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      Regione si costituisce in giudizio contro ricorso Tar su megalotto ss106

       

       

      Regione si costituisce in giudizio contro ricorso Tar su megalotto ss106

      30 nov 17 La Regione Calabria si costituirà in giudizio contro il ricorso al Tar presentato avverso la delibera Cipe n. 41 del 2016, delibera che approva e sancisce l'avvio dei lavori di ammodernamento del III Megalotto della statale 106 ionica tra Sibari e Roseto Capo Spulico. Lo rende noto l'ufficio stampa della Giunta regionale. "L'approvazione della delibera Cipe n. 41 - è scritto nella nota - è il risultato di oltre 10 di anni di lavoro a cui hanno contribuito gli attori del territorio, la Regione, lo Stato centrale. Il progetto è stato discusso nelle sedi istituzionali preposte e il tracciato approvato è anche il frutto dei miglioramenti proposti dal territorio che, quando possibile, sono stati sempre accolti. Le richieste di modifica del tracciato, oltre a essere di dubbia opportunità, sono tardive. Il blocco dell'iter amministrativo di approvazione della seconda tratta, o addirittura la revoca della delibera di approvazione della prima, sarebbero un danno gravissimo per tutti i calabresi segnando, con ogni probabilità, uno stop all'opera per un tempo indefinito, lì dove il progetto attuale è contraddistinto da tempi e risorse certi". "Le rivendicazioni di alcuni - prosegue la nota - non possono essere condivise da chi ha come riferimento gli interessi di tutti. L'opera rappresenta un'occasione imperdibile per la Calabria, sia perché è un'infrastruttura di trasporto che ne migliorerebbe in modo considerevole l'accessibilità, sia perché rappresenta la più grande opera pubblica programmata oggi in Italia, con un impatto economico importantissimo: un miliardo 234 milioni. I lavori di realizzazione avranno ricadute estremamente rilevanti per lo sviluppo della Regione e dei territori interessati anche in termini di occupazione. Per questi motivi la Regione ha l'obbligo di opporsi con ogni legittimo mezzo a un'iniziativa che mette a repentaglio le prospettive di sviluppo di una larga parte del territorio e le speranze di benessere dei suoi cittadini".

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