Una città impazzita per la serie B, Cosenza in festa e stadio stracolmo

17 giu 18 Una citta letterlamente con la testa nel pallone. Tutti impazziti per la prodezza dei Lupi che tornano dopo 15 anni in serie B. Strade bloccate e gente dai balconi a gustarsi il giro in bus della squdra in tutta la città, quartiere per quartiere. Bus scoperto assediato dai tifosi e sopra i calciatori a fare festa. Su tutti uno scatenato Pascali che con cappello rossoblu e sciarpa inalbera orgoglioso il trofeo della promozione strappandolo di tanto in tanto al capitano Angelo Corsi. Ai lati e davanti al bus un fiume di gente. Tra loro, dotati di cellulari e posizionati allo scatrto, giovani e meno giovani, framacisti sbucati d''amble e gestori di bar, tutti rigorsamente con il loro abito di lavoro. Un contagio ha colpito tutti. Partiti alle 19:10 dallo stadio il bus ha attraversato tutta la città e tutti i quartieri. Un giro stracomo di gente che alle previste 20:30 ha fatto slittare l'orario di arrivo al Marulla ad oltre le 22. Delirio e tripudio di corsi, fuochi d'artificio e fumogeni condita do una sterminato sventolie di bandiere rossoblu che spuntavano d aogni dove. Questa sera Cosenza ha accolto i suoi campioni in grande stile e con una passione che non si vedeva da anni. Dopo i due pienoni al Marulla, quasi ventimila nell'ultima gara in casa e l'esodo in massa a Pescara, oltre 9000 tifosi di fede rossoblu allo stadio Adriatico, la ciliegina sulla torta l'hanno messa gli oltre 15mila assiepati sulle scalee del Marulla che pazientemente hanno atteso l'arrivo del bus con cori e fumogeni per poi scatenarsi in un tifo incredibile durante l'evento. Il giro in città del bus, infatti, come 15 anni fa, è terminato lungo la pista di atletica dello stadio. Appena entrati nello stadio, un'esplosione di gioia da parte di chi stava sul bus e da parte di chi stava sugli spalti. Poi il lungo snocciolare degli interpreti della storica impresa, dai magazzinieri, agli addetti della società, allo staff tecnico e medico a finire con allenatore e giocatori. Il taglio di una torta gigante con su scritto in rossoblu Forza Lupi B ha concluso l aserata. Ma all'uscita l'interminabile coda ha continuato a rumoreggiare con le bandiere al vento fino ad oltre mezzanotte. Una festa nella festa. Un evento speciale per un traguardo speciale conquistato dopo 7 annni di sacrifici del Presidente Guarascio questa volta acclamato in coro da tutto lo stadio che ha scandito in coro il suo nome pure sillabandolo così come è stato fatto con i calciatori. Al centro del campo il saluto del Sindaco Occhiuto, che ha voluto la festa, e il presidente della Provincia Iacucci. Un tripudio insomma. Una festa nella festa. E' proprio vero che il calcio unisce e un traguardo del genere è soltanto storia. Un giorno all'improvviso. Ognuno ocn le su scarmanzie, senza che sia stato il tempo per preparare effetti speciali. Il rientro dalla lunga trasferta e ancora qualche faccia assonnata ma carica di adrenlina. Un giornata indimenticabile per gli interpreti di questo sogno realizzato, un evento che ha accomunato ogni pezzo della città e di tutta che si sono fiondati in città per festeggiare paralizzando di fatto tutte le strade. Tutti pazzi per il Cosenza. Dopo 15 anni era il minimo.

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