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    Seminario sul rischio idrogeologico il 28 all'Unical

     

     

    Seminario sul rischio idrogeologico il 28 all'Unical

    27 apr 10 Il 28 aprile 2010, dalle 15 alle 19, presso l’Aula “Caldora” dell’Università della Calabria, si terrà, coordinato dal prof. Mauro Francini, il seminario dal titolo “La mitigazione del rischio nella pianificazione urbanistica”, che rientra nel ciclo di seminari “Ricerca, alta formazione e mitigazione del rischio idrogeologico in Calabria” coordinato dal prof. Pasquale Versace. Il programma della giornata prevede due momenti: il primo sviluppa i concetti preliminari della pianificazione urbanistica, utili al fine di individuare gli strumenti e le modalità a supporto della pianificazione territoriale regionale, introdotti dalla Legge Urbanistica n.19 del 2002; il secondo propone l’analisi di alcuni casi applicativi. In particolare, in riferimento al primo momento, il prof. Mauro Francini porrà l’accento sulle differenze contenutiste e procedurali che hanno caratterizzato il passaggio dalla Legge urbanistica nazionale alla Legge urbanistica regionale, sottolineando gli aspetti innovativi (partecipazione, sussidiarietà, etc.) del nuovo strumento urbanistico (Piano strutturale Comunale), del quale l’ing. Maria Francesca Viapiana descriverà nel dettaglio i fondamentali elementi utili alla conoscenza del territorio, al fine di definire un coerente disegno di piano e sostenibili linee strategiche di sviluppo. Aspetti che devono essere ulteriormente sostanziati nella fase di attuazione e di gestione del piano, anche mediante la corretta predisposizione del Regolamento Edilizio ed Urbanistico e del Piano Operativo Temporale, in riferimento al quale verranno definite dall’ing. Maria Colucci le peculiari caratteristiche. Inoltre, al fine di comprendere quali sono gli interventi utili a mitigare i possibili rischi sul territorio, anche mediante la predisposizione del piano urbanistico, l’ing. Annunziata Palermo introdurrà il concetto di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), che caratterizza le diverse fasi procedurali dello strumento, soprattutto in relazione alle verifiche di coerenza e di compatibilità, attraverso cui emerge l’importanza di definire azioni sostenibili non solo in riferimento alle analisi conoscitive del piano (valutazione orizzontale), ma anche tenendo in considerazione le indicazioni dettate dai nuovi strumenti sovra-comunali (valutazione verticale), quali “Quadro territoriale Regionale” e “Piano territoriale di coordinamento provinciale”. Il secondo momento, invece, prevede la presentazione di due casi di studio. Il primo, evidenziando l’importanza di creare rapporti tra università e territorio, interessa il “Piano Strutturale Comunale di Paola”, in riferimento al quale verranno proposti dal dott. Beniamino Caira (progettista incaricato) gli studi inerenti la componente geologica che, insieme al sistema insediativo e relazionale, alla caratterizzazione agro-forestale e alla struttura socio-economica, costituisce il punto di partenza utile per la definizione degli scenari previsionali, che verranno conseguentemente descritti dal prof. Mauro Francini (coordinatore tecnico-scientifico). Gli scenari previsionali, insieme al quadro conoscitivo, inseriti nel Documento preliminare, rappresentano gli elementi di base per la costruzione del Piano strutturale comunale. In seguito all’attivazione del processo partecipato sul territorio, il suddetto documento deve essere presentato in Conferenza di pianificazione, all’interno della quale tutti gli enti interessati si confrontano sulla formalizzazione dei contenuti discendenti dall’integrazione dei dati materiali e immateriali raccolti nella fase di predisposizione del documento stesso, attivando nel contempo la consultazione del Rapporto preliminare VAS. Con il secondo caso di studio si passa dalla pianificazione generale a quella attuativa, pertanto, dalle motivazioni del dissesto che ha interessato la frazione di Cavallerizzo di Cerzeto, verranno analizzati dall’arch. Anna Laura Spalla i principi progettuali che hanno indirizzato la predisposizione degli interventi di ri-generazione urbana sul territorio in esame. Il caso in oggetto permette di comprendere quanta importanza abbia la salvaguardia e la tutela del territorio, mediante la predisposizione di studi e di attività specifiche, al fine di favorire politiche di recupero e valorizzazione dell’esistente, eludendo così l’utilizzo di ulteriore suolo e la perdita delle identità storiche e culturali, che nel territorio calabrese si identificano in maggior parte nei centri storici. Diversi sono, dunque, i fenomeni che discendono dall’incuria fisica del territorio, dall’abbandono al degrado del patrimonio identitario, dalla dispersione alla disaggregazione sociale e spopolamento, dalla polverizzazione urbana allo sfruttamento del patrimonio naturalistico e agro-forestale.

     

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