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    Partite truccate, Lega: Troppe millanterie. Problemi per diritti tv. Scarcerato Erodiani

     

     

    Partite truccate, Lega: Troppe millanterie. Problemi per diritti tv. Scarcerato Erodiani

    09 giu 11 Botta e risposta fra Sky ed i vertici della Lega di A sulle possibili conseguenza economiche dello scandalo-scommesse che ha investito il calcio. Dalle colonne del Corriere della Sera l'amministratore delegato in Italia della pay tv, Tom Mockridge, ha minacciato di chiudere il rubinetto dei diritti televisivi versati ai club, come risposta alla perdita di credibilità causata dall'ennesima bufera. Gli ha risposto il presidente della Lega, Maurizio Beretta: "Stiamo attenti a non colpire un patrimonio di grande valore dal punto di vista sportivo, economico e di passione, come è il calcio di serie A, sulla base di un confuso rumore di fondo molto diverso da fatti e notizie concrete". In attesa che entri nel vivo anche l'inchiesta sportiva, dopo una settimana di interrogatori da parte della Procura di Cremona, a scuotere il già provato sistema ha provveduto il monito lanciato da Sky, pronta a non comprare più i diritti se il pallone made in Italy non fa auto-pulizia. "Gli obiettivi indicati da Mockridge per un calcio di gran livello e al di sopra di ogni sospetto sono innanzitutto i nostri - ha aggiunto Beretta. Lo sono sempre stati e, in questi anni, abbiamo dimostrato di poter offrire competizioni straordinarie". Una presa di posizione che ha suscitato tra i diretti interessati molta prudenza, eccetto che Maurizio Zamparini, pronto ad annunciare la 'minaccia' di una Lega 'fai da te'. "Se dicesse meno sciocchezze sarebbe meglio - replica il presidente del Palermo - A quel signore dico che presto ci organizzeremo per conto nostro. In che senso? Fra un anno scade il contratto siglato dalla Lega per la cessione dei diritti tv e, da allora in avanti, potremmo decidere di vendere le nostre partite direttamente agli utenti. Se i dirigenti delle piattaforme televisive dovessero decidere di giocare al ribasso la strada che noi percorreremo sarà questa". Quanto alle risposte che chiede Mockridge il governo del calcio si è mosso, e dopo il vertice al Viminale, è stata data vita a una speciale task force per far fronte al fenomeno delle scommesse. "Adesso ne parlano tutti, ma il primo sono stato io a chiederla - la battuta del patron della Lazio, Claudio Lotito che aveva chiesto nei mesi scontri una task force per garantire la trasparenza del campionato - La verità è che sto diventando una persona scomoda...". E poi a Sky sottolinea: "Questa esasperazione del materialismo, dell'interesse economico, dell'assioma più spendi più vinci con qualsiasi mezzo ha portato ad una deformazione. Dobbiamo ripristinare regole e valori dello sport: il sistema ha avuto una scossa e ora deve ripartire. Dobbiamo avere un calcio che sia strumento di recupero della legalità". Intanto la settimana prossima dovrebbe partire anche la macchina della giustizia sportiva, ma sempre con qualche ombra gettata sull' 'indolenza' della procura federale. Stefano Palazzi lunedì sarà a Cremona per incontrare il pm Di Martino, da cui ha già ricevuto gli atti, e poi dovrà fare il programma di audizioni per aprire l'eventuale processo sportivo. Il 'Fatto Quotidiano' ha fatto emergere un altro 'ritardo' nel far luce su alcune segnalazioni arrivare in Figc: in particolare si parla di una gara del 2010 del Benevento e di una telefonata fatta da un ex guardalinee che avrebbe proposto a un assistente in attività di fare soldi facili sulla partita. La segnalazione sarebbe arrivata alla procura guidata da Palazzi da tempo: infatti, dicono in FIgc, le indagini sono in corso. Ma la bufera intanto é già scoppiata.

    Erodiani scarcerato; voglio riabbracciare miei figli. "Voglio solo tornare a casa e riabbracciare i miei figli, a cui ho tolto 11 giorni di vita". Massimo Erodiani, l'agente di commercio pescarese arrestato nell'ambito dell'inchiesta sulle scommesse clandestine, ha lasciato il carcere di Cremona per gli arresti domiciliari. Uscendo dal carcere, avvicinato dai cronisti, ha solo detto di voler tornare a casa per stare con i suoi bambini. "Dell'inchiesta non posso parlare" ha detto, trascinando con sé un trolley per andare a prendere un taxi e dirigersi, probabilmente in treno, a Pescara. Sembra infatti che nessuno abbia la possibilità di venirlo a prendere. Per Erodiani non è stato disposto l'accompagnamento con la scorta. Poco dopo dal carcere è uscito anche il medico odontoiatra Marco Pirani, che è salito a bordo dell'auto di un suo legale, Isabella Cantalupo. "Sto bene" si è limitato a dire il medico, che non ha voluto rispondere a domande sul contenuto dell'inchiesta.

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