Elezioni regionali: Il PD verso scelta civica, FI con Occhiuto, Callipo scarica M5S

Elezioni regionali: Il PD verso scelta civica, FI con Occhiuto, Callipo scarica M5S

12 nov 19 Non c'é nulla di definito ancora nelle scelte dei principali partiti in vista delle elezioni regionali in Calabria, che si dovrebbero svolgere il 26 gennaio. Data comunque incerta in considerazione del fatto che candidati alla presidenza e liste, se quella data dovesse essere confermata, dovrebbero essere presentati nel periodo di Natale, sicuramente poco indicato. In ambienti del Pd calabrese si conferma la volontà del partito di procedere comunque lungo la strada dei "progetti civici". E questo a prescindere da qualsiasi tipo di accordo, sempre più improbabile peraltro, col Movimento 5 stelle. A generare una situazione di ulteriore incertezza, in questo senso, è stata la presa di posizione di Luigi Di Maio, che oggi a "Fuori dal coro", rispondendo ad una domanda sulle candidature del M5S alle regionali, ha ribadito quanto aveva già affermato ieri a "Unomattina". "Dove non saremo pronti - ha detto il capo politico del Movimento 5 stelle - non ci presenteremo. Nei prossimi giorni prenderemo decisioni su questo". Il che fa pensare ad un possibile disimpegno del partito in Calabria, dove attualmente, peraltro, i pentastellati non hanno rappresentanti in Consiglio regionale. C'è, tra l'altro, da tenere in considerazione, la presa di posizione dell'imprenditore Pippo Callipo, indicato da più parti come il possibile candidato M5s alla presidenza della Regione Calabria, che avrebbe annunciato il proprio disimpegno parlando di "mancanza delle condizioni necessarie". Sul fronte del centrodestra, invece, nessuna novità sostanziale e tutto, al momento, é fermo. Forza Italia insiste sulla candidatura per la presidenza del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, sulla quale però la Lega ha manifestato la propria perplessità, mentre Fratelli d'Italia non si esprime, almeno ufficialmente. Il dato certo e che nessuno contesta, almeno per il momento, é che il candidato alla presidenza, in base agli accordi raggiunti dalla coalizione a livello nazionale, spetta al partito di Berlusconi.