atto una politica piu' realista coinvolgendo enti e associazioni con iniziative permanenti di informazione e di partecipazione, affinche' venga garantito il superamento di ogni forma di emarginazione e di esclusione sociale mediante l' attivazione dei servizi previsti dalla legge. Il Presidente Oliverio non deve limitarsi a sostenere aiuti sporadici ed elitari, ma ha il compito di garantire non solo alla singola persona handicappata, ma anche alla famiglia ed alla comunita' il suo sostegno con strumenti e sussidi tecnici ed economici integrativi per il raggiungimento e il controllo dei fini sanciti dalla legge 104/92''.

Polemiche tra il Field e il Fand

05/05 Il presidente della Fondazione Field, Mario Muzzì, in merito alle dichiarazioni apparse oggi sulla stampa, replica al presidente della Federazione delle associazioni dei disabili che ha accusato la Field di discriminazione nei confronti dei disabili. Qeusto il testo della sua risposta. “Con una certa sorpresa ho letto stamane sui giornali la nota di protesta del presidente regionale della Federazione fra le associazioni dei disabili (Fand), che accusa la Fondazione Field di discriminazione nei confronti delle associazioni che si occupano di disabili. Sinceramente non si capisce a quale informazione della Field o del suo presidente, il dirigente della Fand si riferisca. Il nuovo consiglio d’amministrazione della Fondazione che presiedo si è insediato solo recentemente e finora si è preoccupato di garantire continuità all’attività messa in cantiere dalla precedente gestione, procedendo contemporaneamente a ristrutturare gli organi della Field,con la creazione fra l’altro della task force per la pianificazione strategica, al fine di rendere più incisiva la propria azione coerentemente con gli obiettivi indicati dal nuovo governo regionale. Al momento dunque la Fondazione non ha avviato alcuna consultazione con le forze sociali, per cui non ha senso né fondamento parlare di discriminazione, specialmente poi nei confronti di una delle fasce più deboli della nostra società. Quando la Fondazione avvierà la fase di programmazione della nuova gestione, impegno che sarà svolto in tempi ragionevolmente brevi, la presidenza della Field ha già in agenda una serie di incontri con le forze sociali per una doverosa ed utile verifica dei fenomeni presenti sul territorio e per acquisire ulteriori elementi di riflessione e di valutazione, certamente preziosi per affrontare e tentare di risolvere i complessi problemi del lavoro non regolare e della legalità all’interno di un percorso che ambiziosamente punta verso traguardi di nuovo e reale sviluppo. Infine una raccomandazione ed una sollecitazione al presidente della Fand. La Fondazione Field, occupandosi, come è noto, prevalentemente di lavoro non regolare o sommerso, sarà grata alla federazione delle associazioni di disabili se vorrà segnalare, ove esistano, casi di lavoro non regolare che coinvolgono i disabili”.

Apre in Calabria l’associazione “Aiuto”

05/05 L' Associazione italiana uguaglianza pari opportunità 'Aiuto'', organizzazione a carattere nazionale con sede centrale a Torino, ha inaugurato la propria sede regionale a Catanzaro, in via Milano. "Aiuto - è detto in un comunicato - nasce per poter dare più forza rivendicativa alla categoria degli invalidi civili e della terza età disagiata, che da tempo attende di vedere risolti i tantissimi problemi che l'assillano. Aiuto è un' organizzazione Onlus di utilità sociale in base al Decreto legislativo n.460/97, non lucrativa e apolitica. Fine istituzionale dell' associazione è quello di attuare e sollecitare tutte quelle iniziative di promozione umana e sociale rivolte all' inserimento degli invalidi civili e degli appartenenti alla terza età disagiata; di rappresentare e tutelare gli interessi morali e materiali dei portatori di handicap e, in generale, di collaborare con le autorità governative e le pubbliche amministrazioni, centrali e locali, in ordine alla prevenzione ed assistenza sanitaria e alla qualificazione professionale. Tutti i soci promotori e i volontari sono impegnati da diversi anni in questa lotta e ciò - viene sottolineato dagli organizzatori - ci permette di operare al meglio senza improvvisare, mettendo gratuitamente al servizio dei disabili, assistenti volontari e operatori qualificati". "Aiuto - ha detto il Presidente nazionale dell' associazione, Giuseppe Fontaneto - intende non solo gridare a tutti i cittadini, alle istituzioni e al governo i disagi delle categorie protette, ma si sente di dover fare di più, si sente di dare tutto ciò che è umanamente possibile, risolvendo i problemi di ogni singolo individuo che le si rivolge".

Ledda (Legacoop) “Riformare il welfare dal basso”

20/04 "Con l' applicazione della legge regionale 5 dicembre 2003 n. 23, le politiche sociali saranno protagoniste in Calabria, di un grande processo innovativo verso l' obiettivo di costruire un sistema di interventi e servizi più accessibile ed equo". A sostenerlo, in una nota, è Quirino Ledda, responsabile Settore sociale Legacoop Calabria. "I piani di zona - prosegue Ledda - saranno lo strumento dei Comuni associati, delineato dalla legge 328/2000 e dalla suddetta legge regionale, per disegnare la rete locale dei servizi e per sviluppare un nuovo sistema di relazioni, tra i Comuni stessi e con l' insieme dei soggetti istituzionali e sociali a vario titolo coinvolti nelle scelte di politica sociale". Per il responsabile del settore sociali di Legacoop "si tratterà, in pratica, di riformare il welfare 'dal basso' valorizzando le professionalità locali e di avviare, con il supporto della Regione, il processo di programmazione partecipata; di ricomporre i piani di intervento nelle diverse aree - responsabilità familiari, infanzia e minori, immigrati, povertà ed esclusione sociale, dipendenze e altre forme di disagio, anziani, disabili - in un unico piano; di ricostruire in un solo bilancio in modo trasparente l' insieme delle risorse dedicate al sociale, derivanti dalle forme più disparate di finanziamento; di riconoscere i diversi soggetti del Terzo settore nelle loro capacità di lettura dei bisogni e di progettualità; di coinvolgere i cittadini, le organizzazioni sindacali, le altre rappresentanze sociali. Una vera e propria sfida". "Il coinvolgimento del privato sociale - sottolinea ancora Ledda - dovrà dare continuità ad un processo di partnership e di co-progettazione tra pubblico e privato sociale che nei fatti in qualche territorio si è già sviluppato, ad esempio nell' esperienza dei piani territoriali per l' infanzia e l' adolescenza ex Legge 285/97, e che va sviluppato e meglio strutturato all' interno della programmazione zonale. Le cooperative sociali, nello specifico, dovranno acquisire maggior consapevolezza circa il loro ruolo non solo gestionale e dovranno attivarsi per promuovere processi di costruzione di intensità e di delega. Per evitare di generare confusione circa l' integrazione tra pubblico e privato sociale, sarà opportuno definire con chiarezza ruoli e responsabilità nelle diverse funzioni e fasi del processo di programmazione e di governo dei servizi sociali: programmazione, progettazione, gestione, monitoraggio e valutazione".

