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    Fallimento Catanzaro Calcio, annullato sequestro preventivo beni

     

     

    Fallimento Catanzaro Calcio, annullato sequestro preventivo beni

    27 apr 11 Il Tribunale della libertà di Catanzaro ha disposto l'annullamento del provvedimento di sequestro preventivo dei beni emesso nei giorni scorsi nei confronti del consiglio di amministrazione della società Us Catanzaro 1929. All'esito dell'udienza di discussione del riesame proposto dagli avvocati difensori degli indagati, avvenuta dinanzi al Tribunale di Catanzaro, il collegio, a scioglimento della riserva, ha accolto il ricorso delle difese. Gli avvocati Armando Veneto e Giuseppe Fonte (difensori rispettivamente di Claudio Parente e Giuseppe Ierace) hanno dichiarato: "Avevamo già manifestato, nell'immediatezza della notifica del provvedimento, l'illegittimità del sequestro dei beni disposto nei confronti dei nostri assistiti. Il Tribunale di Catanzaro, nel condividere la nostra tesi difensiva, ha confermato che si è trattato di un provvedimento emesso in assenza dei presupposti di legge. Pur esprimendo la nostra soddisfazione per l'avvenuto superamento, con successo, della fase cautelare confidiamo nel rispetto dei tempi della celebrazione della fase di merito che accerterà la totale estraneità dei nostri assistiti ad ognuna delle contestazioni elevate, dalla Procura della Repubblica, nell'ambito della vicenda che ha portato al fallimento della società U.S. Catanzaro 1929". Sulla vicenda lo studio legale Veneto di Palmi ha diffuso un comunicato stampa. "Con riferimento alla proposta impugnativa avverso il decreto di sequestro preventivo disposto nei confronti degli amministratori dell'Us Catanzaro - è scritto nel comunicato - i difensori del dott. Claudio Parente l'avvocato Armando Veneto e Annalisa Pisano hanno espresso il loro compiacimento per la decisione del Tribunale della Libertà che accoglie in pieno le tesi che avevano prospettato e rilevano che è stata fatta troppa pubblicità ad un atto di sequestro che non solo era infondato ma che dimostrava, altresì, un accanimento fuori luogo in una vicenda che da subito ha mostrato la insussistenza delle tesi di accusa. Confermando la fiducia nei Giudici del merito - prosegue il testo - si attende che in tempi brevi venga sancita definitivamente l'estraneità del loro assistito a tutte le accuse". "Il provvedimento emesso in data odierna dal Tribunale del riesame consente, senza dubbio, di poter esprimere grande soddisfazione". Lo afferma l'avv. Antonella Canino, legale di alcuni indagati. "Ed infatti - prosegue - sebbene si rimane in attesa di leggere le motivazioni che hanno portato all'accoglimento dell'istanza di riesame, l'annullamento della misura cautelare, consente di ritenere che il Tribunale abbia recepito integralmente le argomentazioni difensive. Ciò che, tuttavia, occorre evidenziare è che una mera lettura della documentazione prodotta dalle difese del dott. Poggi e del dott. Parente, documentazione che sebbene posta a fondamento della tesi accusatoria non veniva rinvenuta nel fascicolo del pubblico ministero, avrebbe consentito al giudice della cautela di comprendere che il reato di truffa aggravata contestato a tutti gli indagati era in realtà fondato su mere presunzioni". "Nesssun comportamento truffaldino, dunque - conclude Antonella Canino - ed ora, pertanto, non rimane che attendere di poter chiarire l'intera vicenda nelle opportune sedi giudiziarie"

     

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