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      Elezioni politiche: Dichiarazioni, appuntamenti e commenti

       

       

      Elezioni politiche: Dichiarazioni, appuntamenti e commenti

      12 feb 18 "Un calo di traffico di container pari all'11% nei primi nove mesi del 2017 (fonte Bankitalia); il licenziamento di 400 lavoratori, dopo lunghe e travagliate procedure; la perdita, per la prima volta nella storia, del primato italiano dei porti a vantaggio di quello di Genova. Basterebbero solo questi tre dati incontrovertibili per certificare il totale fallimento delle politiche del Governo di centrosinistra, tanto nazionale quanto regionale, sul porto di Gioia Tauro". Lo afferma Marco Siclari, candidato alle elezioni politiche per la coalizione di centrodestra. "Quello che, un tempo, era considerato il fiore all'occhiello del sistema portuale d'Europa - prosegue Siclari - rischia ora di dirigersi verso un inesorabile declino, a causa della miopia politica di coloro che non hanno saputo custodire una miniera che, secondo il rapporto Isag-Cefris del 2016, rappresenta da solo il 72% del Pil calabrese. È concepibile che la più importante fonte di reddito di una regione economicamente depressa possa retrocedere così nettamente a vantaggio di altri scali italiani ed europei? Noi pensiamo che ciò non sia possibile e siamo determinati a far sì che il Porto di Gioia Tauro divenga una priorità assoluta nella prossima agenda di Governo del centrodestra". Per Siclari "ci sarà innanzitutto da intavolare una seria interlocuzione con la società terminalista che comprende tanto Mct spa quanto Msc spa, poiché riteniamo sia giunto il tempo di porre fine a qualsiasi reticenza da parte di chi ha il diritto, ma soprattutto il dovere, di mettere in atto tutte le strategie necessarie per far tornare i volumi di traffico ai livelli che competono a Gioia Tauro".

      "Inaugurato ieri a Catanzaro, zona porto, il nuovo punto informativo del MoVimento 5 Stelle. Alla presenza di una cinquantina di ospiti - è detto in un comunicato - Bianca Laura Granato, candidata al Senato nel collegio plurinominale della Calabria, ha illustrato dettagliatamente il programma del Movimento 5 Stelle. Sono intervenuti Silvia Vono, candidata al Senato su Catanzaro e Vibo nel collegio uninominale, e Michele Merante, sindaco di Pentone. Bianca Laura Granato e altri attivisti rimarranno a disposizione dei cittadini per rispondere alle loro domande e raccogliere le loro proposte nello stesso punto informativo per tutta la durata della campagna elettorale ogni giorno dalle 10 alle 12. Oggi a Catanzaro, alle 18, nel salotto culturale di Rossella Greco, via Settembrini, ci sarà la presentazione del programma Scuola del Movimento 5 Stelle, organizzata da Bianca Laura Granato. Parteciperanno Paolo Parentela, candidato al collegio plurinominale 2 della Camera, Silvia Vono, candidata al Senato su Catanzaro e Vibo nel collegio uninominale, Giuseppe D'Ippolito, candidato al Camera su Catanzaro nel collegio uninominale, Giuseppe Fabio Auddino, candidato al Senato nel collegio plurinominale della Calabria.

      "Anche Rocco Ruffa, tesoriere dell'associazione radicale nonviolenta "Abolire la miseria - 19 maggio", componente del Comitato Nazionale di Radicali Italiani e candidato alla Camera con la lista '+Europa con Emma Bonino', ha aderito al Satyagraha promosso da Rita Bernardini e dal Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito portando da tre a quattro i giorni di sciopero della fame a settimana iniziato il 23 gennaio scorso". Lo riferisce un comunicato. "Satyagraha - sostiene Ruffa - vuol dire amore e forza della verità. Una battaglia, quella del Partito Radicale che si prefigge il miglioramento delle condizioni di detenzione nelle carceri italiane dove spesso diritti umani come salute, istruzione, formazione, rispetto della dignità sono una chimera mandando in fumo il dettato costituzionale e il rispetto delle convenzioni internazionali. Il nostro ordinamento penitenziario ha più di 40 anni e a causa della sua inadeguatezza ha comportato per l'Italia e quindi per tutti noi italiani, il disdicevole primato di paese che più di qualsiasi altra democrazia liberale viola i diritti umani". Per Ruffa "Garante dei detenuti e Riforma dell'Ordinamento penitenziario, sono due temi centrali della campagna elettorale proprio perché attraverso un maggior rispetto delle Convenzioni consentirebbero un rientro nell'alveo dello Stato di Diritto".

