NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Alluvione, altri commenti e reazioni

     

     

    Alluvione, altri commenti e reazioni

    13 ago 15 "Il violento nubifragio che si è abbattuto sulla costa ionica cosentina sta mettendo a dura prova l'economia e la vivibilità di un intero territorio". E' quanto si afferma in una nota di Coldiretti Calabria. "L'esondazione, come un missile, del torrente maggiormente incriminato, il Citrea - prosegue la nota - ancora una volta richiama l'uso dissennato del territorio da parte dell'uomo con un consumo del suolo e relativa cementificazione, che in Calabria negli ultimi trent'anni è stata superiore all'intera superficie della provincia di Crotone. 'Per questo - afferma il presidente regionale Pietro Molinaro, che si trova nei luoghi dell'alluvione - occorre approvare la legge per il consumo zero del suolo. Stiamo facendo i primi sopralluoghi per i danni arrecati all'agricoltura e possiamo già constatare che ci sono interi campi allagati, con rischio di asfissia radicale e tra questi, ad esempio, l'intero raccolto di un campo di cocomeri (40 ettari) interamente compromesso, nonché alcune stalle hanno avuto animali morti per annegamento. Ma evidentemente continueremo a seguire e monitorare per alleviare le difficoltà di un settore molto importante. L'emergenza è, gravissima e certamente i primi impegni sono di mettere in sicurezza le persone, ma, dobbiamo pensare necessariamente al futuro. Rivolgo una richiesta - prosegue ancora Molinaro - al Governo e alla Regione: considerato che i danni sono ingentissimi e c'è da mettere in sicurezza il territorio, nel masterplan sul sud che il Governo presenterà chiediamo di inserire, per la Calabria, la richiesta all'Unione Europea di una proroga per l'utilizzo dei fondi comunitari, non spesi e a rischio restituzione, di almeno un anno, in modo da poterli impiegare per fare fronte alle drammatiche necessità presenti e future".

    "Da vent'anni, sempre inascoltati, chiediamo un vero piano per la messa in sicurezza del territorio per la mitigazione del rischio idrogeologico. Ogni volta, come dimostra il dramma accaduto sul litorale ionico cosentino, in particolare nei comuni di Rossano e Corigliano, la richiesta da parte dei cittadini è univoca: più collegialità, più concretezza, meno parole e meno convegni. Ritrovare orgoglio, coraggio, perché c'è da salvare e bonificare la Calabria". Lo afferma Grazioso Manno presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese. "L'istituzione - aggiunge - da parte del Presidente Mario Oliverio dell'Uoa "Difesa del suolo e dissesto Idrogeologico", verso la quale nutriamo fiducia e assicuriamo corale sostegno, è una risposta che giudico efficace ma bisogna passare dalle parole ai fatti. Esprimo vicinanza ai cittadini e turisti del territorio colpito, solidarietà alle Amministrazioni Comunali, ma credo che il modo migliore per ricordare e non far passare invano questa ulteriore tragedia, cui rinnovo la mia vicinanza umana, sia l'effettivo avvio di nuovi cantieri contro il dissesto idrogeologico adottando provvedimenti urgenti per mettere in sicurezza il territorio. Bisogna farlo sempre di più in via preventiva - aggiunge - perché il disastro naturale, causa i cambiamenti climatici è dietro l'angolo, e oltre alla perdita di vite umane (che per fortuna non c'è stata) , portano comunque ingentissimi o addirittura incalcolabili danni e per molto tempo si è costretti a leccarsi le ferite". E' inutile nascondercelo lo sviluppo economico della nostra regione passa da qui".

    "Il ministro dell'ambiente Galletti dice: basta abusi edilizi dopo tragedia calabrese. Meglio tardi che mai. Intanto però si approvi legge quadro sul consumo di suolo". Lo scrive su Twitter il capogruppo dei deputati di Sinistra Ecologia Libertà Arturo Scotto.

