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    Segretario Fiom Landini a Lamezia: Cig a tutti e poi reddito minimo garantito

     

     

    Segretario Fiom Landini a Lamezia: Cig a tutti e poi reddito minimo garantito

    29 mag 14 "Sulla cassa integrazione penso che ci sia un problema che è quello di estenderla a tutti. Ciò vuol dire che tutti, imprese e lavoratori, devono pagare un contributo". Lo ha detto il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, a Lamezia Terme, a margine dell'attivo pubblico dei quadri e dei delegati della categoria sindacale della Cgil. "Poi - ha aggiunto - penso che dopo la cassa integrazione vada introdotto un nuovo istituto che in Italia non c'è ed è quello di un reddito minimo garantito in modo da favorire la ricollocazione delle persone quando finisce la cassa integrazione. Se pensano queste cose noi siamo d'accordo". "Se Confindustria - ha concluso Landini - pensa solamente che dopo la cassa integrazione ci sono i licenziamenti, questa strada non è quella che per noi è utile".

    Cgil sia più democratica. "La Cgil deve essere più democratica". Lo ha detto il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, a Lamezia Terme, a margine dell'attivo pubblico dei quadri e dei delegati della categoria sindacale della Cgil. "Penso - ha aggiunto - che la Cgil tutta, il sindacato, anche la Fiom, devono cambiare e diventare una casa di vetro. Bisogna che le lavoratrici ed i lavoratori abbiano la possibilità di votare anche nell'elezione dei dirigenti. Per esempio: non può essere che in un'organizzazione che ha cinque milioni e 700 mila iscritti al congresso partecipino solo un milione e mezzo e che i gruppi dirigenti sono stati eletti solamente da cento dirigenti. Questa non è un'organizzazione democratica". "Il primo problema - ha concluso Landini - è rendere democratica la Cgil e questa è la strada per cambiare e per permettere ai giovani di far sentire questo sindacato casa propria".

    Per produttività investire sul lavoro. "Quando le imprese parlano di produttività devono capire che devono investire sul lavoro e sui prodotti e non agire sulla pelle dei lavoratori o non facendo investimenti". Lo ha detto il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, a Lamezia Terme, a margine dell'attivo pubblico dei quadri e dei delegati della categoria sindacale della Cgil. "Questo è il cambiamento - ha aggiunto - che deve essere messo in campo".

    Annunci Fiat su investimnti sono senza certezze. "I Governi che si sono succeduti non hanno fatto nulla ed ora abbiamo la Fiat che non è più italiana ma statunitense ed abbiamo annunci di possibili investimenti senza certezze". Lo ha detto a Lamezia Terme il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini. "Il Governo - ha aggiunto - vuole difendere le fabbriche? Convochi un tavolo con Fiat e tutti i sindacati perché gli impegni per fare gli investimenti e non chiudere gli stabilimenti diventino concreti e precisi. Noi non siamo a favore dei soldi pubblici dati a tutte le imprese a prescindere. Noi siamo perché i soldi pubblici debbano essere dati a quelle imprese che tengono qui le loro produzioni, che non licenziano, che non chiudono stabilimenti, che fanno innovazione. Queste imprese vanno aiutate facendo pagare meno tasse e gli utili che vengono reinvestiti nelle imprese non devono essere tassati".

    Far ripartire politica industriale. "Bisogna cambiare la cultura che aveva considerato il lavoro e la manifattura superati e questo vuol dire far ripartire la politica industriale, cioè gli investimenti pubblici e privati".Lo ha detto il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, a Lamezia Terme. "Quindi - ha aggiunto - se il Governo dice che al centro deve tornare l'industria e la manifattura io sono d'accordo. Poi c'é un problema che riguarda sul cosa fare, come produrre, quali livelli di investimento si fanno e quali nuovi prodotti dal punto di vista ambientale sono sostenibili per la salute di chi lavora ed anche per il riciclo dei prodotti".

    Industriali pensino ad investire. "Quando Squinzi dice basta liturgie non capisco a cosa si riferisce. Gli accordi separati non li ho fatti io ma le imprese. Parlare oggi di innovazione in senso generale non serve a nulla e allora agli imprenditori voglio dire di ricominciare ad investire nel nostro Paese". Lo ha detto il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, a Lamezia Terme. "Se loro vogliono le regole sulla rappresentanza - ha aggiunto - io sono perché i lavoratori abbiano il diritto di votare e che ogni organizzazione, anche quella degli imprenditori, risponda in base alle rappresentanze reali. Sono favorevole agli accordi e i contratti validi quando la maggioranza li approva. Se questa è l'innovazione sono pronto domattina. Ma poi mi chiedo: perché non la stiamo facendo ancora? Smettano loro di fare accordi separati".

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