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Morto Pannella, cordoglio in Calabria
Morto Pannella, cordoglio in Calabria 19 mag 16 E' scomparso questa mattina a Roma, all'età di 86 anni, Marco Panenlla, leader dei radicali. Ricoverato ieri sera d'urgenza il leader radicale ha avuto un peggioramento ed è deceduto. La sua scomparsa ha suscitato una grande ondata di cordoglio e commozione nel modo politico, e non, calabrese. "Addio a Marco #Pannella, il suo impegno ha segnato la storia d'Italia in modo indelebile". Così su Twitter il deputato Pd, Ernesto Magorno. "Una persona che mi ha sempre affascinato per la sua fine dialettica e che con le sue battaglie per i diritti civili ha contribuito a cambiare volto al nostro paese, rendendolo avanguardia in un periodo alquanto oscuro. Una persona sicuramente complicata, Marco Pannella, incline alla 'dissidenza' tanto quanto determinato nelle sue battaglie che conduceva con risolutezza, animando le discussioni con una teatralità che rapiva sebbene non sempre fossi d'accordo con quanto sosteneva". E' quanto afferma, in una dichiarazione, il deputato del Pd Sebastiano Barbanti. "Sicuramente da oggi - prosegue Barbanti - la politica è più povera venendo a mancare un bagaglio di nozioni e formazione intellettuale che sarà difficile colmare, una preparazione guidata dalla passione e da quella lucida follia che rendeva Pannella un politico unico nel suo genere. Che la terra gli sia lieve". "Ci mancheranno molto la sua grande coerenza, la sua passione politica e le sue grandi battaglie in difesa dei diritti civili". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, dopo avere appreso della scomparsa di Marco Pannella. "Alla fine te ne sei andato via. Il tuo corpo ha ceduto. Colpito dal male. Sfibrato da una vita di impegno, di eccessi, di scioperi della fame, di marce, di lotte, di satyagraha. Dalla nicotina di chissà quante sigarette". Lo afferma Giacomo Mancini, ex deputato ed assessore regionale, attuale dirigente di Ala, in un post sulla sua pagina facebook sulla morte di Marco Pannella. "Mi ricordo la nuvola di fumo - aggiunge - che ti avvolgeva quando ti venni a trovare a via della Panetteria. Mi facesti sedere intorno allo stesso tavolo che in queste settimane ho visto ritratto in tante foto con i grandi della politica che ti sono venuti a salutare, a rendere omaggio. Accendesti la moka e parlasti con me, ma era evidente che pensavi a mio nonno. Alle vostre tante battaglie comuni (divorzio, aborto, diritti individuali, garanzie per i detenuti). Che tante volte mi aveva raccontato di te e di Emma. È stato un privilegio conoscerti, affrontare insieme a te una parte importante del mio impegno in Parlamento. Peccato che per un cavillo non fosti eletto al Senato. Inspiegabile che nessun Presidente della Repubblica ti abbia riconosciuto la nomina a senatore a vita". "L'ultima volta - dice ancora Giacomo Mancini - venisti a Cosenza per parlare al decennale della scomparsa di mio nonno. Non ricordo le tue parole, ma ho ben presente quando, terminata la manifestazione, ci sedemmo insieme a tanti giovani amici in un locale del centro storico, il gusto e la passione con il quale ti raccontasti e ti confrontasti. Sei stato un grande. Un grandissimo. Le tue idee cammineranno sulle gambe di quanti vogliono e lottano per un mondo più giusto. Ciao Marco, che la terra ti sia lieve". "Esprimo grande cordoglio per la scomparsa di Marco Pannella, un grande combattente e personaggio simbolo dei diritti civili". Lo afferma, in una nota, Franco Corbelli, del movimento Diritti civili. "Sono rammaricato e indignato - prosegue Corbelli - per la mancata nomina a senatore a vita del leader radicale che Diritti Civili ha chiesto per 20 anni. Oggi ci ha lasciato un grande personaggio della storia del nostro Paese. Una perdita immensa per l'Italia. Se ne è andato senza avere avuto quello strameritato riconoscimento politico, sociale e istituzionale. Purtroppo né il Presidente Mattarella, né i suoi predecessori hanno voluto tributargli questo doveroso riconoscimento. Nonostante si sapeva che era, negli ultimi mesi, molto malato e che non aveva purtroppo molte speranze di vincere anche questa ultima sua, più difficile battaglia contro la brutta malattia che ha saputo affrontare sino all'ultimo con coraggio e dignità". "Ho iniziato a seguire Pannella oltre 30 anni fa - sostiene ancora Corbelli - con la battaglia per il caso Tortora. Con Diritti civili sono stato alleato con Pannella ed Emma Bonino, alle elezioni politiche del 2001. Ero numero due della Lista Bonino, nel proporzionale in Calabria, e candidato nel collegio uninominale di Rende. Oggi che Pannella non c'è più, sicuramente per chi come me si batte, da una vita, per denunciare la disumanità delle carceri, per una giustizia giusta, per la libertà, per i diritti civili e per difendere gli ultimi, tutto sarà più difficile".
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |