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    Partite truccate: Da PC e tabulati nuovi indagati. Abete "Molto preoccupato"

     

     

    Partite truccate: Da PC e tabulati nuovi indagati. Abete "Molto preoccupato. Pene severe e tempi ristretti"

    09 giu 11 I conti della 'compagnia di giro', i flussi di denaro giocati online sui siti di mezzo mondo, i possibili contatti nascosti dentro pc e agende: i magistrati di Cremona che indagano sul calcioscommesse archiviano la prima fase dell'indagine, avendo avuto dagli stessi arrestati la conferma che le partite venivano manipolate (o quantomeno c'era il tentativo di farlo), e puntano dritti a quel "secondo livello" che in molti tra gli investigatori sospettano essere dietro al giro che ruotava attorno a Beppe Signori. Ed infatti altri giocatori, chiamati in causa nelle intercettazioni o nel corso degli interrogatori dei 16 arrestati, finiranno presto nel registro degli indagati e dovranno spiegare la loro posizione. Prima di procedere alle nuove iscrizioni, però, il procuratore Roberto Di Martino attenderà l'interrogatorio di Marco Paoloni, il portiere della Cremonese e poi del Benevento al centro dell'inchiesta: perché vuole sentire direttamente se i nomi finiti nelle intercettazioni come suoi 'referenti' per truccare gli incontri siano contatti reali o soltanto millantati. In ogni caso, uno dei primi che potrebbe finire nel registro degli indagati è Gigi Sartor, l'ex giocatore indicato dal commercialista Manlio Bruni come l'"intermediario" tra Signori e gli asiatici. L'uomo, insomma, che gestiva il denaro delle scommesse dei bolognesi. Sartor ha ammesso di conoscere Signori e probabilmente già domani il suo legale prenderà contatto con la procura per spiegare il ruolo del suo assistito. Risposte importanti gli inquirenti le attendono anche dagli esami tecnici. Sul tavolo degli investigatori sono già arrivati sia i tabulati sia l'analisi delle celle agganciate dai telefoni di Bellavista, Bettarini, Parlato e Pirani. Serviranno ad incrociarli con le date delle partite manipolate e verificare con chi abbiano avuto contatti: potrebbero esserci altri giocatori o personaggi legati al mondo del calcio. L'analisi dei pc richiederà invece più tempo ma sarà fondamentale per ricostruire i flussi di denaro in uscita e, soprattutto, chi ha scommesso e quanto. "Interessanti" vengono poi giudicati i documenti che la Procura federale della Figc ha inviato in Procura: documenti relativi alle partite sospette indicate dai monopoli di Stato e alle denunce ricevute da giocatori e società su presunte combine. Tra le dieci partite di segnalate dai Monopoli, oltre a quelle su cui la procura aveva raccolto le indicazioni di Pirani, anche Chievo-Bologna (2-0) e Lecce-Lazio (2-4). Davanti ai magistrati sono intanto proseguiti gli interrogatori. Il Gip Guido Salvini ha sentito l'albanese Ismet Mehemeti, definito 'organizzatore' del giro delle scommesse, in contatto con Pirani, e Gianluca Tuccella, portiere di una squadra di calcio a 5, facente parte della banda. Ed è stato proprio quest'ultimo ad inguaiare Cristiano Doni e la stessa Atalanta: ha infatti confermato sia di aver appreso da Pirani che la partita Padova-Atalanta era stata truccata a livello di società sia di aver parlato con un grande amico di Doni il quale gli aveva confermato l'avvenuta combine, tanto che lo stesso capitano aveva giocato 10mila euro sul risultato, tramite una terza persona. Mehemeti ha invece negato ogni coinvolgimento con la 'cricca' del pallone, sostenendo di essere soltanto un "piccolo scommettitore" e di esser finito nei guai soltanto per aver fatto da intermediario nella vendita del Ravenna. Piuttosto Mehemeti è stato protagonista di uno scontro a distanza con il ministro degli Esteri Franco Frattini. Nell'ordinanza di custodia cautelare c'é infatti una telefonata del 16 marzo in cui l'albanese parla con Buffone e dice di esser stato ricevuto dal ministro. In un comunicato ufficiale la procura, che aveva ricevuto una lettera dal ministro, ha smentito "qualsiasi rapporto" tra i due. Ma il suo legale Luca Donelli, ha detto il contrario "Frattini non è il solo politico italiano con cui ha contatti. E questo perché riveste cariche importanti nell'ambito della comunità albanese in Italia". Secondo l'avvocato a mettere in contatto i due sarebbe stata la parlamentare del Pdl Daniela Santanché. Frattini, però, ha smentito nuovamente: "non ho alcuna cognizione del signor Mehemeti".

    Nuove critiche a Palazzi. "La Federcalcio sapeva, poteva intervenire". L'accusa alla procura guidata da Stefano Palazzi torna ad aleggiare sopra lo scandalo del Calcioscommesse. Otto giorni dopo il via all'operazione Last Bet, l'ufficio del superprocuratore sportivo ha acquisito gli atti dell'inchiesta di Cremona, e così può partire anche il procedimento sportivo. Ma in contemporanea è l'avvocato di Daniele Quadrini, il calciatore del Sassuolo ascoltato oggi dal pm di Roma, a rivelare che il suo assistito aveva avvisato la Figc. "La denuncia è arrivata l'11 maggio, l'interrogatorio era fissato per il 1/o giugno, ma è stato superato dai fatti...", la risposta di Abete. Non abbiamo gli strumenti della giustizia ordinaria, non possiamo obbligare le persone non tesserate a rispondere alle nostre convocazioni: questa era stata la prima risposta dell'organo di giustizia sportiva della Figc alle critiche delle prime ore. E in via Allegri c'era anche chi, in questi giorni, faceva notare come le indagini di Cremona fossero partite già nel 2010, per arrivare a compimento a giugno 2011. Ufficialmente, il calcio ha preferito rispondere dati alla mano per replicare a chi parlava di ritardi, lentezze, quando non di insabbiamenti. Subito dopo l'esplosione dello scandalo, un'ora dopo i primi arresti, la Federcalcio interviene: abbiamo aperto anche noi un fascicolo, siamo pronti alla massima collaborazione e abbiamo chiesto alla procura di Cremona di acquisire gli atti dell'inchiesta. Il giorno dopo, il 2 giugno, Palazzi telefona al pm Di Martino per chiedere di aver copia di quelle carte indispensabili per sapere chi sentire, come procedere, cosa chiedere. Il 6 un'indiscrezione da giornali parla di una denuncia fatta da Erodiani alla Figc. La segnalazione su Paoloni fatta da Erodiani a un collaboratore di Palazzi arriva via mail al procuratore il 25 maggio - una settimana prima degli arresti - e Palazzi mette in agenda una chiamata del ricevitore di scommesse, che peraltro, in quanto non tesserato, non è tenuto a presentarsi. L'8 giugno Corvia fa sapere di aver denunciato il 16 maggio sia alla procura di Roma sia a quella federale una strana telefonata di Erodiani. Oggi il legale di Quadrini fa un'analoga dichiarazione, ma l'interrogatorio del giocatore fissato per il 1/o giugno è spazzato via - sottolineano in Figc - dall'avvio dell'azione giudiziaria. D'altra parte, un conto è indagare con Palazzi, i suoi cinque vice e i circa 100 collaboratori; un altro è far uso delle intercettazioni e avere alle spalle l'aiuto del lavoro dei pm. Nell'incontro di domani al Viminale, si parlerà, oltre che della task force promessa da Maroni, anche di un coordinamento Monopoli-procure. Le segnalazioni di giocate anomale devono arrivare rapidamente, si fa notare in Figc, anche ai pm oltre che al procuratore federale. Intanto l'ufficio di Palazzi ha archiviato il procedimento per "scommesse anomale" ed eventuali "alterazioni di risultati" di nove partite della stagione 2009-2010. Sono Andria-Marcianise, Rodengo Saiano-Legnano, Alghero-Pro Belvedere Vercelli di Lega Pro; Empoli-Salernitana, Ancona-Grosseto e Brescia-Ancona di B; Napoli-Cagliari, Chievo-Napoli e Napoli-Parma di A. "Allo stato delle indagini penali trasmesse e di quelle disciplinari effettuate, non sono emerse condotte di rilievo disciplinare", fa sapere la Figc. Ma non è detto che Palazzi non riapra quegli stessi fascicoli, alla luce degli atti consegnati oggi a Cremona.

    Archiviate 9 gare. Archiviati da parte della procura della Figc i procedimenti per nove gare della stagione sportiva 2009-2010 tra cui tre partite di Serie A che riguardano tutte il Napoli. Il Procuratore Federale - si legge in un comunicato della Federcalcio - valutati gli atti di indagine espletati, ha archiviato il procedimento relativo all'effettuazione di scommesse anomale o all'alterazione dei risultati delle seguenti gare: Andria-Real Marcianise (Campionato di Prima Divisione girone B); Empoli-Salernitana (Campionato di Serie B); Rodengo Saiano-Legnano (Campionato Seconda Divisione girone A); Alghero-Pro Belvedere Vercelli (Campionato Seconda Divisione girone A); Napoli-Cagliari (Campionato di Serie A); Chievo Verona-Napoli (Campionato di Serie A); Ancona-Grosseto (Campionato di Serie B); Brescia-Ancona (Campionato di Serie B); Napoli-Parma (Campionato di Serie A). Partite archiviate - spiega la nota "in quanto, allo stato, dalle indagini penali trasmesse e da quelle disciplinari effettuate, non sono emerse condotte di rilievo disciplinare".

    Abete molto preoccupato. "Sono molto più preoccupato quando ci sono situazioni corruttive che riguardano il ceto dirigente. Il calcio ha tanti problemi, ma non penso che stia peggio della media della società italiana". Così il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete durante la conferenza stampa al termine del Consiglio federale che si è occupato soprattutto dell'inchiesta Calcioscommesse con l'inasprimento delle sanzioni. "Problematiche corruttive e arresti eccellenti riguardano tutti gli ambienti - dice Abete - Sono molto più preoccupato quando ci sono situazioni corruttive che riguardano il ceto dirigente. Le risposte che sono arrivate dagli stadi di Varese o di Reggio dimostrano che la gente capisce". "Ritengo che non si debba lavorare per sensazioni ma per documenti e atti consequenziali - sottolinea il n. 1 della Figc - . Bisogna stare attenti alla logica del mostro in prima pagina e del tritacarne. Mi pare che questa visione sia ampiamente condivisa".

    Abete: pene severe e tempi ristretti. Il primo passo è quello dell'inasprimento delle pene: il Consiglio federale della Figc affronta la tempesta Calcioscommesse cominciando dal Codice di giustizia sportiva e inserendo pene e sanzioni più pesanti. Nel dettaglio, sono stati modificati gli articoli 6 e 7, con l'inserimento dell'obbligo di denuncia nell'articolo 6 (quello relativo al divieto di scommesse), innalzando la sanzione che dal minimo di 18 mesi passa a due anni di inibizione o squalifica con l'aggiunta di una ammenda non inferiore a 25mila euro . Inserito poi l'obbligo di denuncia che prima non era previsto: il mancato adempimento comporterà la sanzione dell'inibizione o della squalifica non inferiore a tre mesi e l'ammenda di minimo 15mila euro. Quanto all'articolo 7 (illecito sportivo e obbligo di denuncia), chi sarà ritenuto responsabile di illecito avrà una squalifica minima di tre anni e in aggiunta una ammenda non inferiore ai 50mila euro. Inoltre, la mancata denuncia porterà ad una sanzione della inibizione o squalifica non inferiore a 6 mesi e l'ammenda non inferiore a 30 mila euro. "Il problema delle scommesse - ha sottolineato il presidente della Figc Giancarlo Abete - è stato al centro del Consiglio federale con un lungo dibattito. Abbiamo apportato modifiche normative individuando due aree, gli articoli 6 e 7, ritenendo di dover rafforzare il sistema delle sanzioni inserendo anche l'obbligo di denuncia nell'articolo 6 relativo al divieto di scommesse in modo da mettere anche un vincolo comportamentale per fare emergere le responsabilità". "Siamo intervenuti - ha aggiunto il n. 1 della Federcalcio - sul quadro sanzionatorio previsto dall'articolo 7 e stiamo lavorando per rafforzare il quadro sanzionatorio dell'illecito sportivo legato alle scommesse. Bisogna rinforzare l'attività di educazione, bisogna aumentare il livello di sorveglianza, bisogna rafforzare e chiarire il quadro normativo. E bisogna individuare le risorse finanziarie per allestire la task force con cui contrastare il fenomeno". Abete ha comunque precisato che le nuove sanzioni non si applicheranno "alle inchieste in corso" e "non varranno per il pregresso". Oggi dalla procura di Cremona sono arrivate le carte relative all'inchiesta. "Noi, come giustizia sportiva, dobbiamo avere la forza e la capacità di riuscire a completare i procedimenti prima della prossima stagione calcistica", ha concluso.

