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    Il Cosenza di Roselli non osa e non passa alla storia, 1-1 a Catanzaro

     

    Il Cosenza di Roselli non osa e non passa alla storia, 1-1 a Catanzaro

    04 ott 15 Il Cosenza cresce ma non in fretta come vorrebbero i tifosi. Al cospetto di un Catanzaro davvero imbarazzante gli uomini di Roselli non trovano la cattiveria giusta per chiudere una gara praticamente in tasca. I rossoblu pagano ancora una condizione non perfetta ed il ritardo di preparazione delle punte di diamante. Senza Cacetta, poi, sembra che la squadra abbia perso in rabbia e cinicità. In uno stadio che da quattro anni è vergognosamente in costruzione, con la sala stampa e quella delle interviste dentro container i Lupi, accompagnati da oltre 300 supporter, fanno fatica a carburare e ci mettono un ora per violare la porta difesa da Scuffia. Partiti al rallentatore, entrambe le squadre, i calciatori di Roselli, oggi in verde per lasciare un segno nella storia, non riescono ad essere concreti grazie anchea ll'intervento dell'arbitro che semina gialli come caramelle. Il più evidente quello assegnato subito a Firodilino reo di aver protestato animatamente per un brutto fallo di cattiveria ai danni di Arrigoni a inizio partita. In campo i colpi bassi non mancano da entrambe le parti, è sempre un derby, e il primo tempo passa alla storia per soli due tiri in porta , arrivati entrambi su calcio piazzato, uno per parte. Il Cosenza però fa breccia a sinistra dove un indomito Ciancio porta scompiglio. D'Urso deve metterci un uomo in più per rallentare le sue folate. In avanti il Cosenza soffre la non condizione dei suoi attaccanti. Arrighini ancora non al top e La Mantia ai minimi termini non trovano varchi grazie anche a Moi che con le buone o con le cattive, magari spedendo anche numerosi palloni in tribuna, fa buona guardia della sua area. D'Urso fa quel che può ma appena in campo scende raimondi in avanti si sente il peso.Statella trovapiù sbocchi grazie allamobilità dei due "corti" rossoblu e gli stessi si trovano che è un piacere. E proprio grazie a loro tre, Statella, Raimondi ed Arrighini, che arriva il gol del vantaggio, il primo del toscano in campionato.Statella mette in area un pallone ceh Raimondi, falco d'area, devia in porta ed Arrighini, più falco di lui lo sigilla con la zucca. Hai visto mai che ci arrivasse qualcuno a levarlo. Piùbella del gol la corsa sotto i tifosi del Cosenza. Si arrampica sulla ringhiera a toccare con mano quel tifo che non finisce mai di stupire.Avvolti da un bandierone che copriva mezzo settore ospiti i suuporter del Cosenza urlano la loro gioia in un campo quasi vuoto con sole 2900 anime sugli spalti. Un po pochine per il derby di Calabria. La classifica inguardabile dei giallorossi condiziona non solo la squadra ma anche l'ambiente. Un po di depressione che non può essere sanata se non dai risultati. Ci pensa l'arbitro oggi. Sorvola sui rigori e poi all'enensima cascata di Taddei mette il fischietto in bocca indicando il dischetto del rigore. Intendiamoci, Arrigoni ci mette del suo ad effettuare una marcatura stretta in area, tocca si la sfera ma per Taddei è una manna vedere altre gambe oltre le sue li vicino. Vola di nuovo a terra, nella stessa azione si era tuffato al limite dell'area spostando il pallone con le mani, una punizione sacrosanta non assegnata ai lupi che sarebbe finita lì. Invece dal dischetto Razzitti spacca la rete, in linea con lo stadio ai limiti della praticabilità, e per il signor Tardino va bene così. Il Cosenza può solo mangiarsi le mani per l'occasione ghiotta capitata a Statella poco dopo il gol del vantaggio che solo e con Raimondi e Arrighini in ottima posizione non riesce a servirli con una prateri davanti la porta. Un passo avanti rispetto alla gara di MEssina per determinazione ma ancora c'è tanto da lavorare. Ora tra capo e collo arriva la gara di Catania.Mercoledìalle 15 senza remissione di peccati.I rossazzuri non sembrano intenzionati a spostarla. Roselli a fine gara lo sottolinea più volte e chiede rispetto per il blasone del Cosenza. Ma ai piani altisembra non vogliano ascoltare la protesta. Mercoledì quindi i Lupi saranno chiamati a gicoare dopo soli tre giorni a sfregio di tutto il fair play che sarebbe stato il caso di evidenziare.

    Catanzaro-Cosenza 1-1
    Reti: 60’ Arrighini, 70’ Razzitti (rig.)

    Catanzaro (3-5-2): Scuffia, Ricci, Priola, Moi, Squillace, Giampà, Agnello, Maita (91’ Bernardi), Taddei (78’ Foresta), Razzitti, Agodirin (63’ Mancuso). A disp.: Grandi, Orchi, Sirigu, Fulco, Selvatico, Caruso, Ingretolli, Barillari, Caselli. All.: D’Urso
    Cosenza (4-4-2): Perina, Corsi, Tedeschi, Blondett, Ciancio, Criaco (80’ Guerriera), Arrigoni, Fiordilino, Statella, Arrighini, La Mantia (51’ Raimondi). A disp.: Saracco, Soprano, Di Somma, Pinna, Vutov, Ventre. All.: Roselli
    Arbitro: Tardino di Milano
    Spettatori: paganti 3274 di cui 322 ospiti
    Angoli 2-3
    Ammoniti: Agnello, Maita, Moi, Fiordilino, La Mantia, Criaco, Blondett, Ciancio, Arrighini

    -- Catanzaro-Cosenza, le pagelle

    Curva Cosenza

    --- Tutte le foto del Derby

    Curva Cosenza

    --- Video Derby, Servizio TGR E. Gemelli (Video)

    -- Roselli "Potevamo vincerla" --- Arrighini "Rammarico"

    -- D'Urso "Stiamo crescendo" -- Razzitti "Pensavo come esultare"

    -- Derby 1-1, Moi "Dobbiamo fare meglio"

    --- Catanzaro-Cosenza 1-1 (Cronaca e tabellino)

    -- LegaPro/C 5a, Risultati e classifica

     

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