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      Elezioni politiche: dichiarazioni, appuntamenti e commenti

       

       

      Elezioni politiche: dichiarazioni, appuntamenti e commenti

      03 feb 18 "Le elezioni politiche per noi sono la tappa di avvicinamento verso il governo della Calabria". Lo ha detto Roberto Occhiuto parlando con i giornalisti a margine della presentazione dei candidati di Fi in Calabria cui ha partecipato insieme agli altri capilista, Jole Santelli e Giuseppe Mangialavori. "Abbiamo esperienze apprezzate dai cittadini calabresi nel governo di città importanti come Cosenza e Catanzaro - ha aggiunto - esperienze che meritano di essere proposte a governo della Calabria e chiediamo ai calabresi fiducia per il centrodestra al fine di dare forza al centrodestra per il governo della Regione. Diciamo ai tanti militanti politici della Calabria, a volte abituati a saltare sul carro del vincitore in prossimità delle elezioni regionali, che il tempo è questo: o danno fiducia al centrodestra in occasione delle elezioni politiche, oppure non troveranno spazio nel futuro centrodestra per il governo della regione. Non vogliamo che quanti flirtano fino all'ultimo con la sinistra vengano a proporsi, poi, quando ci sarà da governare la Calabria. Il tempo è adesso, altrimenti troveranno le porte del centrodestra chiuse". "Oggi - ha detto Occhiuto parlando nello specifico delle elezioni - presentiamo i candidati ed anche il programma di Fi per il governo del Paese nel quale c'è un capitolo importante per il Mezzogiorno e per la Calabria che riguarda la perequazione infrastrutturale: vogliamo le stesse infrastrutture che ci sono nel nord del Paese, a cominciare dall'alta velocità ferroviaria, per proseguire, poi, sulla necessità di ripartire le risorse nel Mezzogiorno secondo il criterio dei fabbisogni e non secondo il criterio della spesa storica che paralizza i Comuni in ordine al numero di posti per le mense scolastiche, per gli asili nido. Un programma importante che vogliamo realizzare governando il Paese ma anche preparandoci a governare la Regione". "Oggi - ha detto Iole Santelli - Fi presenta la sua squadra, una squadra fatta innanzitutto con orgoglio solo da calabresi. E' una squadra che è composta da chi ha l'esperienza, parlamentare, regionale, dagli enti locali, da professionisti importanti, imprenditori che sono quelli che hanno scommesso sulla Calabria e questo è un messaggio principale: sulla Calabria si può scommettere e si può vincere, no al disfattismo, si all'operatività. Soprattutto partendo da quelle che sono le priorità per noi a livello nazionale: lo sviluppo infrastrutturale ed un sistema diverso di tassazione e poi un occhio di scelta effettiva a quelli che sono i nostri brand, le nostre peculiarità soprattutto agricoltura, cultura e turismo". Giuseppe Mangialavori, dal canto suo, nel parlare di "momento bellissimo per Fi", ha detto che "dobbiamo dare il massimo fino al 4 marzo per far sì che la nostra coalizione possa vincere le elezioni". Questo anche se, aggiunge, "sappiamo ancora di più che dopo il 4 marzo dovremmo dimostrare, soprattutto noi calabresi, che ci sarà un risveglio. Il lavoro, quindi, ci sarà dal 5 marzo ed inizierà per regalare un sorriso alla Calabria che per molti anni non lo ha avuto".

      "Dolore per i fatti di #Macerata, il @PDCalabria è vicino alla città in questo giorno difficile". Così su Twitter il segretario del Pd Calabria Ernesto Magorno.

      "Mantenere gli equilibri e assicurarsi i pacchetti voto dei clientes. Non ce la fa la vecchia politica calabrese a tenere lontano gli 'impresentabili' dalle proprie liste". È quanto riportato in una nota firmata dai candidati calabresi del Movimento 5 Stelle. "Non è una critica che parte solo dal MoVimento 5 Stelle - proseguono - ormai anche i giornalisti non possono che sottolineare l'imbarazzante presenza di alcuni nomi negli schieramenti del centro destra e centro sinistra. C'è poco da fare, arrivano le elezioni ed i partiti danno il peggio di sé. Nottate chiusi nelle segrete stanze per poi calare i nomi dall'alto continuando ad offendere l'intelligenza dei calabresi con i soliti nomi, sempre lì da decenni, molti dei quali hanno posizioni aperte con la giustizia. Il MoVimento 5 Stelle invece fa scegliere ai cittadini i propri rappresentanti ed apre le porte a persone dal profilo indiscutibile, che ci daranno una mano a cambiare questo Paese. Da Rimborsopoli (vedi Luigi Fedele, Ferdinando Aiello, ed Antonio Scalzo) a Catanzaropoli (Tallini), passando per reati contro la persona fino addirittura alla corruzione elettorale. Le liste pulite e la società civile tanto per la destra che per la sinistra sono solo slogan. Il Pd non ha avuto nessuna vergogna a candidare Giacomo Mancini Jr, il paradosso del trasversalismo in persona, uno che se dovesse essere eletto al Parlamento sventolerebbe la bandiera Dem, ma se dovesse passare il candidato Fausto Orsomarso di FdI, si consolerebbe sugli scranni del consiglio regionale come forzista". "Vogliamo lanciare un appello alla parte sana della nostra società civile - concludono i 5Stelle - chiediamo di andare a votare e convincere gli indecisi ad andare a votare il 4 marzo per spazzare via questo sistema che è l'antitesi della buona politica".