      "Subito un piano statale straordinario per l'assunzione di mille giovani e l'abolizione dell'alternanza scuola-lavoro". Sono questi - riporta un comunicato - i punti fondamentali dell'agenda politica di Nicola Lucà, candidato nella lista "Potere al Popolo" alla Camera nel collegio uninominale di Gioia Tauro - Locri. "Per affrontare seriamente - afferma Lucà - il problema della disoccupazione e per bloccare l'esodo di migliaia di laureati, soprattutto meridionali, verso gli altri Paesi europei, verso le Americhe e l'Asia, non serve il 'Jobs Act', è lo Stato che deve carsi carico e assumere un milione di giovani da destinare al terzo settore e ai servizi della Pubblica Amministrazione. Si tratta di un piano straordinario da 12 miliardi di euro, non molto, sicuramente di meno di quanto si è speso per il salvataggio delle banche venete. Bisogna subito abolire l'alternanza scuola-lavoro perché è incompatibile col percorso formativo che vuole puntare sulle conoscenze e sulle competenze, cioè sulla creazione di menti capaci di scegliere il loro futuro e non sulla produzione di manodopera sfruttata gratuitamente". "Lucà esprime grande soddisfazione - conclude il comunicato - per il momento sociale e di aggregazione di domenica scorsa nella centralissima Piazza San Vittorio di Roccella Jonica, che ha visto la partecipazione di numerosi militanti che hanno avuto modo di spiegare, innanzitutto agli indecisi, i motivi per cui scegliere la lista 'Potere al Popolo'".

      "Durante gli anni di governo regionale guidati dal centrodestra, gli interventi sulla depurazione hanno miseramente fallito i loro obiettivi. Un dato di fatto, confermato dai numerosi ricorsi per inadempimento posti in atto dalla Comunità europea nei confronti della Calabria, con il rischio di multe che ricadrebbero sui cittadini calabresi. Per scongiurare tali rischi, la Giunta regionale guidata da Mario Oliverio ha scelto di programmare i prossimi interventi analizzando attentamente ed approfonditamente lo stato dei depuratori calabresi con l'obiettivo di evitare azioni inefficaci ed ulteriore spreco di risorse pubbliche, come in passato". Lo afferma il capogruppo del Pd alla Regione Sebi Romeo in merito alle dichiarazioni di Wanda Ferro. "L'oggettività, dunque - prosegue - ha guidato la stesura del programma sulla depurazione regionale e non certo la discrezionalità, come si vorrebbe strumentalmente far credere a scapito dell'intelligenza dei cittadini che ben conoscono le pericolose condizioni dei depuratori sui quali abbiamo inteso indirizzare le risorse. A riprova di ciò è sufficiente scorrere l'elenco dei Comuni finanziati, ve ne sono molti governati dal centrodestra ed in particolare uno guidato da un sindaco di Forza Italia, candidato alle prossime elezioni politiche. Ne è consapevole anche Wanda Ferro che conclude le sue dichiarazioni chiarendo di non avere certezza di ciò che lei stessa dice. La sua potrebbe sembrare più una irritazione, dovuta alle capacità di Oliverio di programmare con oggettività interventi che la sua parte politica non aveva minimamente saputo o voluto realizzare in tali termini. La candidata Wanda Ferro, dunque, sta dalla parte sbagliata della barricata per puntare il dito contro le scelte politiche di questa giunta in fatto di depurazione e non può neanche pretendere che la politica regionale fermi il suo lavoro solo perché lei è candidata e non ha nulla di buono da raccontare agli elettori". "Come massimo rappresentate dei calabresi - conclude Romeo - il presidente Oliverio continuerà a lavorare al servizio di tutti i cittadini, indistintamente, per dar loro risposte concrete a problemi atavici, compreso quello della depurazione, che piaccia o meno al centrodestra. Mi auguro che il confronto in campagna elettorale si possa basare su argomenti reali e che non si pretenda di attaccare quotidianamente la Giunta regionale pur di avere visibilità elettorale gratuita sui giornali".

