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      Decreto Calabria, bagarre in aula per conflitto interessi, Ministro Grillo perde le staffe

       

       

      Decreto Calabria, bagarre in aula per conflitto interessi, Ministro Grillo perde le staffe

      29 mag 19 "Onestà, onestà": questa volta a subire il grido ritmato e ripetuto nell'aula della Camera non sono stati i deputati del Pd o di Fi, ma quelli di M5s, attoniti e silenti per essere passati dal banco dell'accusa a quello degli accusati. A innescare l'inedita scena è stato il decreto sulla sanità in Calabria, per il quale M5s, e in particolare la relatrice Dalila Nesci, sono stati accusati di trovarsi in una situazione di conflitto di interessi. Paradossalmente proprio nel giorno in cui in Commissione Affari costituzionali è iniziato l'iter della legge sul conflitto di interessi su input di un altro deputato pentastellato, Giuseppe Brescia. In Aula prima il Pd con Enza Bruno Bossio, poi Fi con Iole Santelli e infine Leu con Nico Stumpo, tutti deputati calabresi, hanno rilevato che tra i sette candidati a divenire commissari delle Aziende sanitarie della Regione, vi è un "collaboratore" della relatrice di M5s, Dalila Nesci, anche lei calabrese. Una situazione, appunto, di conflitto di interessi. Nesci ha replicata dicendo che la persona in questione, Gialuigi Scaffidi, è si un suo "collaboratore", ma "non retribuito". Cosa che non ha fatto recedere le opposizioni dal chiedere al ministro di escludere questa nomina. Visto le resistenze della maggioranza alla richiesta di una presenza in Aula del ministro Giulia Grillo, è partito un primo "onestà, onestà", poi ripetuto nei momenti di maggior tensione. Grillo alla fine è arrivata in Aula ed ha attaccato le opposizioni che, quando hanno amministrato la Regione "hanno distrutto la sanità, che è la peggiore d'Italia", mentre i direttori sanitari "che avete nominato voi hanno fatto fallire le Aziende sanitarie". Ma inizialmente niente smentita di una possibile nomina di Scaffidi. Con l'Aula divenuta una bolgia, che il presidente Roberto Fico è riuscito a fatica a domare, Graziano Delrio, capogruppo Dem ha insistito nella richiesta di escludere questa nomina; e come lui, le altre opposizioni. Visto che era a rischio l'iter del decreto, Grillo si è prima scusata per i toni concitati, e poi ha assunto l'impegno a non nominare Scaffidi, pur insistendo sul fatto che non si tratta di una situazione di conflitto di interessi. Alle accuse del Ministro Grillo contro PD e FI i quali -a detta del ministro- hanno governato la sanità calabrese facendo saltare le Aziende sanitarie sotto la loro gestione, Delrio ha sottolienato che proprio Scaffidi era tra coloro che le hanno fatto fallire sottolinenado l'autogol della Grillo. A concludere una giornata di tensioni (l'esame del decreto proseguirà giovedì) ecco che Ivan Scalfarotto ha preannunciato a Fico la richiesta di un Giurì d'onore per le parole sconvenienti pronunciate contro di lui da Massimo Baroni (M5s) durante l'acceso dibattito.

      Oliverio: bugie per assegnare nomine a Governo

      "Si è tentato di presentare il Decreto sulla Sanità in Calabria come un provvedimento di portata risolutiva dei problemi della Sanità calabrese ma, in realtà, esso ha il solo scopo di mettere le nomine dei Commissari delle Aziende sanitarie in capo al governo con la possibilità di derogare dalle norme e dalle regole previste per tutte le altre Regioni dell'Italia". Lo sostiene, in una dichiarazione, il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. "Durante la discussione parlamentare - aggiunge Oliverio - è emerso quanto da noi evidenziato nel corso dell'audizione in commissione, ovvero l'incongruenza e l'assoluta inadeguatezza di un provvedimento che non contribuirà ad affrontare i problemi della Sanità calabrese ma contribuirà ad aggravarli. Ho evidenziato, inoltre, sin dal primo momento della pubblicazione del decreto sulla sanità in Calabria assunto dal governo l'evidente forzatura contenuta nella possibilità di derogare dall'elenco nazionale nelle nomine dei commissari nelle Aziende sanitarie calabresi. Ho immediatamente dichiarato la mia netta indisponibilità ad intese su nomi. Cosa che ho formalmente esplicitato in occasione della mia audizione nella commissione competente della Camera dei Deputati. In quella sede erano presenti anche deputati calabresi tra i quali la relatrice, on. Nesci. L'elenco dei nomi che mi è stato inviato dal Commissario della sanità calabrese, generale Cotticelli, è stato pubblicato dai mezzi di informazione nei giorni precedenti le elezioni europee". "Il ricorso alle bugie di fronte al Parlamento - conclude il Governatore della Calabria - è davvero avvilente da parte di chi ha la responsabilità istituzionale del governo della Sanità e la dice lunga sui veri propositi che hanno portato a proporre questo decreto".

      Nesci: Da Pd bagarre a danno dei calabresi

      "Il Pd, tramite la deputata Enza Bruno Bossio, ha scatenato una polemica del tutto strumentale mentre l'Aula è impegnata nell'approvazione di un provvedimento importante per la sanità calabrese. Gianluigi Scaffidi è stato proposto dai commissari alla Sanità quale commissario dell'Asp di Vibo Valentia, non è un mio collaboratore ma un professionista impegnato da anni per le azioni di denunce relative alla Sanità calabrese. Si tratta quindi di una bagarre fondata sul nulla che danneggia i cittadini calabresi". Lo afferma, in una nota, la deputata M5S Dalila Nesci, componente della commissione Sanità e relatrice al provvedimento. "Come ha spiegato la ministra Grillo - aggiunge - sulle nomine l'intesa dovrà essere raggiunta tra i Commissari e il presidente di regione del Pd, solo successivamente interverrà il Governo che motiverà le proprie scelte. L'obiettivo è individuare figure con profili di assoluta competenza e di esperienza, in una fase, peraltro, in cui alla Sanità calabrese servono misure straordinarie. È evidente quindi che non ci sarà mai alcuna nomina in conflitto di interessi. La verità - conclude Nesci - è che in questa vicenda è stato utilizzato un mero pretesto per il timore che stavolta possano saltare logiche e rapporti di potere che hanno portato il Servizio sanitario della Calabria nello stato in cui si trova".

      Sisto: Per Nesci possibile interesse privato

      "Pochi giorni fa, per avere caldeggiato un emendamento, un componente dell'esecutivo è stato costretto a abbandonare il governo: ci chiediamo che differenza ci sia rispetto a chi oggi vuole fare approvare al Parlamento una norma che favorisce un soggetto chiaramente vicino alla relatrice del provvedimento che stiamo discutendo, e che neppure nega il fatto". Lo ha detto intervenendo in Aula il deputato di Forza Italia Francesco Paolo Sisto rispetto al conflitto di interessi di Dalila Nesci (M5s). "L'Aula manifesti un moto e voto di protesta di fronte alla consapevole commissione di un illecito. Chiedo alla presidenza della Camera di prendere atto dell'atteggiamento gravissimo di strumentalizzazione della funzione parlamentare per porre in essere una condotta inqualificabile: non si può permettere che l'attività legislativa , addirittura mediante deroghe, sia orientata a finalità dichiaratamente private. Chi propone questa mistificazione normativa non può avere l'appoggio nemmeno della parte dell'Aula con cui è al Governo", ha concluso.

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