      A Corigliano Scalo il Movimento 5 Stelle ha presentato i suoi candidati. "La cittadina ionica - è scritto in una nota - può contare su un gruppo coeso e ben rappresentante del territorio per questa tornata elettorale: dal consigliere comunale uscente Francesco Sapia (uninominale Camera), al giovane Francesco Forciniti, capo lista del plurinominale alla Camera seguito da Elisa Scutellà. Sempre nella lista del proporzionale del Senato un'altra figura molto attiva sul territorio Rosa Silvana Abate. A completare la quadra l'archeologa Margherita Corrado, nota per le sue battaglie in difesa dei beni culturali ed ambientali del crotonese". "Il Movimento 5 Stelle - prosegue la nota - presenta un Programma in venti punti per la qualità della vita degli italiani, una serie di tematiche che in qualche modo toccano da vicino la vita dei cittadini. Proprio dal Programma proiettato sulle emergenze del nostro territorio parte Sapia". "In Calabria abbiamo tre emergenze di cui occuparci - dice - tutte altrettanto importanti. Non c'è lavoro, la sanità allo sfascio e la criminalità, classica o dei colletti bianchi, quella che condiziona molti uffici pubblici: negli appalti, nei finanziamenti e nelle scelte decisive. Il risultato è l'emigrazione, lo spopolamento di città e paesi, che non possiamo più permetterci. È possibile cambiare il corso delle cose, le nostre proposte su questi argomenti sono concrete e indichiamo anche le coperture finanziarie per metterle in atto". Forciniti ha rimarcato l'attenzione sulla necessità di dare il via ad una nuova fase politica, che riporti giustizia sociale in un paese in cui esistono ancora sacche di spreco, privilegi ormai insostenibili, livelli di tassazione bassissima per banche, multinazionali e concessionari del gioco d'azzardo. "Per rimettere il moto il Paese - sostiene - è opportuno recuperare queste risorse e spostarle verso filiere e produzioni pulite, detassando il lavoro e ritornando a erogare servizi pubblici che rimettano in cima alla scala di priorità della politica la qualità della vita dei cittadini piuttosto che il rispetto di parametri di bilancio ormai totalmente scollegati dalla realtà". "Il nuovo volto della politica siamo noi cittadini, tutti che ci informiamo - dichiara Elisa Scutellà -. Il Programma 5Stelle è scritto dai cittadini stessi, un esempio unico di partecipazione che difendiamo con tutte le nostre forze. In questo territorio ci hanno privato di tutto, di un presidio di legalità come il Tribunale di Rossano".

      Si è svolta stasera a Tropea l'iniziativa pubblica con cui la deputata M5s Dalila Nesci, è scritto in una nota, "ha illustrato il suo progetto di formazione civica per liberare la città dal condizionamento dei poteri illeciti. In concreto, nelle prossime settimane la parlamentare promuoverà incontri tematici sul buon governo del municipio e approfondimenti riguardo al ruolo del pensiero critico per l'indirizzo politico". "Le consigliere comunali M5s di Amantea, Francesca Menichino e Francesca Sicoli, intervenendo a Tropea - prosegue la nota - hanno anticipato la loro partecipazione ai prossimi incontri formativi sulla gestione dei Comuni. Nello specifico affronteranno temi come il bilancio, lo statuto, la trasparenza degli atti, i controlli sull'operato amministrativo e gli strumenti della democrazia dal basso. Tra l'altro, seguiranno incontri sulla gestione dei servizi sanitari nel territorio, a cura di Gianluigi Scaffidi, consigliere nazionale di Anao Assomed e collaboratore di Nesci in materia di sanità, e di Giacinto Nanci, medico e collaboratore della parlamentare, il quale si soffermerà sulla necessità di ripartire il Fondo sanitario alle Regioni secondo i dati di morbilità. Giovedì 15 febbraio, alle 18, sempre a Tropea si terrà l'evento 'Parole guerriere', insieme al filosofo Marco Guzzi e alla stessa Nesci, che parleranno della necessità, per un reale cambiamento collettivo, di una visione profonda del rapporto tra individui e territorio, tra utopia e realismo, tra coscienza civile e nuove regole comuni. Significativo l'intervento di Silvia Vono, candidata M5s al Senato nel collegio uninominale di Vibo, che in sala si è presentata ai tropeani raccontando le sue battaglie per il territorio e dimostrando tenacia e un profilo politico di tutto rispetto. Nesci, che ha spiegato il perché della sua seconda candidatura alla Camera con 5stelle, sia nel collegio plurinominale Calabria Sud che nel collegio uninominale di Vibo Valentia, è stata diretta come al solito". "Il problema della Calabria - ha sottolineato - si chiama emigrazione. Lo sanno bene le vostre, le nostre famiglie, costrette a spendere tanti soldi per la formazione scolastica e universitaria di figli che non torneranno. Qui non c'è occupazione, non c'è possibilità d'impresa, non ci sono garanzie. Per questo si deve e si può voltare pagina, affidandoci la responsabilità del governo del Paese".

