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    Giunta Oliverio a grana grossa: No della Lanzetta e alt di Delrio che bocciano de Gaetano

     

     

    Giunta Oliverio a grana grossa: No della Lanzetta e alt di Delrio che bocciano de Gaetano

    27 gen 15 Neanche il tempo di riunire la prima Giunta che Oliverio impatta contro il niet del Governo prima, con Del Rio che boccia De Gaetano, e con il gran rifiuto della Lanzetta che torna sui suoi passi e rifiuta l'assessorato proposto da Oliverio. Anche qui il nodo ha un solo nome: l'incarico a De Gaetano che ha ancora problemi con la giustizia. Proprio nel giorno in cui Oliverio muoveva i primi passi parlando del suo programma. Lui difende a spada tratta le sue decisioni e De gaetano. Ma il Governo del suo partner politico Matteo Renzi non la pensa allo stesso modo. La grana, decisamente grossa, scoppia proprio alla vigilia della partenza del Governatore verso Roma dove domani sarà presente all'assemblea dei Grandi Elettori che elegeranno il Presidente della Repubblica e dopo la riunione a palazzo Chigi tra il sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Delrio, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, l'ex ministro Maria Carmela Lanzetta ed i rappresentanti della conferenza delle Regioni indetta per fare il punto sui risparmi ed i tagli alle Regioni. Un segnale forte da parte del Governo al neo Governatore che ora dovrà rivedere le sue decisioni. Di seguito le relative dichiarazioni:

    Maria Carmela Lanzetta non farà parte della Giunta regionale della Calabria presieduta da Mario Oliverio del Pd. Ad annunciarlo stasera, con una dichiarazione è stato lo stesso ex ministro degli Affari regionali. Lanzetta spiega la sua decisione con il fatto che "non ci sono le condizioni di chiarezza sulla posizione dell'assessore Nino De Gaetano". Proprio su De Gaetano stasera il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, aveva rivolto un messaggio al presidente Oliverio sostenendo che le vicende di voto di scambio di cui al centro lo stesso De Gaetano, anche se quest'ultimo non è indagato, non sono sufficientemente chiarite. "Io presenterò formalmente le dimissioni da ministro - ha detto Maria Carmela Lanzetta nella dichiarazione all'ANSA - venerdì mattina dopo aver presieduto l'osservatorio sulle Regioni e la conferenza Stato-Regioni. Dopo avere parlato con Matteo Renzi e dopo aver approfondito la questione con Graziano Delrio riguardo all'accettazione della mia presenza nella Giunta regionale della Calabria, ringraziando fortemente Mario Oliverio, ho deciso di non fare parte dell'Esecutivo. Non c'è chiarezza sulla posizione di Nino De Gaetano, pur avendolo conosciuto come assessore regionale impegnato nella difesa dei lavoratori precari".

    Messaggio molto duro oggi da parte del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio al presidente della regione Calabria Mario Oliverio. Il messaggio di Delrio, spiegano fonti di Palazzo Chigi, riguarda la presenza in giunta con delega pesante ai trasporti e le infrastrutture di Nino De Gaetano, ex consigliere regionale al centro di vicende di voto di scambio per le quali non è indagato ma che secondo il sottosegretario non sono sufficientemente chiarite. A palazzo Chigi l'impegno per la legalità al Sud e in Calabria è una scelta esplicitata dalla presenza di Nicola Gratteri per la commissione sulle apposite norme antimafia, viene sottolineato. Delrio, che ha la delega alla coesione territoriale, ha guidato fino a poco tempo fa la cabina di regia sulla Calabria e il prefetto De Felice è stato nominato a settembre da Viminale e Palazzo Chigi per la commissione vittime di mafia. Infine nella giunta del presidente Oliverio è arrivata dal governo come assessore il ministro Lanzetta, ex sindaco simbolo della legalità. In una delle regioni che gestisce uno dei maggiori ammontare di fondi di coesione, il governo preferirebbe - sottolineano le stesse fonti - la certezza di profili senza ombre di dubbi.

    Oliverio: "Ho nominato assessore Nino De Gaetano non solo perché lo conosco e sono sicuro di quello che ho fatto, ma perché proprio con la sua nomina abbiamo dimostrato un grande rispetto per la magistratura". Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, rispondendo ad una domanda sulle perplessità espresse, anche all'interno del Pd, per la nomina dell'ex consigliere regionale. "Non esiste nessun atto della magistratura - ha aggiunto Oliverio - che sia in contraddizione con questa decisione. La mia, quindi, non è un'impostazione garantista dell'occorrenza. La mia, piuttosto, è un'impostazione rispettosa. E dico questo a ragion veduta anche perché, su queste problematiche, non sono mai stato disattento e superficiale. Al contrario sono stato sempre attento e rispettoso del ruolo della magistratura, che considero fondamentale. Prova ne sia che non ho mai assunto atti che andassero contro questa impostazione". "Per me e per la mia giunta - ha detto ancora Oliverio - il principio fondamentale che guiderà l'azione di governo sarà quello del rispetto pieno, totale e scrupoloso della legalità. Ritengo, peraltro, che su questo terreno si giocherà una partita importante e decisiva per aiutare la Calabria a rimettersi in piedi. Dunque, si facciano riferimenti concreti se ci sono e non discussioni tese a sollevare polveroni".

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