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    Il Consiglio regionale approva l'assestamento di bilancio

     

     

    Il Consiglio regionale approva l'assestamento di bilancio

    21 nov 16 E' bastata poco più di un'ora di lavori al Consiglio regionale per esaurire e completare l'ordine dei giorno. E' stato approvato all'unanimità il provvedimento amministrativo per l'effettuazione del Referendum consultivo obbligatorio sulla proposta di legge per il "Cambio di denominazione del Comune di Ricadi in Comune di Ricadi-Capo Vaticano" e il disegno di legge sull'"Istituzione dell'Osservatorio regionale sulla violenza di genere" con Alessandro Nicolò (Fi) che ha sottolineato il lavoro di condivisione per la definizione del testo di legge con gli altri capigruppo del Consiglio regionale. Rinviata, con l'impegno che sia inserita all'ordine dei lavori della prossima seduta, la proposta di legge riguardante la corretta applicazione della legge 194 del 1978, sulle procedure di interruzione volontaria di gravidanza, sul territorio regionale. Voto unanime, con l'autorizzazione al coordinamento formale sulla proposta di legge di modifica alla legge regionale n. 28 del 2004, "Garante per l'infanzia e l'adolescenza", in ordine ad alcune incompatibilità che sono state così eliminate. "L'obiettivo - ha spiegato in Aula il relatore Giuseppe Aieta - è quello di mitigare le incompatibilità con la funzione che andrebbero a penalizzare fortemente chi viene chiamato a rivestire il ruolo di garante per l'infanzia e l'adolescenza". Senza dichiarazione di voto o dibattito è stato approvato all'unanimità il provvedimento amministrativo riguardante l' "Assestamento e conseguenti variazioni" del Bilancio di previsione finanziaria per il triennio 2016-2018. Dopo una relazione di Franco Sergio (Oliverio Presidente) è passato all'unanimità il provvedimento amministrativo riguardante il Programma delle attività unitamente al relativo fabbisogno finanziario per l'anno 2017 del Corecom Calabria. E stesso risultato ha avuto il provvedimento per lo svolgimento di referendum consultivo obbligatorio sulla proposta per l'istituzione del Comune di Villa Brutia mediante la fusione dei Comuni di Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta. Sulla relazione del vicepresidente del Consiglio Giuseppe Neri (Democratici Progressisti) approvato il "Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria derivanti da sentenze di condanna esecutive, ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lett. a) del decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118". Dopo un voto unanime di inserimento all'ordine dei lavori di un ordine del giorno e di una mozione, avanzati dai rispettivi proponenti, il Consiglio ha discusso, ma non approvato, la mozione a firma di Carlo Guccione riguardante l'iter di accorpamento dei Consorzi di sviluppo industriale e la nomina degli organi di management come previsto dalla legge regionale n. 24 del 2013. Sul punto il capogruppo Pd Seby Romeo, sottolineando "l'assoluto rilievo delle problematiche poste dalla mozione", ha proposto il rinvio dell'argomento alla prossima seduta. Richiesta sulla quale si è accodato anche Fausto Orsomarso del Gruppo Misto. Di contro Guccione ha chiesto che dell'argomento venga investita la commissione Attività produttive. Richiesta sulla quale si è detto d'accordo Romeo. Approvato, invece, all'unanimità, l'ordine del giorno del consigliere Michelangelo Mirabello (Pd) che impegna il Presidente della Giunta e l'Assessore alle attività produttive ed allo sviluppo economico a favorire, attraverso il tavolo di concertazione già predisposto, la riapertura della vertenza Gruppo Italcementi/Heidelberg, per la bonifica del sito industriale di Vibo e la verifica delle condizioni per una reindustrializzazione dell'area attraverso la riconversione produttiva dello stabilimento. Il Consiglio ha quindi approvato il provvedimento amministrativo riguardante il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio del Consiglio regionale derivanti da sentenze di condanna esecutive. Su richiesta di Romeo, infine, è stato rinviata alla prossima seduta ogni decisione sulle "Nomine di competenza del Consiglio regionale".

    "Oggi in Consiglio regionale abbiamo lanciato un segnale forte. Contro la violenza sulle donne l'impegno non può essere episodico o legato alle contingenze emotive dettate dalla cronaca nera, ma va reso concreto e strutturale. Con queste finalità, la Calabria si è dotata di una legge che istituisce, a costo zero, l'Osservatorio regionale sulla violenza di genere". A dichiararlo, al termine della seduta d'aula a Palazzo Campanella, secondo quanto riferisce una nota del portavoce, è il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto. "Attribuisco un notevole valore, non soltanto simbolico - aggiunge - a questo provvedimento, che ho sottoscritto come primo firmatario, chiedendo di fare altrettanto a tutti i capigruppo consiliari perché su un tema di tale delicatezza e attualità non ci possono essere divisioni di sorta. L'impegno assunto dopo le ultime, drammatiche vicende registrate nella nostra regione, al cospetto del Governo rappresentato in un vertice nella Prefettura di Reggio dal ministro Boschi, è stato assolto attraverso la costituzione del nuovo organismo. Il funzionamento dell'Osservatorio dovrà ispirarsi alla legislazione nazionale ed europea in materia di contrasto a ogni forma di violenza di genere. I componenti dell'Osservatorio, che opereranno a titolo gratuito e potranno avvalersi della collaborazione degli uffici del Consiglio, godranno di piena autonomia funzionale". "Il monitoraggio del fenomeno, le campagne di prevenzione e promozione della cultura del rispetto tra i sessi, l'emersione delle vicende di violenza e la realizzazione di progetti condivisi con le altre istituzioni pubbliche e con il partenariato - dice ancora il presidente Irto - rappresentano il terreno su cui dovrà essere portata una sfida di civiltà. Su un problema grave e assai preoccupante, oggi abbiamo scritto una prima pagina di risposte concrete, senza prebende e senza pennacchi. Risposte che si apprezzeranno nel tempo. Ma adesso, più che mai, occorre rimboccarsi le maniche e lavorare".

    "Insieme al finanziamento e potenziamento dei Centri antiviolenza, autentici presidi di prevenzione e contrasto al fenomeno della violenza alle donne, di cui la Regione deve farsi carico in linea con le previsioni della legge regionale, l'Osservatorio sulla violenza alle donne, approvato questa mattina dal Consiglio regionale rappresenta un ulteriore segnale di attenzione e sensibilità". Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale, Flora Sculco, capogruppo di Calabria in rete. "Accanto agli strumenti di ricognizione e monitoraggio - conclude Sculco - l'urgenza è mettere in campo politiche attive di concreto sostegno alle donne per garantirne l'integrità psico-fisica dinanzi al dilagare di odiosi episodi di violenza e sopraffazione ed affermare, al contempo, i principi della parità di genere".

    "Sono molto soddisfatta del lavoro portato a termine oggi dal Consiglio regionale. L'approvazione della legge che istituisce l'Osservatorio sulla violenza di genere testimonia la volontà e l'impegno delle istituzioni contro un fenomeno che, anche nella nostra regione, sta assumendo dimensioni sempre più allarmanti e che richiede attenzione e fermezza". É quanto afferma, in una nota, la presidente della Commissione regionale pari opportunità, Cinzia Nava. "Il nuovo organismo - aggiunge - avrà respiro regionale e contribuirà in modo rilevante all'azione di monitoraggio di tutte le criticità presenti sul territorio, adoperandosi fattivamente per la definizione di misure e interventi mirati a favore delle fasce più deboli ed esposte della popolazione. Voglio ringraziare il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, per la forte e incisiva azione di stimolo profusa a favore di questa iniziativa; i capigruppo, che ne hanno subito accolto lo spirito, e l'intera Assemblea legislativa. Da donna e da calabrese sono orgogliosa per il raggiungimento di un risultato che pone la nostra regione all'avanguardia nella lotta alla violenza di genere e in prima linea nella battaglia per una società più giusta e inclusiva".

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