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    Due murales ricordano da oggi Gigi Marulla

     

    Due murales ricordano da oggi Gigi Marulla

    25 ago 15 I primi due murales dedicati dall’Amministrazione comunale alla memoria di Gigi Marulla, compianto bomber del Cosenza calcio, adesso non solo sono l’uno attaccato all’altro, in una sequenza continuativa che vedrà diventare questa stessa parete prima del ponte Mancini la “parete dei campioni” (secondo l’annuncio dato dal sindaco Mario Occhiuto), ma è come se il secondo fosse adagiato sul primo, con una naturale consequenzialità non soltanto stilistica ma densa di significato. “La figurina lasciata vuota dall’artista Favelli ha un senso sottile, mentre la raffigurazione accanto, diretta, esplicita, creata da Lucamaleonte, ha davvero il sorriso che mio padre avrebbe se ancora fosse in vita, guardando quello spazio vuoto”. Le parole di Kevin Marulla, questa mattina, fanno sembrare le polemiche di qualche settimana fa un ricordo lontano e danno il senso di come l’arte, anche (soprattutto) quando fa discutere, alla fine superi le divisioni con la potenza del messaggio che trasmette. L’opera di Flavio Favelli, la prima, com’è noto aveva fatto scaturire un dibattito: a parere di alcuni, troppo concettuale, mancante di quell’impatto visivo che i tifosi, subito dopo l’improvvisa scomparsa di Gigi Marulla lo scorso 19 luglio, chiedevano a gran voce. Ma forse risiede proprio in questo confronto discordante, in fin dei conti, il successo del dipinto di Favelli diventato comunque importante presidio di commemorazione e integrato successivamente dagli stessi tifosi con la scritta gigante “Gigi Marulla”, nell’ottica di una condivisione popolare. Questa mattina il sindaco Mario Occhiuto, davanti a giornalisti, a esponenti della tifoseria ed al presidente del Cosenza calcio, Eugenio Guarascio, ha voluto far conoscere ufficialmente alla città il secondo murales per Gigi, nel segno di un impegno istituzionale che non si ferma. L’opera è firmata dall’artista Lucamaleonte, già autore del noto murales dedicato a Francesco Totti su un palazzo di Roma. E se l’opera precedente dedicata a Marulla è un rimando all’assenza che pesa, questa invece è la presenza che ci sarà sempre: il bomber è di spalle, col numero 9 della maglia rossoblù in posa su chi osserva e guarda di sbieco con quel sorriso leggero che andava oltre i veleni del calcio e della vita, appoggiando gli occhi divertiti sul murales lì a fianco. L’artista Lucamaleonte, nickname di chi si è auto formato arrivando a diventare un nome internazionale della Street art (è stato ad esempio fra gli invitati da Banksy al Can Festival di Londra), in due giorni di lavoro a Cosenza ha saputo cogliere, naturalmente anche in base al momento emotivo della collettività, a quella morte inaccettata e a quanto successo per il murales precedente, gli aspetti di un contesto che lo hanno condotto qui a scrivere la continuazione di una storia piuttosto che a dipingere un semplice ritratto. “Lo dovevamo a Marulla – ha detto il sindaco Occhiuto – non solo come campione dello sport ma come uomo. Era seguito dai giovani e amato a cominciare proprio dai suoi comportamenti. Nel nome di Gigi iniziamo quindi a mettere i tasselli su questa parete che sarà tutta dipinta in ricordo di grandi campioni”. Il primo cittadino ne ha approfittato per ringraziare gli artisti delle residenze BoCS-Art (stanno per sbarcarne in città altri cento) che attraverso il loro passaggio cosentino stanno lasciando in donazione al territorio opere di pregevole fattura. Occhiuto è stato ringraziato a sua volta da un emozionato Kevin Marulla, primogenito dell’indimenticato bomber dei lupi: “Sono grato a tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di queste opere – ha affermato – Ciò che voglio continuare a far conoscere alla gente di mio padre è un punto di vista non specificamente sportivo. Mio padre è rimasto sempre il ragazzino semplice che era da piccolo a Stilo, nel suo paese, un uomo carico di valori. A tratti era in imbarazzo quando qualcuno gli faceva notare la sua grandezza. Con la sua figura vorrei che si stemperassero i toni di uno sport, questo calcio, che ha necessità di prendere una virata verso i veri valori”.

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