    Lotito: massima collaborazione dalle società. "Abbiamo messo in atto una serie di azioni che serviranno a prevenire questi fenomeni che fanno perdere credibilità a tutto il calcio italiano. D'altra parte, abbiamo la massima fiducia nella magistratura, ma non conoscendo le carte non possiamo fare pronostici sul coinvolgimento della serie A. Nessun club può essere contento di questa situazione che danneggia tutti". Queste le parole del presidente della Lazio, Claudio Lotito, al termine del Consiglio Federale svoltosi oggi in Figc, a proposito delle misure decise dalla Federcalcio dopo l'esplosione dello scandalo del Calcioscommesse. "Idea? E' prematuro parlare adesso - ha aggiunto Lotito - le valutazioni si faranno alla fine. A noi non resta che demandare alla magistratura. Procura Figc? E' chiaro che bisogna eliminare situazioni patologiche, e le società lavorano in questo senso, e offriranno tutta la loro collaborazione: di certo non faremo da ostacolo. Ma voglio sottolineare che i processi si fanno in tribunale e non in televisione". Eppure, a parlare di 'tintinnar di manette' era stato proprio Lotito: "Avevo la consapevolezza che qualcosa nel sistema non andava". osserva.

    Pirani: Su Padova-Atalanta accordo tra società. "Si può bombardà?". "Vai tranquillo...c'ho le conferme dirette...é un discorso tra società". La telefonata tra Mario Pirani e Gianluca Tuccella del 25 marzo 2011, il giorno prima di Padova-Atalanta, è secondo gli inquirenti la conferma che quell'incontro fu 'aggiustato'. E davanti al gip Guido Salvini, secondo quanto si é appreso, Tuccella non avrebbe negato. "Nella telefonata Pirani informa Tuccella - scrive il gip nell'ordinanza - del risultato finale di Padova-Atalanta, avendo appreso con sicurezza che c'era stato un accordo tra società". Nel cordo della conversazione, aggiunge il giudice Salvini, "Tuccella riferiva d'aver parlato con un grande amico del capitano (Doni, ndr) che gli aveva confermato l'avvenuta combine". Lo stesso Doni, è scritto nelle carte, avrebbe dato 10mila euro ad un suo amico affinché li puntasse sulla partita. Questo il testo dell'intercettazione:

    T: ...c'ho un amico che dice che ha parlato con un grande amico di ehhh...di uno dei due capitani

    P: eh

    T: ...e pare che gli abbia detto...glielo abbia confermato...mo però io hai capito...

    P: cosa?

    T: eh...quello che deve essere capito?

    P: quella di domani?

    T: quella di domani sera sì

    P: ma vai tranquillo gianlù che quello pure lo so, ciò le conferme dirette...tranquilla tranquilla

    T: ...si può bombardà?

    P: ...é un discorso tra società

    T: ...ho capito ho capito quindi tu dici che si può bombardà domani

    P: ...si però aspetta perché con poco poco domani c'é il caso che pigliamo tantissimo non tanto tantissimo quindi...

    T: ok allora io mi faccio i c... miei e aspetto te.

     

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