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    Consiglio regionale approva riprogrammazione fondi Por

     

     

    Consiglio regionale approva riprogrammazione fondi Por

    31 ago 15 Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta di provvedimento amministrativo recante "POR Calabria FSE 2007-2013. Proposta di riprogrammazione del POR Calabria FSE 2007-2013 per il Piano di Azione Coesione. Presa d'atto e adempimenti". L'Assemblea, dopo la relazione del consigliere Giuseppe Aieta ha approvato a maggioranza la Proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale recante "Adozione della nuova proposta di riprogrammazione del Por Calabria FESR 2007-2013 elaborata sulla base degli esiti del Comitato di sorveglianza del 31 luglio 2015". Analogo risultato ha ottenuto la Proposta di provvedimento amministrativo della Giunta recante /FSE 2014-2020, Approvazione documento. Sul quarto punto, inerente la proposta di Provvedimento amministrativo, di iniziativa della Giunta recante "Programma operativo regionale FESR-FSE 2014-2020, approvazione testo revisionato e relativi allegati", in via pregiudiziale il consigliere Pd Carlo Guccione, prima della relazione del presidente della Giunta Mario Oliverio, ha sollevato eccezioni di legittimità della discussione e dell'esame del provvedimento "che sarebbe stato inserito nella Piattaforma europea per l'invio alla Commissione europea già nella seconda settimana di agosto, ed in pieno contrasto - ha evidenziato Guccione - con l'art. 1 della legge regionale n. 7 del 2007, e quindi prima di essere approvato ed esaminato dall'Assemblea di palazzo Campanella". Circostanza che il presidente Oliverio, aprendo la sua relazione, ha subito negato, precisando che il provvedimento "sarà caricato sulla piattaforma il prossimo 4 settembre".

    Il consiglio regionale ha approvato a maggioranza il testo revisionato del POR FESR-FSE 2014-2020. Carlo Guccione, del Pd, nel ribadire "come corretta l'informazione al Consiglio dell'inserimento preventivo del testo nella piattaforma della Commissione europea", non ha partecipato al voto.

    Approvato odg su Reggio. La seduta del Consiglio regionale, dopo il dibattito sul nuovo Por, è stata sospesa. Alla ripresa, il capogruppo Pd Seby Romeo ha chiesto ed ottenuto l'inserimento di un ordine del giorno, a firma dello stesso Romeo ed altri, nel quale, prendendo atto della relazione del Presidente Oliverio sulla programmazione 2014-2020, nella quale si fa esplicito riferimento alla necessità di accelerare lo studio di fattibilità non prodotto dalle precedenti amministrazioni comunali e conseguente progetto programmatico del sistema di mobilità urbano della città metropolitana di Reggio Calabria, al fine di procedere al finanziamento dello stesso attraverso il ciclo 2014-2020 di programmazione regionale, impegna la Giunta a garantire il finanziamento del progetto di mobilità urbana della città metropolitana di Reggio Calabria, così come illustrato nella relazione del Presidente Oliverio. Analogo risultato ha ottenuto una richiesta del consigliere Flora Sculco (Calabria in rete), inerente provvedimenti per le infrastrutture della zona ionica calabrese. L'Aula ha quindi approvato la proposta di Provvedimento amministrativo di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza recante: "Riaccertamento straordinario dei residui ai sensi del comma 7, articolo 3, del D.Lgs. 23 giugno 2011 n. 118 e ss.mm.ii. Variazioni al bilancio di previsione 2015-2017" e, con l'astensione del gruppo misto, la proposta di Provvedimento Amministrativo di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza recante: "Presa d'atto del conto consuntivo dell'esercizio finanziario 2014" del Consiglio regionale". Altri due provvedimenti varati dall'Assemblea, all'unanimità, sono stati la proposta di legge di iniziativa del Consigliere D'Acri recante: "Integrazioni alla legge regionale 11 maggio 2007, n. 9 'Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e finanziario (collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2007, art. 3, comma 4 della legge regionale n. 8/2002)" e la proposta di legge di iniziativa del consigliere D'Acri recante "Modifiche alla legge regionale 26 febbraio 2010, n. 8 (Provvedimento generale recante norme di tipo ordina mentale e finanziario - collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2010, art. 3 comma 4 della legge regionale 8,/2002)". Prima della conclusione della seduta, il Consiglio ha approvato gli ordini del giorno, quello con primo firmatario Seby Romeo e quello a firma Flora Sculco.

