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    Ass. Rossi "Soddisfatto per approvazione quadro valenza paesaggistica"

     

     

    Ass. Rossi "Soddisfatto per approvazione quadro valenza paesaggistica"

    12 dic 15 "La sostenibilità, fa parte della natura delle cose; introdurla come criterio base per un buon governo del territorio, fa sì che dalla scelta degli obiettivi, alla valutazione delle risorse fino alla definizione degli interventi, occorra ricercare nuove coerenze interne e compatibilità ambientali di scala superiore tese a determinare un diverso giudizio di valore sul territorio". Lo afferma - informa una nota dell'Ufficio stampa - l'assessore regionale alla 'Pianificazione del Territorio', Franco Rossi, dopo che la giunta, su sua proposta, ha approvato il nuovo "Quadro territoriale regionale a valenza paesaggistica" (Qtrp). "La proposta che si sta portando avanti in Calabria - aggiunge - propone di aprire uno spazio di ricerca territoriale finalizzata a mettere in campo buone pratiche e nuove regole per fare città meno energivore, per sostenere una nuova prassi della pianificazione e della progettazione sostenibile. Migliorare la dotazione normativa e degli strumenti urbanistici correlati, nel quadro del riposizionamento competitivo del patrimonio culturale e ambientale, restituire alla pianificazione il suo ruolo, aggiornando gli strumenti con un testo unico per il governo del territorio, per indirizzare e governare le trasformazioni del territorio nella direzione della sostenibilità ambientale, dell'equità sociale, della vivibilità nelle città, nei paesi, nei contesti rurali e negli spazi aperti, avendo come riferimento le principali vocazioni ambientali del territorio, sono gli obiettivi di una nuova stagione urbanistica che si affaccia in Calabria. La necessità di mantenere uno standard di previsioni di Piano degli strumenti comunali s'integra al quadro di riferimento per le "politiche del paesaggio" e delle direttive in materia ambientale e quelle più generali per lo sviluppo sostenibile stabilite a livello Europeo, Nazionale e Regionale, da parte di tutti gli enti competenti, secondo gli orientamenti e le indicazioni della Convenzione Europea del Paesaggio, del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, e della Legge Urbanistica Regionale n.19/2002 e smei e dei più recenti strumenti nazionali ed internazionali in materia di sviluppo sostenibile che impone un'attenzione specifica sulla vigenza delle previsioni dei piani e sugli eventuali danni che possono determinarsi nell'ambito di trasformazioni d'uso del territorio non controllate. La legge urbanistica regionale e stata ripetutamente emendata, con ben sei proroghe dei termini di decadenza degli strumenti urbanistici comunali". "L'ultima - prosegue Rossi - ha spostato il termine a fine 2015, ma non pare che sia in atto una mobilitazione dei Comuni per accelerare l'approvazione dei piani. Ad oggi, solo il 20% dei Comuni ha adottato i piani strutturali. La proposta emendativa alla LR 19/02 ha prioritariamente natura di indifferibile urgenza in quanto provvede ad eliminare i rischi connessi alla decadenza dei Prg, fissata dall'art. 65 della LR 19/02 per il trentuno dicembre prossimo, per i numerosissimi comuni calabresi inadempienti ai fini dell'adozione dei Psc/Psa. A tal fine vengono proposte disposizioni transitorie per gli strumenti urbanistici vigenti, in attesa dell'approvazione dei Psc/Psa i cui termini vengono fissati entro e non oltre ventiquattro mesi dall'entrata in vigore della legge, o della procedura semplificata prevista, per i soli comuni che intendono adottare la politica urbanistica del "consumo di suolo zero". Al fine di imprimere un'accelerazione alle procedure di formazione ed approvazione degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica previsti dalla legge si propone "Misure organizzative straordinarie per il supporto alla redazione degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica", nel quale si assicurano le diverse funzioni regionali coinvolte nel procedimento di formazione degli strumenti di pianificazione predetti". "Il settore urbanistica - afferma Rossi - del Dipartimento "Ambiente e territorio", con l'apporto dei rappresentanti dei dipartimenti regionali preposti ad esprimere parere obbligatorio sulla fase di formazione degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica, certifica sulla scorta dei Dati Territoriali Tematici forniti dal Sito. Elemento fortemente innovativo e propositivo della proposta di legge è la sostanziale assunzione di responsabilità della Regione nella redazione del Documento Preliminare. Il rinnovamento degli strumenti urbanistici proposti dalla modifica alla legge regionale richiede, nella sua applicazione, un approccio interpretativo parimenti innovativo attraverso un metodo di lavoro che opera attraverso fasi di lettura, descrizione e interpretazione dei fenomeni territoriali e urbani. Parte fondamentale di questa fase di osservazione è la formazione di una conoscenza condivisa del territorio, che si adoperi come strumento essenziale per produrre una valutazione dello stato attuale ed una visione del futuro, non tanto immaginando scenari possibili quanto nel far sì che si ci si adoperi tutti insieme per raggiungere le condizioni desiderate e migliori per l'ambiente ed i cittadini. All'elaborazione della conoscenza, infatti, è affidato il compito di legittimare, sostenere, valutare e indirizzare le scelte di governo del territorio e della formazione dei piani. Tecnicamente la costruzione dello strumento di Piano non si riduce nel misurare la capacità di un territorio di sopportare trasformazioni, ma si concretizza nel riconoscere quali trasformazioni appartengono a quel territorio o sono utili ad esso, alla sua storia, alla sua natura, alla sua comunità. L'organica rappresentazione e valutazione dello stato del territorio e dei processi evolutivi che lo caratterizzano costituisce, pertanto, un riferimento necessario per la definizione degli obiettivi e dei contenuti del Piano e per l'avvio del processo di valutazione di sostenibilità".

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