      "E' tempo di dire basta alla demagogia della sinistra. Gli italiani non cadranno nella trappola di Renzi che cerca inutilmente di creare divisioni artate che non ci sono nella nostra coalizione. Non esiste nessuna trazione Salviniana semplicemente perché la nostra coalizione è' l'unica nelle condizioni di raggiungere autonomamente la maggioranza e dare stabilità di governo a questo Paese. Renzi si svegli dal sogno del Pd delle grandi intese perché per l'Italia sarebbe l'inizio di un incubo di mancanza di riforme subalternità culturale e politica rispetto agli altri Stati e ingovernabilità". Lo afferma Isabella Rauti, candidata al Senato per Fratelli d'Italia. "Viene riportato come unico punto di condivisione di un incontro preelettorale tra esponenti politici nell'area la necessità di unire in maniera più stretta Catanzaro e Lamezia. La dimensione territoriale del collegio elettorale spinge nuovamente a buoni propositi di vicinanza e perfino di fusione tra le due Città". Lo afferma il deputato del Pd Sebastiano Barbanti. "Anni di interventi, dibattiti, dichiarazioni e perfino la presentazione di un progetto di legge - prosegue - dimostrano che non è, oggi, una via percorribile. Abbiamo nei tempi brevi la necessità di ridefinire i contorni della nostra Città, che, dopo cinquanta anni di vita, è una realtà diversa da quella del 1968. Lamezia oggi è una realtà urbana che aggrega e comprende i Comuni contermini con i quali costituisce un agglomerato urbano di oltre 110 mila residenti, legati da comuni interessi, storia, tradizioni, cultura. Questa realtà ci interessa e verso la definizione di rapporti continui e costruttivi con i Comuni contermini, in prima istanza, dobbiamo avviare le iniziative politiche che non debbono essere rivolti ad avere la primogenitura di un progetto improvvisato ma a costruire un percorso di sviluppo insieme. V'è, invece, nell'immediato la grande necessità di far chiarezza sulla questione Lamezia che oggi riguarda la sanità. A Catanzaro si sta procedendo alla definizione della costituzione della azienda sanitaria ospedaliero-universitaria che comprenderà l'ospedale Pugliese-Ciaccio ed il policlinico universitario. Nessuno ha posto la questione della necessità di una programmazione che comprenda l'intera area Catanzaro-Lamezia e, quindi, anche il nostro ospedale che dovrebbe rimanere ai margini di questo importante processo ed avere prestazioni limitate nel numero e nella qualità dei reparti. La tematica inerente l'area di Lamezia e la sua sanità non è stata discussa in quel tavolo catanzarese ove sono stati presenti i candidati elettorali, consiglieri regionali ed i massimi rappresentanti della Regione. Tutte le grandi manifestazioni popolari per la sanità del 2015, che hanno visto la convinta partecipazione dei Lametini di Lamezia e del Comprensorio e di tutti i Sindaci che chiedevano l'inclusione dell'ospedale di Lamezia con la specifica funzione di polo traumatologico regionale, sono state non solo disattese ma nemmeno prese in considerazione. Prevale e continua a prevalere una logica che favorisce apertamente in quest'area la zona ionica trascurando la possibilità di un servizio adeguato verso la zona tirrenica. Non avrebbe dovuto essere così anche perché il PD tra i suoi programmi regionali ha in bella mostra da anni interventi e decisioni sull'area centrale della Calabria, intesa come territorio Catanzaro-Lamezia. Ritengo che proprio adesso sia il momento adeguato per fare chiarezza: i candidati non dicano che sono per la fusione Catanzaro-Lamezia alla quale non crede nessuno, bensì si esprimano in merito sulla necessità che l'area territoriale Catanzaro-Lamezia debba considerarsi come un unico bacino d'utenza in sanità distinguendosi dall'operato della precedente amministrazione regionale di centrodestra Scopelliti-Talarico, che ha considerato questa area come due zone distinte di cui una importante e centrale (HUB) ed una limitata e periferica (SPOKE). I Candidati dicano se ritengono giusto che l'azienda sanitaria catanzarese escluda l'ospedale di Lamezia Terme, come si sta facendo".

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