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      Elezioni politiche: Dichiarazioni, appuntamenti e commenti

       

       

      Elezioni politiche: Dichiarazioni, appuntamenti e commenti

      08 feb 18 Sabato prossimo, 10 febbraio, il "Rally tour" di Luigi Di Maio, candidato Premier del Movimento 5 Stelle, arriverà in Calabria. Due gli appuntamenti previsti. Alle 17 a Lamezia Terme, al Grand Hotel Lamezia, Di Maio incontrerà gli imprenditori calabresi e le associazioni del settore agro-alimentare. "Un'iniziativa dedicata - é detto in un comunicato - durante la quale verranno illustrate le proposte del MoVimento 5 Stelle per lo sviluppo di un settore importante per lo sviluppo e l'economia calabrese". "Alle 20, poi - prosegue la nota - Di Maio sarà a Cosenza, all'auditorium Guarasci, dove avrà un incontro con i cittadini. Saranno inoltre presenti tutti i candidati del M5s nei collegi calabresi. L'europarlamentare Laura Ferrara modererà l'evento".

      "La prima azione di controllo deve essere esercitata dai partiti, poiché la magistratura può intervenire solo in presenza di notizie di reato". A dirlo è stato il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero de Raho in merito ai cosiddetti "impresentabili" alle prossime elezioni politiche parlando con i giornalisti a Reggio Calabria.

      "L'operazione condotta nelle ultime ore dalla Guardia di Finanza contro il caporalato ha portato alla luce un panorama sociale allarmante e, per alcuni versi, disorientante. Un euro per ogni cassetta di arance raccolta: lo chiamano caporalato, ma in realtà è lo schiavismo del terzo millennio. E spesso le vittime di questo sfruttamento non sono solo gli immigrati ma anche tanti padri di famiglia calabresi a cui rivolgo l'invito a denunciare e far emergere dal sommerso la loro condizione di sfruttamento". Lo sostiene, in una dichiarazione, Ferdinando Aiello, parlamentare del PD e candidato alla Camera nel Collegio uninominale di Corigliano-Rossano. "Il 18 Febbraio del 2016, grazie ad una proposta del Partito Democratico - aggiunge Aiello - in Parlamento abbiamo approvato una legge che tutela e risarcisce le vittime con il cosiddetto fondo 'anti-tratta'. Ed è proprio grazie a questa normativa che i militari della Guardia di finanza hanno provveduto a smascherare gli sfruttatori e ad assicurarli alla giustizia. Il lavoro continua ad essere una delle questioni aperte del Meridione e della Calabria in particolare. In questi anni di lavoro in Parlamento abbiamo fatto tanto per tutelare la dignità dell'occupazione in un contesto sociale difficile che a livello globale deve far fronte alla migrazione dei popoli. Un fenomeno questo, di fronte al quale non possiamo rimanere indifferenti, certi che l'accoglienza ed il supporto alle persone che scappano da guerre e disagi, deve rimanere un valore primario".

      "È fumoso parlare dell'integrazione tra le aziende Pugliese-Ciaccio e Mater Domini di Catanzaro. Specie adesso, dovremmo invece occuparci di assunzioni negli ospedali e di ripartizione del Fondo sanitario sulla base del fabbisogno regionale di cure, per garantire alla sanità calabrese 1.500 nuovi addetti e 130milioni all'anno in più". Lo afferma, in una nota, l'avvocato e docente universitario Giuseppe d'Ippolito, candidato M5s per la Camera, nel collegio uninominale di Catanzaro-Lamezia Terme. "Addirittura c'è chi vorrebbe accorpare l'ospedale lametino - prosegue D'Ippolito - all'immaginaria azienda sanitaria Dulbecco, che, nella lontanissima ipotesi di istituzione da parte del Consiglio regionale, penalizzerebbe il Pugliese-Ciaccio a vantaggio del policlinico universitario, il quale gli caricherebbe i debiti prodotti malgrado riceva 10 milioni all'anno in più dalla Regione Calabria sfruttando un protocollo d'intesa scaduto dal 2008 e dal 2012 contrario alle norme vigenti. Discutendo del sesso degli angeli, la politica dei vecchi partiti tiene congelata un'importante proposta di legge di iniziativa popolare, promossa dalla deputata M5s Dalila Nesci e dal Movimento 5stelle insieme a Luigi Di Maio e presentata nel dicembre 2016 in Consiglio regionale".

