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      Coldiretti, finalmente prezzo accettabile per le arance calabresi

       

       

      Coldiretti, finalmente prezzo accettabile per le arance calabresi

      09 apr 18 "Sono passati 7 anni e 102 giorni da quando Coldiretti Calabria denunciò il pagamento sotto costo - solo 5/7 centesimi al kg - delle arance per la produzione di succo in particolare nella provincia di Reggio Calabria. Oggi la tendenza si è invertita e ci sono i primi acquisti di arance da parte di una storica industria 'l'Agrumaria Reggina' che vengono pagate agli agricoltori 15 centesimi al chilo: un prezzo che garantisce i costi di produzione e di raccolta". É quanto si afferma in un comunicato di Coldiretti Calabria. "Questo il bello e il buono di una battaglia - prosegue la nota di Coldiretti - condotta senza risparmio che segna un giorno storico per l'agrumicoltura calabrese. Certamente è stata determinante l'entrata in vigore lo scorso 6 marzo della norma che ha innalzato la percentuale minima di succo nelle aranciate dal 12 al 20% e non meno importante è la crescente certificazione volontaria su alcune etichette di aranciate dell'origine italiana del succo. Recentemente sul mercato italiano ci sono sul mercato aranciate con il 25% di succo di arance calabresi". "Sono tre fattori - sostiene Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria - che stanno determinando condizioni per avere una filiera agrumicola più equa nella ridistribuzione del valore aggiunto in favore degli agricoltori. La battaglia 'Non lasciamo sola Rosarno' continuerà per avere al più presto l'indicazione di origine obbligatoria in etichetta sulle aranciate, succhi di frutta e marmellate. Adesso in tempi velocissimi daremo centralità ai 'Contratti di filiera pluriennali' per rafforzare la produzione di arance da succo, ristrutturando ed ampliando la produzione nelle aree vocate". "La provincia di Reggio Calabria - aggiunge Molinaro - può e deve tornare ad essere il giardino di arance più importante per le industrie delle bibite di qualità Made in Italy 100%. Non è questo un finale di partita ma un progetto economico per rilanciare il sistema produttivo che sulla base di regole e contratti trasparenti, affermi il protagonismo di agricoltori e industrie che vogliono bene alla Calabria ed all'Italia, per contribuire ad accrescere anche il benessere delle comunità".

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