Il Cosenza cerca e trova il passaggio ai quarti di Coppa Italia battendo il Trapani

14 gen 18 Volli, sempre volli, fortissimamente volli. Così come l’Alfieri scriveva, per compiere qualunque sforzo pur di raggiungere l’obiettivo, il Cosenza sul campo spinge fino al quinto minuto di recupero pur di portare a casa una partita che sembrava destinata ai tempi supplementari. Come un Lupo che azzanna la preda e la lasica soltanto quando la vede secca a terra. Ma è il Trapani a fare la gara per oltre un'ora e sprecare malamente le occasioni create. Merito anche di un Cosenza cinico e quadrato che con il nuovo atteggiamento voluto da Braglia non concede molti spazi. Almeno fin quando alcuni errori non portano clamorosamente al tiro i siciliani. Per tutto il primo tempo, però, il Cosenza subisce il gioco della squadra di Calori e non trova spazi anche per le prevedibili giocate di un lentissimo Loviso.

Sullo sfondo un campo che, oramai, possiamo definire di patate. Bitorzoluto e duro, lontano parente di quel manto soffice e invidiato da tutte le migliori società di calcio. Braglia si arrabbia a fine gara e mette il dito nella piaga proprio su questo. Addirittura dichiara che preferirebbe giocare su di un altro terreno. Non ha tutti i torti. La situazione del “Marulla” si sta lentamente degradando ed ora non è neanche possibile metterci mano. L’inverno e le piogge non permettono cambiamenti. Anzi, la pioggia attenua il problema lasciandolo abbastanza molliccio. Urge trovare una soluzione rapida.

Anche se è vero che il campo diventa un limite per tutte e due le squadre che ci giocano sopra. Tra l’altro il terreno penalizza giocatori di fino come Mendicino, Loviso, Statella che così non rendono per come tecnico e tifosi vorrebbero.

Capitolo terreno a parte, lo ripetiamo, anche il Trapani ha giocato sul questo terreno ed ha fatto una signora partita. Braglia varia in corsa l’assetto di gara. Toglie Tutino oggi non al meglio, clamoroso il gol che si mangia a porta vuota, e mette dentro Baclet, Statella e Palmiero. Hai detto niente. Ed è l’ultimo dei tre a fare la differenza, con le sue verticalizzazioni, a spaccare la partita. Coadiuvato da un Baclet sempre intraprendente Palmiero da quel tocco in più che tiene il Cosenza in avanti con una serie di conclusioni che spaventano i siciliani. Tanto che Calori prova a rivoltare la gara sostituendo i migliori dei suoi che però avevano dato tanto. Insomma alla ricerca della brillantezza perduta.

E' il Cosenza, però, che mena le danze e il Trapani non può fra nulla se non recriminare sull’arbitro. Un po poco per un tecnico ed un organico di buona caratura. L’ultima mezzora è tutta rossoblù. Il Cosenza crea quattro palle gol nitide tutte sprecate malamente. Addirittura riesce, con l’esperienza di Mendicino, a conquistarsi un calcio di rigore malamente tirato, però, proprio dal numero nove. A gol sbagliato ci stava scappando la frittata e D’Orazio, chirurgico, toglie dai piedi un pallone che poteva dare gol e partita agli ospiti. Un finale thrilling che vede prevalere la voglia dei Lupi su tutto e tutti. Al minuto 95 è Calamai che trova il buco tra mille gambe e mette dentro il gol, contestato dai giocatori del Trapani per un fuorigioco ininfluente. Uno a zero e triplice fischio. Passaggio del turno e appuntamento al 7 febbraio per i quarti contro il Lecce di Meluso. E questa è un’altra storia. Per adesso va bene così. Domani si riprende. Niente sosta c’è da preparare il ritorno in campionato contro il Matera. Mancherà Palmiero squalificato. Per adesso è festa. Ne riparleremo domani.

Schema dei quarti finale Coppa Italia di C:
Alessandria-Renate
Padova- (vincente Pontedera-Prato)
Viterbese-Paganese
Lecce-Cosenza

--- Cosenza-Trapani 1-0 (cronaca gara)

--- Cosenza-Trapani Coppa Italia, le pagelle

--- Mister Piero Braglia --- Mister Calori (VIDEO)

--- Umberto Saracco - - - - Matteo Calamai (VIDEO)

--- Cosenza-Trapani Coppa Italia, la fotogallery