    "Il violento nubifragio abbattutosi sul litorale Jonico cosentino ha messo in ginocchio un comprensorio che rappresenta una delle zone maggiormente strategiche per l'intera Calabria in termini economici, turistici e culturali". Lo afferma la deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia, Jole Santelli. "E' necessario adesso, senza falsa retorica, ritrovare unitarietà - aggiunge - da parte di tutte le Istituzioni sia a livello regionale sia a livello Parlamentare, da parte di tutti i rappresentanti della Calabria, affinché si sottolinei che è un popolo intero a chiedere e difendere le ragioni e le necessità delle zone colpite e delle popolazioni che hanno assoluto bisogno di aiuto e ci si misurerà sulla concretezza e sufficienza degli interventi che dovranno ottenersi. Sarà fondamentale adesso ripartire e garantire impegno forte ed unitario; dai provvedimenti in materia di moratoria fiscale agli aiuti reali, ciascuno dovrà fare la sua parte per ricostruire una delle zone più belle della Calabria".

    " Devo ringraziare il Presidente del Consiglio Matteo Renzi col quale mi sono sentito ieri e che ha disposto la presenza oggi in Calabria del ministro Galletti e del capo Dipartimento della Protezione Civile Curcio". A dirlo è stato il presidente della Regione Mario Oliverio. "Con la loro presenza - ha aggiunto - hanno sottolineato l'attenzione del Governo. La loro visita è stata funzionale a rendersi conto di persona della gravità della situazione e dell'entità dei danni".

    "Le notizie che arrivano dalle zone di Rossano e Corigliano, con cui mi sono tenuto in contatto tutta la giornata, sono sempre più preoccupanti". Lo afferma in una nota il Presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto. "A quelle comunità - aggiunge - deve arrivare la solidarietà e la vicinanza di tutta la Calabria, a partire da quella dell'intero Consiglio regionale. Bisogna subito alleviare al massimo disagi e difficoltà di famiglie e cittadini. Serve che la mobilitazione scattata tempestivamente non allenti. Vanno risolti rapidamente tutti i problemi di queste ore. Ma soprattutto va avviata una riflessione e la costruzione di una proposta per mettere in sicurezza la Calabria e il suo territorio pericolosamente devastati".

    "In questo drammatico momento l'unica cosa che mi viene da dire è quella di esprimere alle popolazioni colpite dall'alluvione nella Sibaritide una grande vicinanza e solidarietà al pari di quella ricevuta dalle popolazioni del Pollino in occasione del Sisma dell'Ottobre 2012, con l'augurio di poter uscire il prima possibile dalla situazione di disagio in cui si sono venute a trovare". E' quanto afferma Mimmo Pappaterra, presidente del Parco del Pollino, in merito alla drammatica situazione che stanno vivendo le popolazioni dei comuni di Corigliano e Rossano. "E' del tutto evidente - aggiunge - che nei prossimi giorni superata la fase emergenziale dovremo aprire una seria riflessione in Calabria su diverse questioni a partire da come anche qui facciamo i conti con eventi climatici più forti di quelli a cui eravamo abituati fino a oggi, delle opportunità per la nostra Regione di accedere ai fondi recentemente stanziati dal Governo per la lotta al Dissesto Idrogeologico cui farà cenno sicuramente il Ministro dell'Ambiente Galletti nella sua visita sui luoghi del disastro, di come anche i Fondi Europei non vengano più dissipati in mille rivoli ma vengano concentrati su un grande Piano per la Difesa del Territorio, di come, facendo mia la posizione di Legambiente, si ponga fine al consumo di suolo fermando cementificazioni inutili e dannose e proteggendo i nostri boschi da aggressioni di ogni genere, di come si investe sulla prevenzione per evitare disastri periodici ed evitare di mettere a rischio la vita di tante persone. Di queste cose spero potremo parlarne nelle sedi politiche e istituzionali con il Presidente della Regione Mario Oliverio e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ai quali in questo momento va tutto il mio incoraggiamento per il lavoro encomiabile e l'attenzione che stanno ponendo sul dramma provocato dall'alluvione". "Così come è doveroso - conclude Pappaterra ringraziare i sindaci, il Prefetto, il Questore, le Forze dell'Ordine, la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, le associazioni di volontariato e tutti i cittadini che stanno esprimendo in queste difficili ore un impegno che non può che farci onore davanti a tutta l'Italia".