      "Come cittadino e candidato al collegio senatoriale n. 4 (Gioia Tauro-Reggio Calabria) esprimo vicinanza e solidarietà alla Cooperativa Alba e al Consorzio Macramè, per la grave intimidazione subita a Polistena". Lo afferma, in una nota, Ottavio Amaro, candidato del Pd al Senato nel Collegio uninominale di Reggio Calabria. "Manifesto un vero sdegno - aggiunge - verso chi ancora pensa di poter condizionare la vita di giovani lavoratori e la speranza di riscatto di un territorio. Ho avuto modo di apprezzare il lavoro e la passione dei giovani della Cooperativa Alba, capaci di coniugare la voglia di libertà e di onestà con la possibilità di creare occupazione e sviluppo facendo leva sulle proprie energie e professionalità. Insieme al gruppo di ricerca della mia Università da tempo siamo impegnati a realizzare sulle terre confiscate lungo il Mesima il 'Parco della biodiversità': un modo per riappropriarsi dei propri luoghi e della bellezza che esprimono, creando nuova bellezza umana e paesaggistica. Come ho scritto sul mio programma elettorale 'la presenza oppressiva della mafia pregiudica i diritti di cittadinanza, a partire da quelli di impresa e lavoro, comprime le libertà e impedisce una prospettiva di sviluppo economico, sociale e civile. La politica e le istituzioni devono perciò opporsi in maniera rigorosa ed essere impermeabili a rapporti di qualsiasi natura'".

      "La messa in sicurezza della rete viaria e infrastrutturale a supporto dei comuni della Presila e dell'alto Ionio catanzarese è fondamentale per scongiurare il rischio di un totale isolamento delle aree interne e per tutelarne e valorizzarne il ricco patrimonio culturale, ambientale e naturalistico". Lo sostiene, in una dichiarazione, Emanuela Altilia, candidata al Senato per la coalizione di centrodestra nel collegio uninominale Crotone-Corigliano, "che domani, venerdì 9 febbraio - é detto in un comunicato - parteciperà a Catanzaro all'iniziativa promossa dal Movimento 'Officine del Sud' sul tema 'La forza di cambiare l'Italia' che sarà ospitato alle 17 nel Nuovo Supercinema. "I disagi nei collegamenti stradali di queste aree - aggiunge Emanuela Altilia - derivano in gran parte dall'incresciosa vicenda dei lavori di ripristino della Strada Provinciale 25, con i relativi fondi di dieci milioni prima cancellati e poi riallocati con incolpevole ritardo, che rappresenta lo specchio del malgoverno regionale targato Oliverio. Un intervento cruciale per i territori della provincia catanzarese e a cui è legata anche la messa in sicurezza della condotta idrica che approvvigiona gran parte del territorio tramite il serbatoio di Santa Domenica e che più volte ha lasciato al secco le case dei cittadini. L'esperienza di governo regionale di centrosinistra è arrivata al termine senza dare risposte. Serve una svolta per restituire la dignità ai calabresi e ricucire le distanze con il resto del Paese".

