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    Cosenza, col Catanzaro continua la maledizione del pari ma è festa di sport

    Il gol di La Mantia

     

    Cosenza, col Catanzaro continua la maledizione del pari ma è festa di sport

    14 feb 16 Non riesce al Cosenza l’aggancio alla vetta della classifica nel suo secondo tentativo. Ad Agrigento andò male, oggi in casa l’eterna sfida contro i rivali di sempre, il Catanzaro, è finita in parità. Uno a uno dove però a vincere è stato lo sport. Quasi diecimila persone sugli spalti hanno ricreato uno dei momenti più magici del calcio cosentino. Coreografia e cori da altri tempi hanno riempito di emozioni e di colori un evento tra i più attesi dalla tifoseria. Il derby col Catanzaro. Doveva essere, finalmente, la volta buona dopo 31 anni. tanti i lustri passati dall’ultima vittoria contro i giallorossi in casa. Niente fa fare. Anche per questo derby è da archiviare un pareggio. Gli uomini di Roselli pagano l’impatto con il “Gigi Maulla” pieno di gente forse con un po di emozione di troppo. Al pronti via le teste dei pià sono ancora nei fumogeni.Meno male che quella di Perina era concentratissima. Più del dovuto. Si perché gli uomini di Erra si giocano la carta a sorpresa e dopo 40 secondi portano Mancuso al tiro ravvicinato con un Perina che supera se stesso. Un’avvio stentato raddrizzato solfando dall’incitamento del pubblico. E così Statella accende la ferocia e si presenta con un bolide al cospetto di Grandi. Il portiere rossogiallo vestito lo ipnotizza quel tanto da respingere il tiro. La respinta è corta e Cavallaro, che era a rimorchio di Statella, a porta spalancata prende il palo lontano. L’esterno palermitano, schierato poi non così tanto a sorpresa, come seconda punta, soffre questa soluzione tattica. Ci vorrà un po di tempo per rivederlo in posizione a lui più consona. Con la faccia tra le mani si dispera assieme al pubblico per la ghiotta opportunità non sfruttata. in campo due squadre con situazioni diverse. il Cosenza obbligato a far risultato per accomodarsi comodo in vetta e giallorossi alla ricerca di punti salvezza. E come è vero che le motivazioni fanno la differenza, i Lupi avvertono forse troppo presto l’aria di alta montagna. Erra ha preparato per bene la gas ed imbriglia centrocampo e fasce, solitamente iper attive, dei rossoblu. Il Catanzaro gestisce il primo tempo come meglio crede. Posseso palla e controllo del gioco. Una situazione che matura per loro il gol del vantaggio negli ultimi minuti del prmo tempo. Una doccia fredda. Il gol è frutto di un calcio piazzato, una punizione dai 30 metri che Maita dipinge per la testa di Patti. Salta prima Arrighini sceso in copertura, ma non arriva, poi Arrigoni e Di Nunzio che non riescono a bloccare l’ex rossoblu- Di testa fa secco Perina e segna sotto la curva ospiti dove corre ad esultare dopo la rete. Al cambio di campo e dopo la ramanzina negli spogliatoi il Cosenza presenta un Cavallaro indiavolato che fa veramente la differenza. Prima si gira al volo in area liberando una botta che sce di un soffio. Dopo che La Mantia, a mezzo servizio, entra per sostituire Statella a corto di preparazione dopo l’infortunio, Cavallaro, rientrato appieno nel suo ruolo di esterno, trova il tempo di prendere il suo pennello e piazzare un pallone d’oro per la testa del neo entrato. Inzuccata vincente e San Vito/Marulla che esplode. Corre il minuto 56. Neanche altri sette minuti che sempre La Mantia ha la palla del raddoppio. Ma non fa i conti con Grandi, oggi decisamente in giornata di vena. Il portiere del Catanzaro si distende in una parata eccezionale e neutralizza in angolo. Altri quattro minuti ed anche Pinna da segni di invasatura da derby. Ci prova con una botta al volo che a stento Grandi neutralizza. Spinge come un forsennato Cavallaro che mette un altro pallone d’oro in area ma nessuno sfrutta. Il Catanzaro è in debito d’ossigeno, probabilmente, ha speso nato nel primo tempo e cala vistosamente. Non tanto. Perché alla mezzora ancora Patti segna un gol per gli ospiti viziato da un fallo in area. L’arnitro fischia prima che il pallone entrasse in rete. C’è ancor ali tempo di vedere un paio di giocate di Pinna che imbecca La Mantia ma il tiro finisce di poco sopra la traversa. Cavallaro spremuto come un limone è con la lingua di fuori. il tecnico decide allora di provare l’ultimo arrivo, Giacomo Parigi. Ma non c’è tempo per imbastire qualcosa di buono. Anzi l’ultima azione per vincere la partita il Cosenza ce l’ha al minuto 86’ . Ed è sempre La Mantia protagonista che chiude una progressione partita sulla destra da Criaco ma al momento di concludere da buona posizione scivola ciccando la conclusione. a dire il vero il pallone lo tocca ma goffamente mentre cade. Non si va oltre il pari. Sarà per la prossima volta l’incontro con le statistiche, Ci rimangono male i tifosi che avrebbero voluto vincolo il derby. Ma Roselli e i suoi pure. tant’è che iil tecnico umbro si presenta in sala stampa con un diavolo per capello, si fa per dire, rintuzzando qualunque domanda gli venga posta. Ancora una volta il tecnico è riuscito a schierare una formazione in una situazione di emergenza e ne è uscito fuori nel migliore dei modi. Ma non è solo il Cosenza ad aver rallentato con un pari. Tutte le altre squadre scese in campo oggi, tranne l’incredibile Akragas di Rigoli alla sua quarta vittoria adì fila, hanno pareggiato. In attesa dei due posticipi di alta quota, il menu prevede un Foggia Matera niente male e un Benevento Melfi pieno di insidie. Tiene saldo il quinto posto, la squadra di Roselli, e già domani è in campo per preparare la trasferta di sabato a Caserta. Un altro incontro fa far tremare le gambe? Speriamo di no.

    Cosenza-Catanzaro 1-1
    Reti: 42′ Patti, 56’ La Mantia

    COSENZA (4-4-2): Perina; Corsi, Tedeschi, Di Nunzio, Pinna; Criaco, Arrigoni, Fiordilino, Statella (50' La Mantia); Cavallaro (83’ Parigi), Arrighini (78′ Vutov). A disp.: Saracco, Di Somma, Novello, Caccetta, Minardi, Ventre. All.: G.Roselli
    CATANZARO (4-3-3): Grandi; Bernardi, Ricci, Moi, Patti; Agnello, Maita, Squillace; Firenze (65’ Agodirin), Razzitti, Mancuso (87′ Foresta). A disp.: Scuffia, Orchi, Caselli, Barillari, Fulco, Olivera, Garufi, Caruso. All.: A.Erra
    ARBITRO: Marinelli di Tivoli
    Spettatori: 8209 paganti (551 ospiti) per un incasso di 80.034 euro
    Espulsi: DS Meluso per proteste
    Ammoniti: Criaco, Maita, La Mantia, Ricci
    Angoli: 4-3 (1-2)
    Recupero: 0′ pt – 4′ st

    --- Cosenza-Catanzaro , le pagelle

    -- Cosenza-Catanzaro 1-1 (cronaca della gara)

    -- LegaPro/C 22a, Risultati e classifica

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