    "La Calabria - aggiunge - ha bisogno di verità sui disastri che la devastano in maniera "naturale" e puntuale ogni anno. Ci aiuti a conoscere la verità, ad esempio, sull'alluvione dell'area archeologica di Sibari del 2013".Lo afferma in una nota il presidente di Legambiente Calabria, Francesco Falcone. "Chi sono i responsabili - prosegue - e quali sono le responsabilità di chi doveva vigilare, manutenere, programmare e realizzare opere a tutela dell'area archeologica e non lo ha fatto. Ci aiuti a sapere chi è responsabile della frana che nel marzo di quest'anno ha colpito la contrada Foresta di Petilia Policastro e faccia chiarezza sulle responsabilità della mancata regimazione delle acque piovane e se la frana in quel caso è stata provocata da lavori non autorizzati oppure è tutta colpa delle costruzioni abusive realizzate in quell'area". "Per quanto riguarda Rossano - prosegue Falcone - Galletti ci aiuti a capire se il disastro è avvenuto per cause naturali oppure è la mano dell'uomo ad averlo provocato. Se c'è attinenza tra quanto successo e la mancata manutenzione dei fiumi e dei torrenti (come il Citrea), se le costruzioni abusive presenti nel territorio e la cementificazione di aree prima a verde pubblico, a destinazione agricola o non si siano poi trasformate in aree di espansione edilizia con l'approvazione dei piani urbanistici comunali per obbedire alle lobby clientelari e delle macchine del voto del cemento aggravando una situazione già complicata dall'orografia del territorio. Ci aiuti a capire, signor Ministro, se sia fondata la denuncia fatta nel 2013 sul torrente Coriglianeto e Leccalardo a Corigliano e se si sia costruito o meno abusivamente ed illegalmente in una zona classificata ad alto rischio idrogeologico e se nell'alveo del fiume Crati ancora insistono illegalmente agrumeti. "Visto che il Ministro si trova in Calabria chieda alla Regione una legge per bloccare il consumo di suolo e per la tutela del paesaggio costiero, convinca i governanti calabresi che questa è la strada da seguire. Si convinca anche Lei stesso Ministro - conclude Falcone - che una legge contro il consumo di suolo, nell'anno dedicato al suolo, è una necessità per il nostro Paese. Si convinca Galletti, e convinca gli amministratori locali ad un vero cambio di passo perché alla Calabria servono sopralluoghi e concretezza delle azioni, non servono misure straordinarie ma azioni ordinarie di manutenzione dei fiumi, dei boschi ed una corretta pianificazione territoriale. In tal senso ci dia anche una mano il prof. Rossi neo Assessore regionale alla pianificazione".

    "Il Ministro @glgalletti in #Calabria per affrontare l'emergenza maltempo, ancora una volta il Governo c'è". Così il Segretario del Pd Calabria Ernesto Magorno ora a Corigliano col ministro Galletti per affrontare l'emergenza maltempo.