    Il Consiglio regionale ha avviato i propri lavor con un minuto di silenzio in ricordo di Luigi De Sena. L'assemblea ha iniziato la trattazione dei punti all'ordine del giorno. Il Consiglio oggi si occuperà, in particolare, della programmazione dei fondi europei per il periodo 2014-2020. Altri punti all'ordine del giorno riguardano, tra l'altro, alcune proposte di provvedimenti amministrativi, una proposta di legge di iniziativa del consigliere Sculco sulla "Promozione della parità di accesso tra uomini e donne alle cariche elettive regionali" e una proposta di legge di iniziativa di Irto su "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 16 aprile 2002, n. 19 (Norme per la tutela, governo ed uso del territorio - Legge Urbanistica della Calabria)".

    Oliverio: Impostazione Por profondamente rinnovata. "La nuova impostazione del Programma risulta profondamente rinnovata nel metodo e nel merito rispetto a quella di dicembre scorso grazie a un intenso lavoro svolto, attraverso un confronto serrato, con i funzionari dello Stato e della Commissione europea, fatto di incontri settimanali a Bruxelles e spesso anche in Calabria". Così il presidente della Regione Mario Oliverio nella sua relazione al Consiglio su "POR Calabria 2014/2020 e Strategia di specializzazione intelligente". "La visita del Commissario Europeo Corina Cretu a Reggio Calabria - ha sostenuto Oliverio - ha rappresentato un'occasione per riaprire il dialogo con i rappresentanti della Commissione, in una situazione molto critica in cui il Programma 2007/2013 presentava consistenti criticità attuative, mentre il Programma 2014/2020 era stato trasmesso in Commissione solo pochi mesi prima, con evidenti ritardi rispetto alle previsioni delle normative europee. In questi mesi non è mancato l'attivo coinvolgimento delle rappresentanze partenariali e il costruttivo confronto con la II Commissione. Il valore di questo percorso è stato ricordato nel Comitato di Sorveglianza dal rappresentante della Commissione europea che ha testualmente parlato di 'passi da gigante' compiuti dalla Regione negli ultimi mesi. Evidentemente a queste parole seguiranno i ben più importanti fatti, che consistono nell'ormai imminente approvazione formale del Programma e nel conseguente avvio degli investimenti. La Commissione ci ha anticipato l'opportunità di un incremento della dotazione degli investimenti per l'Agenda digitale, per circa 15 milioni di euro, e della rimodulazione di alcune azioni dell'Asse III e dell'Asse V di ridotta dimensione finanziaria. A fine mese partiranno le procedure interne alla Commissione per l'adozione del programma. A questo punto ritengo sia necessario concentrare il mio intervento su pochi importanti elementi da condividere con il Consiglio: La visione che ispira il Programma, in relazione alla più ampia agenda di governo; L'architettura strategica e i contenuti del nuovo POR; Le innovazioni intraprese nei processi attuativi e gestionali. Quando ho presentato le linee strategiche e programmatiche che costituiscono il riferimento per l'azione di governo, ho avuto modo di sottolineare più volte, che considero il nesso tra risposte emergenziali e visione strategica come il fulcro dell'impostazione programmatica del nuovo governo regionale. E' la condizione della Calabria che lo richiede. Abbiamo confermato la scelta di utilizzare congiuntamente i Fondi strutturali in un programma plurifondo che comprenda sia il FESR che il FSE, per comporre un disegno organico in grado di incidere strutturalmente e in modo integrato sul territorio e sul tessuto produttivo. Abbiamo voluto conferire al nuovo POR 2014/2020 la funzione di strumento ordinatore delle politiche di sviluppo e di motore finanziario e progettuale per l'attuazione dell'agenda di governo. Questo strumento finanziario ci consentirà di realizzare in parte significativa le priorità di governo: cogliere l'opportunità della rivoluzione digitale; ripensare la Calabria come regione strategica per l'Europa; puntare sui territori. Lavoreremo per rimettere al centro dell'agenda di governo, anche con il concorso di altri fondi e strumenti (in primis il Fondo di Coesione), il tema delle infrastrutture, in particolare della mobilità e dei trasporti, le cui gravi e diffuse criticità costituiscono una delle più serie condizioni di freno e ostacolo allo sviluppo. La strategia sottesa al POR si potrebbe sintetizzare in: 'un programma concreto e realizzabile che affronta le questioni cruciali della Calabria in modo innovativo e secondo obiettivi misurabili'. Lavoreremo per l'approfondimento di alcuni obiettivi: 'Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione'; 'Migliorare l'accesso alle TIC, nonché l'impiego e la qualità delle medesime'; 'Promuovere la competitività delle PMI, del settore agricolo (in complementarietà con il FEASR) e del settore della pesca e dell'acquacoltura (in complementarietà con il FEAMP)'; 'Sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori'; 'Promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi'; 'Preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse'; 'Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete'; 'Promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori'; 'Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione'; 'Investire nell'istruzione, formazione e formazione professionale, per le competenze e l'apprendimento permanente'. Oliverio ha sottolineato le tre dimensioni della politica territoriale regionale: Strategia di Sviluppo urbano sostenibile per i principali poli urbani (Cosenza-Rende, Catanzaro e Reggio Calabria); Strategia di sviluppo delle aree urbane di dimensione inferiore (città portuali e hub dei servizi regionali); Strategia per le Aree Interne. "Un ultimo aspetto di rilevanza strategica - ha detto - risiede nel ruolo che la regione può giocare in Europa e con i Paesi terzi. La Regione pertanto parteciperà agli altri programmi transnazionali e sarà promossa la partecipazione alla Strategia dell'Ue per la regione adriatica e ionica. Ci poniamo un obiettivo semplice quanto ambizioso: collocarsi entro un anno tra le regioni più virtuose in termini di qualità e quantità della spesa prodotta. Non possiamo più permetterci di fissare un obiettivo 'difensivo' come 'non perdere le risorse'. Stiamo lavorando per presentare le migliori performance a livello nazionale. Abbiamo fissato 5 elementi di discontinuità e innovazione: nella strategia, nel metodo, negli strumenti attuativi, nel confronto sociale ed istituzionale, della macchina amministrativa. Sta a noi mettere a frutto questo Programma, compete a noi la sfida più grande di fare della Calabria un posto 'normale'".

