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      Segretaria Cisl in Calabria: Ancora elezioni con false promesse

       

       

      Segretaria Cisl in Calabria: Ancora elezioni con false promesse

      10 gen 18 "La campagna elettorale sta assumendo la caratteristica del gioco a chi la spara più grossa. Siamo davanti a tante e tante promesse, che non sempre hanno una compatibilità economica. Credo che le persone non vadano mai prese in giro. Bisogna dire loro come stanno le cose". Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, nel corso di una conferenza stampa a Reggio Calabria. "Leggo che il bilancio di queste promesse elettorali - ha aggiunto - si aggira sui 200 miliardi di euro. E' evidente che molte di queste promesse, di fatto, saranno irrealizzabili. Credo, invece, che vadano messe a fuoco due o tre cose su cui davvero il Paese ha bisogno di muoversi. Il tema della crescita e dello sviluppo è collegato anche a questo. Una nuova riforma del fisco, a tutela del lavoro, a tutela della famiglia, sono i due cardini indispensabili per cambiare il Paese e per cambiarlo in meglio, attraverso un forte dialogo sociale".

      Regione Calabria. "Sono temi che vanno affrontati con la nostra struttura regionale. Voglio dire, comunque, che la contrapposizione troppo fine a se stessa tra il sociale e la politica non ci porta da nessuna parte". Lo ha detto a Reggio Calabria la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, rispondendo ad una domanda sulla diversa posizione del suo sindacato rispetto a Cgil e Uil, più critici nei confronti della Giunta regionale della Calabria. "Io credo - ha aggiunto Furlan - che nel rispetto e nell' assoluta differenza dei ruoli noi dobbiamo dare un contributo forte al cambiamento di questo Paese. La politica, quando ha fatto da sola, ha combinato pasticci, soprattutto in tema di lavoro e di previdenza. Quando, invece, la politica ha avuto la capacità di attivare un confronto vero e di dialogo vero con le parti sociali, i pasticci, in parte, sono stati rimediati e alle volte abbiamo fatto cose importanti".

      Partiti ci ascoltino. "Credo che i partiti, in questa campagna elettorale, farebbero molto bene ad ascoltarci. Il fatto che il 50% degli italiani ormai non va più a votare, sceglie cioé di non andare ad esprimere un elemento fondamentale della democrazia che è il proprio voto, è perché c'è questo stacco davvero molto profondo tra la politica e la gente". Lo ha detto a Reggio Calabria Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl. "Ascoltare - ha aggiunto - significa stare sul territorio, ascoltare i suoi bisogni e le sue aspettative".

      Speculazioni sui giovani. "I partiti, soprattutto in periodo di campagna elettorale, devono parlare un linguaggio diverso con i nostri giovani. Vedo da troppo tempo tanta speculazione su un tema così delicato e fondamentale". Così a Reggio Calabria Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl. "Il lavoro per i giovani - ha aggiunto - si crea con la crescita, con lo sviluppo, ma anche con azioni forti di collegamento tra il mondo della formazione e quello del lavoro e con l'utilizzo degli strumenti che abbiamo già oggi, come l'alternanza scuola lavoro. Peraltro, in molte parti del Paese, sotto utilizzata, per non dire addirittura sconosciuta". "Il bene primario per gli uomini e le donne del Paese - ha aggiunto Annamaria Furlan - è il lavoro. Una politica per il lavoro che passa attraverso la crescita e la legalità e che quindi mette al centro il valore sociale del lavoro che, peraltro, è presente nella nostra Costituzione come elemento davvero fondamentale". "Bisogna partire dal lavoro - ha concluso la segretaria della Cisl - dal suo valore sociale e dalla crescita economica e culturale, mettendo al centro, appunto, il lavoro".

      Jobs Act. "Siamo nel pieno delle promesse della campagna elettorale". Risponde così la segretaria della Cisl, Annamaria Furlan, a chi a Reggio Calabria le chiede un commento sull'annuncio di Silvio Berlusconi di volere abolire il jobs act se il centrodestra andrà al governo. "Credo, invece, che per la ripresa del Paese - ha aggiunto Furlan - sarà fondamentale una politica molto seria e molto concreta che metta a fuoco le cose essenziali come crescita e sviluppo. Sono queste le vera garanzie della buona occupazione e della legalità. Serve, inoltre, un piano davvero importante per il Sud. Qualche segnale positivo c'è stato. Alcuni strumenti sono stati varati, anche attraverso l'ultima finanziaria, ma ci vuole un impegno complessivo che può nascere solo dal confronto e dalla partecipazione alle scelte delle parti sociali". "Ogni Governo - ha aggiunto Annamaria Furlan - mette le mani alla legislazione sul lavoro. Non c'è dubbio che si possano migliorare tante cose. Ma allo stesso tempo non c'è dubbio che i posti di lavoro si creano con sviluppo e crescita e non con le leggi sulla gestione del mercato del lavoro. Quelle, semmai, sono importanti per l'occupabilità".

      Concertazione. "Abbiamo assistito ad un dibattito molto sterile sul ruolo del sindacato incentrato sul tema concertazione si, concertazione no. Ne é derivato che quando si è riusciti ad attivare, con responsabilità, una sinergia, con accordi forti tra le parti sociali e le istituzioni, si sono portati a casa i risultati". Così a Reggio Calabria, durante una conferenza stampa, la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.

      Lavoro. "Questo Paese non può più permettersi due o tre velocità e zone d'ombra croniche, in modo particolare sul tema occupazionale e in particolare sull'occupazione giovanile. Gli stumenti ci sono, come il 100% di decontribuzione che abbiamo portato a casa in Finanziaria e che é stato fortemente voluto dalla nostra organizzazione". Lo ha detto a Reggio Calabria la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan. "Questo però non basta - ha aggiunto - se non prendono corpo tutti quegli investimenti infrastrutturali che vanno cantierati. Ed in questo senso il tema della legalità è fondamentale. Parlo di investimenti che ritengo indispensabili sulle infrastrutture, la ricerca, l'innovazione, la formazione. E che in campagna elettorale non si dia il giusto peso e il confronto non sia questi temi, ci porta, come parte sociale, non come altro, ad invitare la politica a mettere questi temi al centro nel confronto della campagna elettorale. Se non si affrontano questi nodi, non si esce dalla crisi e non si hanno prospettive".

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