Presidente Niglia al Governo "Prevedere correttivi per Vibo" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Presidente Niglia al Governo "Prevedere correttivi per Vibo"

13 lug 15 Correttivi al testo della legge delega in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche - all'esame della prima commissione della Camera - che tengano conto della particolare situazione della Provincia di Vibo Valentia, sono stati chiesti dal presidente dell'Ente Andrea Niglia in una lettera inviata ai ministri della Pa Marianna Madia e dell'Interno Angelino Alfano al prefetto di Vibo Giovanni Bruno, ai sottosegretari agli Affari regionali Gianclaudio Bressa e della Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, al presidente della Regione Mario Oliverio, e, per conoscenza alla responsabile enti locali del Pd Valentina Paris, ed ai presidenti dell'Upi nazionale Achille Variati e calabrese Enzo Bruno. Nella missiva Niglia ricorda che la Provincia di Vibo è "in stato di dissesto ed in forte ritardo del pagamento degli stipendi al personale dipendente" e che prosegue lo stato di agitazione del personale. "In considerazione dei lavori della legge delega - scrive Niglia - vogliate tenere conto della 'particolare situazione della Provincia di Vibo'. È auspicabile che il Parlamento in sede di conversione del decreto introduca delle misure migliorative al testo, che consentono alle Province la chiusura di bilanci in equilibrio, con particolare riferimento a Vibo, venga riconosciuto un contributo finanziario straordinario, e 'l'ipotesi di assumere provvedimenti finalizzati a sospendere e a dilazionare di due anni il pagamento delle rate dei mutui dell'Ente' per dare respiro alle finanze della provincia, proposta sostenuta recentemente dal Governatore Oliverio durante il recente incontro con De Vincenti e Bressa, considerata l'impossibilità di ripianare il bilancio con i propri mezzi e di assolvere le funzioni fondamentali definite dall'articolo 1 comma 85 della legge n. 56/2014. Non posso non rimarcare come la grave emergenza del ricollocamento del personale delle Provincia, della Polizia Provinciale e del personale del Centro per l'impiego, i cui costi continuano a gravare sull'Ente nonostante proprio la legge di stabilità ne prevedesse il transito nell'agenzia del lavoro. È emblematica la situazione della città capoluogo, che nonostante in forte carenza di personale, circa 50 unità, è frenata dai vincoli derivanti dal dissesto e pertanto non può usufruire di tale personale. A tal proposito mi permetto di segnalare come un intervento del Ministero della Pa e della Semplificazione potrebbe autorizzare attraverso una urgente circolare esplicativa il transito del personale. Questa Provincia, in relazione alle esigenze funzionali e alla situazione finanziaria, presenta criticità che potrebbero determinare, verosimilmente, ipotesi di situazioni di soprannumero che, in un contesto territoriale già fragile, con gravi problemi economici e sociali, potrebbe avere gravi ripercussioni sulla vita di molte famiglie. Ciò premesso, rappresento che l'emanazione di un provvedimento ad hoc atto a favorire il passaggio di personale provinciale alla città di Vibo Valentia, o per gli Uffici periferici dello Stato quali potrebbero essere Vigili del Fuoco, Protezione civile, Agenzia dell'Entrate e Uffici territoriali del Governo, in carenza di personale, consentirebbero a questa provincia di collocare buona parte del personale in soprannumero". "Faccio appello - conclude Niglia - per un autorevole intervento affinché nell'atteso Decreto Legge Enti locali in discussione al Senato vengano inseriti correttivi a supporto alle esigenze".