Il 20 a Lamezia presentazione del bando Fondo Oasis

17/03 "Il 20 marzo 2006, presso l'Hotel Savant di Lamezia Terme (Cz), sara' presentato il nuovo bando Fondo Oasis. Promossa da Compagnia sviluppo imprese sociali (Cosis Spa), prima finanziaria italiana specializzata per il terzo settore, l'iniziativa intende promuovere e illustrare ai soggetti destinatari i termini di partecipazione al nuovo bando. Il Fondo Oasis, Fondo capitale di rischio e prestiti partecipativi, e' dedicato alle piccole e medie imprese sociali e ai loro consorzi con sede nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, allo scopo di promuoverne e favorirne la nascita, la crescita e il consolidamento. Oltre a Cosis Spa, gli attori coinvolti nel progetto sono il ministero delle Attivita' produttive e il ministero dell'Economia e delle finanze. Il Fondo Oasis si incarica dell'erogazione dei finanziamenti e del trasferimento di un'adeguata cultura manageriale e finanziaria in grado di fornire alle imprese sociali tutti gli elementi necessari per poter creare una struttura organizzativa solida ed efficiente, in un sistema di reti articolato ed efficace. Questo il programma della giornata: alle 10,30 presentazione del nuovo bando Fondo Oasis, modera Raffaele Barberio direttore Key4biz, saluti di Gianni Speranza, sindaco di Lamezia Terme, Nicola Adamo vice presidente regione Calabria, Mario Magno vice presidente della provincia di Catanzaro, Leonardo Diaco direttore diocesano della Pastorale del Lavoro. Interventi: Alberto Manelli responsabile Fondo Oasis, Cosis Spa, Emanuela Parrotta istituto per la promozione industriale, Michele Finizio Fondo Oasis - Consulente, Gennaro Di Cello presidente Inrete S.c.s., Paolo Ferraro presidente Mare Nostrum S.c.s. Alle 12,30: conclusioni, con Giuseppe Galati sottosegretario alle Attivita' produttive".

Esclusione sociale per i non vedenti

07/02 In forza della "Carta dei doveri del giornalista" e del "Codice deontologico" dell'Ordine dei Giornalisti, invitiamo i Colleghi a diffondere con forza e con ogni mezzo di comunicazione il progetto "BrailleNet", di rilevante interesse pubblico e sociale, evento unico e senza precedenti nella storia di internet, attualmente presente su oltre 700 Testate nazionali e internazionali - www.asis-onlus.it/asisnews/press.htm - gratuito per i non vedenti, ubicato nel web all'indirizzo: "www.braillenet.it". I vari Ministeri della Repubblica Italiana (compresi i Ministeri per le Innovazioni e le Tecnologie e delle Comunicazioni), gli Enti e le Organizzazioni nazionali sostenitori dei soggetti dei diversamente abili, i quotidiani e le televisioni libere nazionali, hanno ricevuto diverse volte il comunicato stampa inerente a BrailleNet, dimostrando una noncuranza sconcertante. Dopo un anno, siamo ancora in attesa che anch'essi diffondano la notizia e dare risposte a cittadini indignati per questo irragionevole mutismo. Considerato anche che l'evento viene volutamente occultato ai non vedenti, Vi chiediamo di far intendere la portata dell'evento a coloro che, oltre a dimostrare indifferenza, noncuranza e mancato rispetto, fanno di tutto per nascondere o offuscare l'utilità di questo servizio altamente sociale. Siamo partiti con un sogno che, grazie alla RAI e a quei prestigiosi Canali informativi, e' rimbalzato nelle menti di grandi e piccini; BrailleNet non e' la nostra sfida, ma quella del terzo millennio, che rappresenta crescita, apertura e invito alla collaborazione in aiuto a persone che hanno un'anima. Invitiamo anche i lettori a "scagliare" questo appello, sotto forma di e-mail, ai forum, ai mass-media d'Italia, ai politici, ad amici e conoscenti, di stamparlo ed affiggerlo ovunque e' consentito. Fate in modo che esso possa diventare la pietra di Davide. Vogliamo continuare a sognare e a far sognare! Grazie, anche per conto di chi non vede. Giuseppe Micali giornalista ASIS Associazione Stampa Italiana Scolastica: www.asis-onlus.it/asisnews BrailleNet, motore ricerca parlante dedicato ai non vedenti: www.braillenet.it e-mail: webmaster@braillenet.it

Disabilità, un mondo che va conosciuto e sostenuto

30/01 Il Sindacato nazionale famiglie Italiane Diverse Abilità (Sfida) ha scritto di recente una lettera ai politici con alcune proposte a favore delle persone con disabilità, “in gran parte condivisibili (semmai lacunose)”dice l’Arch. Gallo che clo segnala a proposito della disabilità. Questo il etsto.
Onorevoli leader e segretari di partiti politici.
In Italia circa il 30% delle famiglie vive l’esperienza di una disabilità totale o parziale.
Queste famiglie sono state abituate a vivere la disabilità in silenzio, in un mondo parallelo a quello dei cosiddetti “normodotati”.
Siamo nel terzo millennio e crediamo che sia arrivato il momento di affrontare seriamente i problemi dei disabili e delle loro famiglie.
Bisogna iniziare a lavorare per abbattere le barriere culturali della disabilità.
In occasione delle prossime elezioni politiche riteniamo che sia giusto che i disabili e le loro famiglie, prima di votare, sappiano cosa si propone di fare il partito o la coalizione da Voi rappresentata.
Di seguito sono riportati alcuni punti che noi riteniamo vadano affrontati nella prossima legislatura e su cui vorremmo un vostro impegno.

1) PROGRAMMAZIONE Sappiamo che in Italia nel censimento decennale l’ISTAT non inserisce domande relative alla disabilità. Per una corretta programmazione bisogna sapere non solo quanti sono i disabili ma anche il tipo di disabilità, perché i bisogni di un diplegico sono diversi da quelli di un tetraplegico o di un cieco o di un audioleso o di un autistico o di un disabile mentale lieve o grave o di un pluriminorato (contemporaneamente cieco, muto, non deambulante …) o di … e diversi sono i bisogni di un bambino disabile da un giovane disabile o da un anziano disabile. PROPOSTA: UN CENSIMENTO DELLE DISABILITA’ SEGUENDO L’ESPERIENZA DEL PROGETTO PILOTA NAZIONALE REALIZZATO NELL’AUSL FG/1.

2) AUSILI Ci sono ausili indispensabile alla vita quotidiana di alcune persone disabili che costano fino a 15.000 – 20.000 € ma le AUSL contribuiscono al massimo per 7.000 o 7.500 €. PROPOSTA: L’ADEGUAMENTO DEL NOMENCLATORE TARIFFARIO ATTUALE. LO STATO E/O LE REGIONI CONTRIBUISCANO COMPLETAMENTE ALL’ACQUISTO DI AUSILI INDISPENSABILI PER LA VITA QUOTIDIANA DEI DISABILI.

3) PENSIONE INVALIDITA’ Per i disabili maggiorenni, che non hanno reddito, lo Stato prevede una pensione di invalidità di poco più di 200 € mensili, e se questi sono sposati e con figli a carico nel caso di morte tale pensione non è reversibile. PROPOSTA: L’ADEGUAMENTO DELLA PENSIONE DI INVALIDITA’ CON IL MINIMO DELLA PENSIONE DI ANZIANITA’ E PREVEDERE LA REVERSIBILITA’ DELLA PENSIONE DI INVALIDITA’ AL NUCLEO FAMILIARE QUANDO QUESTO E’ PRIVO DI REDDITO.

4) INDENNITA’ DI ACCOMPANAMENTO Per i disabili gravi e gravissimi ossia persone completamente non autosufficienti è prevista “l’indennità di accompagnamento” pari a poco più di 400 € mensili. Tutti sappiamo che con tale somma non è possibile assumere personale che aiuti la famiglia durante il giorno o la notte per le attività di vita quotidiana e sappiamo che un disabile grave o gravissimo ricoverato in un istituto costa allo stato da 2.000 a 3.000 euro. PROPOSTA: L’ADEGUAMENTO DELL’INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO.

5) SCUOLA: per molti genitori di studenti disabili, l’arrivo del mese di settembre, significa l’inizio di una lotta per garantire il diritto allo studio del proprio figlio. Non c’è la certezza della nomina dell’insegnante di sostegno e quando c’è non c’è la certezza della continuità didattica. PROPOSTA:
I. ALL’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO, NELLE PROVINCE DOVE IL CSA NON HA FATTE LE NOMINE DEGLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO, I CAPI DI ISTITUTO, IN PIENA AUTONOMIA, FARANNO LE NOMINE SECONDO LE GRADUATORIE DI ISTITUTO.
II. AI FINI DI UNA CONTINUITÀ EDUCATIVA DEGLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO, IN CIASCUN GRADO DI SCUOLA, TUTTE LE NOMINE (COMPRESE QUELLE DEI CAPI DI ISTITUTO) AVRANNO VALENZA FINO AL COMPLETAMENTO DEL CICLO SCOLASTICO.
III. PER GLI STUDENTI CHE FREQUENTANO LE CLASSI SUCCESSIVE ALLA PRIMA DI OGNI CICLO DIDATTICO, DEVE RESTARE INVARIATO IL NUMERO DELLE ORE DI SOSTEGNO PER L’INTERO CICLO, SALVO RICHIESTA DI MODIFICA DA PARTE DELLA SCUOLA DI APPARTENENZA, DOPO AVER CONSULTATO LA FAMIGLIA DELLO STUDENTE.
IV. UN IMPEGNO DI SPESA DA PARTE DEL GOVERNO FINALIZZATO PER LA NOMINA DI ASSISTENTI EDUCATIVI, PER L’ASSISTENZA IGIENICA E L’ACQUISTO DI AUSILI DA PARTE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE.

6) BARRIERE ARCHITETTONICHE: Ormai è alla conoscenza di tutti che un disabile motorio che vive in Italia è praticamente agli arresti domiciliare perché gli viene negata la libertà di movimento fuori dalla propria abitazione.. PROPOSTA:
A) IN TUTTE LE FACOLTÀ DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA VENGANO INSERITI CORSI DI STUDIO, OBBLIGATORI, PER L’ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ALLA LIBERTÀ DI MOVIMENTO DI TUTTI I CITTADINI E CORSI DI AGGIORNAMENTO, OBBLIGATORI, PER I PROGETTISTI LIBERI PROFESSIONISTI E PER I TECNICI DIPENDENTI PUBBLICI.
B) VENGA EMANATA UNA LEGGE CHE PREVEDA: <<LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI NEL PROPRIO BILANCIO DEBBONO UTILIZZARE UN QUOTA ALMENO PARI AL 10% DELLE SOMME DERIVANTI DAGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE PER L’ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEGLI EDIFICI PUBBLICI COMUNALI E NEGLI SPAZI PUBBLICI DEL COMUNE STESSO, REALIZZATI PRIMA DELLA DATA DI ENTRATA IN VIGORE DELLA PRESENTE LEGGE. TALE OBBLIGO SARÀ VALIDO FINO A QUANDO UNA COMMISSIONE FORMATA DA RAPPRESENTANTI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE, DELLE ASSOCIAZIONI DEI DISABILI, DEGLI ORDINI DEGLI INGEGNERI E ARCHITETTI GIUDICHERÀ IL TERRITORIO COMUNALE PRIVO DI BARRIERE ALLA LIBERTÀ DI MOVIMENTO DEI CITTADINI TUTTI. SI PREVEDE UN MULTA (DA DEFINIRE) PER I RESPONSABILI (AMMINISTRATORI O FUNZIONARI) PER EVENTUALE MANCATO UTILIZZO DEI SOLDI.
C) VENGA REALIZZATA UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA DI SENSIBILIZZAZIONE PER IL RISPETTO DELLE AREE DI PARCHEGGIO PER I DISABILI E PER LASCIARE LE RAMPE LIBERE.
D) I CONTRIBUTI PER L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SIANO ADEGUATI AI NUOVI PREZZI DI MERCATO.
E) CI SIA IN ITALIA UN REGOLAMENTO NAZIONALE CHE SPECIFICHI CHE LE REGIONI DEBBONO COMUNICARE AL RICHIEDENTE, AL MASSIMO ENTRO IL MESE DI GIUGNO, DELLO STESSO ANNO IN CUI È STATA FATTA LA DOMANDA, LA DISPONIBILITÀ O MENO DEI SOLDI RICHIESTI. IL CONTRIBUTO DEVE ESSERE LIQUIDATO ENTRO E NON OLTRE SESSANTA GIORNI DALLA PRESENTAZIONE DELLE FATTURE DEI LAVORI EFFETTUATI.

7) CULTURA E INFORMAZIONE: Parlare di disabilità è difficile perché la mente dell’uomo allontana, istintivamente, tutto ciò che può dare dolore, ansia, fastidio o dolore. La disabilità produce paura perché è una realtà che potrebbe capitare a tutti. Tutto questo fa si che chi non vive il problema da vicino quando lo vede negli altri gira lo sguardo verso altre direzioni. La disabilità, nonostante siamo nel terzo millennio, per molte famiglie è vista ancora come qualcosa di cui vergognarsi. Il motivo principale è che quando arriva la disabilità la famiglia è impreparata e viene lasciata da sola. Una corretta informazione può aiutare e sostenere la famiglia. Grazie all’impegno dei governi passati in Italia oggi c’è una cultura di rispetto dell’ambiente. Oggi assistiamo a campagna di informazione sul rispetto dei diritti degli animali. PROPOSTA: INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE VERSO IL RISPETTO DELLE PERSONE DISABILI (TRAMITE PROGRAMMI TELEVISIVI, RADIOFONICI, STAMPA, NELLA SCUOLA …) CENTRI INFORMAZIONE DISTRIBUITI SUL TERRITORIO E NEGLI OSPEDALI.

8) LAVORO: La legge 68/99 per l’inserimento lavorativo del disabile ha valenza sia per le aziende private che per quelle pubbliche ma attualmente i disabili continuano a trovare difficoltà per l’inserimento lavorativo. Girando per l’Italia è più frequente incontrare giovani down che lavorano nei fast food anziché nelle aziende pubbliche. PROPOSTA: UN MONITORAGGIO PRESSO LE AZIENDE SIA PUBBLICHE CHE PRIVATE PER CONTROLLARE IL RISPETTO DELLA LEGGE 68/99 ED EVENTUALMENTE STUDIARE MODIFICHE MIGLIORATIVE.

9) RIABILITAZIONE: Una parola ricca di speranza, di tensione, di angoscia, di delusioni da parte dei disabili e loro familiari che in questa parola vedono una realtà capace, se non di rimuovere, almeno di ridimensionare le difficoltà e le differenze. Negli anni 40-50, dopo la seconda guerra mondiale, nella riabilitazione si applicava il principio del meccanismo rotto. Tutte le energie erano focalizzate per migliorare il movimento di un arto, la personalizzazione di una protesi, la mobilità di una articolazione e così via. Negli anni 60 ci si è resi conto che rieducare la funzione lesa non basta più e che l’orizzonte di interesse riabilitativo è infinitamente più vasto, articolato e complesso. Si passa dall’ottica funzionalistica, monopolare, ovvero agire su una singola competenza, ad un livello multifocale in cui l’intervento dell’operatore della riabilitazione, meglio dell’equipe, non agisce più sulla singola competenza lesa, ma su tutta la persona, sulla famiglia e sul contesto di vita. Oggi i disabili e le loro famiglie sentono parlare di idroterapia, ippoterapia, pet terapy, musicoterapia … ma nella realtà sono pochi i fortunati a cui viene data la possibilità di usufruirne. PROPOSTA: IL RICONOSCIMENTO DA PARTE DELLA STRUTTURA PUBBLICA DI QUESTE NUOVE TECNICHE RIABILITATIVE E ASSICUARE IL SERVIZIO SULL’INTERO TERRITORIO NAZIONALE?

10) DOPO DI NOI: La vita media dei disabili si è allungata e i disabili del terzo millennio vivono più a lungo dei propri genitori. Oggi, morti i genitori, la famiglia non si prende più carico del fratello o sorella disabile. Non sono rari i casi di genitori anziani che uccidono i figli disabili e poi si suicidano. E’ diventato urgente realizzare strutture che accolgono i disabili “dopo di noi”. PROPOSTA: UNA LEGGE NAZIONALE O UN REGOLAMENTO CHIARO E INEQUIVOCABILE, CHE PREVEDA NON SOLO LA REAZLIZZAZIONE DELLE STRUTTURE MA ANCHE LA COPERTURA FINANZIARIA DEL MANTENIMENTO DELLE STESSE. E’ INUTILE REALIZZARE LE STRUTTURE SE POI NON POSSONO ESSERE FUNZIONANTI.

11) FAMIGLIA: Solitamente quando si parla di disabilità non si pensa ai familiari, ai genitori e fratelli e sorelle che dedicano la loro vita ai disabili rinunciando a tutto. In Italia c’è la legge 626/94 che stabilisce che i lavoratori non possono sollevare pesi superiori a 25 chili. In realtà chi assiste un disabile supera abbondantemente tale limite ma nessuno interviene.. PROPOSTA: PREPENSIONAMENTO DI 5 ANNI PER I GENITORI DI PERSONE DISABILI IN CONDIZIONI DI GRAVITÀ.

Sicuro di una Vostra risposta colgo l’occasione per porgerVi distinti saluti.

Il segretario Nazionale
ing. Andrea RICCIARDI

Pensioni insufficienti per i disabili

02/01 (Vincenzo Gallo) L'INPS, con la circolare del 28 dicembre 2005 n. 120, ha fissato per il 2006 gli importi delle provvidenze economiche e i limiti reddituali per le persone con varie disabilità, tenendo conto dell’ inflazione (vedere allegata). Le pensioni sociali raggiungono al massimo solo 252,91 Euro mensili per i ciechi civili assoluti, con un reddito inferiore a 13.973,26 Euro annui, ma in altri casi si attestano intorno ai 233 euro. Al riguardo alcune associazioni di persone con disabilità, come la FISH, avevano chiesto al Governo di aumentare questi valori, nella fase di approvazione della Finanziaria, ma la proposta, nonostante gli impegni presi da qualche parlamentare, non è stata poi accolta. Non a caso la Fish, in una nota molto dura, ha definito l’ultima Finanziaria per i disabili un “bidone vuoto”. C’è da chiedersi come possa sopravvivere con queste pensioni una persona non autosufficiente, soprattutto quando non puo’ più contare sul supporto di genitori o altri familiari. Ciò tenendo anche conto che il costo di una badante impegnata per una intera giornata è superiore alle indennità di accompagnamento che ricevono le persone con gravi disabilità. Quest’anno la Finanziaria non prevede addirittura finanziamenti nemmeno per l’abbattimento di barriere architettoniche, per cui aumenteranno le leggi nazionali a favore delle persone disabili senza alcuna copertura finanziaria. E’ auspicabile, pertanto, che la Regione Calabria metta a disposizione finanziamenti per integrare gli interventi statali a favore delle persone con gravi disabilità, in stato di disagio estremo, così come d’altra parte ha già opportunamente fatto per il fitto casa, tenendo anche conto di leggi e iniziative approvate in alcune regioni.
Nella tabella si riportano gli importi in euro, comparati con quelli del 2005

Tipo di provvidenza

Importo

Limite di reddito

 

2005

2006

2005

2006

Pensione ciechi civili assoluti

252,91

257,47

13.739,69

13.973,26

Pensione ciechi civili assoluti (se ricoverati)

233,87

238,07

13.739,69

13.973,26

Pensione ciechi civili parziali

233,87

238,07

13.739,69

13.973,26

Pensione invalidi civili totali

233,87

238,07

13.739,69

13.973,26

Pensione sordomuti

233,87

238,07

13.739,69

13.973,26

Assegno mensile invalidi civili parziali

233,87

238,07

4.017,26

4.089,54

Indennitą mensile frequenza minori

233,87

238,07

4.017,26

4.089,54

Indennitą accompagnamento ciechi civili assoluti

669,21

689,56

Nessuno

Nessuno

Indennitą accompagnamento invalidi civili totali

443,83

450,78

Nessuno

Nessuno

Indennitą comunicazione sordomuti

223,38

226,53

Nessuno

Nessuno

Indennitą speciale ciechi ventesimisti

161,30

164,96

Nessuno

Nessuno

Lavoratori con drepanocitosi o talassemia major

420,02

427,58

Nessuno

Nessuno

 

Gallo: “Approvato il DL per l’esercizio di voto alle persone disabili non trasportabili”

30/12 “Esprimo soddisfazione per l’approvazione nel consiglio dei ministri del 29 dicembre di un decreto legge che prevede disposizioni urgenti per l’esercizio domiciliare del voto anche per persone disabili non trasportabili. Ciò in coerenza con la Costituzione, che garantisce il diritto di voto senza limitazioni a tutti i cittadini, tranne che in alcuni casi particolari”. E’ quanto afferma in una dichiarazione l’ex assessore alla disabilità del Comune di Cosenza, Arch. Vincenzo Gallo. “Finora i cosiddetti "seggi volanti" –afferma Gallo- potevano infatti raggiungere solo gli elettori negli ospedali o nelle case di cura, ma non quelli che, immobilizzati per gravi malattie, sono assistiti nelle loro abitazioni. Come precisato anche in un comunicato della FISH (Federazione Superamento Handicap) si tratta di un provvedimento che risponde finalmente ad una serie di istanze più volte lanciate in questi anni dal movimento delle persone con disabilità. Qualche tempo fa era stato presentato al Senato un disegno di legge raccogliendo la sollecitazione di un giovane socio della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) di Padova, recentemente scomparso. All’inizio di dicembre l’Associazione Luca Conconi aveva lanciato una raccolta di firme volta appunto ad ottenere il diritto di voto per i disabili intrasportabili, dopo aver denunciato il caso anche durante le votazioni relative all’ultimo referendum sulla libertà di ricerca scientifica”.

Zicaro (Pli) “Approvato il decreto per il voto ai disabili intrasportabili, una vittoria dei liberali

30/12 “Alla fine gli sforzi profusi ci hanno dato ragione. Il Consiglio dei Ministri del 29 Dicembre 2005 ha approvato il decreto per il voto domiciliare a favore dei c.d. malati intrasportabili”. Lo ha dichiarato in una nota il Segretario cittadino del PLI di Cosenza, Valerio Zicaro. “Il Ministro dell’Interno, On. Giuseppe Pisanu, ha mantenuto le promesse, soprattutto a seguito delle migliaia di firme, raccolte in pochi giorni, su iniziativa dell’Associazione Luca Coscioni a cui i liberali cosentini hanno contribuito con oltre 500 firme raccolte nella sola giornata del 18 dicembre scorso. Ringraziamo i tanti cosentini che hanno inteso sottoscrivere questa petizione in favore di circa 100.000, sfortunati, concittadini cui è negato il diritto di voto perché impossibilitati a recarsi nei seggi. E’ l’ennesima, faticosa, battaglia di libertà vinta. Ora, bisognerà vigilare affinché i Comuni rispettino il Decreto ministeriale predisponendo i seggi volanti al fine del voto domiciliare per i malati intrasportabili. I Liberali cosentini proseguiranno sulla strada intrapresa della difesa delle libertà dei cittadini e dei loro diritti molto spesso, purtroppo, negati”.

Gallo: “Estendere il servizio taxi per disabili a tutta la Calabria. Discriminazioni nel trasporto aereo”

29/12 - L'ex assessore comunale ai diritti civili con delega alla Disabilita' del Comune di Cosenza, Arch. Vincenzo Gallo, in una nota diffusa alla stampa suggerisce di estendere il servizio taxi, gia' attivato dal Comune di Cosenza, dietro suo impulso, anche nell'hinterland e in tutta la regione “Il 15 dicembre scorso – ricorda Gallo nella nota- è stata approvata una importante proposta di regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio, relativo ai diritti delle persone con mobilità ridotta nel trasporto aereo, alle quali non può più essere vietato l’imbarco, come alcune volte è purtroppo avvenuto.
Pertanto un vettore aereo, un suo agente o un operatore turistico non può rifiutare di accettare una prenotazione o di imbarcare un passeggero “per motivi di disabilità o mobilità ridotta”, ma ha invece il dovere di garantirgli adeguata assistenza.
La proposta, il cui relatore è stato l’esponente del PSE britannico Robert Evans, è stata approvata pressoché all’unanimità.
La norma riguarda persone la cui mobilità sia ridotta a causa di qualsiasi disabilità fisica (sensoriale o motoria, permanente o temporanea), incapacità intellettiva o per qualsiasi altra causa di disabilità o per ragioni di età e la cui condizione richieda un’attenzione adeguata e un adattamento del servizio fornito a tutti i passeggeri, per rispondere alle sue esigenze specifiche.
C’è da augurarsi che l’approvazione di questa norma favorisca l’accesso delle persone con difficoltà di movimento non solo sugli aerei, ma anche in altri mezzi di trasporto pubblico.
Basti pensare che nel nostro Paese, anche quando è garantito il trasporto aereo, per molte persone costrette a viaggiare su sedia a rotelle non è poi possibile muoversi nella stragrande maggioranza delle città italiane. Ciò per la mancanza di servizi di trasporto su gomma e di servizi taxi accessibili a tutti.
Al riguardo ribadisco che sarebbe importante estendere il servizio taxi, già attivato dal Comune di Cosenza, anche nell’hinterland e in tutta la regione. Ciò è avvenuto ad esempio già nella Provincia di Roma, dove sono stati di recente acquistatati 50 taxi dotati di sollevatori.
Ciò per evitare che ci siano ancora oggi nella nostra regione bambini e adulti costretti ad essere accompagnati in ambulanze messe a disposizione da associazioni di volontariato”.

Un traduttore palmare che interpreta le parole in gesti per i non udenti

25/12 “L’Università degli studi di Siena, con un finanziamento della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, ha messo a punto il prototipo di un software per palmari e cellulari, il “Blue Sign Translator”, in grado di aumentare l’autonomia delle persone non udenti”. Ne in forma in una nota l’ex assessore alla disabilità del Comune di Csoenza, Vincenzo Gallo che continuà così la sua opera di supporto e aiuto ai diversamente abili “Il mio impegno che è iniziato da quando 13 anni fa mio figlio ha perso l'uso delle gambe - dichiara l’arch Gallo- prosegue in qualità di semplice cittadino continuando a far circolare informazioni utili alle persone con disabilità.”. “Il software in oggetto, prosegue l’appunto dell’Arch. Vincenzo Gallo, può infatti trasformare in “Lingua dei segni” messaggi standard o messaggi provenienti da un interlocutore. Il Blue Sign Translator e', in pratica, un interprete tascabile sempre a disposizione delle persone affette da sordità che utilizzano la lingua dei segni per comunicare. E’ utile, pertanto, per raccogliere informazioni in luoghi pubblici, per seguire lezioni in classe, in riunioni e conferenze e per la ricezione messaggi televisivi, per fornire informazioni di situazioni pericolose. Per avere maggiori informazioni sul software ancora in fase di sperimentazione è possibile collegarsi al sito dell’Università di Siena, Dipartimento di ingegneria dell’informazione http://www.dii.unisi.it/~giorgi/bluesign/bluesign.htm, attraverso il quale è possibile vedere anche un filmato illustrativo. Questa iniziativa dimostra l’importanza del ruolo che anche le università e le fondazioni bancarie possono svolgere per le persone con disabilità. E’ auspicabile, pertanto, che questo esempio possa essere da stimolo per aumentare gli investimenti nella ricerca finalizzata a garantire pari opportunità e migliorare la qualità della vita delle persone più in difficoltà”.

Un ascensore per il CSV di Corigliano

21/12 In merito alla diatriba scoppiata sui quotidiani locali tra l’Amministrazione comunale di Corigliano e il presidente del gruppo di AN in Consiglio Provinciale, Pasqualina Straface interviene, con alcune precisazioni, la Presidente del Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Cosenza, Annamaria Bevilaqua Odoardi. Alla base dello scontro i locali assegnati al CSV dal Comune che sono privi di ascensore e non consentono, di conseguenza, l’accesso ai diversamente abili. “Innanzi tutto occorre ricordare che il CSV, ai sensi della legge quadro sul volontariato 266/91, sostiene e qualifica l’attività del volontariato con servizi di consulenza e assistenza qualificata, supporto logistico e servizi di base, promozione, formazione, informazione e documentazione che sono essenzialmente rivolti a tutte le OdV (Organizzazioni di Volontariato). Tra queste ve ne sono anche diverse che si occupano di handicap e disabilità, per cui il problema delle barriere architettoniche è reale, così come è reale il problema delle barriere architettoniche per tutti i tipi di uffici e luoghi in cui si erogano servizi pubblici e di utilità collettiva, dove, dappertutto, l’accesso deve essere consentito ai soggetti portatori di bisogni speciali. Un problema reale che è ancora troppo diffuso in tutta la nostra regione. Ricordo qui che in ogni caso in poco più di un anno dall’avvio del CSV provinciale l’impatto dell’attività del Centro anche per il territorio dello Ionio cosentino è stato considerevole. Infatti sono tanti i servizi che il Centro eroga con iniziative su tutto il territorio provinciale ed anche sullo Ionio e sono decine le associazioni del comprensorio, anche di portatori di disabilità, che ne hanno usufruito (incontri di rete, iniziative di formazione, corsi, attività promozionali). Siamo lieti e consapevoli di questo dato, visti i contatti quotidiani che il Centro ha con tantissime associazioni locali. Siamo stati presenti in numerosi comuni dello Ionio e tutta questa attività ha fatto sì che anche tante associazioni di volontariato locali, non solo usufruissero dei servizi del Centro, ma si incontrassero. E da questi incontri è nata l’esigenza di creare nell’area dello Ionio uno sportello che, lo ribadiamo, è solo uno dei servizi offerti dal Centro. Ricordiamo qui che il CSV sta aprendo alcune sedi operative (una sul Tirreno, una nel Pollino, una per l’area urbana di Cosenza ed una appunto per lo Ionio) solo laddove vi è la messa a disposizione di locali gratuiti da parte degli enti locali e delle amministrazioni. La disponibilità immediata manifestata dal Comune di Corigliano è stata quindi per noi molto importante e gradita. Da subito in realtà, si era individuato nel locale dell’ex Palazzo Zagara, il problema dell’installazione dell’ascensore nel vano già preposto, per il quale il CSV ha chiesto di intervenire presso la Provincia. E’ una situazione che in effetti va risolta con assoluta urgenza e di questa urgenza sappiamo che è consapevole anche l’amministrazione comunale. Ben vengano quindi anche le polemiche, se si sta ai fatti e se esse servono a risolvere realmente il problema. Ci attendiamo fatti e determinazioni concrete e rapide dalla Provincia. Da parte nostra abbiamo già acquisito e messo a disposizione la strumentazione necessaria (computer, stampante, fotocopiatrice, ecc) per far vivere il CIP (Centro di informazione e promozione) dello Ionio e a breve, entro l’inizio di febbraio, esso sarà reso pienamente operativo con operatori selezionati e formati dal nostro CSV. Le Organizzazioni di Volontariato dello Ionio, che già oggi utilizzano ampiamente i servizi del Centro, sanno che, da parte nostra, questo impegno sarà rispettato”.

