Tra Unindustria Calabria e Sindacati firmato patto per lo sviluppo - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Tra Unindustria Calabria e Sindacati firmato patto per lo sviluppo

15 mag 15 Unindustria Calabria ed i segretari generali della Calabria di Cgil, Cisl Uil hanno sottoscritto un "Un Patto per la Calabria. Proposte e azioni per lo sviluppo ed il lavoro". Il documento, che sarà presentato nel corso di una conferenza stampa in programma il 20 maggio a Reggio Calabria, alle 11, nella sede di Confindustria, "verrà consegnato - secondo quanto riferisce un comunicato - a conclusione dell'incontro con i giornalisti al Presidente della Giunta regionale, Oliverio, in occasione della programmata riunione del Consiglio regionale, così come al Presidente dell'Assemblea, Scalzo, ed ai capigruppo consiliari". Nella nota, a firma del presidente di Unindustria Natale Mazzuca e dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della Calabria, Santo Biondo, Michele Gravano e Paolo Tramonti, si afferma che "gli obiettivi della proposta sono quelli di condividere ed implementare azioni ed interventi per favorire l'innalzamento della competitività del territorio regionale attraverso il sostegno ai processi innovativi, la ripresa occupazionale, la crescita della produttività, il contenimento delle disuguaglianze accumulatesi negli ultimi anni e l'allargamento della platea dei beneficiari della possibile ed auspicata ripresa economica. Con queste proposte ed azioni attuative s'intende concorrere in maniera attiva al disegno delle strategie per lo sviluppo della Calabria. Non solo contribuendo alla definizione di obiettivi generali, ma sottoponendo all'attenzione del Governo regionale interventi specifici, motivati e ben dettagliati, che fanno tesoro delle conoscenze e delle esperienze accumulate". "Per questa ragione - si aggiunge nel comunicato - abbiamo ritenuto necessario proporre la sottoscrizione di un vero e proprio 'Patto' tra tutti gli attori rilevanti del territorio inteso come il luogo di confronto utile a condividere quelle priorità strategiche e quelle linee di intervento non più procrastinabili per aggredire nell'immediato le criticità che sino a oggi hanno pesato sullo sviluppo della Calabria. Non si tratta di un voler 'imbarcare' tutti in maniera indistinta; l'auspicio è di poterlo allargare al consenso di quei soggetti che percepiscono il cambiamento come un'occasione per la trasformazione degli assetti sociali ed economici e per eliminare le rendite di posizione tentando di riagganciare la Calabria al resto del Paese ed ai processi di sviluppo attivati".