    Il dibattito
    Nel dibattito sviluppatosi sul testo revisionato del POR FESR-FSE 2014-2020 illustrato dal Presidente della Giunta Mario Oliverio si sono registrati numerosi interventi. Carlo Guccione (Pd) ha ribadito che il provvedimento è stato caricato a partire dalla seconda settimana d'agosto, subito dopo la riunione della Giunta dell'11 agosto. Rivolgendosi al Presidente Irto, Guccione ha ricordato i contenuti della legge n. 3 del 2007, artt. 11 e 12 che destina al Consiglio regionale il compiuto di "deliberare" e non "ratificare" i programmi operativi. "Una circostanza - ha spiegato Guccione - che di fatto svilisce quella che è la funzione del Consiglio ed impedisce ai consiglieri di dare il proprio apporto costruttivo e correggere alcuni errori ed incongruenze che emergono dalla lettura del documento soprattutto in riferimento ad alcune 'Assi' che addirittura partono dal 2006, cioè risalgono a dieci anni addietro". Fausto Orsomarso (Misto) ha sostenuto di "non concordare con le premesse che sono le premesse della nostra azione di governo, su un programma che era stato scritto dai tecnici scelti dal centro sinistra e poi risultato impossibile da gestire. Per coerenza confermo il voto favorevole al programma espresso in Commissione. Ma ritengo che lo stesso non abbia nulla di innovativo rispetto al lavoro fatto nelle ultime ore della nostra azione amministrativa". Giuseppe Aieta (Pd) ha precisato che la nuova programmazione, frutto anche di un incontro serrato in sede di discussione, "è il risultato di una visione di governo nuova, e non ha nulla a che fare con la precedente programmazione. Certo - ha aggiunto - nessun Programma avrà successo nella misura in cui non venga supportato da strumenti burocratici efficienti". Nazzareno Salerno (Fi) ha definito la "burocrazia regionale e la sua incapacità o malafede un freno allo sviluppo ed al successo di qualsiasi programma", per questo ha chiesto al presidente Oliverio chiarezza sulle circostanze evidenziate, proponendo il rinvio dell'approvazione del documento di una settimana". Seby Romeo (Pd) esulando dal dibattito in corso ha proposto l'inserimento di una mozione sulla Città Metropolitana, ma è stato subito ripresto da Giuseppe Graziano e da Fausto Orsomarso che hanno definito inopportuna l'interruzione del dibattito in corso. Giuseppe Giudiceandrea (Democratici Progressisti) ha ribattuto alla richiesta di Orsomarso, "poiché - ha affermato - con l'esame odierno del Provvedimento, la sua approvazione e il successivo inserimento nella Piattaforma europea, vengono rispettati i canoni previsti dalla normativa". Nel dibattito sviluppatosi sul testo revisionato del POR FESR-FSE 2014-2020 il consigliere Giuseppe Graziano (Cdl) ha definito il nuovo POR l'occasione per "cambiare pagina". "La nuova programmazione - ha aggiunto - deve contenere un approccio integrato nella programmazione delle risorse finanziarie e nella concentrazione degli investimenti. Deve, infine, rispondere agli indirizzi dell'Unione europea per lo sviluppo economico, l'inclusione sociale e l'occupazione, ponendo in stretta relazione obiettivi ed azioni ammissibili a valere su ciascun Fondo, per fornire risposte adeguate e quantificabili ai bisogni del sistema economico, sociale e territoriale calabrese". Orlandino greco (Oliverio Presidente) ha difeso molte delle scelte del POR, "tuttavia dagli interventi succedutisi fin'ora non si evince quale sia la 'mission' della Regione, né si intravede il tentativo di una impostazione nuova". Da qui l'invito al governo regionale ed al Presidente Oliverio ad osare ed a farsi promotore non di un nuovo meridionalismo, ma di una Calabria "protagonista in Italia e fuori". Alessandro Nicolò (Fi) ha definito "in stato confusionale l'azione del Governo regionale che ha finora perso un anno di legislatura". Sul Piano, annunciando il voto di astensione del gruppo di Forza Italia ha invitato ad un confronto serrato sulle scelte da compiere, "non interventi a