      "Ho sempre affermato l'importanza della realizzazione del Ponte sullo Stretto per lo sviluppo del nostro territorio, ma abbiamo anche il dovere di riuscire ad immaginare una Messina al di là del Ponte". Lo ha detto Pietro Navarra, ex rettore di Messina e candidato alla Camera per il Pd. "Il vero problema - ha aggiunto - è che in questi decenni siamo rimasti intrappolati dentro un dibattito, anzi, un vero e proprio scontro, che ha impedito qualsiasi azione concreta che andasse verso la ricerca di un'identità che sia indipendente dalla realizzazione dell'opera. Abbiamo vissuto all'ombra del Ponte, scontrandoci tra favorevoli e contrari, in una lacerazione che nulla ha portato, se non lasciarci indietro sul piano delle infrastrutture e dei trasporti. Dobbiamo fare un passo avanti decisivo e riuscire ad immaginare la nostra città anche al di fuori da questa 'gabbia'. Siamo rimasti aggrappati ad una diatriba piuttosto che prestare attenzione a fatti concreti". "Messina è anche altro - ha proseguito- oltre il Ponte. Immaginiamo un lunghissimo water front, la valorizzazione della Zona Falcata, immaginiamo decine di progetti che ci facciano costruire una città che attrae investimenti, che sa 'vivere' e che sa pensare ad uno sviluppo che vada oltre le sterili parole. Se non riusciamo a fare questo sforzo resteremo intrappolati per altri cinquant'anni in questo immobilismo, mentre le risorse andranno altrove, in base ai cambiamenti dei governi''.

      "Il grande bluff dell'on. Censore, che ha rivendicato con toni trionfalistici l'approvazione dell'emendamento destinato al risanamento finanziario delle Province, è stato ormai scoperto. E' ormai evidente che arriveranno soltanto le briciole alla Provincia di Vibo, che dovrà partecipare alla ripartizione del fondo di riequilibrio insieme ad altre 12 amministrazioni, tra cui quelle di Salerno e Caserta, che per dimensioni e densità di popolazione sono destinate ad assorbire buona parte dello stanziamento". Lo afferma il consigliere regionale Wanda Ferro candidata alla Camera per Fratelli d'Italia. "Ciò che resterà - prosegue - non basterà a pagare gli stipendi ai dipendenti né a realizzare gli interventi urgenti per la manutenzione delle strade e delle scuole. Ora delle due l'una: o Censore non ha compreso la reale portata del provvedimento o ha tentato un imbroglio elettorale troppo grosso per non essere subito scoperto. La realtà è che i governi di centrosinistra hanno messo in ginocchio gli enti intermedi provocando confusione amministrativa e gravissime ripercussioni sui servizi offerti ai cittadini, e oggi non sono capaci di porre rimedio. Tanto che oggi i presidenti delle province calabresi, tutti espressione del centrosinistra, considerano insufficienti le risorse del governo, denunciando inoltre l'applicazione di algoritmi che premiano le regioni del Nord, ed esprimono il timore di dover chiudere definitivamente gli enti, data l'impossibilità di continuare ad erogare servizi ai cittadini. Se questi sono i successi con cui i parlamentari calabresi del Pd si ripresentano al giudizio dei cittadini, non possono bastare gli ultimi disperati bluff a scongiurare una loro clamorosa bocciatura. Da parte nostra ci impegneremo, una volta tornati al governo del Paese, affinché vengano restituiti agli enti intermedi competenze, funzioni e risorse adeguate, in modo da fornire ai cittadini servizi di qualità e un riferimento amministrativo sul territorio certo e capace di dare risposte".