      "Noi ci riconosciamo nel progetto per Salvini premier. Poi sarà la Lega che deciderà se fare un unico partito con tutte le varie realtà. Noi siamo una delle cinque forze che hanno aderito a questo progetto. Insieme con noi c'è il Partito Liberale, il Partito sardo d'azione, l'Ugl, sindacato storico, ci sono altre realtà. Sarà la Lega, dopo le elezioni a dirci se vuole fare un partito unico o mantenere questa situazione confederale che esiste oggi". Lo ha detto il segretario nazionale del Movimento nazionale per la sovranità, Gianni Alemanno, oggi a Reggio Calabria per la presentazione della candidata al Senato con la Lega - Salvini Premier, Tilde Minasi. "Matteo Salvini - ha aggiunto Alemanno - ha fatto un miracolo. Ha preso la Lega, ha cancellato l'orientamento secessionista e ne ha fatto una forza nazionale, ponendo al primo punto il tema della sovranità nazionale, nei confronti di Bruxelles e nei confronti della globalizzazione. E' stata una vera e propria svolta. Un vero e proprio miracolo che, innanzitutto, ha portato la Lega dal 4% al 15%, ma ha anche fatto sì che questa realtà parlasse all'intero Paese. Il punto terminale di questo percorso è stato il nuovo Statuto, di una Lega non più Nord, ma Lega e basta, con Matteo Salvini Premier che ha al primo punto, non la secessione, non la Padania, non tutte le cose che conoscevamo ai tempi di Bossi, ma l'idea di una nuova unità nazionale fondata sul rispetto dei territori".
      "Dal 5 marzo uscirà un governo nazionale diverso. Dopo oltre sette anni di governi 'tecnici' e larghe intese, finalmente avremo un governo eletto dal popolo, e sarà un governo di centrodestra". Lo ha detto il segretario nazionale del Movimento nazionale per la sovranità, Gianni Alemanno, oggi a Reggio Calabria.
      "Noi puntiamo sostanzialmente su due fatti principali. Primo, un meridionalismo non basato sul clientelismo o sull'assistenzialismo. Il nostro meridionalismo è quello dell'autonomia, è quello di far crescere classi dirigenti locali e poi fare in modo che il Mezzogiorno possa avere un suo modello di sviluppo. L'altro aspetto decisivo, è quello europeo. L'Europa ha tradito il Mezzogiorno con i fondi strutturali che spesso è difficile utilizzare, spendere. Lo ha tradito con il Patto di stabilità. Noi intendiamo rompere i vincoli di Bruxelles, rompere i diktat di Bruxelles che impediscono lo sviluppo dell'Italia, ed in particolare del Mezzogiorno". Così il segretario nazionale del Movimento nazionale per la sovranità, Gianni Alemanno, oggi a Reggio Calabria.
      "Noi contiamo in Calabria di fare un grande salto di livello che ci permetterà di eleggere un senatore. Matteo Salvini è capolista, ma è capolista in molti altri collegi, quindi Tilde Minasi può essere una senatrice che rappresenterà questa regione a Roma. Ed è molto importante perché bisogna rompere l'isolamento politico in cui la sinistra ha fatto precipitare questa regione, nella Capitale. Bisogna rilanciare i motivi, gli interessi della Calabria, perché questa Giunta di centrosinistra ha dimostrato il totale abbandono". A dirlo il segretario nazionale del Movimento nazionale per la sovranità, Gianni Alemanno.
      "La questione del Museo egizio mi sembra decisamente minore rispetto a Macerata. Là abbiamo avuto una donna tagliata a pezzi, probabilmente frutto di rituali macabri che provengono dall'Africa, e questa è una cosa gravissima. Di fronte a questo, per la Sinistra, il problema non è la donna uccisa, ma che qualcuno possa strumentalizzare questo omicidio per fare xenofobia, o per prendere voti. Questo è veramente assurdo". A dirlo Gianni Alemanno, segretario nazionale del Movimento nazionale per la sovranità. "Poi - ha aggiunto - sentiamo, nel corteo di Macerata inneggiare le foibe, inneggiare gli italiani dell'Istria-Dalmazia. Abbiamo sentito il ritorno al vecchio antifascismo che ha fatto già tanti morti in Italia. Quindi, noi invitiamo a non strumentalizzare i gesti dei folli come Traini e a contenere un'invasione che rischia di essere una grande bomba sociale. Noi non ce l'abbiamo con gli immigrati. Quelli che lavorano, quelli che rispettano la nostra cultura, vanno benissimo. Il problema è che possiamo avere seicentomila, o forse un milione di clandestini in Italia, che non hanno lavoro, che non hanno nessun diritto a stare in Italia. Sono una bomba sociale che va rimandata indietro nei paesi d'origine. Se si pretende di espellere uno per uno, o si pretende di fare le espulsioni consegnando semplicemente un pezzo di carta e basta, è chiaro che, o non si ottiene nessun effetto oppure i costi sono veramente eccessivi. Se si fanno, invece, le espulsioni di massa, con navi speciali, con voli charter settimanali, come noi chiediamo, i costi sono molto più bassi. Ma è meglio affrontare questi costi che affrontare dei costi sociali ed economici pazzeschi per tentare una integrazione impossibile".

      "Ogni giorno che passa il Movimento Cinque Stelle ci riserva una sorpresa ed emerge sempre di più un sommerso agghiacciante che nulla ha a che fare con la grande tradizione culturale e politica del nostro Paese. Tra programma elettorale copiato, finti provvedimenti di ritiro di candidati impresentabili, rimborsopoli varie, "parlamentarie" dal dubbio esito, irrisione della sovranità popolare, tentativi di sopprimere il dissenso attraverso la gogna o peggio di abolire la democrazia rappresentativa trasformando i parlamentari in sudditi di una srl privata, emerge uno spaccato davvero sorprendente che deve far riflettere, e molto, i cittadini su cosa potrebbe capitare al nostro Paese se all'indomani delle elezioni il voto di protesta prevalesse, per altro con una immorale speculazione sui bisogni e le difficoltà delle classi più deboli". Così il senatore Paolo Naccarato (Gal-Udc), candidato in Calabria per il centrodestra. "Di fronte a tutto ciò ci vuole un soprassalto morale, civile e politico da parte di tutti, prima che sia troppo tardi. Per salvare il Paese da un precipizio di inconcludenza e incompetenza che neppure un miracolo potrebbe evitare. Nelle istituzioni dovevano portare i migliori, se non li fermiamo prima, porteranno i peggiori", conclude Naccarato.

      "Quando mi è stato chiesto di scendere in politica ho subito accettato: sono una imprenditrice e presidente provinciale di Confagricoltura, carica dalla quale mi sono sospesa per una questione di trasparenza e opportunità, e come rappresentante sindacale mi sono sempre occupata degli interessi degli agricoltori. Con la mia elezione al Senato ho l'opportunità di intervenire sulle tante problematiche del nostro territorio". Lo afferma, in una nota, Fulvia M. Caligiuri, candidata al Senato nel collegio uninominale Cosenza Castrovillari e nel proporzionale per la Calabria. "La nostra è una terra bellissima - sostiene Caligiuri - ma da troppo tempo umiliata e insultata: abbiamo 800 chilometri di costa con un mare tra i più belli del Paese e che grazie ad una pessima gestione della depurazione, rischia di diventare una grande fonte di inquinamento; abbiamo montagne e colline meravigliose ma con gravi carenze in termini di servizi e di infrastrutture. Oggi c'è bisogno di creare opportunità e sfruttare le nostre risorse che sono tante e non solo in termini di ambiente. Il mio legame con questa terra mi ha portato a compiere questo passo e ne sono sempre più convinta soprattutto quando penso che questo stesso legame è stato reciso per necessità, da tanti giovani costretti a lasciare la propria casa e la propria famiglia in cerca di prima occupazione e questo grazie alla cattiva politica delle promesse. Il mio obiettivo oggi - ha concluso la Caligiuri - sono le risposte concrete che intendo dare ai cittadini senza più proclami, senza più promesse restituendo alla Calabria la dignità che merita".

      "Già in precedenza San Marco Argentano ha perduto ingiustamente il presidio ospedaliero ma assieme a questo grave danno e con la successiva riconversione del presidio in Casa della Salute, la cittadina rischia di perdere anche i finanziamenti europei per un importo pari a 8milioni 150mila euro. È dal 2013 che detto cospicuo finanziamento è stato previsto eppure allo stato attuale e nonostante vi sia un progetto approvato, dal 2016 ad oggi non si ha alcuna notizia in merito". Lo afferma il candidato del centrodestra al Collegio uninominale Castrovillari - Paola per la Camera dei Deputati, Andrea Gentile. "Sono trascorsi ben cinque anni - prosegue Gentile - e la realtà è che si rischia di perdere il finanziamento che l'Unione Europea aveva destinato a quest'area. Pertanto sento il dovere di chiedere a chi di competenza le ragioni di questi immotivati ritardi che rendono sempre più vulnerabile la Calabria e la nostra provincia nel confronto con altre realtà nazionali e sovranazionali. È questo un esempio tipico della Calabria che non vuole costruire e cambiare. È chiaro che questa tendenza dev'essere invertita. Proprio per queste ragioni io chiedo un voto per il centrodestra e soprattutto per le popolazioni che vengono private dei servizi essenziali". Presenti all'iniziativa elettorale a sostegno della candidatura di Andrea Gentile il coordinatore provinciale di FI Luigi De Rose, i consiglieri provinciali Eugenio Aceto e Ugo Gravina, il coordinatore di Rende Gianfranco Ponzio e numerosi consiglieri comunali di Bisignano.

      "Sul fronte Sud vorremmo che si giocasse non la sfida a chi prende più voti, come qualche forza politica auspica, ma quella urgentissima di assicurare alle aree più svantaggiate del Meridione come la Calabria le stesse opportunità, sia in termini di risorse che di processi innovativi, delle aree forti del Paese. La politica ha senso se serve ai cittadini e se dà risposte". E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale Domenico Tallini, candidato alla Camera per il centrodestra nel collegio uninominale di Catanzaro. "La fine della crisi iniziata nel 2008 - prosegue Tallini - di cui però ancora non si avvertono i segni positivi, e l'avvio di un nuovo ciclo debbono consentire alla Calabria di aprire una nuova fase che dia speranza e fiducia ai nostri giovani. Finora, troppe sono state le disattenzioni dei governi verso la nostra regione, tenuta in panchina e spesso guardata con sospetto. L'impegno è di rimettiamo la Calabria in partita!"

      La politica non può più essere l'inganno di Matteo Renzi che finge di aumentare le buste paga di 80 euro a milioni di lavoratori, per sottrarglieli appena dopo. La politica non può più essere il falso contratto televisivo di Silvio Berlusconi con gli spettatori di Bruno Vespa o la firma del fumoso 'Patto per la Calabria' del governatore Mario Oliverio davanti a fotografi e videocamere". E' quanto afferma, in una nota, la deputata di M5s Dalila Nesci, candidata al listino proporzionale Camera e all'uninominale nel collegio di Vibo. "La politica è, invece, concretezza, progetto, coscienza, prospettiva. La politica è ricerca di soluzioni reali in un momento di crisi, di debolezza - prosegue Nesci - delle istituzioni, di mancanza di lavoro e di garanzie per precari, disoccupati, pensionati e sofferenti. Soprattutto in Calabria la politica deve essere coraggio delle scelte, intanto di stare con i cittadini e di rispondere ai loro bisogni, di eliminare le diseguaglianze che producono emigrazione, spopolamento e povertà. Finora, i governi di centrodestra e di centrosinistra hanno aiutato le banche, voltando le spalle a risparmiatori, imprenditori, singoli e famiglie in difficoltà. A ruota, le amministrazioni regionali hanno compiuto abusi e favorito amici e clienti. Hanno creato debiti enormi, escludendo la maggioranza dei calabresi dalla partecipazione democratica, dai concorsi, dai bandi, dal bene comune. La legalità e la serenità di cui Tropea ha tanto bisogno - conclude Nesci - si ottengono con l'impegno comune, con l'alleanza tra 'spiriti guerrieri' che vogliano riprendere in mano il proprio futuro. Questo diremo, a Tropea, durante 'Parole guerriere', in coerenza con il dichiarato proposito di contribuire al riscatto della mia città".

      "Il Servizio civile, ad oggi, vede la presenza di decine di migliaia di giovani volontari impegnati in circa 4.000 progetti attivi. La nostra idea è quella del Servizio Civile Europeo, inteso come strumento principale - insieme all'Erasmus - di creazione di una consapevolezza profonda del nostro essere europei". E' quanto dichiara Mario Valente, segretario regionale dei Giovani Democratici, candidato, nelle liste del Pd, alla Camera. "Il servizio civile rappresenta, per i nostri giovani - prosegue Valente - una grande opportunità per la propria crescita personale e il Servizio civile europeo, in questo senso, può diventare un importante volano, per i giovani per accedere al mercato del lavoro ed un importante passo avanti verso la cittadinanza attiva ed europea. In una società che fatica moltissimo a vedere l'inserimento di giovani nel mondo del lavoro, infatti, abbiamo il dovere politico e sociale di ribadire ciò che il Servizio civile non dovrà essere: un metodo alternativo di utilizzo di forza-lavoro giovanile che va a snaturare la funzione, l'importanza e la storia di tale glorioso strumento. Abbiamo il compito di parlare di Servizio Civile, portando alla luce il suo senso più alto e profondo e facendo sì che i nostri ragazzi e le nostre ragazze, dovutamente formati, possano vivere un'esperienza unica che potranno portare con loro per tutta la vita, non solo nell'ambito lavorativo. Per fare ciò non possiamo tralasciare l'importanza del valore più genuino e profondo del Servizio Civile: serve una nuova consapevolezza di ciò che esso rappresenta, delle finalità che si pone e degli obiettivi che può e deve raggiungere". Valente, dopo aver ascoltato le esperienze dei ragazzi del Servizio civile di Spezzano della Sila - riporta una nota - ha assunto l'impegno di "portare avanti la proposta del Servizio Civile Europeo ribadendo l'importanza di questo straordinario strumento di cittadinanza, progresso e civiltà".

