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    Partite truccate, Ispettori e PM in Procura. Nicchi difende gli arbitri

     

     

    Partite truccate, Ispettori e PM in Procura. Nicchi difende gli arbitri

    14 giu 11 Gli investigatori della Squadra Mobile di Cremona e tra di loro anche personale dello Sco (Servizio Centrale Operativo) sono riuniti, in procura a Cremona, con il procuratore Roberto Di Martino per fare il punto sulla situazione delle indagini sulle partite truccate. Nel frattempo potrebbe intervenire oggi la decisione del gip di Cremona Guido Salvini sull'istanza di revoca ai domiciliari presentata da alcuni degli indagati, tra questi l'ex bomber azzurro Beppe Signori, i giocatori dell'Ascoli Vittorio Micolucci e Vincenzo Sommese, e l'albanese Ismet Mehmeti.

    Nicchi difende gli arbitri. "Gli arbitri sono puliti e trasparenti e fuori da ogni problematica". Il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, ha ribadito con forza la totale estraneità dei direttori di gara dal nuovo scandalo sulle scommesse: Nicchi arrivando nella sede di Federcalcio, dove è in programma il consiglio federale che dovrà discutere dello statuto, ha sottolineato che "per noi non c'é alcun danno di immagine, piuttosto viene creato da chi insiste con la diffamazione e la malversazione. Gli arbitri da tutto questo non sono nemmeno sfiorati". Il presidente dell'Aia risponde poi a chi gli chiede della posizione dell'arbitro Gavillucci, dipendente di un'agenzia di scommesse. "Gavillucci non ha nulla da chiarire - ha detto Nicchi - ha fatto più del suo dovere visto che tre anni fa ha chiesto che venisse specificato il suo lavoro".

    Cellino "Meglio ufficio indagini che task force". "La task force? Sono italiano e non so cosa voglia dire. Credo piuttosto che si debba tornare all'ufficio indagini di una volta, la Procura federale è diventata una macchina burocratica". Il presidente del Cagliari Massimo Cellino non usa giri di parole mostrando tutto il suo scetticismo sugli interventi antiscommesse illegali varati nel vertice della scorsa settimana al Viminale. Arrivato in Figc per partecipare al consiglio federale Cellino parlando dello scandalo ha detto che "mi sembra meno grave di come si voleva far pensare". A chi gli chiede se c'é un clima di tutti contro tutti il presidente del Cagliari ha risposto: "Noi come Lega stiamo cercando di risolvere i nostri problemi e lo faremo a breve. La Figc è un agglomerato politico, tutti chiedono ma nessuno dà nulla". E la stoccata finale è riservata all'ex serie C: "La Lega Pro ha cambiato solo il nome, ma non è propositiva: il grosso problema sono proprio loro - ha concluso Cellino - troppe squadre che non adempiono ed è l'ultimo caso al mondo".

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