      "Il Crotonese è ormai un'area emarginata, come un po' tutta la Calabria ionica. Da distretto tra i più sviluppati del Mezzogiorno è passato ad essere uno dei più poveri. Dalla piena occupazione è scivolato in una condizione di gravissimo disagio occupazionale. Da erogatore di servizi di qualità ai cittadini è diventato scenario di disservizi insopportabili, deposito di veleni e terreno fertile per la criminalità organizzata". Lo afferma Margherita Corrado, candidata al Senato per M5S. "Le responsabilità, com'è noto - prosegue - sono sia nazionali sia locali. Dopo la deindustrializzazione è mancato un progetto di sviluppo alternativo. Bisogna prenderne atto e ripartire da qui per dare una svolta alle sorti della città e del territorio, riconoscendo che le risorse locali sono il nostro punto di forza. Mi riferisco soprattutto al mare e ai monti, ma anche all'agricoltura e soprattutto alla cultura. Queste risorse, però, non bastano da sole; occorre la volontà politica per metterle a frutto. Bisogna impedire, specialmente, che l'attuale drammatica mancanza di infrastrutture penalizzi la fascia ionica fino ad obbligarci all'immobilismo e condannarci ad una marginalità senza redenzione. In questo processo la cultura ha un ruolo centrale: deve essere la leva per risollevarci moralmente ma anche concretamente, dunque sul piano economico. Il Movimento Cinque Stelle è la sola alternativa credibile e credibili sono le persone proposte dal Movimento per sostituire i tanti che, una volta eletti, non hanno fatto onore alla politica né lavorato per soddisfare i bisogni degli elettori. Chiediamo di votarci per essere messi alla prova. E io mi sono candidata proprio per tentare di dare corpo con i fatti ad una svolta non più rinviabile. Per essa intendo spendermi con tutta la determinazione di cui sono capace, mettendo a frutto l'esperienza acquisita in tanti anni di impegno nel settore dei beni culturali e sui temi sociali. In questi campi, credo di avere dimostrato quotidianamente di saper condurre le giuste battaglie contro la devastazione dell'ambiente, a favore della legalità, per la dignità e la promozione del territorio calabrese. Faccio appello alle persone oneste e volenterose perché diano a me e a se stesse la possibilità di un cambiamento vero, di un orgoglioso riscatto che consenta ai nostri ragazzi di non essere costretti ad abbandonare questa terra".

      "Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili e candidato, per LeU, alla Camera nel collegio uninominale di Cosenza, lancia la sfida chiedendo alla stampa nazionale di pubblicare non solo la lista degli impresentabili ma anche quella dei presentabili, di chi ha alle spalle una lunga storia di battaglie civili, di giustizia, di impegno umanitario, di significative e importanti esperienze professionali nei vari campi". E' quanto si legge in una nota. "Perché - afferma Corbelli - non indicare chi per la storia, moralità, straordinario impegno civile, capacità ha dimostrato nella vita di essere degno di rappresentare il popolo in Parlamento. Perché, ad esempio, non far sapere al Paese che in Calabria, contro candidati assai discussi, del centrodestra e del centrosinistra, corre il fondatore e leader storico del movimento Diritti Civili, paladino simbolo dei diritti umani, definito dalla stampa il Gandhi italiano, protagonista di mille battaglie civili, di innumerevoli conquiste, un personaggio che ha aiutato e molto spesso salvato un migliaio di persone che ha, con le sue lotte, fatto approvare dal Parlamento leggi di grande civiltà, rinunciando sempre ad ogni forma di contributo, devolvendo anche la sua indennità quando ha ricoperto incarichi elettivi e istituzionali. Perché non far sapere che a Cosenza c'è chi continua ad aiutare i migranti, fa il suo manifesto elettorale sull'accoglienza e si appresta a realizzare a Tarsia una grande opera di civiltà, il Cimitero internazionale dei Migranti".

      "Pieno sostegno ai sindaci dell'Alto Ionio Catanzarese, protagonisti di una proposta di grande valenza politica e amministrativa, unendosi per proporre soluzioni adeguate per la sicurezza del tratto della statale 106 che attraversa i propri territori". Lo afferma in una nota il deputato Nicodemo Oliverio, candidato alla Camera nel collegio uninominale di Crotone, commentando la proposta dei sindaci di Botricello, Belcastro, Andali, Cerva e Marcedusa per la sicurezza della statale ionica. Per sostenere l'iniziativa dei sindaci, Nicodemo Oliverio ha chiesto al Prefetto di Catanzaro di "avviare ogni iniziativa utile per aprire un tavolo istituzionale che possa coinvolgere, in uno spirito di concertazione, tutti gli enti e le istituzioni coinvolte. Adeguare le infrastrutture è un atto di grande necessità per un territorio che ha importanti prospettive turistiche, ma anche rispetto alla crescita del comparto agricolo, considerato che le proposte avanzate tengono conto anche di servizi più adeguati per le zone agricole del territorio. In questo modo, i sindaci Ciurleo, Pace, Rizzuti, Peta e Garofalo hanno dimostrato un atteggiamento molto positivo, affrontando con spirito unitario un tema che riguarda il bene comune e il territorio in tutto il suo complesso".

      "Abbiamo il dovere di essere uniti perché questa partita è il futuro del nostro Paese. Da una parte la proposta di chi vuole un'Italia pienamente in Europa difendendo i ceti deboli. Dall'altra il populismo. Noi non vogliamo i voti della 'ndrangheta, per sconfiggerla abbiamo il dovere di dare il lavoro". Così il segretario regionale del Pd, candidato capolista al Senato, Ernesto Magorno, intervenendo a un incontro a Spezzano della Sila.

      "Esprimo massima solidarietà ai lavoratori del consorzio di bonifica integrale dei bacini tirrenici (Valle Lao) per il perdurare dello stallo alla risoluzione della crisi finanziaria dell'ente che ritengo sia inaccettabile. Una crisi che perdura ormai da più anni, creando serie difficoltà nella prestazione dei servizi essenziali per un comparto strategico per lo sviluppo dell'area e che mette soprattutto in ginocchio l'intero bacino occupazionale con i dipendenti costretti da molti mesi a non percepire gli stipendi, con l'aggravante delle grosse ombre sul loro futuro lavorativo". Lo dichiara Mario Tassone, segretario nazionale del Nuovo CDU e candidato in Calabria alle elezioni politiche nelle liste di "Noi con l'Italia". "Questa crisi, che ha radici nel l'incapacità amministrativa e gestionale dei dirigenti preposti e nel lassismo dell'amministrazione regionale - aggiunge Tassone - non può più essere tollerata. Non è più il tempo delle promesse ma del fare. La Giunta regionale ed il Presidente Oliverio in prima persona la finiscano con il loro insopportabile lassismo. Smettano di nascondersi dietro il giochino dei commissariamenti e si impegnino a mettere in atto tutti gli strumenti possibili e concreti al fine di risolvere in tempi brevissimi questa delicatissima vicenda, non degna, insieme alle tante altre in atto, di quella buona politica al servizio della collettività che la nostra Calabria e i cittadini calabresi meritano".

      Andrea Gentile, candidato per il Collegio Uninominale di Castrovillari-Paola, "parlando - é detto in un comunicato - ad una affollata assemblea convenuta presso l'Agriturismo 'Il Feudo' di San Marco Argentano", ha sostenuto che "la Calabria, prima di tutto, ha bisogno di utilizzare tutte le somme messe a disposizione dai vari Governi con una particolare attenzione verso i giovani disoccupati calabresi che rappresentano purtroppo la percentuale più alta d'Europa. Occorre un piano straordinario in grado di coinvolgere tutte le istituzioni e da proporre nei primi mesi della nuova legislatura all'esame del Governo e dell'Europa. Un piano straordinario che prevede l'assunzione di diecimila giovani calabresi in modo da frenare l'emorragia che costringe a volte le migliori intelligente composte da giovani diplomati e laureati ad andare fuori dai nostri confini". "Proprio per incentivare l'occupazione e rilanciare la nostra economia - ha concluso Gentile - il Presidente Berlusconi ha proposto che nella nuova attività di Governo alle imprese che assumono giovani a tempo indeterminato vengano detratte le tasse per i primi 6 anni".

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