In Consiglio regionale la doppia preferenza di genere

In Consiglio regionale la doppia preferenza di genere

11 mar 19 E' la proposta di legge firmata dal capogruppo di Calabria in Rete, Flora Sculco, per la promozione della parità di accesso tra uomini e donne alle cariche elettive regionali, un provvedimento atteso da tempo il principale punto all'ordine del giorno del Consiglio regionale che ha avviato i lavori a Reggio Calabria. Alla seduta è presente il presidente della Giunta Mario Oliverio. Il ddl sulla doppia preferenza di genere è una proposta dall'iter travagliato, già approdata in Aula lo scorso 28 settembre, e poi rinviata per l'assenza del presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, "ma anche - come aveva motivato nella sua richiesta di rinvio il capogruppo Pd Seby Romeo - per consentire la rivisitazione della proposta a seguito di alcuni rilievi mossi dagli uffici del Consiglio regionale". Il testo, che modifica la legge regionale 7 febbraio 2005, n. 1 "Norme per l'elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale", introduce, all'art. 2, la possibilità per l'elettore di "esprimere uno o due voti di preferenza. Nel caso di espressione di due preferenze, una deve riguardare un candidato di genere maschile e l'altra un candidato di genere femminile della stessa lista, pena l'annullamento della seconda preferenza". L'apertura dei lavori, intanto, è dedicata alla proposta di legge, di iniziativa dei consiglieri Sinibaldo Esposito (Ncd) e Vincenzo Pasqua (Misto), di modifica statutaria che introduce modifiche agli artt. 43 e 44 dello Statuto, riguardanti la qualità della normazione e semplificazione e la riformulazione delle disposizioni sui "Testi unici" con la possibilità che il testo unico sia redatto direttamente dalle strutture competenti del Consiglio regionale, in aggiunta alla precedente previsione di approvazione di apposita legge delega alla Giunta da parte dell'organo legislativo per la predisposizione del testo unico. Ma il punto più importante della seduta è rappresentato dalla proposta di legge. Completano il quadro una serie di proposte di legge, tra cui il riconoscimento di debiti fuori bilancio, la modifica alla denominazione e alle competenze della Commissione regionale contro la 'ndrangheta, l'integrazione delle aziende ospedaliere della città capoluogo della Regione e alcuni ordini del giorno la cui trattazione era stata rinviata per l'assenza del presidente della Giunta, Mario Oliverio.