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Padre Fedele "A Pordenone una pagina nera di sport"
Padre Fedele "A Pordenone una pagina nera di sport" 02 giu 17 Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Padre Fedele che ha inviato a Ten sulla brutta vicenda che ha visto coinvolto il calciatore, suo malgrado, del Cosenza Baclet. "Seguo con grande attenzione la trasmissione Nera di Calabria condotta da Marisa Fallico con Arcangelo Badolati. Si discute di tutto:giustizia,omicidi,scandali,tutto il negativo della società calabrese. A Pordenone,la notte di mercoledi'31Maggio si è consumato un fatto sportivo che ha il sapore di una tragedia sfiorata,un grave atteggiamento che non ha nulla di sportivo,,ma che poteva sfociare in un dramma.I protagonisti: i calciatori del Pordenone e la triade arbitrale .Bachelet si infortuna, cade a terra in un contrasto con il portiere avversario.I giocatori del POrdenone continuano a giocare noncuranti del collega che rimane a terra.Il momento è drammatico: un giocatore del Pordenone continua a giocare e non butta la palla fuori,finalmente l' arbitro ferma il gioco. Dopo che il pericolo della tragedia si allontana,si riprende inamissibilmente a giocare, ma i giocatori del Cosenza ed i tifosi rossoblù gridano contro l'arbitro che invita a continuare mentre ancora la barella con il giocatore infortunato è sul terreno di gioco.La stupidità del Direttore di gara tocca l apice ,lo zenit dell'incompetenza e l'imbecillità del giocatore del Pordenone è sinonimo di bestialità,indifferenza e concorrenza all'omicidio. Si,propio così! Se Bachelet moriva sul campo e poco c'è mancato oggi si parlava di NERA DI PORDENONE. Fortunatamente, parliamo di incompetenza,di cattiveria,indifferenza ed altro.Meraviglia e non poco l'atteggiamento dei dirigenti del Pordenone che durante e dopo l'incidente non hanno sentito il dovere di sincerarsi sulle condizioni del calciatore e non hanno sentito la necessità di informarsi con il Presidente e la dirigenza del Cosenza calcio. Questo non è sport,ma neanche attegiamento umano. Questa è davvero NERA DI PORDENONE.Ora bisogna vendicare sportivamente una tragedia sfiorata. Sottolineo la parola vendetta SPORTIVA.Dobbiamo vincere.Dobbiamo vendicare il superficiale attegiamento e l'ignoranza del Direttore di gara e del giocatore del Pordenone.Domenica sera chi ama lo sport e la squadra del Cosenza non puòmancare in questa sfida vendicativa.Dobbiamo vincere per far trionfare lo sport, quello vero, quello pulito che va al dilà di una vittoria.Io a Pordenone c'ero !Ho sofferto e trepidato con gli ultrà del Cosenza.Domenica vi attendo tutti allo stadio Marulla,dobbiamo trasformarlo in un catino di amore. Se manchi non ami la tua città! Ma spero di abbracciarti al termine della gara che vale una finale, quella di Firenze"
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© 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713
del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |