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    Partite truccate, Revocati domiciliari a Signori e Micolucci. Nuove dichiarazioni Erodiani

     

     

    Partite truccate, Revocati domiciliari a Signori e Micolucci. Nuove dichiarazioni Erodiani. Altre 36 partite sospette

    14 giu 11 Il gip di Cremona Guido Salvini ha revocato gli arresti domiciliari al giocatore dell'Ascoli Vittorio Micolucci a cui la misura cautelare era stata applicata nell'ambito dell'inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse. Il giudice, accogliendo l'stanza avanzata dall'avv. Daniela Pigotti, ha ritenuto ormai scemate le esigenze cautelari legate al pericolo di reiterazione del reato anche a seguito degli interrogatori. Il calciatore dovrà comunque presentarsi due volte la settimana per la firma all'autorità di polizia giudiziaria. Dunque torna in libertà Micolucci, la cui posizione è stata definita dal legale "marginale". Sulle frasi intercettate, come quella in cui si parla di Ascoli-Atalanta del 21 marzo scorso, la difesa ha sostenuto che Micolucci avesse peccato solo di 'leggerezza', mostrandosi accondiscendente per non dispiacere una persona amica. Micolucci, è la tesi difensiva, avrebbe fatto credere cose che poi non aveva intenzione di mettere in pratica e andava in campo solo per fare il bene della squadra. Quanto ad altri indagati che si riferivano al giocatore nelle telefonate, secondo la difesa, millantavano situazioni e conoscenze. Micolucci, ha detto l'avv. Pigotti, non conosceva Erodiani, né Doni. Sommese, invece, lo avrebbe cercato senza tregua tanto da costringerlo ad evitarlo e a non farsi trovare neanche al telefonino.

    Signori libero. Revocati i domiciliari, a carico di Giuseppe Signori non c'é più nessuna misura restrittiva. Lo ha confermato uscendo dalla casa di Bologna dell'ex calciatore, uno dei suoi legali, Alfonso De Amicis. "Non rimane niente - ha detto -, nessuna misura disposta a carico di Signori. E' libero come lo era prima. Come lo è sempre stato". L'avvocato ha anche assicurato ai cronisti che l'ex attaccante, coinvolto nella vicenda del calcio scommesse, non ha intenzione di parlare con la stampa: "Per stasera non lo farà". A chi gli ha domandato poi perché, ora che è di nuovo libero, Signori non esca dal suo appartamento, l'avvocato ha risposto cno una battuta: "Si vede che gli mancava casa". Nel colloquio con lui, durato quasi due ore, De Amicis ha spiegato di aver "rifatto il punto della situazione, un po' memoriale rispetto a come sono andate le cose, l'evoluzione che hanno avuto i giornali in tutto questo tempo". L'auspicio ora é di "poter ricominciare da 0-0. Abbiamo riletto le altre intercettazioni, abbiamo sinceramente conferma che non c'é niente", ha concluso. Poi è partito in auto insieme ad Ugo Vittori, l'investigatore assunto proprio da Signori, per far luce sulla vicenda delle scommesse.

    Signori libero ma non scagionato. L'ex bomber della Nazionale Beppe Signori torna un uomo libero, dopo 13 giorni di arresti domiciliari per la brutta storia delle partite truccate messa in luce dalla Procura di Cremona. Ora, per dirla con le parole dell'investigatore privato che ha assoldato per dimostrare la sua estraneità, Ugo Vittori, è "massacrato ma felice". E' libero Beppe Signori, ma non scagionato perché il gip Guido Salvini, che ha disposto la revoca degli arresti domiciliari, spiega che la sua libertà si deve al fatto che dagli interrogatori degli arrestati "sono stati raccolti elementi che, per ampiezza e concordanza, hanno fornito piena conferma di quasi tutti gli episodi di frode sportiva", e "del contesto associativo in cui si sono sviluppate". Signori "ha negato ogni responsabilità", ma vi sono "ampie dichiarazioni che riguardano il suo ruolo", rese dai suoi commercialisti Francesco Giannone e Manlio Bruni, in particolare riguardo la sua funzione di "finanziatore delle partite truccate da 'piazzare' all'estero". Marco Pirani e Massimo Erodiani, anchéessi arrestati e ritenuti i promotori dell'associazione a delinquere, hanno fornito "riscontro obiettivo" a quell' appunto con le regole delle scommesse, vergato da Signori ma del quale l'ex bomber "non è in grado di spiegare in modo credibile il significato". C'é poi la testimonianza dettagliata di Bruni sul ruolo di 'garante' dell'ex calciatore con chi gestiva le scommesse a Singapore che gli causò non pochi grattacapi, dopo il fallimento della combine di Inter-Lecce. "Signori aveva garantito con i suoi referenti per Singapore di avere gli assegni in mano e questo bastava - ha detto Bruni davanti al gip il 4 giugno scorso -. Del resto a Singapore non c'era bisogno di fare bonifici, né di anticipare i soldi se c'era un rapporto di fiducia con lo scommettitore". Rapporto di fiducia venuto meno se, come racconta Bruni,".. qualche giorno dopo la fine della partita Signori cominciò a essere pressato dagli asiatici per il pagamento della puntata. Signori ci disse che c'era il rischio che quelli di Singapore venissero a darci una lezione". Il gruppo cercò di accomodare le cose, incontrandosi varie volte. In un cilma non proprio disteso: "A un incontro a Bologna nel mio studio - racconta Bruni - martedì 22 marzo, vennero Erodiani e Bellavista (Antonio, ex capitano del Bari ora in carcere, ndr), ciascuno con un personaggio al suo seguito che si spacciavano per giocatori di calcetto che dovevano andare a Milano Marittima. Questi aspettarono in anticamera. Capimmo però - ricorda Bruni -, quando si fece tardi, che non erano a Bologna per quell'impegno, ma erano venuti per coprire le spalle a loro due...". "Preciso che Signori - ha concluso Bruni - non venne a cena perché aveva cura di non farsi vedere con noi".

    Vertice su nuove dichiarazioni. Dopo le dichiarazioni rese dagli arrestati che, per dirla con il gip di Cremona Guido Salvini, hanno fornito "elementi che, per ampiezza e concordanza, hanno fornito piena conferma di quasi tutti gli episodi di frode sportiva", e "del contesto associativo in cui si sono sviluppate", per gli agenti della Squadra mobile di Cremona e per quelli dello Sco (Servizio centrale operativo) della Polizia, che ora li affiancano, è tempo di riscontri. Riscontri guardo a nuovi episodi raccontati dagli indagati, in quanto, per quelle 18 partite contenute nell'ordinanza di custodia cautelare, tra cui Inter-Lecce e l"avvelenatà Cremonese-Paganese - in cui l'allora portiere della squadra grigiorossa, Marco Paoloni, avrebbe cercato di addormentare i compagni con il Minias - inquirenti e investigatori ritengono di aver raggiunto la prova 'pacifica'. Questo anche sulla scorta di un ragionamento: per provare l'associazione a delinquere non è necessario che le combine si siano effettivamente verificate o abbiano avuto successo. E' sufficiente che si dimostri che gli indagati si siano attivati per truccare le partite e, come stanno a dimostrare le migliaia di intercettazioni telefoniche, ne abbiano abbondantemente parlato, comportandosi di conseguenza. Accertamenti già in corso, quindi, su bonifici bancari, sui computer degli arrestati, mentre non sembrano immediate le convocazioni di indagati a piede libero illustri come il capitano dell'Atalanta, Cristiano Doni, e dell'ex marito di Simona Ventura, l'ex calciatore Stefano Bettarini. Un giro di boa dell'inchiesta potrebbe avvenire la settimana prossima, quando almeno l'ex capitano del Bari, Antonio Bellavista, ancora in carcere, dovrebbe affrontare il Tribunale del Riesame a Brescia, mentre domani potrebbe arrivare anche la decisione sulla richiesta di scarcerazione presentata da Paoloni al gip. Un Bellavista rimasto l'unico a non aver ancora parlato con i magistrati, ma il cui ruolo è descritto con dovizia di particolari da più di un indagato: per esempio da Massimo Erodiani, titolare di agenzie di scommesse a cui il calciatore presentò il gruppo di scommettitori dei 'Bolognesi', di cui farebbe parte l'ex bomber Giuseppe Signori, tornato in libertà dai domiciliari. Un gruppo "già operativo e che investiva su 7/8 partite all'anno", quando fu presentato a Erodiani da Bellavista nel marzo scorso e composto dai commercialisti Manlio Bruni, Francesco Giannone e dallo stesso Signori. "Bellavista mi disse che questo gruppo finanziava le partite di serie A, B e i posticipi di serie C nel senso che metteva a disposizione le somme per la corruzione dei giocatori". "300mila euro per la serie A, - snocciolò Erodiani nell'interrogatorio dell'8 giugno scorso davanti al gip - 120mila euro per la B, 40-60mila euro per la C".

    Erodiani: paoloni pensava a 2° flacone. - Il portiere della Cremonese, Marco Paoloni, in occasione di Cremonese-Paganese del 14 novembre dell'anno scorso avrebbe pensato a "un secondo flacone" di Minias, oltre a quello che avrebbe usato per cercare di addormentare i propri compagni di squadra per alterare il risultato della partita. A rivelarlo è Massimo Erodiani nel suo interrogatorio davanti al procuratore di Cremona, Roberto Di Martino, su richiesta del quale è finito in carcere e poi ai domiciliari. "Quanto alla partita Cremonese-Paganese - racconta Erodiani a verbale - trattasi effettivamente di una partita che doveva finire con la vittoria della Paganese in trasferta". Secondo Erodiani, il medico dentista Marco Pirani, anch'egli arrestato, "voleva fare questa partita per agevolare Paoloni perché in caso di risultato conforme a quello da lui prospettato, avrebbe potuto azzerare o ridurre il debito che Paoloni aveva nei miei confronti". Erodiani manifesta i propri dubbi riguardo alla possibilità di far vincere la Paganese "in quanto era squadra molto modesta, l'ultima in classifica che stentava a superare metà campo". "Effettivamente il sabato prima della partita - ricorda il titolare di agenzie di scommesse - mentre mi trovavo al casello autostradale di Val Vibrata, dove mi ero incontrato con Pirani, quest'ultimo mi ha riferito che Paoloni era impazzito e che aveva intenzione di addormentare la sua squadra". Secondo Erodiani, "Pirani aveva già effettuato il fax con il quale aveva trasmesso la ricetta a un tabacchino a Cremona che pertanto ipotizzò che fosse d'accordo. Per me in sostanza è stata una sorpresa. Ricordo che Pirani sospettò la possibilità che ci fosse la richiesta da parte del Paoloni di un secondo flacone. Pirani infatti mi consegnò l'originale proprio in vista della possibilità di inviare un secondo fax al fine di consentire al Paoloni di acquistare un secondo flacone". Paoloni, ex portiere della Cremonese poi del Benevento, nel suo interrogatorio davanti al procuratore Roberto Di Martino, ha invece negato di aver somministrato il farmaco ai compagni di squadra.

    Erodiani: 7-8 partite per i bolognesi. Fu l'ex capitano del Bari, Antonio Bellavista, a presentare al titolare di agenzie di scommesse Massimo Erodiani il gruppo di scommettitori dei 'Bolognesi' "che era già operativo e che investiva su 7/8 partite all'anno". Da quanto questo avvenisse Erodiani, titolare di agenzie di scommesse, prima in carcere, ora ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta cremonese sulle partite truccate, non l'ha saputo dire al procuratore di Cremona, Roberto Di Martino, che l'ha interrogato l'8 giugno scorso. Anche se ha spiegato che "nessuna partita che è stata trattata con i Bolognesi è andata in porto". "La prima partita che è stata trattata con i 'Bolognesi' è stata Atalanta-Piacenza - mette a verbale Erodiani -. Quando ci siamo recati a Bologna, il 15 marzo 2001, credo di mercoledì, già ritenevamo di essere a buon punto per la manipolazione della partita Atalanta-Piacenza del sabato successivo. Io in sostanza ero in contatto con Paoloni (Marco, ex portiere della Cremonese, ancora in carcere ndr.) che a sua vola riferiva di esser in contatto con Gervasoni che giocava nel Piacenza...' Erodiani ricorda che "la partita non è stata poi giocata dai 'Bolognesi' perché a un certo punto le quote sono crollate, a meno che non ci avessero garantito l'over 3,5 che Paoloni non è stato in grado di garantire". "Prendo atto sia di quanto detto da Parlato (ex calciatore anch'egli arrestato ndr.) che dalle intercettazioni sembra dedursi un coinvolgimento di Doni dell'Atalanta attraverso Santoni (preparatore dei portieri del Ravenna, che non risulta indagato ndr.) ... Non sono a conoscenza di questi rapporti anche se li ritengo non improbabili...".

    Flussi anomali per 36 partite. Ci sono anche Inter-Chievo, Chievo-Catania, Udinese-Bari, Atalanta-Cagliari e Bologna-Catania, oltre a Chievo-Sampdoria del campionato appena concluso. Dagli ambienti investigativi di Cremona, secondo quanto riporta l'agenzia specializzata Agipronews, spunta la lista delle partite di Serie A (ma anche di B, Lega Pro e Coppa Italia) - giocate nelle ultime due stagioni calcistiche e che sarebbero state segnalate dai Monopoli di Stato alla Procura federale della Federcalcio e trasmesse due settimane fa ai magistrati di Cremona a causa di flussi anomali di scommesse. Come più volte sottolineato da ambienti federali e istituzionali, il flusso anomalo di gioco registrato sul circuito dei concessionari autorizzati italiani non corrisponde necessariamente a un tentativo di illecito, ma rappresenta un campanello d'allarme che però, in diversi casi, ha trovato corrispondenza nell'inchiesta dei magistrati che indagano. Nella lista diffusa da Agipronews, figurano 36 delle 38 partite segnalate dai Monopoli nel corso delle stagioni 2009-2010 e 2010/2011.

     
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    - SERIE A - 6 PARTITE
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    - Chievo - Catania       1-1     21/03/10.
    - Atalanta - Cagliari    3-1     24/03/10.
    - Bologna - Catania      1-1     09/05/10.
    - Inter - Chievo         4-3     09/05/10.
    - Udinese - Bari         3-3     09/05/10.
    - Chievo - Sampdoria     0-0     03/04/11.
    
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    - SERIE B - 13 partite
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    - Gallipoli - Grosseto   2-2     08/02/10.
    - Modena - Piacenza      0-1     27/03/10.
    - Salernitana - Reggina  0-2     02/04/10.
    - Padova - Ascoli        3-1     17/05/10.
    - Grosseto - Reggina     2-2     23/05/10.
    - Vicenza - Lecce        0-0     23/05/10.
    - Albinoleffe - Padova   1-2     23/05/10.
    - Lecce - Sassuolo       0-0     30/05/10.
    - Empoli - Grosseto      2-2     30/05/10.
    - Albinoleffe - Piacenza 3-3     20/12/10.
    - Atalanta - Piacenza    3-0     19/03/11.
    - Padova - Atalanta      1-1     26/03/11.
    - Siena - Varese         5-0     23/05/11.
    
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    LEGA PRO 16 partite
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    - Cremonese - Spal       1-4     06/09/10.
    - Brindisi - Vibonese    0-0     19/12/10.
    - Viareggio - Andria     2-0     19/12/10.
    - Ravenna - Spal         1-1     23/12/10.
    - Andria - Gela          4-1     09/01/11.
    - Fondi - Melfi          3-2     16/01/11.
    - Isola Liri - Pomezia   1-1     30/01/11.
    - Neapolis - Avellino    0-2     30/01/11.
    - Paganese - Spal        1-0     13/02/11.
    - Benevento - Viareggio  2-2     13/02/11.
    - Avellino - Fondi       1-1     27/02/11.
    - Nocerina-Atletico Roma 2-1     27/02/11.
    - V.Lamezia - Neapolis   1-3     27/02/11.
    - Paganese - Sorrento    0-0     20/03/11.
    - Sambonifacese-Montichiari 0-0  20/03/11.
    - Fondi - Neapolis       2-3     27/03/11.
    
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    COPPA ITALIA una partita
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    - Bari - Livorno         4-1     01/12/10.
    
    Maroni firma decreto per unità informativa. "Mi pare che il mondo del calcio abbia ampiamente dimostrato in questi anni di non avere imparato la lezione, di non essere in grado di generare gli anticorpi necessari: io voglio dare un aiuto, se è gradito bene, altrimenti lo do lo stesso". Lo ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni, interpellato sull'intervento del Viminale nella vicenda Calcioscommesse. Parlando a margine della presentazione di un libro di Finmeccanica, Maroni ha anche riferito che oggi a Roma firmerà "il decreto che istituisce l'unità informativa, a cui partecipano Coni, Fgci, Unire e Monopoli di Stato, per raccogliere tutte le informazioni sul mondo delle scommesse non solo calcistiche". "A valle di tutto questo - ha concluso - c'é un gruppo investigativo per capire se nelle informazioni raccolte ci siano elementi interessanti per attività investigative".

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