      Francesco Talarico, candidato col centrodestra al collegio uninominale della Camera di Reggio Calabria interviene, con una nota, sul tema dell'emergenza nella sanità reggina. "Negli ultimi anni la gestione della sanità calabrese - afferma Talarico - è stata fallimentare e il debito si è triplicato, ciò porterà certamente nel prossimo futuro ad un allungamento dei tempi del piano di rientro della sanità. L'attuale governo regionale e la gestione commissariale hanno vanificato tutta l'opera di risanamento che era stata, con successo, portata avanti dal precedente governo di centrodestra. Il disagio e la carenza di servizi hanno fatto rapidamente aumentare la migrazione sanitaria, soprattutto nel distretto di Reggio. L'esempio del decadimento sono gli ospedali di Melito di Porto Salvo e Scilla, oggi depotenziati, pur servendo l'uno il lato ionico l'altro quello tirrenico della città di Reggio che, in una situazione di sofferenza, con gli ospedali riuniti, pur avendo reparti operativi e validi primari e personale medico di livello, non può sopperire alle necessità di servizio e di attrezzature dei due ospedali limitrofi che devono tempestivamente essere valorizzati e potenziati. All'aumento del debito sanitario, al rischio chiusura delle strutture ospedaliere, alla migrazione dei pazienti fuori territorio dobbiamo porre un forte contrasto affinché i cittadini di Reggio Calabria come quelli di Melito, di Scilla e di tutto il comprensorio abbiano garantiti il diritto alla cura e alla salute nel proprio territorio".

      "Il nostro partito al contrario di altri ha valorizzato i servitori del territorio, persone credibili. La Calabria ha bisogno in particolare di strumenti di crescita come una vera e forte città metropolitana che senza aeroporto è mutilata". Lo afferma Massimo Ripepi, candidato di FdI alle elezioni politiche. "La mia azione - prosegue Ripepi - punterà a che il nostro territorio venga dichiarato strategico, perché è attorno a questo requisito che gravitano investimenti e crescita. Nei Patti per il Sud con enfasi ci hanno propinato alcuni interventi e gettato fumo sugli occhi, in realtà ci hanno dato un colpo secco con la diminuzione di risorse del 35%. La Calabria ha bisogno di aree strategiche e bisogna puntare, inoltre, su tre pilastri: una Zes che inglobi l'intera area metropolitana dello Stretto - un aeroporto funzionante e funzionale- una legislazione speciale. La legislazione speciale si rende necessaria visto il problema delle interdittive antimafia che puniscono gli imprenditori solo sulla base del sospetto, le nostre imprese sono in ginocchio". "Questo gruppo - prosegue Ripepi - è nato dal grandissimo lavoro di tante persone. Due anni fa abbiamo cominciato questa avventura, ci abbiamo creduto fino in fondo. Non posso che ringraziare Peppe Quattrone, Pino Bertucci, Pasquale Romeo e Beniamino Scarfone che hanno tenuto alta la bandiera; Nello Scuderi uomo con vero spirito di servizio e saggezza, Andrea Guarna giovane professionista che nel silenzio ha lavorato senza pretendere nulla, tutti i dirigenti che combattono ogni giorno con impegno". Per il candidato il "voto di protesta, implementa un tipo di politica che azzera sempre più il cittadino, con i venti dell'antipolitica i cittadini contano sempre meno. Un mandato politico ci fornisce solo gli strumenti per fare le cose, ma noi dobbiamo prima di tutto avere dei valori che sono alla base di idee e progetti, non possiamo consegnare l'Italia ad un fantoccio senz'anima come il M5s".

      "Sono legata al Sud perché mio padre è originario della Calabria. Approfitto per annunciare che le Carte di Pino Rauti sono state riconosciute di grande interesse storico e saranno donate alla Biblioteca Nazionale". E' quanto afferma Isabella Rauti capolista al Senato di FdI alle elezioni politiche. "È un riconoscimento a mio padre - prosegue Rauti - e a ciò che la destra ha rappresentato in Italia. Noi veniamo dal Movimento Sociale Italiano che nel 1946 alcune persone misero in piedi quando tutto sembrava finito. Abbiamo le idee dei nostri padri, un patrimonio intellettuale, culturale e valoriale, ma non siamo nostalgici, queste idee devono essere rielaborate alla luce del progresso storico." Su questo ragionamento un affondo a chi in Italia "cavalca la paura, chi lo fa si accolla una responsabilità grave perchè alimenta la caccia alle streghe. Dobbiamo parlare dei fenomeni reali, non delle strumentalizzazioni. Il fenomeno fascista sta nel corteo che proprio nel giorno in ricordo delle vittime delle foibe inneggia ad una pagina buia della nostra storia!" E ancora: "Rappresentiamo un polo identitario con l'Italia nel cuore, contro tutte le minacce e senza strumentalizzazioni, dobbiamo uscire dal pantano, dal ristagno creato da chi è rimasto attaccato alla poltrona fino all'ultimo giorno senza dignità! I grillini sono metà giacobini e metà anarchici, a ciò si è affiancata negli ultimi anni l'ipocrisia del governo PD. C'è invece nel nostro Paese e nel nostro partito il capitale umano e valoriale per disegnare un nuovo futuro! La legge elettorale ci obbliga alle coalizioni: se come anticipato dai sondaggi arriveremo al 40% potremo dare finalmente stabilità al nostro paese. Abbiamo assistito ad una deriva dello stato e ad un governo che abdica alle sue funzioni fondamentali per impedire ai cittadini di andare al voto. Dobbiamo trasformare la rabbia in progetti, progetti che i grillini non hanno: non si vota per suggestione ma per convinzione"

      "Al di là di ogni pensiero, posizioni e polemiche sulle vicende che continuano a riguardare l'aeroporto di Crotone, la partecipazione alla manifestazione di venerdì scorso a Lamezia, ha visto una presenza numericamente davvero non significativa di persone e rappresentanti istituzionali. Lo stesso comitato cittadino Aeroporto Crotone ha preso le distanze dall'iniziativa per 'evitare di essere strumentalizzati, a meno di un mese dalle elezioni', si legge in una loro nota". Lo afferma Giancarlo Cerrelli candidato del centrodestra al collegio uninominale Camera di Crotone. "Stessa distanza, e per le stesse ragioni - prosegue Cerrelli - hanno comunicato le candidate del M5S di Crotone per Camera e Senato. Come sappiamo, loro parlano di libere scelte, di democrazia assoluta al loro interno, di ampi margini di azione. La realtà amara, è ben altra cosa. Nulla si muove se non autorizzato dai vertici regionali e nazionali. Devono consultarsi, prima di qualsiasi azione sul territorio. E questa la dice lunga sulla loro capacità di mettersi davvero in relazione col territorio stesso, quando si manifesta l'urgenza. Quella parvenza di democrazia e vicinanza al popolo è relegata a dichiarazioni sul «qualora dovessimo essere elette. Ma alle due candidate, da 'libere cittadine', cosa mai avrebbe potuto impedire l'espressione di un motivato scontento per la gestione aeroporto? Non trovo assolutamente giustificazione. Il Pd regionale, e quello crotonese, dal canto loro - aggiunge Cerrelli - hanno provveduto invece, direi con scientificità, a narcotizzare la popolazione crotonese. Hanno costruito in questi anni un disastro senza precedenti sul territorio, senza riuscire ad arginare un isolamento progressivo che oggi sembra non avere più soluzione".

      "Negli ultimi anni repressione ed emarginazione sociale sono state le uniche ricette che centrodestra e centrosinistra hanno proposto per rispondere ai bisogni di giovani, lavoratori, classe media impoverita dalla crisi, indigenti e migranti, relegati ai margini geografici delle città e della società". É quanto si afferma in una nota di Potere al Popolo. "L'imperativo del 'decoro urbano', la cacciata dai centri cittadini dei poveri e delle vittime della crisi economica - prosegue la nota - non sono purtroppo novità congegnate dal ministro Minniti ma sono l'esasperazione di politiche, soprattutto abitative, di lunga data che hanno concentrato le varie forme di disagio nelle periferie cittadine, con conseguenze ben visibili in diverse città d'Italia e del mondo. Arghillà nord è l'esempio più eclatante di queste dinamiche nella città, rappresentando uno dei tanti 'ghetti' di alloggi popolari realizzati dalla politica con l'ottica di concentrare e marginalizzare i meno abbienti nelle periferie, private spesso dei servizi essenziali. Le problematiche legate al diritto all'abitare, alla pubblicità dei servizi essenziali, alla mobilità, alla vivibilità delle nostre città, rappresentano uno dei punti nodali del programma di Potere al Popolo, frutto di anni e anni di battaglie in tutto il territorio nazionale. Oltre la grande concentrazione di alloggi popolari, Arghillà ospita anche una delle due carceri reggine, e un altro punto dirimente del nostro programma elettorale è proprio quello sulla giustizia, che va dal rivendicare una legislazione più attenta ai bisogni delle fasce economicamente più deboli della società, alla necessità di porre maggiore attenzione alla situazione delle carceri italiane, nel rispetto dell'art. 27 della Costituzione. Questi punti, ma non solo, saranno al centro di una conferenza stampa che Potere al Popolo di Reggio Calabria terrà giovedì 15 febbraio. Interverrannio Giacomo Marino, presidente dell'associazione Un mondo di mondi e componente dell'Osservatorio sul disagio abitativo, i candidati del collegio uninominale alla Camera Alessia Stelitano, del collegio uninominale al Senato Giovanni Alati, del listino plurinominale alla Camera Peppe Marra, del listino plurinominale al Senato Sandra Berardi, e la Parlamentare Europea del gruppo Gue/Ngl Eleonora Forenza".

