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    Domani Consiglio federale su ripescaggi e riforma campionati

     

     

    Domani Consiglio federale su ripescaggi e riforma campionati

    27 giu 11 I criteri per i ripescaggi e la riforma dei campionati: sono questi i due punti principali del Consiglio della Federcalcio, in programma domani. Ma non sarà, con ogni probabilità, una riunione definitiva. Tanto che l'esecutivo del calcio italiano dovrà tornare a riunirsi almeno altre due volte a luglio, la prossima settimana e poi il 18. All'ordine del giorno del consiglio di domani, oltre ai vari punti per le domande di ripescaggio, ci sarà la relazione di Mario Macalli, presidente della Lega Pro, per la riforma dei campionati professionistici. Al momento l'ipotesi è portare a 90 i club della terza divisione, ma prima di qualsiasi decisione si dovrà aspettare di capire quante saranno le squadre iscritte. "Il 30 giugno - ha ricordato il presidente Giancarlo Abete, intervenendo a Gr Parlamento - scadrà il termine per una prima indicazione circa i documenti per l'iscrizione ai campionati, la prova di aver pagato gli stipendi e le fideiussioni. Domani, nel Consiglio Federale, opteremo probabilmente per una norma transitoria che sposti la riflessione entro il 31 luglio, visto che il 18 sapremo quante squadre si iscriveranno. Se saranno 90 ci sarà stata una tenuta importante del sistema, se arriveremo a 60-65 con la necessità dei ripescaggi per un tetto di 76, vorrà dire che il sistema è in sofferenza. Quindi attendiamo il 18 luglio, così quando Macalli farà la sua proposta capiremo come ha retto il sistema". Si parlerà anche della convenzione per la Tessera del tifoso e dell'unità investigativa scommesse appena nata, ma anche del caso del calcio femminile e del nuovo statuto. Non è argomento all'ordine del giorno, invece, la vicenda di Calciopoli 2. Ma Abete ha voluto comunque chiarire la situazione: "Attendiamo nei prossimi giorni che il procuratore federale completi un lavoro che non è collegato all'esposto della Juventus ma ad un iter autonomo". In pratica, Palazzi si è mosso sulla base delle nuove intercettazioni, acquisite solo tra marzo e aprile dal Tribunale di Napoli dove è in corso il processo; per fine giugno potrà archiviare il fascicolo che riguarda l'Inter e lo scomparso Facchetti, perché il fatto non sussiste; decidere per deferimenti e attivare la giustizia sportiva; oppure archiviare per decorrenze dei termini. Solo in questo caso, con Palazzi che definisca eventuali rilievi disciplinari senza poter intervenire, la vicenda diverrebbe 'politica' e passerebbe all'esame di Abete e del Consiglio federale. "Un comitato di saggi? Non ho mai avuto bisogno di stampelle, non serviranno", ha replicato il presidente federale. Per l'eventuale reintroduzione del secondo comunitario, il discorso dovrebbe essere rimandato al cf successivo, quello di domani sarà di sicuro occasione per un nuovo faccia a faccia Lega-Aic sul contratto collettivo, che rimane ancora appeso. Una curiosità, infine: a meno di imprevisti, in Cf domani ci sarà anche il presidente della Lazio Claudio Lotito, oggi deferito dal procuratore federale per le accuse al presidente del Coni Gianni Petrucci sul caso dello stadio Olimpico.

     

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