pioggia, come in passato, ma obiettivi concreti e realizzabili, per dare centralità a questa assise". Flora Sculco (Calabria in rete) ha definito il testo del POR "punto decisivo di questa X legislatura. Un documento che suscita speranze ed attese in tutti. Bisogna riconoscere, altrimenti, che il bilancio di questi anni non è affatto positivo né esaltante. La Calabria continua ad essere contrassegnata da forti elementi di arretratezza e limitazioni. Ecco dunque la vera sfida che siamo chiamati a vincere. Non possiamo considerarci più neofiti e principianti". Tuttavia la Sculco ha invitato l'Aula a considerare quanto evidenziato dal collega Carlo Guccione, "circostanza che mina le basi di riferimento sui quali è stato costruito l'intero piano operativo, che risulta sbilanciato e sul quale vanno apportate delle correzioni per evitare squilibri e disparità di trattamento tra la zona jonica ed il resto della Calabria". Per questo ha annunciato la presentazione di un Ordine del giorno a sua firma. Domenico Tallini (Misto) annunciando l'astensione del gruppo misto, e differenziandosi dalle valutazioni del collega Orsomarso ha affermato che "oggi come mai la Calabria avrebbe bisogno di assistenzialismo, almeno in questa fase di emergenza. Nella programmazione alcuni risultati si potrebbero avere, e comunque non ci saranno a breve tempo. Oggi tantissime famiglie che prima vivevano una vita economica di ceto medio, sono in forte crisi e non hanno la possibilità di affrontare il quotidiano. La Calabria ha bisogno di risposte immediate. Avete detto in questi mesi di aver avviato una rivoluzione, di fatto registriamo una involuzione". Domenico Bevacqua (Pd) ha denunciato l'impossibilità di avere contezza dei documenti in discussione per le difficoltà riscontrate nell'analizzare gli allegati inseriti nel sito internet del Consiglio regionale. Nel definire "di altissimo spessore" la relazione del Presidente Oliverio, Bevacqua ha definito "non congruo" il dibattito scaturito dal testo revisionato del POR 2014-2020. Sinibaldo Esposito (Ndc) ha definito preoccupante per il Presidente Oliverio la mancata visione unitaria della maggioranza sul documento posto al voto dell'Aula. Esposito ha parlato di "occasione mancata", l'opportunità di giungere ad una sintesi unitaria, tra maggioranza ed opposizione su come spendere i fondi europei. Prima del voto, il consigliere Guccione ha proposto l'inserimento di un emendamento che prevede un finanziamento ad uno studio di fattibilità riguardante la mobilità nell'area urbana di Reggio Calabria. All'appello nominale la proposta di inserimento ha ottenuto su 24 votanti 10 voti a favore, 13 contrari ed una astensione. In chiusura di dibattito il Presidente Oliverio ha respinto quanto denunciato dal consigliere Carlo Guccione. "Nessuna pubblicazione anticipata. Mi assumo io la responsabilità di fronte a questa assemblerà", ha aggiunto Oliverio annunciando che "dopo la pubblicazione sulla piattaforma europea, il 4 settembre, si aprirà la concertazione formale con la Commissione perché sia approvato". Per quanto riguarda il merito del documento, Oliverio ha rimarcato il contributo fornito dallo stesso Guccione in sede di definizione; "lo rivendico io per lui - ha precisato -. E' stato un lungo lavoro, speso per riscriverlo in riferimento al Programma di governo. Solo ad aprile - ha ricordato Oliverio - quando è venuta a Reggio la Commissaria europea per la politica regionale Corina Cretu abbiamo saputo delle 258 osservazioni fatte alla nostra programmazione. Vorrei che fosse chiaro: le esperienze, dico, le esperienze che abbiamo alle spalle sono fallimentari. Il deficit registrato in questi anni deriva dal fatto che sulla governance non si è riflettuto abbastanza. Se si riduce tutto a politicantismo, non faremo grandi passi in avanti. Serve una analisi di merito. Le ragioni della inefficacia e della inefficienza vanno guardate in faccia, per evitare che si possa ripetere di percorrere strade fallite".

