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      Cgil-Cisl-Uil Calabria: nessuno può chiamarsi fuori da temi sviluppo

       

       

      Cgil-Cisl-Uil Calabria: nessuno può chiamarsi fuori da temi sviluppo

      24 nov 18 I segretari generali di Cgil, Cisl, Uil della Calabria, Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo, si sono incontrati a Lamezia Terme "per fare il punto - é detto in un comunicato - sui temi dello sviluppo e della crescita regionale che si intrecciano con la discussione avviata in Parlamento sul Disegno di legge di Bilancio approntato dal Governo Conte". I sindacati, nella nota, esprimono "una forte preoccupazione in ordine alla vertenza degli Lsu/Lpu calabresi. Dopo la partecipata manifestazione del 16 novembre e tenuto conto del silenzio calato sino ad oggi sulla vicenda, si rende necessario alzare il livello di attenzione e mobilitazione affinché l'emendamento proposto dal sindacato confederale trovi spazio nella Legge di bilancio in discussione nelle Commissioni parlamentari. Dopo il risultato raggiunto negli anni scorsi con la contrattualizzazione, che ha restituito giustizia e dignità al lavoro che gli Lsu/Lpu svolgono da molti anni nell'area dei servizi ai cittadini, esprimiamo la totale indisponibilità a fare un passo indietro rispetto alla definitiva stabilizzazione di queste lavoratrici e questi lavoratori calabresi. Se così non fosse, se le richieste degli Lsu/Lpu calabresi, sostenute dal sindacato confederale, non dovessero trovare riscontro pratico nelle scelte della politica nazionale e regionale, ribadiamo la nostra volontà, già annunciata nei giorni scorsi al Prefetto di Catanzaro, di dare una valenza nazionale alla mobilitazione, non disdegnando la possibilità di portare la protesta fino Roma". "Massima attenzione, poi - sostengono ancora Sposato, Russo e Biondo - va posta al tema della messa in sicurezza del territorio, della cura del dissesto idrogeologico, della prevenzione dei danni causati dagli incendi boschivi e della forestazione in generale. Chiediamo che su questo punto venga realizzato un piano di programmazione che provveda alla messa a sistema di questi ambiti assai delicati per il futuro della Calabria e che, in questi anni, hanno avuto risvolti drammatici dovuti agli eventi meteorologi. Una programmazione regionale che contempli, innanzitutto, il turn over della forza lavoro e preveda la possibilità di utilizzo di finanziamenti nazionali e regionali per la meccanizzazione e il potenziamento infrastrutturale del settore. La positiva opera di rilancio organizzativo e funzionale di 'Calabria Verde', che è stata avviata da qualche tempo a questa parte, va sostenuta e ciò va fatto attraverso investimenti in uomini e mezzi, altrimenti anche quanto di buono fatto finora rischia di essere vanificato sul piano operativo". "Il Governo nazionale e quello regionale, ancora - sostengono inoltre i sindacati confederali - devono affrontare con azioni concrete il futuro del porto di Gioia Tauro, della sua area industriale e del tessuto produttivo dell'intera regione. Per il rilancio della Calabria è fondamentale rendere operativo il progetto della Zes che, senza tentennamenti, deve trasformarsi nello strumento principale attraverso il quale disegnare il futuro del porto e dell'intera regione. Strettamente legato alla vertenza porto, poi, è il nodo delle infrastrutture regionali. L'hub gioiese ha bisogno di trovare uno sbocco operativo verso i corridoi che risalgono la penisola per proiettarsi nei mercati europei e mondiali. I calabresi sentono la necessità di vedere finalmente assecondata la loro voglia di mobilità attraverso il completamento della strada statale 106, la realizzazione dell'Alta velocità ferroviaria e l'efficientamento del sistema aeroportuale regionale. Ma non solo. Questa terra avverte il bisogno di avere un sistema sanitario regionale moderno, organizzato e funzionante. Un sistema che venga lasciato fuori dalle beghe politiche, che ne hanno paralizzato la crescita. Ripicche che hanno finito per rivolgere i riflessi negativi di una guerra fra la struttura commissariale e la guida politico-amministrativa della Regione sui tanti cittadini calabresi che hanno bisogno di cure e che, invece, sono ancora oggi costretti a sostenere interminabili viaggi della speranza per provare ad uscire dal tunnel della loro malattia. Cgil, Cisl, Uil Calabria nelle prossime settimane metteranno in campo ogni iniziativa utile a superare l'empasse istituzionale che sta paralizzando uno dei settori più delicati per la vita dei calabresi soprattutto delle fasce più deboli della popolazione". "Su tutte questi temi e sulle altre vertenze ancora aperte sul territorio regionale - conclude la nota - Cgil, Cisl e Uil della Calabria convocheranno gli Attivi unitari regionali e, al tempo stesso, avvieranno un'interlocuzione con la deputazione parlamentare calabrese. Nella sfida per il rilancio della Calabria nessuno può chiamarsi fuori, tantomeno chi tra i tanti ha la responsabilità di determinare le scelte della politica a favore del territorio"

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