      "Noi siamo la vera proposta per il futuro del Paese." Così il Segretario Pd Calabria, candidato capolista al Senato, Ernesto Magorno intervenendo a una manifestazione a Cosenza. Magorno ha continuato: "È fondamentale sostenere una grande mobilitazione, casa per casa, strada per strada. Dobbiamo essere uniti perché è la campagna elettorale più difficile degli ultimi 30 anni."

      Agricoltura di qualità, tutela e promozione del paesaggio, valorizzazione e condivisione del patrimonio culturale materiale ed immateriale, riqualificazione e rigenerazione dei centri storici, rete degli alberghi diffusi e delle destinazioni minori, turismo responsabile e consumo zero del territorio, sovranità alimentare ed economia verde e circolare. Sono, queste, le parole chiave dello e per lo sviluppo eco-sostenibile della nostra regione e sulle quali ci stiamo confrontando, tappa dopo tappa, con i tanti giovani che stiamo incontrando in tutte le località del collegio e che si stanno offrendo contributi e suggerimenti preziosi". Lo ha dichiarato Sonia Ferrari intervenendo a Casali del Manco alla presentazione dei candidati per la Camera e Senato, insieme agli altri candidati Maria Pia Funaro, Mario Valente, Giacomo Mancini, Enza Bruno Bossio ed Ernesto Magorno. "Dobbiamo superare - ha aggiunto Sonia Ferrari - quel senso di frustrazione e di preoccupazione diffuso fra le nuove generazioni, in particolare fra quanti hanno compiuto un percorso di formazione e di specializzazione. E deve farlo soprattutto la classe politica e dirigente sforzandosi di indicare esempi e modelli concreti a quanti oggi devono decidere se rimanere nella propria terra o emigrare per cercare lavoro altrove. L'esperienza ultra ventennale nell'Università della Calabria mi restituisce questa consapevolezza: ai nostri giovani dobbiamo saper far toccare con mano che è qui e sulle grandi opportunità derivanti dal governo responsabile di ambiente, territorio e patrimonio identitario che si possono costruire strade di soddisfazione personale, di crescita professionale e manageriale e di progresso sociale".

      Combattiamo insieme la disaffezione alla politica. La Calabria ha bisogno di fare fronte comune per far emergere l'immagine positiva di una terra ricca di cittadini onesti e amministratori capaci che lottano ogni giorno per costruire un futuro migliore. Sono convinta che il centrodestra unito al Governo potrà risollevare le sorti della Calabria, a partire dai collegamenti interni e con il resto del Paese che sono sempre più insufficienti. Bisogna abbandonare una volta per tutte la logica dell'assistenzialismo affinché ognuno per la propria parte, al mio fianco, possa dare il suo contributo in questa sfida da cui dipende il rilancio dell'economia e del lavoro". Lo ha dichiarato Emanuela Altilia, candidata di Forza Italia al Senato nel Collegio uninominale Corigliano-Crotone, intervenendo a Botricello, domenica 11 febbraio, dopo esser stata nella stessa giornata a Cariati e sabato ad Acri e Rossano. "Dalla mia Botricello - ha aggiunto Emanuela Altilia - è partito un viaggio emozionante e avvincente che sto affrontando intensamente ponendo al centro l'ascolto e il confronto diretto con ogni comunità. È un'opportunità che mi rende orgogliosa. Voglio mettere a servizio dei calabresi la competenza, l'esperienza e la coerenza politica, ingredienti fondamentali per far arrivare all'attenzione nazionale i problemi della nostra regione".

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