    "I danni causati dal nubifragio che ha colpito lo Ionio cosentino sono stati eccezionalmente ingenti ma lo Stato è presente e la Calabria sta reagendo in maniera straordinariamente attiva e solidale in aiuto di della popolazione colpita, alla quale sento di rinnovare la mia vicinanza e la mia solidarietà". Lo afferma in una nota il deputato e segretario regionale del Pd Ernesto Magorno che oggi ha partecipato al sopralluogo che il Ministro Galletti ha effettuato nelle zone colpite assieme al capo Dipartimento della Protezione Civile Curcio, al presidente della Giunta regionale Oliverio, al Prefetto Tomao, al Presidente del Consiglio regionale Irto, ai sindaci di Rossano e Corigliano e alle altre autorità del territorio. "Il Governo, come dimostra la visita di oggi, ha immediatamente risposto all'emergenza - aggiunge - e lo stesso Presidente del Consiglio segue ora per ora l'evolversi della situazione. Abbiamo rinnovato al Ministro Galletti la richiesta dell'istituzione dello stato di calamità, e lo stesso Ministro ha assicurato che sarà fatto il possibile perché la questione sia affrontata nel prossimo Cdm, una volta che sarà fatta una valutazione dei danni, che comunque appaiono di portata molto ampia. Voglio sottolineare l'impegno del Presidente Oliverio e, nel complesso, la tempestività e l'eccezionale lavoro che sta svolgendo la Regione con tutte le strutture attivate per questa emergenza. Esprimo gratitudine al Prefetto Tomao per la consueta sensibilità con la quale svolge il suo lavoro di coordinamento e di raccordo istituzionale. Così come evidenzio l'encomiabile il lavoro che in queste ore stanno svolgendo i sindaci e le amministrazioni colpite e le strutture attivate dalla Regione, dalla Provincia, dalla Protezione Civile, dal Prefetto, dai Vigili del Fuoco e da tutte le Forze dell'Ordine dai diversi enti e corpi che stanno partecipando alle operazioni di soccorso". Magorno aggiunge che "non può lasciare indifferenti la vera e propria rete di solidarietà che, con la presenza fisica dei volontari e con le tante iniziative di raccolta fondi , si sta stringendo, con grande sensibilità e concretezza, attorno alle popolazioni dello Jonio cosentino. Da calabrese, prima ancora che da uomo delle istituzioni, ho provato sofferenza nel vedere oggi le devastazioni che la natura ha inferto a questi luoghi ma la risposta che sta dando la nostra terra mi induce ad essere fiducioso sulla capacità di questi territori di risollevarsi presto da una prova così dura. Ritengo che non sia più eludibile, in linea con l'impegno che in tale settore sta assicurando il Presidente Oliverio, la necessità di affrontare in maniera seria e radicale il tema del dissesto idrogeologico, della tutela del territorio, della sua fragilità, puntando sulla prevenzione e su norme più severe. In questo senso sono pienamente d'accordo con il Ministro Galletti, mai più condoni e nessuna tolleranza contro ogni abuso edilizio"

    "Il disastro sullo ionio cosentino deve farci tutti riflettere. Qui non c'è solo la mano della natura, improvvisa e tremendamente violenta, ma l'incuria dell'uomo. Serve una migliore gestione del territorio, un oculato controllo sulle concessioni edilizie, una maggiore manutenzione degli alvei dei fiumi". Ad affermarlo la parlamentare calabrese Ncd, Dorina Bianchi. "Le immagini che stanno facendo il giro dei siti web e delle tv nazionali, ci mostrano un un'intera area piegata dalla furia della natura, con centinaia di persone che hanno dovuto abbandonare le proprie case a Rossano e Corigliano, due centri turistici ricoperti dal fango nel pieno della stagione estiva. E' chiaro che le responsabilità sono ricercarsi in anni e anni di depauperamento del territorio e, purtroppo, quanto accaduto sullo Ionio cosentino è solo l'ultimo disastro calabrese". "Come dimenticare quanto avvenuto a Crotone nel 1996 - ricorda Dorina Bianchi - a Soverato nel 2001, quando morirono anche 12 persone, e poi le alluvioni a Vibo Valentia nel 2002a Cavallerizzo di Cerzeto nel 2005, ancora a Vibo Valentia nel 2006. Ha fatto bene il Presidente Oliverio a richiedere lo stato di calamità naturale, un sostegno che il Governo di certo non farà mancare, tanto che è oggi arriverà sulle zone colpite il Ministro Galletti, ma è prioritario sin da subito mettersi al lavoro perché il territorio calabrese - a leggere bene i dati che ci forniscono gli esperti - è in una situazione drammatica dal punto di vista del dissesto idrogelogico. 157.225 sono i calabresi residenti in aree ad elevato rischio idrogeologico, 56.029 sono gli edifici a rischio, 245 gli edifici scolastici e 15 gli edifici ospedalieri calabresi. Disastri come questi, si possono prevenire solo con un'attenta tutela, pianificazione e progettazione del territorio. E pensare che il piano di assetto idrogeologico calabrese - lo strumento di pianificazione che contiene le perimetrazioni delle aree a rischio - è fermo al 2002. Da quando è stato elaborato, in pratica, non è stato mai aggiornato".

    Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, esprime la "sua vicinanza e solidarietà alle popolazioni calabresi colpite dal violento nubifragio" e denuncia quella che definisce "la grave anomalia calabrese che a tutt'oggi, con una regione a forte rischio idrogeologico e sismico, non ha, a distanza di 9 mesi dalle elezioni, ancora nominato un assessore alla Protezione Civile". "Il fatto grave - aggiunge Corbelli - dopo quanto accaduto ieri a Rossano, Corigliano, Tropea e in altre parti della Calabria e che deve far riflettere tutti, è la singolarità di una regione che, 9 mesi dopo le elezioni, si ritrova senza un assessore alla Protezione Civile e con il sito della Prociv, come ha denunciato oggi "il Quotidiano", fermo addirittura alla visita del Papa, senza fino a ieri nessuna informazione sulla tempesta di acqua abbattutasi sullo Ionio Cosentino. Diritti Civili invita ancora una volta il presidente Oliverio a dimettersi e se necessario lo farà, già nei prossimi giorni, con nuove gravi denunce. Dobbiamo riportare la Calabria ad una situazione di normalità, dove il presidente fa il presidente, onora soprattutto gli impegni morali assunti e non trattiene per sé 40 deleghe, umiliando di fatto in questo modo la Giunta regionale".

    "A nome dei Club di Forza Italia desidero esprimere vicinanza e solidarietà alle popolazioni dei comuni colpiti dal nubifragio della scorsa notte". E' quanto afferma Pietro Spizzirri, vice coordinatore nazionale e coordinatore regionale in Calabria dei Club di Forza Italia. "In piena estate, nel periodo di massime presenze turistiche, - prosegue Spizzirri - il maltempo ha flagellato uno dei territori più produttivi e più belli della Calabria, provocando ingentissimi danni alle infrastrutture, al patrimonio pubblico e privato nonché al tessuto economico e produttivo. Tutta la fascia jonica cosentina ed in particolare i comuni di Corigliano e Rossano sono stati travolti da torrenti di acqua che hanno allagato abitazioni, strade, attività commerciali, agricole e turistiche trascinando ogni cosa. Centinaia di persone sfollate, trasporti e servizi in tilt. Un plauso particolare alle forze dell'ordine, ai vigili del fuoco, ai volontari e ai semplici cittadini, prontamente intervenuti, che sono tuttora impegnati per le operazioni di messa in sicurezza di numerosi nuclei familiari". "Non è il momento - aggiunge - delle polemiche, ma certamente il sistema di protezione civile regionale non ha funzionato a dovere. Comunque ora Regione e Governo facciano la loro parte. C'è bisogno di risposte immediate e concrete. Renzi si preoccupi di questa grave situazione che mette ancora di più in ginocchio l'economia di un territorio e di una regione del sud martoriata, con mille problemi e con mille difficoltà, colpita in un particolare momento storico di grave crisi economica. Stiamo attivando la rete dei club del territorio per piccoli gesti di solidarietà in favore delle popolazioni colpite e, con la nostra azione politica, vigileremo quotidianamente affinchè Regione e Governo diano risposte adeguate per ristabilire in fretta lo stato dei luoghi".

    "Non sono intervenuto ieri in difesa dei cittadini di Rossano e Corigliano perché come parlamentare mi sento addosso la responsabilità di quanto accaduto e sarebbe assurdo continuare a fare retorica". Lo afferma in una nota il senatore Antonio Gentile. "È una responsabilità - aggiunge - che devono sentire tutti i parlamentari e i consiglieri regionali calabresi che hanno almeno una legislatura. La classe politica deve chiedersi perché non vengano ancora spesi i soldi per il dissesto idrogeologico e ringraziare il Cielo che nessuno è morto ieri. La Calabria è una groviera e si continuano a lanciare slogan invece di agire. I soldi ci sono, che vengano spesi , con procedure legali e legittime e verificando che i lavori siano condotti ad arte. Il 2009 ci fu detto che erano pronti 500 milioni di euro per i comuni calabresi, con i decreti già firmati". "Non possiamo permettere - prosegue Gentile - che la gente perda la propria casa e rischi la vita per i ritardi burocratici. Come politici dovremmo solo chinare il capo e lavorare invece che inviare fastidiose dichiarazioni che hanno il solo scopo di irritare comunità così colpite da eventi tragici. Di chi è la colpa di quanto accaduto ieri se non della classe dirigente politica e burocratica?".

    Il Consiglio Regionale degli Assistenti Sociali della Calabria esprime solidarietà e vicinanza alle popolazioni dell'Alto Ionio Cosentino colpite ieri da un nubifragio. Il Croas è altrettanto vicino e solidale ai "colleghi assistenti sociali - è scritto in una nota - che operano nei centri colpiti dalla tragedia, in particolare Rossano e Corigliano, e che in queste ore stanno prestando con professionalità e abnegazione la propria opera presso le amministrazioni di appartenenza, sospinti anche dallo spirito di appartenenza ad una professione che ha nel proprio codice deontologico, il dovere di contribuire per la propria competenza a programmi ed interventi diretti al superamento dello stato di crisi. A loro, alle istituzioni locali ed alla Protezione Civile - conclude la nota - il Consiglio manifesta un sentito ringraziamento e offre disponibilità a collaborare per sostenere la cittadinanza e percorrere il cammino verso la normalità, con la certezza che proprio nelle situazioni di emergenza è necessario contribuire alla crescita di una coscienza di solidarietà sociale".

    "Ringraziamo il Governo ed in particolare il ministro Galletti per la tempestiva visita e l'attenzione che hanno mostrato nei riguardi di quanto accaduto in Calabria. Siamo certi che, come riferito dal ministro dell'Ambiente, il prossimo Cdm sarà veloce negli interventi necessari, una volta conclusa la fase di ricognizione dei danni". Lo afferma, in una dichiarazione, la parlamentare Dorina Bianchi di Ap. "Questo Governo, in materia di tutela ambientale e di contrasto agli abusi edilizi - prosegue Bianchi - ha fatto molto ma la strada e' ancora lunga: dobbiamo evitare che in Italia si verifichino disastri come quello accaduto sullo ionio cosentino. La Calabria, così come altre regioni del Paese, versa in condizioni allarmanti dal punto di vista del dissesto idrogeologico ed occorre un'attenta pianificazione e progettazione dell'intero territorio nazionale. Infine, serve approvare e rapidamente la legge per la limitazione del consumo del suolo, cresciuto negli ultimi anni a livelli esponenziali. Basti pensare che, ogni cinque mesi, viene cementificata una superficie pari a quella del comune di Napoli, mentre il suolo che si perde ogni anno e' pari all'estensione dei comuni di Milano e di Firenze messi insieme"

