A Pescara un pari che sta stretto al Cosenza (1-1)

16 mar 19 Pareggio doveva essere e pareggio è stato. Anche se alla fine è proprio il Cosenza a mordersi le mani per una gara che poteva portare via tranquillamente senza patemi d’animo. Succede tutto in quattro minuti in avvio di ripresa. Il Cosenza gioca facile e tiene sempre il Pescara sotto, oggi davvero inquadrabile. Tutino da attaccante di razza sente l’odore del gol allorquando il tiro di Litteri viene respinto e lui la butta dentro. Quattro minuti di pressing e una punizione favorisce Scognamiglio che mette dentro il gol del suo repertorio. Inutile il pressing di Litteri sul pescarese. Perina azzoppato non può far niente e e preferisce uscire prima di cadere in qualche altra occasione. Poi nient’altro se non il mani nettissimo di Gravillon, che prende la palla prima con la mano destra e poi con la sinistra in area. Braglia si arrabbia e alla fine chiede rispetto per una squadra che sta letteralmente “buttando il sangue” in campo. Eppure la partita sembrava essersi messa subito in discesa con Sciaudone che si mangia un gol fatto. Monachello non pervenuto. In sala stampa i colleghi di Pescara dipingono il primo tempo dei biancazzurri come il peggiore mai giocato negli ultimi, addirittura, dieci anni. Ma i meriti sono di un Cosenza che imbriglia letteralmente la squadra di Pillon andandola a pressare alata e non concedendo alcun tiro ai padroni di casa. Grande merito a Braglia che, ancora una volta, fa le nozze coi fichi secchi. Aveva bisogno di dare un segnale a tutti, al campionato, a quanti si erano già dipinti un Cosenza in caduta libera, che il Cosenza c’è ed è più che vivo e vegeto. Un punto che muove la classifica sul campo della terza della classe, almeno fino a questo pomeriggio, che ha tantissimo valore soprattutto perchè arriva prima della sosta. E sì, ora ci saranno quindici giorni e c’è tutto il tempo per rimettere in pista Palmiero, Embalo, Idda, Bittante, e, non ultimo, Perina vittima di una brutta botta rimediata in campo. Quindici giorno che serviranno per ritemprare giocatori come Sciaudone, Litteri e Maniero in calo di condizione. Si riprenderà con il Palermo e il Lecce da affrontare subito in quattro giorni. Ci sarà da stringere i denti ma ora mancano solo sette punti per la salvezza e ci sono otto gare da giocare e i Lupi visiti ieri sono più che di conforto. Non bisognerà sbagliare niente. In attesa delle altre i Lupi si godono due giorni meritatissimo di riposo. Si riprende lunedì.