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Giunta Immunità Senato non decide su arresto Bilardi e rinvia. Proteste
Giunta Immunità Senato non decide su arresto Bilardi e rinvia. Proteste 05 ago 15 La Giunta per le Immunità del Senato ha deciso di rinviare a settembre l'esame del caso di Giovanni Bilardi, il senatore di Ncd coinvolto nell'inchiesta sulle spese pazze in Calabria. "Mi sono arrivate delle richieste di approfondimento su alcuni punti - spiega la relatrice Stefania Pezzopane (Pd) - e io ho ritenuto di doverle accogliere perchè importanti ai fini della decisione. Il primo a chiedere di rinviare a settembre l'esame del caso Bilardi, raccontano alcuni esponenti della Giunta, è stato il senatore del Pd Guido Pagliari. "Ma poi, sollecitazioni in questo senso sono arrivate anche da parlamentari di altri gruppi - dichiara Pezzopane - pertanto sapendo che, comunque, l'Aula del Senato non si sarebbe potuta pronunciare prima di settembre, ho deciso di accogliere la richiesta". "Non c'è stato bisogno di mettere ai voti tale richiesta - spiega il presidente della Giunta Dario Stefano (Sel) - perché, alla fine, è stata la stessa relatrice Pezzopane a dirci che aveva bisogno di più tempo per integrare la sua posta, alla luce delle osservazioni che sono arrivate da più parlamentari. E quindi, non essendo arrivata una precisa richiesta di rinvio da parte di un solo gruppo, non è stato possibile procedere alla votazione. Se lo chiede il relatore, di avere più tempo a disposizione, non si può che concederglielo". Bucciarella: rischio inquinamento prove. "Ascoltando quanto sta emergendo dai lavori della Giunta ed essendomi letto le carte, i magistrati calabresi chiedono gli arresti domiciliari di Bilardi perchè non c'è solo il rischio di reiterazione del reato, ma anche quello di inquinamento delle prove. E io mi sono convinto che questo rischio esista davvero. Pertanto io sono favorevole a dire sì alla richiesta di arresto". Lo ha detto il componente della Giunta per le Immunità del Senato, Maurizio Buccarella, al termine della seduta dell'organismo parlamentare presieduti da Dario Stefano (Sel). M5S: E' gravissimo, Pd guardiano di illegalità. "Un Pd in versione guardiano dell'illegalità rinvia a dopo le vacanze la decisione della Giunta sull'arresto del senatore Bilardi (Ncd). E' una decisione gravissima. Come ricordato dal nostro rappresentante in Giunta Maurizio Buccarella che ha letto le carte c'è il fortissimo rischio d'inquinamento delle prove. Più passa il tempo, più questo rischio aumenta". Così Gianluca Castaldi capogruppo del Movimento 5 Stelle Senato commenta il rinvio della decisione della Giunta per le Autorizzazioni sull'arresto del senatore Bilardi. Giarrusso: Provata sua capacità criminosa. "Bene l'approfondimento, ma perché sta emergendo quanto sia ancora più grave la situazione rispetto a quella prospettata. Secondo quanto sottolineato da Doris Lo Moro oggi durante la seduta e secondo quanto emerge dagli atti, sembra ormai provata la capacità criminosa del soggetto perché la sua capacità di inquinare le prove è dimostrata da fatti concreti come quello di aver fatto rimettere a posto dal suo sodale la televisione che non trovava più negli uffici regionali". Lo ha detto il senatore del M5S Mario Michele Giarrusso al termine della seduta della Giunta per le Immunità che ha deciso di rinviare a settembre l'esame e il voto sul caso del senatore di Ncd Giovanni Bilardi. "La situazione è ancora più grave - afferma Giarrusso - e credo proprio che la misura cautelare richiesta nei suoi confronti dalla magistratura calabrese sia più che giustificata". Pagliari: Ho chiesto verifiche. "Non ho chiesto alcun rinvio in Giunta delle elezioni sul caso Bilardi. Semmai ho chiesto alla relatrice Pezzopane, come altri senatori, un approfondimento su una specifica questione". A precisarlo è il senatore del Pd Giorgio Pagliari componente della Giunta per le Immunità di Palazzo Madama. "Nella richiesta del Tribunale di Reggio Calabria, infatti - aggiunge Pagliari - c'è scritto che il senatore Bilardi potrebbe reiterare il reato perché dispone, in quanto senatore della Repubblica, di ingenti fondi pubblici. Il presidente del Senato, come richiesto dalla Giunta, ha certificato invece che i senatori dispongono esclusivamente, in quanto tali, di ciò che viene loro corrisposto a titolo di indennità di funzione e di rimborso. Dunque la richiesta di approfondimento verte solamente sulla disponibilità presunta di fondi pubblici in possesso di senatori. La relatrice, al termine della discussione, ha accolto le diverse richieste di approfondimento".
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |