Funari presentra il piano di rilancio del Cosenza calcio

21 feb 11 Presenta il suo progetto alla stampa snocciolando cifre e debiti e illustrando la sua proposta di rilancio della societa' del Cosenza Calcio, il neo Amministratore Unico Eugenio Funari. Il debito attuale e' quantificato in 1.6 milioni di euro comprensivo di spese stipendi e quant'altro serve per terminare la stagione. Era 2.2 milioni prima delle dimissioni di Toscano e Mirabelli e grazie al taglio dei loro stipendi si e' arrivati alla nuova cifra. Di questo debito gia' 140.000 mila euro sono stati pagati grazie alla vendita di De Rose. Circa 60 mila euro sono gli introiti pubblicitari. Gli attuali dieci soci che sono entrati con Funari mettono un capitale di 150.000 euro. Poi c'è il capitolo cessioni valutato in maniera decisamente modesta in 400.000 euro e comprende le cessioni di De Rose (il restante), Gagliardi, Bernardi, e Doninelli (il cui solo valore si aggira intorno ai 400.000 euro). Importi che entro giugno arrivano nelle casse della societa'. Una prima stima che si aggira intorno ai 750.000 euro senza contare incassi e contributi di Lega. All'appello dunque per portare in pareggio la societa' mancano 850 mila euro. Cifra che potrebbe essere colmata con 50-60 quote di 15.000 euro ciascuna e cioe' quote che corrispondono all'1% della societa'. Fermo restando che un'azionariato del genere potrebbe abche lievitare se qualcuno ha interesse ad avere maggior peso. In tutto questo il rilancio dell'idea che apre altre prospettive e' quella della trasformazione in spa della societa' che portera' cos'ì ad un azionariato popolare tipo Barcellona. Questi i desisderata e le cifre messe nero su bianco dal dott. Fuanri, da elogiare per aver finalmente mosso le acque anche dal punto di vista amministrartivo. La paorla passa ad imprenditori, Enti Locali, associazioni del commercio e del'industria che potranno cos', in maniera trasperente dare il loro contributo. Ora chi ama il Cosenza puo' farsi avanti e dare una mano ad un progetto che potra' rilanciare il calcio per come la citta' merita. I punti critici esitono, vista la crisi, ma ora il tempo delle parole e delle polemiche e' finito. Le chiacchiere, come si dice, stanno a zero. Servono solo fatti. Diversamente il recente passato, i cinque anni di maghi e pasticcioni della D, che ha umiliato una citta' intera e li che incombe. Guarda la conferenza completa qui:

I conti scritti sulla lavagna