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    Tre sberle del Messina ad un Cosenza vanesio

     

    Tre sberle del Messina ad un Cosenza vanesio

    07 ott 12 Prima o poi doveva arrivare, ma così fa veramente male. Parliamo della prima sconfitta della stagione della Nuova Cosenza Calcio contro il Città di Messina venuta dopo una serie di 27 partite utili consecutive di campionato, coppa esclusa. Sabato il tecnico Gagliardi aveva messo le mani avanti quasi ad anticipare i tempi "Li davanti hanno tre attaccabti che nessuno può permettersi" aveva anche aggiunto. Ma a rendere più amara la pillola la confessione, quasi un auto accusa, del giovane portiere Frlez che ha letteralmente dichiarato "ho fatto una brutta partita e chiedo scusa ai miei compagni ed ai tifosi del Cosenza". Una dichiarazione che di questi tempi gli fa onore e mette ancora in più a nudo la sua giovine età. Un limite che porta a due errori che sono costati in pratica la partita. "Non so se il tecnico domenica prossima mi farà giocare, afferma ancora il portiere classe 94, 18 anni festeggiati di fresco, ma oggi ho giocato male". I suoi compagni ed il tecnico in coro lo sollevano da ogni responsabilità e probabilmente l'inesperienza gli ha tirato un brutto scherzo. Ma sul campo di errori ce ne sono stati ranti. A cominciare dalla solita quantità industriale di gol mangiati che questa volta fanno piangere sul latte versato. Prima o poi sarebbe comunque arrivata la squadra che ne avrebbe approfitato. E così è stato. Il Città di Messina ci ha creduto fino al 95' e correndo correndo ha provato fino all'ultimo minuto, riuscendoci, di fare sua la partita. Compagine che si conosce a menadito, la stessa che ha vinto il campionato di Eccellenza dello scorso anno, più qualche innesto di qualita e di categoria, leggi Tiscione, ed ecco che le ingenuità del Cosenza sono grasso che cola per i siciliani. Questo è il calcio. Chi spreca paga. Una legge sacrosanta ma vera. Ora bisogna farsi un esame di coscienza e pensare che a volte un uomo d'area, quello che sta li davanti a far solo gol per intenderci, quello che s'accolla tre o quattro avversari addosso, è utilissimo alla bisogna. Tra l'altro il centrocampo, mai come oggi, ha sofferto per 2 elementi cardine usciti anzitempo: Pesce e Salvino, l'anello forte tra difesa e avanti, che non avevano i giusti rimpiazzi in panchina. Due under di qualità che avrebebro bisogno dei cloni. E' dovuto entrare Le Piane, un attaccante, a bilanciare lo scaccheire degli under, per coprire il vuoto lasciato da Salvino claudicante. Tanti fattori negativi che messi assieme fanno una sconfitta pr 3 a 2 scaturita nei secondi di recupero. Quasi una lezione, o un monito a chi derideva i risultati e le partite della scorsa stagione. Prima o poi la ruota della fortuna gira, prima da e poi riprende. Ma non bisogna fasciarsi la testa. Piuttosto che la sconfitta, giunta appena ala sesta gironata, sia da monito per tutti e insegni che non si può campare sempre di miracoli. Guardarsi allo specchio e dire continuamente come siamo belli e come siamo forti, non serve. Bisogna mettere il pallone dentro la rete per vincere le partite.

    SerieD/I --- Città Messina-Cosenza 3-2 (Cronaca e tabellino)

    Serie D/I --- 6a giornata-risultati e classifica

    Cosenza in piedi: Flrez, Mosciaro, Parisi, Parenti, Scigliano, Varriale. Accosciati: Arcidiacono, Pesce, Salvino. Benincasa, Fiore

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