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    Cosenza, il pari con la Cavese costa caro a Somma

     

    Cosenza, il pari con la Cavese costa caro a Somma

    16 gen 11 Finisce tra i fischi del pubblico, una bruttissima Cosenza-Cavese, e soprattutto con una riunione tra Somma, Castagnini e Pagliuso che mette fine all’era del “sergente de fero” a Cosenza. Un epilogo scritto a puntate in questi giorni, anticipato dalla riunione di ieri tra il patron Pagliuso e Mirabelli. Al centro del colloquio le vicende societarie e le pendenze dei contratti, a dir poco onerosi, che debbono trovare assoluta soluzione prima che la scure del Consiglio federale cada malamente sui punti raggranellati fino ad oggi dai Lupi. Prima della gara Pagliuso l’aveva confessato a pochi intimi. Ai suoi piu’ stretti collaboratori “Se non vinciamo oggi caccio via tutti”. Una battuta come tante altre che il patron rossoblu’ e’ aduso a fare. Somma non se l’e’ fatto dire ed ha avanzato direttamente le dimissioni prima di qualunque altra decisione. L’epilogo di una gara da dimenticare. Il Cosenza conferma i dati di fatto che i numeri oggi mettono davanti la cruda realta’. In casa il secondo peggior attacco del campionato, il Cosenza, anche oggi si conferma squadra dalle polveri bagnate. Solo otto reti in 10 partite. Quinto peggior attacco complessivo del campionato con 20 reti in 20 gare. Ma anche terza miglior difesa. Tre punti nelle ultime tre partite. Una media che non porta da nessuna parte anche se i play off stanno ancora li, a due punti soltanto. Finche’ la mannaia del Consiglio federale non interverra’. Secondo il legale che difende il Cosenza, avv. Chiacco, oggi presente al San Vito, due sono sicuri. Secondo il patron Pagliuso solo uno. Numeri che hanno anche mille giustificazioni visto che oggi il Cosenza si e’ presentato in campo con soli 12 titolari e tre Berretti. Parliamoci chiaro, i meriti del mister di Latina che ha saputo tenere la barca a galla nonostante le traversie societarie sono tanti. Una guerra intestina che ancora sembra non essere conclusa. Lo “sbrocco” di oggi e’ da leggersi anche con le mille difficolta’ incontrate in queste ultime settimane. Ma si sa, ci sono cose che si possono dire, diceva il buon Mondonico, e cose che non si possono dire, nel mondo del calcio. Cose che andrebbero tenute strette nel chiuso dello spogliatoio e che invece qualcuno, di proposito, ha voluto mettere in piazza. Così nella nuova gestione Pagliuso la botta, le dimissioni dello staff tecnico, non e’ di quelle che possono passare inosservate. E’ una botta che mette in discussione gli obiettivi che si erano posti per questo campionato. Due esoneri, quasi tre (visto che Toscano non ha mai allenato la squadra), sono pesanti nonostante un organico che, sulla carta, avrebbe dovuto fare sfaceli. Qualcuno paragonava la situazione del Cosenza simile a quella del Crotone dello scorso anno, ma a noi non sembra sia così. Tutto e’ in movimento e finche’ i nuovi assetti societari non si stabilizzeranno con la trasformazione da srl a spa molto e’ ancora in discussione. Tornando alla partita il Cosenza del primo tempo, nonostante tutto, non e’ dispiaciuto, anche se con l’ultima della classe ha rischiato un po troppo. Grande intesita’ di gioco ed una certezza che viene da una difesa che anche oggi non ha fatto passare grandi palloni. Wagner e Thackray su tutti svettano senza sbagliare un intervento. Due errori grossolani di Raimondi potevano regalare il vantaggio agli ospiti ma De Luca ha fatto buona guardia. Al centro del campo, non pervenuto Stefano Fiore, ci pensa De Rose a spingere qualche pallone avanti tentando la conclusione. Ma chi ha fatto la differenza, e purtroppo ci fermiamo li’, e’ stato Matteini, un vero e proprio ossesso per tutti i 90 minuti che sulla destra ha fatto il bello ed il cattivo tempo tentando nel finale, piu’ volte, la conclusione decisiva. Ancora una volta Biancolino punito da una giacchetta gialla che non gli concede neanche un fallo nonostante le cariche a cui e’ stato sottoposto. Il Cosenza ha due grandi occasioni per passare con De Rose e Biancolino ma Pane fa il suo lavoro e da li non si passa. Disperso completamente Mazzeo che oggi e’ stato sostituito. Nel secondo tempo la noia e’ calata sul San Vito. Fischi e sbadigli per due squadre che sembrano voler terminare la gara sul nulla di fatto. “Andate a lavorare” il coro che si alza dalla sud. Un coro che non va indirizzato ai vari Matteini, Wagner e Thackray che continuano a spingere, il brasiliano visto anche con un dai e vai davanti la porta. Poi nulla. Somma prova anche a buttare nella mischia il giovanissimo Viscardi, debutto assoluto per lui, negli ultimi quattro minuti, hai visto mai. Ma il nulla i fatto non si schioda. Epilogo con dimissioni e squadra stanca che fa preoccupare. Mercoledì c’è la Coppa Italia con la Juve Stabia e per i giocatori non c’è riposo. Dopo il brutto pari con la Ternana il tecnico li aveva messi in mini ritiro. Oggi dopo la brutta gara con la Cavese c’è da preoccuparsi ancora di piu’

    --- Cosenza-Cavese 0-0 (Cronaca e tabellino)

    --- Prima Divisione, risultati e classifica

    Pagelle

    De Luca: Non sbaglia niente e in un paio di occasioni evita il gol. Un crescendo di gara in gara che gli salda la maglia da titolare addosso. Voto 6 1/2

    Wagner: Non ci sono parole. La difesa non puo' piu' prescindere da lui. Di testa di piede, in difesa, in avanti, insomma Fogolari e' diventato un gigante. Voto 7+

    Thackray: S'incastra alla perfezione nel mosaico della difesa. Preciso non sbaglia mai adattandosi a sinsitra, lui che e' destro, senza problemi. mezzo voto in meno per il giallo. Voto 6 1/2

    Raimondi: Un paio di errori che potevano costare la partita macchiano una prestazione buona dell'argentino. Voto 5 1/2

    De Rose: Gran lavoratore messo sulla sinistra a supporto di Adriano Fiore si ostina troppo a cercare la conclusione anche quando i compagni erano ben piazzati. Voto 5 1/2

    Matteini: Moto perpetuto, anima e cuore. Spinge sulla detsra ed e' devastante, Rossi prova anche a mettergli due giocatori addosso ma Davide trova anche lo spazio per due conclusioni che potevano fruttare la gara. Voto 7 1/2

    Fiore Adriano: Gioca in un ruolo non suo e a onor del vero un paoi di volte si propone sulla sinistra ma poi nel secondo tempo e' vittima di crampi e deve uscire. Voto 5 1/2

    Roselli: Non trova spazi e a volte sembra anche spaesato. Non e' giornata. Voto 5

    Biancolino: Ancora una volta tanto agonismo ma polveri bagnate. Dalla sua l'antipatia manifesta degli arbitri che lo penalizzano. Ma lui deve far gol e non lo fa, lo sfiora soltanto. Voto 5

    Fiore Stefano: In campo sembrava ci fosse la sua controfigura. Sparisce dalla manovra e si fa vedere poco dai compagni. Voto 5

    Mazzeo: Che succede al buon Fabio? Non fa piu' gol. Sbaglia appoggi facili e non riesce nelle sue gioate. Cala di concentrazione. Voto 5

    Degano: Troppo poco in campo. S.V.

    Viscardi: Troppo poco in campo. S.V.

    Essabr: Somma lo manda in campo sperando che faccia tre su tre (due gol nelle due precedenti sostituzioni). Il magrebino si da un gran da fare ma non trova spazio. Voto 6 -

    Somma: Come al solitio quando le cose non vanno paga l'allenatore per colpe non sue. Non si possono fare le nozze coi fichi secchi. Senza sinistri s'inventa ruoli adattando i giocatori a disposizione. Piu' di questo non puo' fare. Toglie anche un Mazzeo spento provando con Degano ed Essabr a risolvere la gara, ma non funziona. Voto 5 1/2

     

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