Vincenzo Gallo: “Rafforzate le norme per la parità e contro la discriminazione delle persone disabili”

20/12 “La Camera dei deputati ha approvato il 30 novembre scorso, con il parere unanime di tutti i partiti, una legge che rafforza le norme contro le discriminazioni delle persone disabili e promuove la piena attuazione del principio di parità di trattamento e delle pari opportunità, in coerenza con quanto già previsto dall’art. 3 della Costituzione e dalla legge quadro sull’handicap n. 104”. Lo afferma in una nota l’ez assessore ai diritti del cittadino del Comune di Cosenza, Vincenzo Gallo. “La legge –prosegue Gallo- che deve passare ora all’esame del Senato, precisa che per il principio di parità di trattamento non può essere praticata alcuna discriminazione in pregiudizio delle persone con disabilità.
Si ha discriminazione diretta quando, per motivi connessi alla disabilità, una persona è trattata meno favorevolmente di quanto sia, sia stata o sarebbe trattata una persona non disabile in situazione analoga. Si ha discriminazione indiretta quando una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri mettono una persona con disabilità in una posizione di oggettivo svantaggio rispetto ad altre persone. Sono, altresì, considerati come discriminazioni e molestie quei comportamenti indesiderati, posti in essere per motivi connessi alla disabilità, che violano la dignità e la libertà di una persona con disabilità, ovvero creano un clima di intimidazione, di umiliazione e di ostilità nei suoi confronti. La legge rende più semplice il ricorso al giudice per l'annullamento di atti lesivi degli interessi delle persone stesse ed eventuali richieste di risarcimento dei danni. Severe le pene previste in caso di mancata esecuzione dei provvedimenti del giudice. Sarebbe auspicabile un impegno da parte di tutti i partiti affinché la legge possa essere approvata prima della fine della legislatura”.

Ass. Aiello: “No alla cancellazione dell’Odonstomatologia per diversamente abili di Cetraro”

19/12 L’Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Cosenza, Ferdinando Aiello, interviene con una dichiarazione sulla questione del servizio di odontostomatologia per soggetti diversamente abili presso l’ospedale di Cetraro il cui caso ha riempito, di recente, le pagine dei quotidiani.
Senza entrare nel merito dello scambio di vedute, è doveroso fare alcune riflessioni di ordine politico-sociale, soprattutto quando si tratta di materie che interessano il cittadino.
Anzi, in questo caso, si interviene su una particolare categoria di soggetti che hanno il sacro santo diritto di vedersi riconosciuto un trattamento particolare che vada al di là della tempistica e degli schemi sanitari canonici.
E’ ovvio che tali soggetti debbano essere destinatari di percorsi preferenziali, sia di accettazione che di terapia per non aggravare la situazione di disagio che vivono quotidianamente.
Ed in questo l’Ospedale di Cetraro è riuscito, non solo nella realizzazione e nel mantenimento di un servizio utile alla collettività, ma è addirittura una delle poche ricchezze che a livello nazionale viene riconosciuta al territorio cosentino.
Come ha potuto constatare lo stesso Assessore Ferdinando Aiello, è una struttura che funziona che si “accolla” anche il merito di registrare presenze provenienti da fuori regione.
In ordine alle divergenze emerse negli ultimi giorni vi è da pensare che lo spirito che sta alla base di posizioni apparentemente distanti sia invece solo un identico prodigarsi finalizzato alla ottimizzazione del servizio stesso.
Forse è un incedere su solchi diversi, l’uno mosso da una volontà solidaristica è più marcatamente operativa l’altro, invece, risponde ad una esigenza di garantire efficacia ed efficienza nell’ambito di un senso di responsabilità nei confronti dei pazienti, ma è certo che i solchi, seppure diversi sono paralleli in direzione di un unico obiettivo.
Bisogna giungere ad un sforzo che sicuramente non mancherà da parte di nessuno perché si possano creare regole condivise su cui poggiare il futuro di un servizio a cui tutta la provincia di Cosenza non può permettersi il lusso di rinunciare.

Raccolta di firme del PLI di Cosenza per il diritto di voto per i disabili intrasportabili

16/12 Il PLI di Cosenza, aderendo all’iniziativa proposta dall’Associazione Luca Concioni per la libertà e la ricerca scientifica, ha organizzato, in concomitanza con le altre città italiane, una giornata straordinaria di raccolta di firme per una petizione indirizzata al Ministro degli Interni, affinchè sia garantito il diritto di voto delle persone disabili “intrasportabili”.
In Italia ci sono 100.000 persone che, per condizioni di salute fisica gravemente compromessa, sono materialmente impossibilitati a recarsi al seggio elettorale per votare, nemmeno usufruendo dei servizi di trasporto per facilitare ai disabili il raggiungimento del seggio elettorale.
È necessario, allora porre fine a questa discriminazione, perché riteniamo che alle prossime elezioni politiche sia irrinunciabile accordare il diritto di voto anche a queste persone.
Perciò i giovani liberali invitano tutti a recarsi in piazza a firmare la petizione, convinti che i cosentini, sempre attenti e solerti verso iniziative volte alla tutela dei più deboli, faranno sentire la loro voce, concretamente, perché si ponga fine a questa intollerabile discriminazione.
Questo è il testo della petizione:

“in occasione dei referendum del giugno scorso, l’Associazione Luca oncioni richiamò la Sua attenzione sul diritto di voto delle persone gravemente disabili che non possono recarsi al seggio nemmeno usufruendo delle disposizioni previste dall’art. 29 della legge 104 del 1992 (che stabiliscono che i Comuni debbano organizzare, in occasione di consultazioni elettorali, un servizio di trasporto per facilitare ai disabili il raggiungimento del seggio elettorale). Le ricordammo che si trattava dei cosiddetti “intrasportabili”, cioè di persone immobilizzate nei loro letti che avrebbero potuto recarsi al seggio solo con l’autoambulanza, con medici e infermieri al seguito, con attrezzatura medica permanente come respiratori e/o flebo. Lei rispose che il problema era reale, ma che per superarlo occorrevano modifiche di legge, e promise che in occasione della successiva tornata elettorale questo problema sarebbe stato definitivamente risolto. Ci siamo: le elezioni politiche sono alle porte e non vorremmo ritrovarci come nell’occasione referendaria, quando centomila disabili intrasportabili furono iscritti d’ufficio. Negli elenchi degli astensionisti. Siamo pronti ad affermare con la nonviolenza i diritti costituzionali negati, forti anche di quanto è affermato all’art. 1 della legge 104/92, laddove si stabilisce che la Repubblica “previene e rimuove le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana, il raggiungimento della massima autonomia possibile e la partecipazione della persona handicappata alla vita della collettività, nonché la realizzazione dei diritti civili, politici e patrimoniali”.
Le chiediamo, Signor Ministro, di rispettare gli impegni presi”

Positivo il bilancio dell’arch.Vincenzo Gallo in tre anni di attività nel settore della disabilità

08/12 E’ più che positivo l’apporto che l’Arch. Gallo, ex assessore ai diritti del cittadino ed ai diversamente abili ha dato al mondo di coloro che, di solito, non hanno mai avuto un aiuto o un nume protettore che li proteggesse. Dal primo luglio 2002 al 11 novembre 2005, durante il periodo in cui ha ricoperto la carica di assessore ai diritti del cittadino, con delega alla disabilità, l’arch. Gallo ha praticamente rivoluzionato un modo di fare e di essere che lo ha fatto, tra l’altro, ben volere ben vedere dai suoi concittadini. In breve riassumiamo, senza lcuna finalità occulta, quanto di utile per la categoria dei disabili, Gallo è riuscito a fare in soli tre anni.

Mobilità per tutti

Eliminazione di barriere architettoniche
Tra gli interventi che hanno già permesso o consentiranno a breve di aumentare il grado di accessibilità di edifici e spazi pubblici cittadini per persone con varie difficoltà di movimento si segnalano :

- la realizzazione di percorsi pedonali accessibili in alcune vie e piazze cittadine (isola pedonale di Corso Mazzini, rifacimento di Piazza Valdesi, Piazza Spirito Santo, Piazza Loreto, Lungo Crati, Centro “ I due fiumi” in Piazza Matteotti);
- interventi in edifici pubblici, come il teatro Rendano e il centro museale di S. Agostino;
- l’abbattimento di barriere architettoniche soprattutto lungo alcuni percorsi esterni, utilizzando il personale del servizio manutenzione e il personale delle cooperative sociali, in particolare nel 2003;
- la realizzazione di una struttura per i giochi accessibili a tutti nel parco urbano Nicholas Green, progettata dall’ufficio del piano;
- i lavori di importo pari a 230.000 Euro, ancora in fase di esecuzione, progettati dal settore lavori pubblici nel 2004, che hanno già permesso l’eliminazione di oltre 100 barriere. In particolare sono stati effettuati interventi in edifici comunali, scuole, impianti sportivi, centri anziani.
Percorsi urbani accessibili sono stati, inoltre, realizzati nel centro cittadino, in particolare lungo l’asse nord/sud ( Piazza Europa – Piazza Loreto - via Caloprese – Piazza Fera - Via Alimena - Piazza Scura - Via Montesanto – Viale Trieste - Piazza dei Bruzi - Piazza Valdesi) e lungo alcune trasversali est/ovest (viale Trieste, via Simonetta, via Negroni, ecc);
- l’ ottenimento di mutui richiesti dall’amministrazione per aumentare l’accessibilità in numerose scuole cittadine;
- Un progetto con interventi innovativi per l’abbattimento di barriere architettoniche sui percorsi pedonali esterni è stato presentato nell’ambito del PSU nel 2002. I fondi sono stati destinati a lavori appaltati nell’estate 2005, finalizzati a rendere accessibile anche ai non vedenti l’isola pedonale di Corso Mazzini. L’ufficio tecnico ha previsto la realizzazione di un sistema innovativo di orientamento e informativo a raggi infrarossi, sulla base di interventi già sperimentati con successo in alcune città italiane, come Trieste, dove è stato effettuato anche un sopralluogo.

Servizio Taxi per persone con difficoltà di movimento
- Nell’agosto 2002 è stato avviato in via sperimentale il progetto “In giro per la città”, con l’erogazione di un servizio taxi comunale per persone con difficoltà di movimento. A tal fine sono stati utilizzati veicoli dotati di pedana elevatrice, per permettere l’accesso a bordo anche di persone su sedia a rotelle. Il servizio è attivo tutti i giorni feriali dalle ore 8 alle 22 e nei giorni festivi dalle ore 16 alle 22 ed è gestito dai servizi sociali, in collaborazione con la cooperativa sociale Demetra.
I mezzi utilizzati sono aumentati da 1 a 4, di cui due con sollevatore acquistati nel 2003, dotati anche di segnalatori acustici e visivi, gli autisti da 1 a 8, mentre ai 27 operatori della cooperativa sociale Demetra sono stati affiancati volontari del servizio civile nazionale.
Gli utenti fissi e saltuari sono attualmente circa 100.
- Nel settembre 2002 l’assessorato ai diritti del cittadino ha presentato vari progetti a favore delle persone con disabilità nell’ambito del Piano di Sviluppo Urbano Cosenza-Rende, ottenendo il finanziamento di progetti per 800.000 Euro, di cui 330.000 a carico del Por Calabria. Tra questi è stato finanziato anche il potenziamento del progetto “In giro per la città”, per 150.000 Euro, di cui 100.000 a carico del FERS/Stato, che potrà permettere l’acquisto di tre nuovi mezzi;
- Nel 2003 l’ assessorato ai diritti del cittadino ha presentato al Servizio Civile Nazionale il progetto “Mobilità per tutti”, che ha previsto l’utilizzo di 10 giovani volontari, per favorire l’integrazione sociale delle persone con difficoltà di movimento, nell’ambito del servizio di trasporto e di accompagnamento già attivato dall’Amministrazione Comunale. Il progetto, gestito dai servizi sociali, è stato avviato nell’agosto 2004;
- Il Servizio Civile Nazionale ha approvato un secondo progetto “Mobilità per tutti 2”, avviato nell’agosto 2005, che ha consentito l’utilizzo di altri 12 giovani volontari. Un terzo progetto per potenziare il servizio taxi, presentato al Servizio Civile Nazionale nel settembre 2005, è ancora in fase di valutazione.

Autobus accessibili a tutti
- L’amministrazione comunale ha cofinanziato l’acquisto da parte dell’AMACO di 44 nuovi autobus, già in circolazione, tutti dotati di rampe per l’accesso a bordo di persone su sedia a rotelle

Assistenza domiciliare

- L’Amministrazione comunale eroga dalla fine degli anni 90 anni un servizio di assistenza domiciliare per persone con varie disabilità. Sono attualmente utilizzati 27 operatori della cooperativa sociale Demetra, la cui attività è finanziata interamente con fondi comunali. Inoltre la Regione Calabria ha finanziato il progetto Germoglio (nel 2004 sono stati assegnati al Comune di Cosenza soltanto 19.000 Euro), che ha permesso di utilizzare altri 8 operatori;
- E’ stato avviato nel 2005 un progetto di assistenza domiciliare presentato dall’assessorato ai diritti del cittadino nel 2002, nell’ambito del PSU, per un importo di 250.000 Euro, di cui 80.000 Euro a carico del POR Calabria.

Alloggi per il “dopo di noi” , per persone con gravi disabilità non autosufficienti

- E’ stato inserito nel piano triennale delle opere pubbliche e nell’ambito del PSU, già dal 2002, un progetto di alloggi per il dopo di noi, per soggetti con sofferenza psichiatrica e per persone con disabilità rimaste prive del sostegno dei familiari. Il progetto non ha trovato ancora copertura finanziaria;
- L’amministrazione ha richiesto un mutuo per la realizzazione di una prima casa famiglia per persone con disabilità psichica, già in fase di realizzazione;

Sport per tutti ed integrato – Tempo libero

- Nell’ambito del PSU l’assessorato ai diritti del cittadino ha presentato nel 2002 un progetto finalizzato alla realizzazione di una nuova vasca per la riabilitazione e lo sport-terapia, all’interno dell’impianto di Campagnano.
E’ stato finanziato per 300.000 Euro, di cui 150.000 a carico del FERS/Stato.
Un finanziamento molto più cospicuo per il potenziamento e l’accessibilità degli impianti sportivi era stato richiesto al CIPE nel 2000 dal Comune e da altri enti, con il Progetto di ricerche biomediche e di servizi integrati sanitari e sociali per persone con varie disabilità, di cui è stato finanziato finora solo lo studio di fattibilità.
In ogni caso per consentire di praticare la piscina anche a persone disabili che studiano o lavorano, nel nuovo bando di gara per l’affidamento della piscina, predisposto dall’ufficio tecnico a fine 2004 (in pubblica visione), è stato previsto che il gestore dovrà concedere adeguati spazi alle persone disabili non solo di mattina;
- Per il Natale 2002 sono state acquistate alcune piccole attrezzature sportive, in parte utilizzabili anche da persone con disabilità, fornite ad un centro di riabilitazione pubblico, al carcere di Cosenza e ad alcune case- famiglia;
- Sono state sperimentate alcune handybikes, particolari biciclette a mano, per bambini con disabilità motoria, messe a disposizione dall’Amministrazione per il giorno dell’Epifania 2003;
- E’ stata promossa una iniziativa dimostrativa di nuoto, presso la piscina comunale di Cosenza, nella quale si sono esibiti nuotatori disabili (del Istituto S. Lucia di Roma) e non;
- Nel 2003 è stata anche organizzata l’iniziativa “una Pizza per tutti”, invitando in un locale cittadino tutte le persone con disabilità;
- Il comune ha patrocinato manifestazioni sportive organizzate dalla Federazione Italiana Sport Disabili;
- E’ stato patrocinato anche un progetto di teatro integrato, con la partecipazione di studenti disabili e non, promosso da una scuola cittadina nel 2004;
- Le persone disabili hanno potuto effettuare escursioni nell’hinterland di Cosenza e, nell’estate 2005, anche in Sila, organizzate dai servizi sociali, utilizzando il servizio taxi;

