Il Cosenza non si ferma più, disintegrato il Matera

21 gen 18 Il risultato è decisamente bugiardo. Ma non nel senso che ha voluto dargli l'allenatore ospite, non nuovo a queste boutade, ma nel senso di una gara completamente in mano ai rossoblu che hanno avuto quattro gol nitidi nei piedi, preso un palo, domindano 85 dei 96 minuti giocati. A dirigere l'orchestra il Conte Max (Loviso). Un ragazzino, nell'animo lo è di certo, nel fisico sembra anche, che su e giù per il "Marulla" ha fatto la differenza. Evidentemente la "cura" Braglia sta dando i suoi frutti. Nessuno ha mai creduto che Loviso fosse arrivato in vacanza a Cosenza. Così come nessuno ha mai creduto che il suo "socio" di spogliatoio, un rude ma gentile difensore, che risponde al nome di Pascali, avesse già appeso le scarpette al chiodo. Un gol, un palo e tanta roba nel reparto di competenza. E sono proprio questi due giocatori che hanno dato il "la" ad una vittoria, dicevamo bugiarda nel risultato, ottenuta contro un Matera irriconoscibile. Sarà stato il gioco del Cosenza, o le mosse studiate senza la minima sbavatura da Braglia, ma la squadra lucana ha fatto la figura di formazioen materasso in campo. Centrocampo in mano al Cosenza senza remissione di peccati. Un palo di Pascali ed un gol clamoroso mancato da Perez nel primo tempo, oltre ad altre tre occasioni fallite da Bruccini e Calamai, però, non facevano disperare. Tanta densità e Matera della serie "Chi l'ha visto". Il biondo "soldato" pugliese c'è ed ha una fisicità da bomber d'area. Si tira dietro tre avversari la volta quando va in progressione ma ancora non ha la misura dei nuovi compagni. Alla sostituzione si prende anche tanti appalusi dai tifosi. C'è spazio anche per Dermaku che nel finale di tempo manda di poco fuori. Si muove Tutino e fa un gran lavoro ma è il centrocampo che sul pantano del Marulla ha sempre la meglio.

Cambio di campo e Cosenza ancora a menar le danze. E' sempre Loviso a dirigere un'orchestra, di domenica in domenica, sempre più intonata. Cinque vittorie di fila, sei con quella di Coppa Italia, e quinto posto in classifica. E' un momento magico. La squadra ha trovato il suo feeling dentro e fuori lo spogliatoio. Lo dimostra uno scatenato Pascali che in sala stampa viene a ritirare il premio del migliore in campo. Ha battuto ai voti (5-4), guarda un pò, "Il Conte Max", altri 3 sono andati a Corsi. Mentre sta facendo l'intervista Loviso arriva il grido del guerriero Pascali. E' evidente che da ottobre ad oggi tante cose sono cambiate. C'è un gruppo. E proprio loro due stanndo diventando il collante. I due che hanno preso più critiche per via del disastroso avvio di stagione. Loviso candidamente ammette che lo stimolo di una probabile cessione ha risvegliato l'animo guerriero, mai sopito in lui.

Nel secondo tempo, dicevamo, si è passati dalle intenzioni ai fatti. Il campo ha assorbito di più l'acqua caduta copiosa tutt'oggi ed è venuto il momento di presentare Okereke ai tifosi rossoblu. Braglia non sbaglia. Fa pure rima. Cambio perfetto. L'esterno appena entrato pigia subito sull'acceleratore e viene parato in angolo. E' un attimo. A batter il corner chi c'è? Ma Loviso, naturalmente. Pallone in area e il socio stacca di testa il biglietto vincente. Uno a zero e palla a centro. Qualche minuto prima Corsi aveva avuto un'altra occcasionissima ma il terreno infido lo fa scivolare poco prima di metterla dentro. Auteri non ci capisce più niente e cambia tre giocatori Maimone, Giovino e Sernicola per Di Livio, Corado e Batista. Ed è proprio Corsi che chiede scusa con un gol capolavoro della scivolata precedente. Il gol ha il supporto di un micidiale Okereke. Il senegalese se ne va in progressione, a circa 300 km orari, si accentra tirandosi dietro tre giocatori. A destra Corsi vede la prateria che si apre e aspetta fiducioso. Il buon David, che di pallone ne mastica, lo vede e lo serve. Angelo fa il più bel gol della sua vita. Da destra butta una rasoiata che attraversa la porta e s'inserisce sul palo lontano. Esplode il "Marulla". Due a zero. Che vi dobbiamo raccontare di più?

Ah si, c'è il gol del Matera che arriva all'89' a gara praticamente finita con il Cosenza che stava raccogliendo le sue cose per andare sotto la doccia. Un momento di distrazione che regala un gol agli uomini di Auteri. Lo realizza Dugandzic entrato otto minuti prima. Sui titoli di coda il Matera, che ad ogni scontro si butta a erra, prova a metterla sulla tensione per cercare di innervosire l'avversario. Ci abbocca il pessimo direttore di gara che butta fuori al 91' Calamai al suo primo fallo. Giusto per tenere alta la tensione. Ma la partita è già finita da un pezzo. Saracco blocca con una parata da manuale l'ultimo disperato assalto dei Lucani e dopo un ulteriore minuto di recupero, signor Schirru da Nichelino ma cosa mi combina?, c'è solo la festa dei Lupi sotto la tifoseria. Prima la Sud e poi sotto una scatenata Tribuna A. Tre punti, quinto posto e grande prestazione che ha la firma di tutti. Menzione particolare al preparatore Pincente. Il Cosenza ha corso fino all'ultio minuto. Scoperto poi il trucco. Nella colazione di Loviso trivate tracce di benzina a 100 ottani, quella della formula uno. Hai capito? Complimenti a Braglia e a tutta la squadra. Una vittoria che mette in mostra un Cosenza rigenerato totalmente. "Il 3-5-2 ci ha ridato intensità e una identità non indifferente" dice il capitano in sala stampa. "Che questo Cosenza fosse composto da signori giocatori lo sapevamo. Ora ne abbiamo preso conoscenza". Chiosa 'il Conte Max': "Perchè questa squadra, prima che da giocatori, è fatta da uomini".

--- Cosenza-Matera 2-1 (cronaca gara)

--- Cosenza-Matera 2-1, le pagelle

--- Serie C/C 22a, risultati, classifica, prossima

--- "il Conte Max" Loviso - Angelo Corsi (VIDEO)

--- Mister Piero Braglia --- Mister Auteri (VIDEO)

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