    "E' urgente e non più rinviabile una responsabilizzazione di tutta la classe dirigente calabrese con assunzione di impegni ed atti concreti, organici ed incisivi per salvare territorio ed ambiente in Calabria". E' quanto affermano in una dichiarazione congiunta il segretario generale della Cisl, Paolo Tramonti, il segretario regionale Mimmo Cubello e il segretario generale di Cosenza, Antonio Russo. "La calamità che ha colpito l'alto Jonio ed in particolare Rossano e Corigliano, ultima in ordine di tempo nella nostra regione - sostengono Tramonti, Cubello e Russo - non può farci esprimere solo la dovuta solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite dal disastro, sentimento al quale ci associamo convintamente, e non può nemmeno esaurire il nostro impegno con la richiesta di aiuti ed interventi per la ricostruzione dei danni, solo materiali questa volta, ma deve vederci impegnati alla ricerca di soluzioni che non provochino più tali eventi che potrebbero trasformarsi in tragedie con la perdita di vite umane. E' dovere di tutti, di tutta la classe dirigente di questa regione, e non solo della politica, una assunzione di responsabilità rispetto al 'bene comune' alla tutela e salvaguardia dei 'beni non rinnovabili' che possono darci, questi sì, prospettiva e sviluppo chiedendo alla politica leggi e regole in questa ottica e non a garanzia utilitaristica di interessi spiccioli e clientelari che creano danni e sono diseducativi per la costruzione di una cultura civica, solidaristica e democratica di cui si sente la mancanza". "Dobbiamo avere il coraggio - è scritto nella nota - di individuare un unico soggetto e chiudere con sovrastrutture burocratiche che rappresentano solo se stesse per la strenua difesa delle poltrone, dissipando risorse pubbliche ma anche con ulteriori balzelli a carico dei cittadini tipo i contributi di bonifica. Non è possibile, nemmeno, in nome di un falso buonismo consentire a tutti di costruire abitazioni dove meglio credono, anche in zone R3 e R4, quindi non urbanizzate e difficilmente urbanizzabili per costi e per condizioni oggettive con il risultato che oltre ai problemi di dissesto che si registrano stiamo creando tutte una serie di fogne a cielo aperto di cui ancora non siamo completamente consapevoli ma che produrranno danni difficilmente recuperabili. Nemmeno il costatare che l'inquinamento del mare si aggrava di anno in anno ci fa prendere consapevolezza della necessità ed urgenza di un intervento radicale sulla depurazione che insieme allo smaltimento dei rifiuti sono emergenze permanenti. Quindi oggi riteniamo che per tali tematiche vadano semplificate le competenze individuando un unico soggetto che risponda direttamente al governo regionale per l'attuazione della programmazione messa in campo e risponda delle risorse umane e finanziarie che non possono essere distolte da rigidi fini istituzionali".

    "Rivolgo il primo pensiero di solidarietà alle popolazioni di Rossano e della vicina Corigliano, così duramente colpite dagli effetti della turbolenza che si è abbattuta sulle due città che ha provocato ingentissimi danni ai beni pubblici e privati". Lo afferma il presidente del gruppo regionale di Forza Italia, Alessandro Nicolò, circa il nubifragio che ha colpito l'alto Ionio cosentino. "L'eloquenza delle immagini - dice ancora Nicolò - è più incisiva di ogni espressione verbale, una sfida durissima che lo Stato e la Regione devono affrontare con strumenti straordinariamente efficaci per restituire a quelle comunità la serenità che meritano e l'intangibilità dei beni danneggiati o interamente sottratti dalla furia dell'evento. E' auspicabile, infine, che la visita dei ministri del Governo Renzi non si concluda nell'ennesima passerella, ma che approdi a decisioni finanziariamente robuste per affrontare e risolvere compiutamente e definitivamente tutti i disagi che stanno vivendo i residenti e i turisti ospiti a Rossano e Corigliano".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

     

     

 


    Facebook
 Ultime
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore