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    Partite truccate, Si riparte dall'incontro tra i PM e Palazzi. Bufera in Lega Pro

     

     

    Partite truccate, Si riparte dall'incontro tra i PM e Palazzi. Bufera società in Lega Pro

    09 giu 11 Sarà una giornata importante anche quella di domani per l'inchiesta relativa al calcioscommesse condotta dalla procura della Repubblica di Cremona. Gli inquirenti nutrono aspettative riguardo al vertice fissato tra il procuratore federale Stefano Palazzi e il capo della procura cremonese Roberto di Martino. L'arrivo di Palazzi a Cremona è atteso per il primo pomeriggio. L'incontro si preannuncia lungo. Sarà uno scambio di informazioni, di carte e di materiale utile allo sviluppo delle indagini. Nei giorni scorsi il magistrato cremonese ha spedito al procuratore federale parte degli atti in copia mentre Palazzi, dal canto suo, ha inviato a Cremona una serie di carte che lo stesso di Martino, nell'incontro con i cronisti, ha definito "utili". L'impressione di molti è che questo contatto serva per il passaggio al secondo livello dell'inchiesta che può aprire le porte non soltanto a verifiche su varie partire di serie A, ma anche su un certo numero di incontri di calcio che si disputano nei campionati stranieri, a cominciare da Francia e Spagna. Per la procura di Cremona si tratta di dare l'impronta decisiva all'inchiesta, ma anche di stralciare verso altre procure (si parla di Bari e Napoli) quelle partite che si sospetta siano state truccate e manipolate da giocatori che fanno capo ad altri gruppi di scommettitori. Gli ispettori federali cercano invece elementi per aprire i fascicoli nel più breve tempo possibile con i campionati alle porte. Occorre infatti fare presto, poiché i calendari dei vari campionati devono ancora essere stilati e la Federazione Gioco Calcio nopn é ancora nelle condizioni di stabilire quali squadre devono essere nel caso penalizzate. Altro appuntamento importante, in procura a Cremona, è fissato per martedì, quando ci sarà l'interrogatorio di Antonio Bellavista, l'ex capitano del Bari che, come Paoloni, non ha risposto alle contestazioni del Gip Guido Salvini nel corso dell'udienza di garanzia che si è svolta venerdì 3 giugno. Le intercettazioni che lo riguardano sono state vagliate più volte. L'avvocato ha già preannunciato che il suo assistito non parlerà. Intanto, il collegio difensivo di Marco Paoloni, l'ex portiere della Cremonese accusato di aver 'avvelenato', il 14 novembre scorso, mezza squadra durante la partita con la Paganese (peraltro vinta dai grigiorossi per due a zero) ha fatto capire di aver iniziato la rilettura riga per riga dell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Salvini. Il suo obiettivo è mettere alcuni punti fermi sulle vicende cremonesi, a cominciare dal percorso del Minias (l'ansiolitico finito nelle bottigliette), dal suo acquisto fino alla somministrazione nel té bevuto dai giocatori. Scopo delle verifiche preannunciate dal legale è capire quanti avrebbero avuto la possibilità di sciogliere il medicinale nell'acqua.

    Bufera società in Lega Pro. Piacenza non si sente tutelato. Dalla finestra alla prima linea, o almeno si spera. Con parte degli atti già sul tavolo della Procura federale, sarà però l'incontro tra Stefano Palazzi e il magistrato di Cremona che sta conducendo l'inchiesta sul calcioscomesse, Roberto Di Martino, a dare il via affinché anche la giustizia sportiva cominci a dire la sua sullo scandalo che sta tenendo col fiato sospeso club e futuri campionati: il procuratore della Figc il materiale (tutto in formato digitale) lo ha già a disposizione, ma lo scambio di informazioni con i giudici ordinari è quanto mai auspicabile in un'indagine in cui tra partite finite sotto i riflettori, giocatori ed ex coinvolti, deve venire a capo anche la la superprocura federale. Perché il caos è dietro l'angolo e non solo per le società che rischiano sanzioni, nel caso in cui venisse accertata la loro responsabilità oggettiva negli eventuali illeciti commessi da tesserati: ci sono infatti le squadre che si sentono danneggiate dallo scandalo, come il Piacenza i cui dirigenti hanno annunciato di non iscriversi alla Lega Pro dopo la retrocessione sancita dai playout con l'Albinoleffe, gara che il club emiliano aveva chiesto di non disputare proprio alla luce della bufera scoppiata. Palazzi deve fare in fretta, per chiarire le posizioni di tutti e anche dare una risposta efficace a chi nel tempo ha accusato la Procura federale di un certo immobilismo sul fronte dei processi sportivi. "Giustizia va fatta con giustizia - il monito però del presidente della Lega Pro, Mario Macalli dai microfoni di Sky - c'é un tempo utile: sono sicuro che chi amministra la giustizia sportiva lo debba fare con serenità, con i tempi tecnici che ci vogliono, altrimenti si commettono altre ingiustizie". Macalli è pronto a "un'estate non calda, ma bollente", ma ci tiene a sottolineare che "non è una vergogna diventare poveri, piuttosto fare quello che hanno fatto con il calcioscommesse da cui prendiamo le distanze". In settimana, martedì, è già fissato un altro consiglio federale in cui inevitabilmente il tema scommesse terrà banco. Certo le scadenze incombono ed è già metà giugno: dopo il vertice a Cremona Palazzi dovrà mettersi al lavoro per stilare un calendario di audizioni e dare la stretta.

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