    D'Agostino: Nuovo Por profondamente rinnovato. "La nuova Programmazione delle risorse europee approvata oggi dal Consiglio regionale della Calabria è uno strumento strategico che guarda al concreto raggiungimento degli obbiettivi prioritari della nostra regione nel quadro dello sviluppo nazionale e comunitario". Lo ha affermato il vice presidente del Consiglio regionale Francesco D'Agostino a margine dell'approvazione da parte dell'assemblea di Palazzo Campanella del Programma Operativo Regionale FESR - FES 2014/2020. "Innovazione, territori, messa a sistema delle conoscenze e sviluppo ragionato degli ambiti strategici - ha proseguito - sono gli assi sui quali si concentra il documento di programmazione. Tra gli indirizzi individuati si pone attenzione, con forza, alle azioni previste per l'agenda digitale, per l'uscita delle aree interne dall'isolamento, per il sostegno al tessuto produttivo e sociale. Azioni innestate in una visione ampia del sistema regione come parte integrante del Paese e dell'Unione europea. Come ricordato dal Presidente Oliverio nella sua relazione, oggi si concretizza un momento importante dell'azione di governo della Regione". Per il Vice Presidente del Consiglio regionale, in particolare, "assumono connotati cruciali le azioni destinate al comparto agroalimentare e al settore della logistica, inteso come investimento sul Porto di Gioia Tauro e sul suo sistema portuale di competenza. Questi due settori, agricoltura e logistica, rappresentano un volano per l'economia regionale vero e concreto, attraverso il quale perseguire uno sviluppo organico, diffuso e funzionale. Il discorso si amplia guardando alle altre aree di intervento, sulle quali si gioca un'altra fetta importante di futuro della Calabria: dall'ambiente alla cultura, passando per il turismo. In tutti i campi, comunque, la parola d'ordine rimane una: innovazione".

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