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    Cosenza Game Over

     

    Cosenza Game Over

    05 giu 11 Una gara mai cominciata ha chiuso un campionato nel peggiore dei modi. Gli unici a crederci i 3000 che assiepavano tifando la tribuna B. Gli ultras venuti per l’ultima gara sperando in un miracolo. Quasi impossibile. L’epilogo di una stagione iniziata male e finita peggio. Con una sconfitta per giunta. Sul taccuino mancano le conclusioni a rete. Da un attacco evanescente non poteva venir fuori altro che due tiri in porta in tutta la gara. Uno di Evola a due minuti dall’inzio e l’altro di Cotroneo nel secondo tempo. Non ci risulta siano attaccanti. Dopo la fuga delle pedine più importanti il Cosenza, o meglio, Gigi De Rosa, ha provato ad inventarsi Matteini ariete di sfondamento. L’ennesimo cambio di ruolo nella stagione per il volitivo attaccante toscano. Ma oggi il caldo e la fine di una stagione, che definire stressante è un eufemismo, hanno messo a nudo un Cosenza che ha dato tutto, ma proprio tutto. Rimane la superba prestazione del giovane Maglione che, addirittura, ha trovato il tempo di proporre un paio di palloni importanti in avanti. Propositi. Come quelli di tutta la squadra. Una partita fantasma che solo il tentativo iniziale di Evola avrebbe potuto cambiare in miracolo. Ma la partita dell’andata aveva chiuso ogni speranza. Rimontare due gol senza una punta nel suo ruolo e con la squadra di Scienza che aspettava il gioco del Cosenza era cosa impossibile, o quasi. Così si arriva a collezionare 12 angoli ma neanche un tiro in porta. Anzi, Adriano Fiore ingenuamente si fa buttare fuori. Un rigore evidente per una palla fermata con le mani in area del Viareggio fa buttare fuori il Team manager del Cosenza Gervasi. E all’ultimo secondo della partita la difesa del Cosenza si squaglia come burro e lascia Pizza libero di far gol. Sconfitta e retrocessione. Tanta rabbia per chi ha portato la situazione a questo punto. C’è chi accusa anche le ultime “cordate” di aver preferito arrivare a questo punto così da spender meno per l’iscrizione al campionato (300 mila euro la Seconda Divisione, 600 mila euro la la Prima Divisione). Giusto la metà. Ma visto come sono andate l cose in settimana, c’è addirittura la possibilità di rimanere in C1, ammesso che vengano sborsati altri 200 mila per la richiesta di ripescaggio. In tutto questo bailamme, uno sconto di centomila euro. Di sicuro non sono bruscolini, ma se fosse vero sarebbe proprio l’ennesimo esempio di quanto il calcio viene preso in considerazione a Cosenza. Ma ci sarà qualcuno che metterà questi soldi per iscrivere la squadra. E soprattutto c’è un futuro per il Cosenza? Le tante riunioni inutili di questi giorni non ci fanno sperare niente di buono. Da domani tutti in ferie. San Vito vuoto, spogliatoi e sanvitino idem. Sarà solo un movimento di carte e di procuratori a decidere le sorte di questo Cosenza. Nel silenzio più assoluto. Nella calma piatta. Se va via così il calcio da Cosenza. Game Over.

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