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      Minniti "Migranti bomba a orologeria Governo su sicurezza"

       

       

      Minniti "Migranti bomba a orologeria Governo su sicurezza"

      25 nov 18 "Considero il modo con cui l'attuale Governo sta affrontando il problema dell'immigrazione una piccola bomba ad orologeria collocata nel sistema di sicurezza del nostro Paese. Crea illegalità, spinge alla disperazione". Lo ha detto a Catanzaro Marco Minniti parlando con i giornalisti a margine della presentazione del suo libro. "Il modello dell'accoglienza diffusa e del recupero dei borghi antichi che si è costruito - ha aggiunto Minniti - é giusto e da conservare a tutti i costi anche perché consente di fare integrazione, che é cruciale per la sicurezza di ogni Paese. La realtà attuale, invece, va in tutt'altra direzione, con un decreto del Governo, che io chiamo di 'insicurezza', che probabilmente verrà convertito in legge la prossima settimana, che taglia proprio l'accoglienza diffusa". Secondo Minniti, "la strada che sta per intraprendere il Governo è stata già seguita da altri Paesi in passato ed è quella dei quartieri ghetto che ad un certo punto gli è esplosa nelle mani perché, se non si sta attenti, può succedere, che in un quartiere ghetto, qualcuno si alza prende uno zainetto e invece di metterci la droga ci mette il tritolo. Su queste cose è sbagliato fare propaganda. Bisogna essere consapevoli che se uno fa politica su questi temi con gesti simbolici qualcun altro può pensare di rispondere ad un gesto simbolico con altrettanti gesti simbolici chiari e netti".

      Intervento in Libia senza idee per futuro

      "La comunità internazionale ha nei confronti della Libia un debito antico perché si è intervenuti militarmente senza avere una idea precisa della costruzione del futuro. Tutto ciò ha destabilizzato il Paese". Lo ha detto Marco Minniti, ex Ministro dell'Interno e candidato alla segreteria del Pd, parlando con i giornalisti a Catanzaro a margine della presentazione del suo libro "Sicurezza è libertà". "Non ho nessuna nostalgia - ha aggiunto Minniti - di Gheddafi. Tuttavia, non si può non vedere che la situazione in Libia è drammaticamente precipitata, per cui si tratta di governare un'instabilità strutturale e cercare di ottenere risultati sapendo che è un Paese profondamente diviso. Muoversi nel rapporto tra la Libia, l'Italia e l'Europa, quindi, è un percorso molto difficile che va affrontato con l'abilità di un tessitore e non come un elefante in una cristalleria".

      Libertà di stampa è cuore della democrazia

      "Parlare della libertà di stampa significa parlare del cuore della democrazia. C'é qualcuno che desidererebbe avere una stampa addomesticata e docile. Quando si inizia così si sa dove si incomincia ma non dove si va a finire". Lo ha detto a Catanzaro l'ex Ministro dell'Interno Marco Minniti, candidato alla segreteria del Pd. "La libertà di stampa, il giornalismo di inchiesta - ha aggiunto - è ossigeno puro per ogni democrazia. Se uno toglie l'ossigeno ad un corpo, decade e rischia di morire. La lotta contro la violenza sulle donne, di cui oggi si celebra la giornata, e la libertà di stampa, anche se non sono strettamente connesse, sono temi che si legano perché sono alla base della civiltà. Si può dire che misurano il livello di civiltà di una società". "La violenza sulle donne, in particolare - ha detto ancora Minniti - rappresenta un tema cruciale per il quale sono molto preoccupato perché vedo in questi primi passi del Governo segnali di un arretramento. Non ci sarebbe un peccato mortale più rilevante di questo".

      Autonomia limitata di Conte

      "C'é un equivoco che riguarda questo Governo. Non è detto che Conte rappresenti fino in fondo l'esecutivo perché ha un'autonomia limitata. Ciò di cui occorre tenere conto, in relazione per esempio al suo incontro con Junker, é quello che da Roma gli viene detto e non quello che lui dice a Bruxelles". Lo ha detto a Catanzaro l'ex ministro dell'Interno Marco Minniti, candidato alla segreteria del Pd. "Mi pare evidente - ha aggiunto Minniti - che Conte sia andato lì a trattare con un margine piccolo di manovra. Questa è una debolezza strutturale del Governo e del Paese. C'é un atteggiamento da parte dell'esecutivo che sta procurando danni all'economia e che sta mettendo l'Italia in una condizione molto difficile. Occorre dire basta a tutto questo perché si stanno assumendo delle responsabilità gravissime per il futuro dell'Italia".

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