Cosenza-Paganese, il protagonista è l'arbitro

11 ott 14 Bisognerebbe smetterla di portare avanti arbitri incapaci per poi trovarseli in campionati professionistici a rovinare gare decisive. Dalla serie D, ricordiamo un'altro scempio del signor Lacagnina, arbitro di oggi, in quel di Acri, qualche anno fa, quando, allora, fece più o meno le stesse cose. Annullò un gol regolare a Fiore e decretò un rigore inesistente. O questo signore ha qualche conto in sospeso con il Cosenza oppure è incapace di arbitrare. Propendiamo per la seconda. Fatto sta che oggi questo personaggio si erge a protagonista, ancora una volta, al San Vito. Prima da un giallo a De Angelis che subisce fallo non da rigore ma al limite dell'area. Poi a 8 minuti dal termine cambia il volto della partita assegnando un rigore totalemnte inventato. Bernardo, entrato da poco, si mette in evidenza per un colpo di testa mancato ma soprattutto per un tuffo, anzi una scivolata, in area, mentre Magli difendeva il pallone. Senza alcun contatto. Le immagini sono nitide. Il signor Lacagnina da Caltanissetta no. Tralasciamo la serie infinita di giudizi sballati durante la gara. Pro e contro il Cosenza, sottolineiamo, quando per ben quattrovolte contraddice i suoi assistenti di linea. Da punizoni invertite a falli e angoli, il novello pasticcione ne combina ti tutti i colori. Ma questo, però, non vuol dire che il Cosenza abbia un alibi in più per recriminare sul risultato. No. La crisi c'è e si sente. Dal 30 marzo i Lupi non vincono in campionato. Allora s'imposero per 1-0 sul Gavorrano. Oggi, con una sqaudra nuova, è finita 1 a 1 contro la Paganese. Uno scontro diretto, una gara delicata, assegnata a un pasticcione. Questi geni è bene fermarli prima che compiano danni più seri. Non che non sia serio aver regalato un pari ad una squadra che, tutto sommato, sul campo il punto lo ha meritato. Ma non per il gioco, per la volontà di resistere. Cosenza, invece, un tantino abulico. Gioca a sprazzi e con tanta, forse troppa, paura di sbagliare. Senza Blondett squalificato e con il talento di Fornito, che nelle ultime gare aveva dato personalità ai Lupi, in panchina, l'undici di Cappelalcci è in "via di guarigione". Fa qualcosa di buono. Ma su tutto ci stanno errori di fabbrica. Di fondo. Sull'asse principale: portiere, difensore, regista, attaccante. Quattro ruoli fondamentali per una squadra. Vedere l'estremo difensore chiamare palla e poi farsela scappare, non è bello.Di fronte a lui ancora errori da rigore, anche se simulati e sciocchi. O il regista perdersi nel centrocampo. L'attaccante, poi, si muove e si danna tanto ma da lui ci si aspetterebbero gol, non punizioni. Tra caldo e "crisi" di identità il risultato alla fine è mediocre. Ci pensa Calderini a ravvivare la gara al 18' del secondo tempo mettendo un sigillo che illude. Elio Bum Bum è al terzo gol di stagione su 5 realizzati dalla squadra. Il bomber è lui. Dopo otto gare bilancio più che soddisfacente per un calciatore che, in forma splendida come non mai, viene utilizzato quasi col contagocce. Infatti Calderini era entrato dopo appena tre minuti prima del gol. Ci saremmo aspettati una conferma dell'attacco visto all'opera a Catanzaro mercoledì, nella gara/partitella di Coppa Italia. Invece così non è stato. Sia chiaro non vogliamo assurgerci a tecnici di calcio ma i numeri sono chiari. Tre gol realizzati dal trio Sassano-De Angelis-Calderini, un gol dal trio De Angelis (Calderini)-Cori-Alessando. Sarà che oggi tra caldo e paura di far brutta figura l'emozione l'ha fatta da padrone. Tra le cose buone il continuo migliramento di tenuta di De Angelis che fa reparto a se. Solo avesse avuto un po più di assistenza. Sarà che la Paganese tutto ci è sembrato tranne che una squadra imbattibile. Sarà che oggi Lacagnina ha fatto di tutto per non dirigere l'incontro, sta di fatto che il Cosenza raccoglie il minimo indispensabile. Un solo punto che si fa classifica ma che in sostanza non cambia nulla. E' anche vero, però, che che i tre punti non avrebbero proiettato il Cosenza fuori dalla zona play out. Ci vorrà tempo per risalire la classifica. Tanto da lavorare e, soprattutto, tanta caparbietà nel tarsformare un brutto anatroccolo in una cicogna. Per fare questo bisogna mettere mani alle basi. Probabilmente c'è qualcosa che non riusciamo ad afferarre. Malumori interni? Incomprensioni? La società e il DS Meluso dovranno metetre mano ad una situazione molto delicata. la Lega pro è un patrimonio inestimabile per la città di Cosenza ed è fondamentale, obiettivo unico, il suo mantenimento. Di certo così non si va da nessuna parte.

-- Cosenza-Paganese 1-1 (Cronaca della gara)

-- LegaPro/C 8a: , risultati, classifica, prossima

Cosenza-Paganese 1-1
Reti: 63' Calderini, 81' (r) Caccavallo

Cosenza: Ravaglia 5; Ciancio 6, Tedeschi 6, Magli 5, Bertolucci 6 (87' Zanini sv); Corsi 5 (56' Fornito 6.5), Arrigoni 5, Criaco 6; Alessandro 5.5, Cori 5.5, De Angelis 6 (70' Calderini 7). A disp.: Saracco, Carrieri, Tortolano, Sassano. All.: Cappellacci 5.5
Paganese: Marruocco 6.5; Vinci 5, Tartaglia 5, Moracci 5, Bocchetti 5; Deli 5 (77' Bussi sv, 92' Paterni sv), Calamai 5, Baccolo 6; Caccavallo 5.5, Malcore 5 (63' Bernardo 5.5), Herrera 5. A disp.: Casadei, Dijbo Badij, Armenise, Bergamini. All.: Sottil 5.5
Arbitro: Lacagnina di Caltanissetta 4
Ammoniti: Magli, De Angelis (C), Bocchetti, Caccavallo (P)
Spettatori: 1247 di cui 325 abbonati per un incasso di 11.780 euro
Angoli: 7-4
Recupero: 0' pt - 5' st