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      Ministro Grillo visita Ospedali Locri e Polistena. "Sanità da incubo in Calabria"

       

       

      Ministro Grillo visita Ospedali Locri e Polistena. "Sanità da incubo in Calabria"

      06 mar 19 "La situazione dell'ospedale di Locri è ai confini della realtà". Lo ha detto il ministro della Salute Giulia Grillo al termine della visita nel nosocomio locrese ed in quello di Polistena. Facendo riferimento al rapporto dei Nas del gennaio scorso, il ministro ha ricordato "il dato incredibile dei materiali non omologati, dei 1.765 medicinali scaduti e della mala gestione anche dal punto di vista amministrativo". Sull'ospedale di Polistena il ministro Grillo ha detto di aver riscontrato "paurose carenze di organico, una sola ambulanza medicalizzata e pensare - ha aggiunto - che per i bandi per mille posti di personale sanitario non è stato bandito nemmeno un concorso". "Non avrei mai pensato - ha detto il ministro incontrando i giornalisti in Prefettura a Reggio Calabria insieme ai commissari Saverio Cotticelli e Thomas Schael ed al prefetto Michele di Bari - che la situazione fosse così grave.

      Sanità da incubo in Calabria

      Un decreto speciale a favore della sanità in Calabria per superare una situazione "allucinante e da incubo". Lo ha annunciato il ministro della Sanità Giulia Grillo a conclusione della sua visita in Calabria nel corso della quale è stata negli ospedali di Polistena e Locri. "Sarà - ha spiegato - un decreto articolato che conterrà diverse misure e in cui sarà prevista, se necessaria, la sostituzione dei vertici delle Asp e delle Aziende ospedaliere, e se necessario dei direttori sanitari e amministrati. E' previsto anche l'ampliamento delle competenze della Commissione straordinaria in caso di scioglimento per infiltrazioni mafiose e un obbligo di gestione straordinaria per enti in dissesto finanziario o con gravi irregolarità nella gestione contabile. Un esempio eclatante è la contabilità dell'Asp di Reggio che non c'è. Il decreto prevederà anche l'obbligo di avvalersi delle centrali di spesa e stiamo valutando procedure di amministrazione straordinaria per le strutture convenzionate che possano avere problemi di infiltrazioni". Avevo notizia della gravità che sta soffrendo questa regione e mi metto nei panni dei calabresi in una regione, unica in Italia, che ha visto peggiorati i Lea ed è peggiorato anche il disavanzo sanitario". Il ministro ha poi elencato alcuni dati: "siamo a -127 milioni di cui 28 extra gettito. Perché dei temerari, per non dire irresponsabili, non hanno fatto il proprio dovere. Abbiamo deficit di 32 milioni all'Asp di Cosenza, 32 a Crotone, 40 a Catanzaro, 22 a Reggio, mentre l'Asp di Vibo é in pareggio perché non eroga servizi e non perché sono bravi. L'azienda ospedaliera di Catanzaro ha chiuso con meno 28 milioni, il Policlinico -21, Reggio -14. Ho il timore che debbano essere gli stessi cittadini calabresi a pagare questo conto. Dobbiamo trovare delle soluzioni a dieci anni dal commissariamento. Bisogna cambiare squadra e strategia. La situazione deve cambiare. Ho già parlato con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con il ministro dell'Economia e col ministro dell'Interno per un decreto speciale contro una sanità indegna". Grillo ha quindi rivolto un appello a tutti i medici di origine calabresi che vivono fuori regione. "La Calabria - ha detto - ha bisogno di loro. Per un certo periodo della loro vita rinuncino a qualche benefit in più per tornare ad aiutare la propria regione". "Non capisco - ha concluso il ministro - chi ha il coraggio di criticare il mio operato. La regione è stata abbandonata. Spero non abbiano il coraggio di impugnare anche questo decreto, così come è stato fatto per le nomine dei commissari. Ci sono politici che vogliono difendere il loro orticello, atteggiamento inconcepibile di fronte al dato oggettivo di questa realtà. Forse c'è la volontà di distruggere il pubblico".

      Reazioni e Commenti

      "La visita in Calabria del ministro Grillo è un segnale positivo, seppur tardivo, di una attenzione del Governo nei confronti della situazione drammatica in cui versa la sanità calabrese". E' quanto afferma il deputato di Fratelli d'Italia Wanda Ferro. "Meglio tardi che mai, è il caso di dire - prosegue Ferro - anche se sono state necessarie più interrogazioni parlamentari della sottoscritta e un drammatico servizio giornalistico della trasmissione 'Le Iene' affinché il ministro decidesse di verificare di persona una situazione che la buona politica e la stampa calabrese denunciano con forza da tempo, inascoltate. Spero soprattutto che il blitz all'ospedale di Locri non si riduca ad una passerella, così come è avvenuto per la visita del premier Conte dello scorso 23 novembre. A fronte degli impegni assunti dal presidente del Consiglio, nulla è stato fatto, ed anzi la situazione si è, se possibile, aggravata". "Anni e anni di commissariamento - sostiene ancora Ferro - non hanno dato i risultati sperati, mentre la Regione ha contribuito allo sfascio con la cattiva gestione delle aziende sanitarie e ospedaliere, in qualche caso, come l'Asp di Reggio, prive di bilancio da anni, con finanziamenti di cui non si sa più nulla e la pesante ombra di infiltrazioni criminali, senza che alcuno sia stato chiamato a rendere conto del proprio cattivo operato. Il totale disfacimento della sanità pubblica in alcuni territori - particolarmente drammatica la situazione negli ospedali di Locri e Polistena, gravissime le carenze rilevate dai Nas nell'ospedale di Vibo - unito al taglio delle risorse ai privati, costringe gli ammalati calabresi a rivolgersi alle strutture di altre regioni per curarsi, causando così una enorme emorragia di risorse che, invece, dovrebbero essere investite per migliorare i livelli di assistenza in Calabria". "Spero quindi - conclude la parlamentare di FdI - che alla visita del ministro seguano interventi concreti, affinché anche ai cittadini calabresi sia garantito il diritto alla salute e alla dignità delle cure, così come in ogni altra regione d'Italia".

      "Il Ministro Grillo si sta rendendo responsabile di vero e proprio bullismo istituzionale contro la Calabria. Probabilmente glielo avrà suggerito il suo 'mental coach' da 35 mila euro l'anno". Lo afferma, in una nota, la deputata del Pd Enza Bruno Bossio. "Sia il Ministro che il suo 'mental coach' - aggiunge Bruno Bossio - dovrebbero sapere che sono 10 anni che la gestione della sanità calabrese è decisa fuori dalla Calabria, per via del commissariamento. Così, dopo un anno di governo, invece di assumersi le proprie responsabilità, il Ministro la butta in rissa, invocando poteri straordinari. Tutto questo quando, sotto dettatura della Lega, si sta apprestando a votare il principio dell'autonomia estrema imposto da Veneto e Lombardia, che penalizzerà il Sud proprio sulla sanità".

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