Inserimento al lavoro delle persone disabili

- Sono state diffuse, anche attraverso comunicati stampa e incontri, informazioni sulla legislazione relativa al diritto al lavoro delle persone disabili, in particolare sulla legge 68;
- Nel 2002 è stato presentato nell’ambito del PSU un progetto per favorire l’inserimento scolastico e lavorativo delle persone con disabilità, ancora non finanziato;
- Nel 2003 è stato presentato al Ministero del Lavoro un progetto “Integrazione lavorativa. Le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica”, in collaborazione con l’A.S.P.H.I.;
- Nel 2004 è stato attivato uno sportello comunale per fornire informazioni alle persone con disabilità, interessate ad avviare nuove iniziative imprenditoriali, in occasione della pubblicazione di un bando regionale;
- Sono stati utilizzati giovani con disabilità, nell’ambito dei progetti “Itinerari verdi ” e “Mobilità per tutti ”, finanziati dal Servizio Civile Nazionale.
- E’da sottolineare che le leggi nazionali sull’inserimento al lavoro delle persone disabili non prevedono alcuna copertura finanziaria per gli enti pubblici e gli incentivi per le imprese private sono del tutto inadeguati. Al riguardo è stato anche rivolto un appello pubblico ai parlamentari calabresi per presentare emendamenti nella Finanziaria in discussione in Parlamento, al fine di aumentare i fondi per la legge 68.
In relazione alla gestione del personale comunale, si evidenzia che persone con disabilità già lavorano come dipendenti dell’amministrazione e delle cooperative sociali di tipo B, avviate sin dagli anni 90, il cui 30% è costituito da soggetti svantaggiati. Attraverso queste cooperative il Comune (che ha 1000 dipendenti), dà lavoro ad altre 500 persone. In un comunicato dell’amministrazione comunale del 13 settembre 2005 è precisato che si farà comunque ogni sforzo per favorire l’inserimento lavorativo delle persone disabili.

Ricerca scientifica

Sono stati promossi alcuni progetti di ricerca biomedica e tecnologica. Tra questi :

- Il “Progetto del centro di ricerche biomediche e di servizi integrati sanitari e sociali, per persone con lesioni midollari e cerebrali e problemi osteomuscolari”, il cui studio di fattibilità è stato già cofinanziato dal Cipe nel 2000. La proposta è stata presentata alla Regione nel 2001 dal Comune di Cosenza e da altri enti (Azienda Ospedaliera di Cosenza, ASL n.4, Consorzio universitario Tebaid). Il progetto è stato riproposto dall’assessorato ai diritti del cittadino al Ministero del Tesoro nel dicembre 2004.
Lo studio di fattibilità prevede un centro sanitario nell’area ospedaliera di Cosenza, con una foresteria, un centro di ricerca tecnologica/biomedica localizzato presso l’Università della Calabria, il potenziamento e il miglioramento dell’accessibilità degli impianti sportivi, soprattutto della piscina comunale;
- Una proposta di progetto di ricerca industriale sulla “Mobilità difficile”, presentata dal Centro Ricerche Fiat al Ministero della Ricerca Scientifica, che prevede il Comune di Cosenza tra i partners. Da sottolineare che nell’ambito del Programma di Sviluppo Urbano è stato inserito nel 2002 anche un progetto per la realizzazione di un Centro per la mobilità delle persone con difficoltà di movimento;
- Un progetto di ricerca che prevede l’utilizzo di raggi infrarossi e di sistemi satellitari per l’orientamento dei non vedenti, la cui sperimentazione è stata già avviata in alcune città italiane. Il progetto è stato presentato alla Regione Calabria nel settembre 2004 da un’impresa del nord;
- Un Progetto di ricerca sulle cellule staminali (non embrionali) e l’ avvio di un rapporto di collaborazione tra gruppi di ricerca del S. Raffaele di Milano e di ricercatori dell’Università della Calabria. Una prima proposta di finanziamento è stata presentata alla Regione nel settembre 2004.

Patto territoriale e sostegno alle imprese sociali

- Nell’ambito del PIT delle Serre Cosentine è stato previsto sin dal 2002 un patto territoriale sociale riguardante più comuni, con interventi a sostegno anche della domanda e dell’offerta di servizi ai cittadini e di finanziamenti per imprese sociali. Il bando per l’erogazione di finanziamenti per 500.000 Euro del POR, riservati ad imprese sociali per l’attuazione di progetti nell’area PIT Serre Consentine, è stato pubblicato sul BUR Calabria il 14 ottobre 2005. La scadenza per la presentazione delle domande è prevista nel dicembre 2005, dopo 60 giorni dalla pubblicazione sul BUR.

Turismo accessibile

- Il progetto “Itinerari verdi – alla riscoperta di antichi sentieri a sud della città”, è stato presentato nel 2003 al Servizio Civile Nazionale e avviato nell’agosto 2004, permettendo l’utilizzo di 15 volontari del servizio civile nazionale. L’obiettivo era la valorizzazione dell’area a sud del centro storico, sottoposta a vincolo paesaggistico.
Sono stati individuati tre mulini ad acqua e un antico ponte, probabilmente di origine romana, sono stati decespugliati alcuni percorsi storici e individuati alcuni itinerari accessibili anche a persone con difficoltà motoria. Articoli sul progetto sono stati pubblicati da quattro riviste nazionali specializzate: “Bell’Italia”, “Plein Air”, “Airone”, “Qui Touring”. Il progetto è stato presentato anche al Club Alpino Italiano - Sezione di Cosenza e ad altre associazioni ambientalistiche.
- E’ stato finanziato anche un secondo progetto, “Itinerari verdi a Cosenza”, avviato il 1° marzo 2005, che prevede l’utilizzo di altri 6 giovani volontari del Servizio Civile Nazionale. Tra i 6 giovani è stato selezionato anche un ragazzo con grave disabilità, che ha concorso alla progettazione e alla promozione di itinerari accessibili a tutti.
- I giovani del servizio civile hanno avviato nell’ottobre 2005 l’ elaborazione di una guida, “Cosenza per tutti”, con l’individuazione di itinerari accessibili per persone con disabilità.

Comunicazione e sensibilizzazione

- Nel 2002 è stata organizzata una mostra multimediale sui diritti umani, in collaborazione con l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, patrocinata anche dall’Onu, visitata da oltre 8500 persone;
- Patrocinio della raccolta di firme per introdurre l’insegnamento dei diritti umani nelle scuole, promossa dal Soka Gakkai;
- Patrocinio di alcune iniziative e convegni promossi da associazioni soprattutto nel 2003, in occasione dell’anno europeo delle persone con disabilità.
Tra questi un convegno organizzato dall’associazione OIPH e uno dalla Diapsigra, su “Psichiatria e Diritti di Cittadinanza”, ai quali hanno partecipato esperti nazionali; patrocini di seminari informativi/formativi organizzati da vari soggetti (Associazione Sclerosi Tuberosa, Univ. Lumsa, Fidapa, ecc.);
- Patrocinio nel 2005 di un convegno sulle malattie rare organizzato dalla Federazione “Uniamo”
e di un convegno organizzato dalla FISH Calabria;
- Diffusione di notizie tramite l’ufficio stampa, la Tv Civica e il sito del Comune su progetti, diritti, ricerche (in particolare sulle cellule staminali), nuovi ausili e opportunità per le persone con disabilità;

Nuova Occupazione Giovanile

Con i progetti finanziati dall’Ufficio Nazionale del Servizio Civile, promossi dall’Assessorato ai diritti del cittadino, il Comune di Cosenza ha potuto utilizzare finora 43 giovani volontari per un anno. Nell’ambito dei progetti hanno trovato lavoro anche giovani con disabilità:

- Progetto Mobilità per tutti 1 (gestito dai servizi sociali): 10 volontari
- Progetto Mobilità per tutti 2: 12 volontari
- Progetto Itinerari verdi 1 (gestito dall’ufficio del piano) 15 volontari
- Progetto Itinerari verdi 2: 6 volontari.
43 volontari

Nel 2005 è stato presentato anche un altro progetto, “Mobilità per tutti 3”, attualmente in fase di valutazione da parte del Servizio Civile Nazionale.

 


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