Ecco Meluso "Orgoglioso di fare il Ds del Cosenza"

30 mag 14 Tocca anche qualche momento di emozione la conferenza stampa di presentazione del nuovo DS del Cosenza Calcio, Mauro Meluso, che dopo 35 anni torna nella sua città a guidare il settore sportivo della società rossoblu. E l'emozione si scatena allorquando, ricordandogli le sue origini nella società calcistica della Panebianco, viene vuori il nome del suo mentore, Santino Morrone, a cui il nuovo DS dedica, nel suo ricordo qualche lacrima, difficile da trattenere. Lui e Attilio Granata furono coloro che videro crescere e curare il giovanissimo virgulto cosentino che a soli 12 anni "emigrò", si fa per dire, a Roma per crescere nelle fila della Lazio. Poi, tanta acqua è passata sotto i ponti, società importanti da calciatore e poi 17 anni da Direttore Sportivo. Trapiantato con la famiglia a Teramo conosce a menadito Cappelalcci ma ancora non ci ha lavorato assieme. "Lo volevo a Frosinone due anni fa, prima che arrivasse a Cosenza" confessa il buon Mauro che proprio a Frosinone costruì quella squadra che oggi lotta con il Lecce per approdare in serie A. Lui fece il primo telaio che vinse la Lega Pro. Oggi invece è a Cosenza dove, in un campioato di Lega Pro Unica, vede al via corazzate di nome e di prestigio "Un campionato difficile con un girone meridionale infuocato composto da squadre importanti. Ci dobbiamo attrezzare bene. Torno in una società che vuole fare bene. Ho un impegno gravoso e responsabilità alte. Prometto che ci metterò il massimo impegno perchè non posso sbagliare nella mia città". Poi davanti al fratello Massimo, ai cognati, al prseidente Guarascio e all'AD Quaglio la parentesi sentimentale . Il ricordo di Morrone e la fila i domande sul futuro Del Cosenza. "Sposo la politica di questa società che ha basi solide e vuol fare bene costruendo a piccoli passi un futuro solido". Lo guarda soddisfatto il presidente Guarascio che sottolinea l'impegno del Cosenza come "gravoso" e lancia un l'appello a chiunque volesse affiancarlo nell'impresa. L'obiettivo è chiaro: fare bene per riportare il calcio che conta nella città ei Bruzi. Il resto lo lasciamo alla vostra fantasia. Intanto il primo tasselo, importante, quello del DS è aggiunto al mosaico in itinere. Il mercato porpone una vastissima scelta e "con la mia esperienza e tanto lavoro aspetteremo pazienti gli ultimi giorni per comporre una rosa competitiva composta da un asse di esperienza ma circondata da giovani" aggiunge Meluso che per il futuro pianifica anche una rete di scouting con una serie di osservatori sparsi per l'Italia, così come accade nelle migliori societtà di calcio. Vede lontano il neo DS e vuole dare il suo contributo importante ad una società che, anno dopo anno, sta crescendo. "Raggiungere la Lega PRO unica in soli tre anni non è un obiettivo da poco" sottolinea senza lavate di faccia ma riconoscendo quanto fatto fino ad oggi da Patania, Napoli, Gagliardi e Cappellacci. Una società ambiziosa che fin'ora, nonostante le pecche di noviziato, non ha sabagliato nulla. Caparbietà e carattere hanno portato ad un obiettivo che, ancora una volta, è trampolino per il calcio che conta. Mauro Meluso lo sa e per questo ha già parlato col tecnico Cappelalcci ed ha già messo in lista riconferme e desiderata del coach. Ma questa è solo la prima puntata. La presentazione. Ed a vedere umori e commenti dei tifosi e della piazza sembra proprio che sia venuta decisamente bene. Ora la parola, anzi, la palla passa al mercato. Meluso e Cappellacci continueranno a lavorare per costruire il Cosenza del futuro. Quel Cosenza che dovrà riportarci li dove, inopinatamente, qualcuno 11 anni fa, ci levò.

--- Video integrale della conferenza stampa

--- Meluso intervista "Orgoglioso di fare il DS nella mia città"