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Associazioni: Oliverio impugni decreto su trivellazioni
Associazioni: Oliverio impugni decreto su trivellazioni 28 giu 15 Apprendiamo con piacere della nota pubblicata il 20 giugno sul sito della Regione Calabria “Il Presidente Oliverio torna a prendere posizione contro le trivellazioni e cita l’enciclica di Papa Francesco”. Lo scrive in una nota Rossella Cerra dell'Unione Mediterranea circolo "Federico II". L’opposizione dichiarata si riferisce nello specifico al decreto emanato il 12 Giugno scorso dal Ministero dell'Ambiente che permette all'Enel Longanesi la ricerca di idrocarburi in mare con la tecnica AIR Gun nello Jonio Settentrionale, cioè il Golfo di Taranto, interessando la Puglia, la Basilicata e la Calabria. Giustamente nella nota il Presidente Oliverio mette in evidenza le azioni e le posizioni già assunte nei mesi scorsi quali “il ricorso presso l’Alta Corte impugnando la legge emanata dal Governo con cui si esautoravano le Regioni dai pareri vincolanti su problematiche così rilevanti . In linea con quanto finora fatto e con quanto dichiarato di volere fare nella ferma intenzione dichiarata che “Non permetteremo a nessuno di considerare le nostre come “terre di conquista e diassalto", dove enti e gestori privati pensano di poter realizzare business e speculazioni economiche a danno dell'ecosistema marino e di quanto esso offre alle nostre regioni in termini di crescita socio-economica e turistica”, vogliamo con questa ricordare che nei giorni scorsi, il 12 giugno, il Coordinamento Nazionale NO-TRIV e l’Associazione A Sud hanno spedito una lunga lettera al Presidente Oliverio, congiuntamente ai suoi colleghi delle Regioni coinvolte nelle attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi, un appello affinchè si impugni anche il disciplinare di attuazione dell’articolo 38 dello Sblocca-Italia. Così come definito nel decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 25 marzo 2015, che dà attuazione allo “Sblocca Italia” per la parte concernente le attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi (“Aggiornamento del disciplinare tipo in attuazione dell’articolo 38 del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164). Si ravvisano infatti in questo gli stessi estremi di conflitto di attribuzione e, cosi come già scritto dalle due organizzazioni “solleva fondati dubbi di legittimità in relazione sia all’immediata applicabilità delle nuove norme dello Sblocca Italia al «titolo concessorio unico» sia al nuovo ruolo, del tutto marginale, assegnato alle Regioni nel procedimento finalizzato al rilascio del titolo, che viola le prerogative costituzionali riservate alle Regioni”. Pertanto anche le sottoscriventi associazioni rilanciano l’appello al Presidente della Regione Mario Oliverio sia di impugnare, entro il 6 luglio, il decreto dinanzi al TAR Lazio sia di promuovere contestualmente conflitto di attribuzione davanti alla Corte costituzionale.
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